Una riflessione cristiana sul New Agedi
Carmelo Petrone. Tratto dal settimanale cattolico agrigentino L’AMICO DEL POPOLO N° 5 di febbraio 03
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È
stato presentato nei giorni scorsi presso la sala stampa del Vaticano, il
documento “Gesù Cristo portatore dell’acqua viva. Una
riflessione cristiana sul“New Age”. Elaborato dal Pontificio Consiglio
della Cultura e dal Pontificio Consiglio per Dialogo interreligioso. Il
testo, Come si legge nella presentazione, vuole essere “un invito a
comprendere questa corrente-cultura e ad impegnarsi in un dialogo
autentico con quanti sono influenzati dal suo pensiero. Ma anche un
“documento guida’’ che illustra i punti nei quali questa
spiritualità contrasta con la fede cattolica. Una realtà
complessa, quella del New Age. Un po’ tutti gli studiosi concordano
nel definirla come un fenomeno quasi inafferrabile, che elude le
definizioni, costituendo un «ambiente, o uno stile di vita o una
metafora (Massimo Introvigne). L’aggettivo preferito dei New Age è
“alternativi”. L’uomo e la donna New Age si distinguono perché
non professano una fede precisa, ma “assemblano spezzoni di vari credo
(dal cristianesimo alle religioni orientali). Niente dogmi.
niente peccato, niente sensi di colpa, niente liberazione e perdono,
ma semmai l’enunciazione di un Dio che è costituito dall’energia
cosmica che tutto abbraccia. Quindi, non un Dio-persona a cui
rivolgersi, ma semmai, per quanti hanno retaggi di educazione cristiana,
un ‘‘Cristo’’ presentato come “principio divino
all’interno dell’uomo”. Si
comprende come la visione New Age sia chiaramente antropocentrica e gnostica,
portando all’eliminazione di cardini teologici fondamentali per il
cristianesimo, quali Dio-amore Cristo-Salvatore. Peccato-Grazia. Non
vengono teorizzate “rivoluzioni” quanto piuttosto uno stile di vita
che da solo sarà in grado, man mano che si diffonderà tra gli uomini,
di cambiare la natura dell’uomo e della società. Per di più, il New
Age non richiede nessuna forma particolare di “appartenenza perché
come le comunità “ciberniti che create da Internet” è un dominio
in cui i rapporti umani possono essere o molto impersonali e
interpersonali in un senso molto limitato. Secondo la nota vaticana,
inoltre, il New Age è un fenomeno ‘‘globale’’ e ‘di
consumo” che ‘‘si è ben adattato alle leggi del mercato e la sua
diffusione si deve in parte proprio alla sola attraente offerta
economica qualificandosi dunque come ‘‘un modo per approfittare economicamente
dei bisogni spirituali delle persone Utili per una
conoscenza del fenomeno risultano i capitoli del documento, dove con
chiarezza vengono messi a confronto per tematiche New Age e
cristianesimo e i capitoli dedicati rispettivamente alle ‘‘risorse
pastorali” e alla bibliografia in materia. Una sfida anche per la
nostra comuntà cristiana, non esente dal fenomeno. Urge più che mai
spirito di dialogo critico e chiara consapevolezza della nostra identità
cristiana. Radicarsi ancor più saldamente nei fondamenti della nostra fède
e ascoltare il grido, spesso silenzioso, che si leva dal cuore delle
persone e che, se non viene ascoltato dalla comunità cristiana, le
porta altrove.
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