Gara
caratterizzata da un grande caldo afoso, ma su di un percorso
veramente veloce e adatto a far "volare" gli atleti. Partenza a 30
all'ora
in discesa con i soliti "strani" a coprire in partenza posizioni che
non
gli competono.
Pronti-via e De Ponte va subito in testa accompagnato da De Laurentis (giunto
poi terzo, dietro al grande Giacomo). A ruota, oltre allo stesso Licen Porro,
i soliti noti con l'aggiunta di Cutazzo, che dopo l'exploit sui 3000 conferma
le grandi potenzialità anche in questa occasione (all'arrivo sarà
5°).Per i mitici colori bianco/arancio, in assenza di sua emminenza "GRANDE
RISPETTO", tentano di insediarsi a ridosso dei primissimi, i 3 africanii
della squadra : Lele (Senegal), Abebe (Camerun) e Ricky (Zimbawe). Dopo 2000
mt il mio cronometro segna 6'20" ("o stago volando, o no i xe ben
misurai"). A metà gara, alla prima salita, molti pensano che, sarebbe
stato meglio
andare al Bivio. Una signora, con MEGACOPPONE DI GELATO CON CIOCCOLATA E
PANNA ci guarda passare e dice: "ma cosa, se sciopai?" . In effetti
più di
qualcuno sembra essere prossimo ad un'esplosione!!
Mentre i primissimi si involano verso il traguardo,tra i nostri eroi il
negro dello Zimbawe perde qualche metro dagli altri (aveva trascorso una
faticosissima settimana romana, vendendo accendini e cappellini fino a
notte tarda a Trastevere), mentre Camerun e Senegal si sfidano in un Derby
mozzafiato.
De Ponte vince con distacco, superbo Licen Porro e, tra i primi bene
Cutazzo e il duo "evergreen" Badaloni (11°) e Suplina (12°).
Finalmente i
nostri:
in salita Abebe approfitta della maggior stanchezza di Lele, che il giorno
prima si era cuccato un bel Triathlon in Yugo e lo anticipa al traguardo,
mantenendo alle spalle anche De Simon. Alla fine risultano rispettivamente
13° (ma nella classfica manca un'atleta che è arrivato tra me e Pino)
in
24'20" e 15° in 24'26".
In sequenza poi Rickj in 25'05", Fabri in 25'24" (con i soliti problemi
intestinali post-birrette della sera prima) e porno-divo Jason in 26'28".
Poi gli altri. Da segnalare anche uno Stefano Ban (quarto africano della
squadra) giunto stremato dopo aver dato praticamente tutto (finalmente) e,
anche qualcosa di più, visto che anche lui è stato accompagnato
da qualche
problemino intestinale.
Da
aggiungere che la classifica ufficiale Winning Time rapporta i tempi
realizzati ad una distanza di 8 km, mentre l'organizzazione stessa ne
dichiarava 7,150.
Ma, a detta di tutti, sono sembrati ancora troppi. Alcuni km sono parsi
davvero troppo brevi.
Organizzazione
quasi perfetta (sfiga non dipendente da noi, dei microchip
che non funzionavano, a parte) e grande discorso finale del nostro mitico
presidente Cico che, davanti a tutti, ha smentito le voci "trapelate"
negli ultimi tempi e che davano la nostra squadra prossima allo
scioglimento.
E
adesso.........tutti alla Cortina Dobbiaco.
Abebe.