INVITO AL RITORNO (Os 6)

Osea - cap. 6

[1]<<Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.

[2]Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare e noi vivremo alla sua presenza. (Ez 37)

[3]Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l'aurora. Verrà a noi come la pioggia di autunno, come la pioggia di primavera, che feconda la terra>>.

[4]Che dovrò fare per te, E`fraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all'alba svanisce.

[5]Per questo li ho colpiti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce:

[6]poiché voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti.

(Mt 9,13; Am 5,21 Is 1, 10-16; Ger 22,6; Salmi - cap. 51, 18-19

[7]Ma essi come Adamo hanno violato l'alleanza, ecco dove mi hanno tradito.

[8]Gàlaad è una città di malfattori, macchiata di sangue.

[9]Come banditi in agguato una ciurma di sacerdoti assale sulla strada di Sichem, commette scelleratezze.

[10]Orribili cose ho visto in Betel; là si è prostituito E`fraim, si è contaminato Israele.

[11]Anche a te, Giuda, io riserbo una mietitura, quando ristabilirò il mio popolo.

  1. L’invito al ritorno (questo ritorno è effimero senza una conversione del cuore)

Osea - cap. 6

[1]<<Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà. Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.

[2]Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare e noi vivremo alla sua presenza. (Ez 37)

Il 1° versetto non è solo un invito al ritorno, ma dice un’altra cosa importante: Dio è colui che ha il potere,(Sl 62,12) ha il potere di punire e di perdonare di ferire e di guarire, Egli è in controllo, tutto è sotto la sua potente mano, tutto è sotto la sua volontà!(Sl 33,10-19) e badate bene che questo primo versetto è fortemente collegato con i seguenti, cioè con l’invito a conoscere il Signore e a cercare il suo regno e la sua giustizia.

Cosa significa ritornare al Signore?

Nella bibbia abbiamo due esempi molto significativi di cui uno è un evento vero e l’altro invece è una parabola. Nel 2° libro di Samuele al capitolo 12 parla di davide che peccò a causa di una donna, ma il Signore gli mandò il profeta Natan ed egli prese coscienza del suo peccato e si pentì con tutto il cuore e lo spirito di Dio lo aiutò a pregare e così adesso abbiamo il Sl 51, che è una richiesta di perdono è l’espressione più bella del ritorno a Dio con il cuore, l’altro è la parabola del figlio prodigo. Vediamo quali sono le fasi del ritorno a Dio esaminiamo il salmo 51 il 2° versetto dice Salmi - cap. 51

[2]Quando venne da lui il profeta Natan dopo che aveva peccato con Betsabea. Perciò la prima fase del ritorno a Dio è la consapevolezza di aver peccato, meglio ancora il riconoscere il proprio peccato, Dio si serve di qualcuno o di qualcosa per farci rendere conto che ci siamo allontanati da Lui mediante il peccato. Allora a questo punto chiediamo a Dio di darci la luce di mandare anche a noi un profeta o un angelo e lo Spirito Santo per farci scoprire qual è il nostro peccato. Possiamo chiederci se abbiamo abbandonato la preghiera personale, la lettura della parola di Dio, se ci siamo scoraggiati in una situazione per noi difficile, o di malattia o di prova, possiamo chiederci se il la nostra vita economica ci ha fatto scoraggiare, o se non siamo più disposti a perdonare, possiamo chiederci se un idolo a preso il posto di Dio nel nostro cuore, se non ci stupiscono più le meraviglie di Dio, ma Dio a tutto questo ci risponde con Vangelo secondo Matteo - cap. 6

Per davide è stato un abuso del potere che Dio gli aveva dato, era un re e lui approfittò di questa situazione per soddisfare la sua libidine, di donne come gli fece notare il profeta Natan ne aveva tante, era nel benessere e anziché ringraziare Dio, si dimenticò di Dio. Il benessere è la tentazione più grande per dimenticare Dio, ti ho messo al posto del tuo padrone gli dice Dio attraverso Natan. Anche il figlio prodigo stava bene nella casa del Padre, e si dimenticò che quel benessere era frutto dell’amore del padre e volle anche lui allontanarsi, e in questo caso Dio si serve della sua misera situazione per farlo riflettere. Anche lui dopo aver preso coscienza decide di ritornare al padre e chiedergli perdono. La 2a fase è la richiesta di perdono la supplica a Dio, perciò se in questo momento o in un momento successivo Dio ci farà conoscere il nostro peccato allora è il momento di invocare il perdono. La 3a fase è il desiderio di manifestare a Dio la propria gratitudine facendo qualcosa per lui: Salmi - cap. 51

[15]Insegnerò agli erranti le tue vie e i peccatori a te ritorneranno.

