Ho seguito da spettatore l'ironman di Klagenfurt.

Le emozioni sono state diverse e contrastanti:
da momenti di esaltazione ed entusiasmo (della serie, domani inizio la
preparazione per il prossimo),
ad altri di perplessità (ma neache morto... i xe fora)

E' una gara estrema per tutti.

Impressionanti la forza dei primi (8:16 il primo uomo, 8:51 la prima
donna!!),
e le diversità nella moltitudine del gruppone.

Ognuno comunque segnato dalla fatica.

Gli stessi sguardi persi nella ricerca dell'ultimo metro,
gli stessi passi stentati,
lo stesso sudore,
la stessa avidità nel bere,
lo stesso sguardo felice ed orgoglioso di chi è arrivato.

Diverse devono essere per forza le motivazioni.
Per pochi la "gloria" ed il "vil danaro",
per tutti la meta difficile, difficilissima da conquistare.

Per alcuni è solo "arrivare",
per altri "arrivare ma ... al massimo" delle proprie possibilità,
ognuno con la sua particolare meta.

Una domanda: che cosa cerchiamo e troviamo in quella sofferenza?

Uno sguardo alla linea di partenza ed ogni dubbio svanisce!

Come dice qualcuno: grande, grandissimo rispetto per tutti!!!


365 1703 Fragiacomo Carlo ITA Trieste M-35
10:21:43

1376 152 Listuzzi Cesarina ITA Federclub Trieste W-35
14:06:40

1458 1670 Roberto Zorzin ITA Federclub Trieste M-40
15:53:56

Ciao, Mauro Asaro