..ho ricevuto un sacco di messaggi...a voi contavo di raccontare dal vivo; comunque è stata un'esperienza incredibile quanto indimenticabile anche per chi ha potuto assistere. E' stato commentato che difficile sarą rendere l'idea a parole di quello che si è visto, vissuto.... L'atmosfera che si respirava all'EuropaPark, ossia la zona di accoglienza (camping), stabilimento balneare, ristorazione, stands, party, breafing, partenza e arrivo gara, zone cambio etc, era a dir poco frizzante ed emozionante, con un crogiuolo di persone, atleti ed accompagnatori, di tutto il mondo e di tutti i tipi (dai professionisti ai pił scalmanati e bizzarri). La mattina della gara tutto sembrava surreale, con alla partenza su due spiagge separate da un pontile stracolmo di tifosi, 1850 atleti venivano benedetti da un fantomatico prete che parlava col microfono in mezzo al lago come se fosse Mosč....in cielo elicotteri e mongolfiere. Allo sparo del cannone si sollevano le reti metalliche che ci bloccavano, e via come angudelle verso la boa pił lontana, 800 metri, al giro della quale si era tutti ancora in gruppo tanto che abbiamo dovuto fermare le bracciate per virare...non ti dico la concentrazione che mi ha accompagnato per tutta la durata della frazione, in cui cercavo di non andare in affanno e contemporaneamanente di seguire la linea pił breve. Altra boa ai 300 metri per poi sterzare indietro diagonalmente verso la spiaggia di partenza e...controsole! 100 metri di corsa sulla spiaggia tra il pubblico festante, per un ulteriore tuffo verso le due boe che segnalavano il rientro verso l'entroterra lungo gli 800 metri del canale che arriva dal centro cittą. Qua, lo spazio si restringeva a 5 metri, ma lo spettacolo offerto dai nuotatori alla ricerca del primo traguardo e dagli spettatori assiepati lungo le ciclabili che lo affiancavano ed i pontili di legno che lo attraversavano era a dir poco unico. In questa fase, probabilmente grazie all'acqua bassa ho recuperato parecchie posizioni tanto da uscir con un tempo inferiore di 5 minuti rispetto a quello pronosticato:1h10min netti... Zona cambio divisa tra rastrelliera sacchetti e tendoni per cambiarsi e deposito biciclette attraversata in poco meno di 5 minuti e via in bicicletta uscendo dal parco urlante a festa dalle migliaia di tifosi per affrontare tre giri da 60 km, lungo i paesi ombreggiati che costeggiano un lato del lago ove bande e famiglie in festa applaudevano il passaggio di ogni singolo cicilista. Giunti all'estremo opposto si virava verso la valle creata assieme ai monti della Slovenia, con paesaggi a cui noi siamo particolarmente avezzi....qua nei paesetti di campagna, gruppi di tifosi accampati sventolavano le proprie bandiere, esternavano la propria eccitazione tra campanacci, tamburi, trombette d'incitamento; nei centri abitati o ad i ricchi ristori di rifornimento venivamo accolti da bande musicali! Per non parlare del tratto in salita, quella dura al 10 per cento, velocitą sui 9-11 km/h, in cui i tifosi ai quali veniva offerto il passaggio in bus sin lą, formavano un vero e proprio muro umano, che ti trovavi ad attraversare tra mille "super" "bravo" "spruzzi d'acqua" e "rincorse" come alle tappone pirenaiche o alpine di Giro e Tour de France. Commovente, piangevo dalla felicitą mentre spingevo sui pedali, e dalla gioia generata per lo scollinamento segnalato da un attempato quanto probabilissimo deejay smanettante su una piastra musica a palla diffusa da due mega altoparlanti installati davanti ad un vecchio variopinto furgone Volkswagen: 50 anni, capello fuxia, maglietta nera panzona-coprente con disegnata una grande fiamma! Incredibile...discesa verso Klagenfurt e via con altro giro, stessa musica, stesse emozioni...e stesso tempo, a media superiore ai 32! Ma all'inizio del terzo venivo colto dagli insperati e tanto scongiurati crampi allo stomaco che non mi permettevano di stare in posizione in bicicletta....mi avvicinavo lemme lemme ad affrontare l'ultima salita coi pensieri sulla modalitą per affrontarla: ebbene alzandomi sui pedali il fastidio scemava. Tuttavia arrivavo all'inizio della maratona avendo perso un centinaio di posizioni (da 940 a 1064) ed una ventina di minuti su Salata e Tonini (usciti dall'acqua dopo di me). Tre minuti per l'ulteriore cambio e via lungo i 42,2 interminabili km della maratona nel percorso che porta verso Krumpendorf e indietro verso il centro cittą, attraverso il parco e lungo il canale. Anche qua gli incitamenti non mancavano, come non mancavano putroppo i miei disturbi intestinali che oltremodo non mi permettevano un'andatura inferiore ai 5 minuti al km (quando non mi dovevo fermar per i conati e le scariche)....lasciamo stare quello che avvenne in mezzo ad un canneto sulla sponda del lago...Ma grazie alla volontą, alle gambe, nonchč a mesi d'allenamento, mi accorgevo che il tragurado si avvicinava sempre pił, come le posizioni scalate aumentavano, nonostante tutto, esponenzialmente (300 alla fine correndo in 4 ore e 10!!!) Le grida di Mary, Fabiana, Erica, Raffaella, Daniela, Silvia, Giancarlo, Enrico, Ennio e Cox, le rincorse di mio papą, le foto di Gaby ed i baci di Princi erano ulteriore benzina per i miei pistoncini...Lungo la promenade del traguardo, urla e lacrime di gioa, braccia al cielo, mani e sorrisi dispensati a tutti gli spettatori, testimoniavano la realizzazione di un sogno divenuto realtą: IRONMAN, ce l'ho fatta......e sto' benissimo, domani telefono al dottore,
GOGODESTO
;)