[16]Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, la mia lingua esalterà la tua giustizia.

Anche il figlio prodigo si comporta in maniera simile in questo caso però vi è la scelta di una penitenza:

Vangelo secondo Luca - cap. 15

[19]non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni.

In questi due esempi possiamo notare una autentica mozione del cuore conversione che viene dal cuore, ed è quella che vuole Dio; al Signore non piacciono le ipocrisie per questo in 1Sm 16,7 dice: L’uomo guarda all’apparenza ma L’Eterno guarda al cuore. Non ha importanza se continuiamo ad andare a messa alla preghiera etc se poi non abbiamo piena fiducia in Dio, non ha importanza se facciamo tutto quello che facevamo prima per Dio però adesso manchiamo di amore, non abbiamo più amore verso i fratelli, verso le persone della nostra famiglia, verso i compagni di lavoro, verso i genitori del nostro congiunto, in Is 1,10-17 parla chiaro: ( [10]Udite la parola del Signore, voi capi di Sòdoma; ascoltate la dottrina del nostro Dio, popolo di Gomorra!

[11]<<Che m'importa dei vostri sacrifici senza numero?>> dice il Signore. <<Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di giovenchi; il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco.

[12]Quando venite a presentarvi a me, chi richiede da voi che veniate a calpestare i miei atri?

[13]Smettete di presentare offerte inutili, l'incenso è un abominio per me; noviluni, sabati, assemblee sacre, non posso sopportare delitto e solennità.

[14]I vostri noviluni e le vostre feste io detesto, sono per me un peso; sono stanco di sopportarli.

[15]Quando stendete le mani, io allontano gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto. Le vostre mani grondano sangue.

[16]Lavatevi, purificatevi, togliete il male delle vostre azioni dalla mia vista. Cessat

([17]imparate a fare il bene, ricercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova>>. )

Che cosa significa GIUSTIZIA?

Per il diritto romano significa: riconoscere e difendere i diritti di ogni persona. Nell’antico testamento la parola giustizia veniva indicato con il termine sedaqah che significa: fedele/leale alla comunità, si puo notare che c’è già qualche differenza con ila definizione romana qui la giustizia non ha un valore soggettivo ma relazionale. Andiamo ancora più avanti nella bibbia e troviamo Abramo che dice in Genesi - cap. 15

[3]Soggiunse Abram: <<Ecco a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede>>.

[4]Ed ecco gli fu rivolta questa parola dal Signore: <<Non costui sarà il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede>>.

[5]Poi lo condusse fuori e gli disse: <<Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle>> e soggiunse: <<Tale sarà la tua discendenza>>.

[6]Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.

Il termine accreditare in genesi è un termine cultuale che indica un sacrificio gradito a Dio, qual è il sacrificio che Dio ha accettato da Abramo?

R. Il suo completo abbandono a Dio, la fede di Abramo fu gradita a Dio. Abramo aveva 99 anni ma nonostante ciò si appoggiò a Dio, si affidò totalmente a Dio, egli compi un atto di totale fiducia, credere in ebraico significa mettere il proprio appoggio in qualcosa. Abramo si rese disponibile ad una piena comunione con Dio, egli credette, fra i due non c’era nessun ostacolo, questa pienezza di comunione è la Giustizia. I due che hanno stabilito questa relazione di giustizia perciò debbono essere entrambi giusti.

Sempre per avere un chiaro concetto di giustizia ritornando al concetto dell’antico testamento che indicava la giustizia come lealtà e fedeltà alla comunità esaminiamo brevemente l’episodio di "lotta" fra Abramo e Dio riguardo alla sorte di Sodoma e Gomorra, qui si tratta di trovare almeno dieci giusti per salvare le due città. Gen 18, 17-33;

qui il Signore ha un udito il grido degli oppressi dal male che regna in quella comunità, ci sono alcuni che subiscono ed altri che compiono il male. Qui la fedeltà e la lealtà alla comunità non viene rispettato, non c’è giustizia, non c’è carità verso l’altro verso la comunità, c’è un comportamento anticomunitario come dice G. Von Rad nel dizionario di teologia biblica alla pag 717, quindi il problema è trovare almeno dieci giusti caritatevoli e solidali con gli altri che possano riedificare la comunità rinunciando al male. Giustizia e fedeltà sono la base del trono di Dio: Il Salmi - cap. 89

[15]Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, grazia e fedeltà precedono il tuo volto.

Giustizia significa anche pace Salmi - cap. 85

[11]Misericordia e verità s'incontreranno, giustizia e pace si baceranno.

Giusto è chi ubbidisce alla torah, ma non è possibile ubbidire alla torah senza la grazia di Dio: Deuteronomio - cap. 30

[6]Il Signore tuo Dio circonciderà il tuo cuore e il cuore della tua discendenza, perché tu ami il Signore tuo Dio con tutto il cuore e con tutta l'anima e viva.

E’ un dono, e quindi non è un merito! Dt 9,4-6

Dio si rivolge a Israele peccatore che non ha una propria "giustizia" e lo rende giusto, Israele viene giustificato per grazia. (nuovo dizionario di teologia biblica di P. Rossano, G. Ravasi, A. Girlanda. Ed. S. Paolo)

Nemmeno Giobbe "il giusto per eccellenza" resiste dinanzi alla giustizia di Dio, e alla fine si rende conto che la sua giustizia in realtà non lo era, per esserlo deve venire da Dio e ammette: Giobbe - cap. 42

[5]Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono.

[6]Perciò mi ricredo e ne provo pentimento sopra polvere e cenere.

Per non dilungarci troppo andiamo al nuovo testamento, nei vangeli Gesù dice: Vangelo secondo Matteo - cap. 5

[20]Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. (tutto il brano negli appunti, importante!)

Giusto è colui che fa la volontà del Padre fino alla morte. Anche il centurione Cornelio è dichiarato giusto, Atti degli Apostoli - cap. 10

[1]C'era in Cesarèa un uomo di nome Cornelio, centurione della coorte Italica,

[2]uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua famiglia; faceva molte elemosine al popolo e pregava sempre Dio. Quindi essere giusti dipende dalla relazione con Dio.

Ma è in Gesù Cristo che L’uomo trova la pienezza della giustizia (DIKAIOSY’NE’ in senso di elemosina), perché in Gesù Cristo Dio Padre da a gli uomini la giustizia per ottenere la salvezza. Si diviene giusti per fede (Abramo) non per le proprie opere. La giustizia è un dono di Dio è un atto di salvezza Lettera ai Romani - cap. 3

[28]Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede indipendentemente dalle opere della legge.

Quindi l’impegno del cristiano è di non conformarsi alla mentalità di questo mondo Lettera ai Romani - cap. 12

[2]Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

L’invito alla ricerca della santità viene rafforzato con l’invito a conoscere il Signore nel terzo versetto di Osea, questo versetto lo possiamo benissimo considerare unitamente al versetto del salmo 27

2) Invito a conoscere il Signore, Os 6,3 e Os 6,6; [3]Affrettiamoci a conoscere il Signore, la sua venuta è sicura come l'aurora. Verrà a noi come la pioggia di autunno, come la pioggia di primavera, che feconda la terra>>.

Sl 27, Salmi - cap. 27,[8]Di te ha detto il mio cuore: <<Cercate il suo volto>>; il tuo volto, Signore, io cerco. tuo servo.

C’è una preghiera di R. Tagore che si trova nel suo libro: "Il cuore di Dio " che si intitola: Voglio Te, solo Te, questa preghiera ci esprime come nel cuore dell’uomo ci sia questo desiderio struggente di Dio che lotta con la concupiscenza della carne, ma che nonostante questa seduzione il desiderio nel cuore dell’uomo che cerca Dio rimane forte e presente.

Rabindranath Tagore

 

VOGLIO TE SOLO TE

che voglio Te, solo Te - lascia che il

mio cuore lo ripeta all'infinito, tutti

i desideri che mi distraggono, giorno e

notte, sono falsi e vuoti.

Come la notte che cela nella sua

tenebra l'invocazione alla luce, nelle

profondità della mia incoscienza risuona

il grido "Voglio te, solo Te".

Come la tempesta che combattendo

con tutte le sue forze contro la quiete

cerca tuttavia la sua quieta fine, la mia

ribellione lotta contro il tuo amore e

tuttavia il suo grido è "Voglio Te,

solo Te".

 

pag 72

 

 

Quindi da una parte il desiderio dell’uomo, dall’altra il desiderio di Dio, un fratello in una convocazione nazionale dell’rns ha detto che Dio ha sete della sete che ha l’uomo di Dio. Allora ecco l’invito del profeta: affrettiamoci a conoscere il Signore, e a ritornare a Lui.

Lettera di Giacomo - cap. 4

[8]Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Purificate le vostre mani, o peccatori, e santificate i vostri cuori, o irresoluti.

[9]Gemete sulla vostra miseria, fate lutto e piangete; il vostro riso si muti in lutto e la vostra allegria in tristezza.

[10]Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.

EPISODIO DI SIMONE: adesso voglio raccontarvi di Simone che lavorava come carpentiere in un’impresa, in un paesino e poco fuori dal paese c’era una chiesetta ogni giorno durante la pausa pranzo a mezzogiorno si recava presso questa chiesetta e andava davanti al tabernacolo bisbigliava poche parole e poi andava via. Il sacerdote che non conosceva quell’uomo si insospettì e parlo col suo sacrestano e gli disse: " hai notato quell’uomo che viene ogni giorno a mezzogiorno? Mi insospettisce, in chiesa ci sono oggetti di valore, e poi si ferma pochissimo e va via come se venisse ad accertarsi che non ci sia nessuno" non si preoccupi rispose il sacrestano ci penso io. E così quando lo vide arrivare gli andò incontro e gli domandò: come mai vieni sempre a quest’ora e vai subito via? E Simone rispose:" io ho poco tempo a disposizione perciò faccio uan visita breve, gli dico: Signore Gesù sono Simone, e poi vado via, è una preghiera povera ma so che Lui mi ascolta!

Cosi Simone continuava a venire ogni giorno.

Ma dopo qualche tempo Simone non venne più, per cui il sacerdote si impensierì e si mise a cercarlo. Seppe che Simone aveva avuto un incidente e che era in ospedale. Il sacerdote decise di andarlo a trovare. Quando arrivo chiese informazioni ad un’infermiera e lei contenta gli disse sono felice che lei sia venuto a cercarlo perché finora non è mai venuto nessuno a trovarlo, ma Simone udì l’infermiera e rispose non è vero! Ogni giorno a mezzogiorno Gesù è venuto ai piedi del mio letto e mi ha detto Simone, sono Gesù!

Significato della storia: avviciniamoci a Dio, e lui si avvicinerà a noi.

Il padre sta in attesa del nostro ritorno, del nostro desiderio di Lui, vuole essere conosciuto in maniera profonda non in modo superficiale convenzionale, ma in una intimità tale da essere una cosa sola con Lui come lo era Gesù, come lo divenne Abramo quando entro nella tenda e "conobbe" Sara, e diventarono una sola cosa. Il conoscere nella bibbia ha un significato diverso dal nostro conoscere in italiano, anche la 1Cor ci aiuta a capire questo concetto quando dice: Prima lettera ai Corinzi - cap. 15

[28]E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.

Un giorno la comunione sarà cosi profonda che Dio sarà tutto in tutti.

 

 

Lamento del Signore, Os 6, 4-11 [4]Che dovrò fare per te, E`fraim, che dovrò fare per te, Giuda? Il vostro amore è come una nube del mattino, come la rugiada che all'alba svanisce.

[5]Per questo li ho colpiti per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e il mio giudizio sorge come la luce:

il nostro amore è breve, passeggero, fugace e questo amareggia il cuore di Dio che si lamenta verso il suo popolo, dice che l’amore è talmente breve che si dilegua all’alba, ricordate Pietro? Gesù che aveva capito che quello di Pietro era solo entusiasmo umano, solo sentimento, rispose a quella dichiarazione impetuosa dicendogli: prima che il gallo canti mi rinnegherai tre volte, stiamo parlando sempre dell’alba; quando l’amore è debole nasce il tradimento, si abbandona la promessa d’amore, Dio non viene più messo al 1° posto, senza amore non c’è fedeltà! E’ l’amore che ti fa superare ogni paura, ogni seduzione! Quante promesse abbiamo fatto al Signore, quanto entusiasmo, quanta foga, ma alla fine abbiamo perso l’amore al tempo del nostro fidanzamento come dice in Geremia - cap. 2

[2] <<Va' e grida agli orecchi di Gerusalemme: Così dice il Signore: Mi ricordo di te, dell'affetto della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata.

E ancora: Geremia - cap. 2

[5] Così dice il Signore: Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri, per allontanarsi da me? Essi seguirono ciò ch'è vano, diventarono loro stessi vanità .

amore e fede invoca il Signore, Lui vuole che ricordiamo quello che ha fatto per noi, i prodigi e tutte le grazie Adesso vi riporterò un episodio per dare un’idea di cosa possa essere la fiducia in Dio, per far capire che per aderire a Lui bisogna lasciarsi andare, se per lasciarsi andare è necessario fare l’esperienza del "buttarsi" di fare quel salto nel vuoto.

CHI È IL RESPONSABILE?

 

C'era una volta un monaco molto distratto, di nome

Melvin. Era solito leggere il suo breviario passeggiando.

Così, un giorno uscì a fare la sua solita passeggiata e,

camminando, leggeva il breviario. Sfortunatamente per

lui, era il giorno di Pasqua e il salterio prevedeva dei salmi

in più, cosicché si inoltrò senza avvedersene fino all'orlo

di un precipizio. Quando si rese conto che qualcosa non

andava era già troppo tardi, ma ebbe il tempo di aggrap-

parsi ad un ramo.

Mentre i suoi piedi penzolavano a cento metri di altezza

sul precipizio, gridò disperatamente:

"Aiuto! Aiuto! C'è nessuno lassù?".

All'improvviso le nubi si aprirono e si udì una voce

possente: "Io ti aiuterò. Sei disposto a fare qualunque co-

sa ti chieda?". "Certamente. Cosa vuoi che faccia?".

"Lasciati cadere". "Chi sei?". "Sono Dio". "...C'è nessun

altro lassù?

(Anonimo)

dal libro: la guarogione delle otto età della vita, pag. 57 di M. e D. Linn s.j., Sheila Fabricant Ed. RnS

. Rinunciate al facile guadagno per fedeltà a Dio, Mettetemi alla prova dice il Signore e vedrete se non vi aprirò le cataratte del cielo. E’ inutile affannarsi per risolvere i propri problemi senza Dio, c’è un salmo che dice: Salmi - cap. 126

[2]Invano vi alzate di buon mattino, tardi andate a riposare e mangiate pane di sudore: il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.

Non sarà la nostra fatica e le nostre capacità a farci uscire fuori dalle situazioni difficili ma Dio! Si Dio!, il salmo - cap. 33

[16]Il re non si salva per un forte esercito né il prode per il suo grande vigore.

[17]Il cavallo non giova per la vittoria, con tutta la sua forza non potrà salvare.

[18]Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi lo teme, su chi spera nella sua grazia,

[19]per liberarlo dalla morte e nutrirlo in tempo di fame.

[20]L'anima nostra attende il Signore, egli è nostro aiuto e nostro scudo.

Ed un altro salmo dice: Salmi - cap. 121

1) Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l'aiuto?

[2]Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto cielo e terra.

Salmi - cap. 123

[8]Il nostro aiuto è nel nome del Signore che ha fatto cielo e terra.

Quindi la piena fiducia intesa come abbandono totale a Dio è la soddisfazione della richiesta di <Dio

[6]poiché voglio l'amore e non il sacrificio, la conoscenza di Dio più degli olocausti.

(Mt 9,13; Am 5,21 Is 1, 10-16; Ger 22,6; Salmi - cap. 51, 18-

Gli ultimi versetti di Osea

[7]Ma essi come Adamo hanno violato l'alleanza, ecco dove mi hanno tradito.

[8]Gàlaad è una città di malfattori, macchiata di sangue.

[9]Come banditi in agguato una ciurma di sacerdoti assale sulla strada di Sichem, commette scelleratezze.

[10]Orribili cose ho visto in Betel; là si è prostituito E`fraim, si è contaminato Israele.

[11]Anche a te, Giuda, io riserbo una mietitura, quando ristabilirò il mio popolo.

Fanno capire una cosa fondamentale che noi già troviamo nella parabola del buon samaritano, che a volte proprio quelli che dovrebbero dare l’esempio sono quelli che hanno meno amore, infatti parla di sacerdoti che dovrebbero dare la conoscenza di Dio agli uomini ed invece si sono trasformati in predoni che spogliano le pecore di Dio anziché dare la vita per loro come il buon pastore. Perciò stiamo attenti a non essere come quei sacerdoti, e come dice Pietro nella sua lettera: Prima lettera di Pietro - cap. 5

[2]pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non per forza ma volentieri secondo Dio; non per vile interesse, ma di buon animo;

[3]non spadroneggiando sulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge.

[4]E quando apparirà il pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non appassisce.

[5]Ugualmente, voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri, perchè Dio resiste ai superbi, ma dá  grazia agli umili.

[6]Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno,

[7]gettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi.

[8]Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare.

[9]Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi.

Con questo passo io finisco il commento di questa stupenda parola di Dio, sperando di esservi stato utile per la comprensione del passo stesso

10/02/2002

Francesco Sciarrabone