IL PECCATO

Questa catechesi viene suddivisa in tre parti per comprendere meglio il tema di cui trattasi . il primo punto comprende l’amore di DIO verso l’uomo, il secondo punto tratta più ampiamente il peccato, terzo punto tratta la misericordia  di Dio

Noi abbiamo riconosciuto e creduto all’Amore che Dio ha per noi.
DIO E’ AMORE
Chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in noi ( 1 Gv. 4,16 )
Quindi

Dio essendo amore disse : facciamo l’uomo a nostra immagine a nostra somiglianza ( Gn.1, 26-27 )

Infatti

L’uomo e’ una scintilla di amore scoccata dal cuore di Dio, e ancora , per rendergli la vita più   bella  l’attraversa con l’amore paterno e materno, con l’amore coniugale, con l’amore filiale, con l’amore di amicizia e così via

Amare

Significa prima di tutto debellare il proprio egoismo.

 

Perché amare è :

 

Comunicare felicità e serenità, rafforzare mai indebolire, elevare mai abbassare, mai impoverire, mai strumentalizzare, mai defraudare.

In unica parola amare è donarsi.

Ma donarsi che significa ?

Significa :

Vivere per la persona amata, e sacrificarsi per essa perché l’amore che dura in eterno non ha prezzo.

Il nostro amore molte volte è un amore di convenienza e un innamorarsi.

Gesù

Non è per l’amore facile ma ci chiede un amore che resista al capriccio del momento – che cresca e che purifica.

 

Dio in fatto di amore è molto esigente – per questo – ha tanto amato il mondo da dare la vita fino alla morte e alla morte di croce ( Fl. 2, 6-11 ).

  L’uomo che non impara ad amare è un essere spogliato, deturpato, annichilito nella sue essenza più profonda, profanando il progetto e il tempio di Dio tale da diventare intollerabile agli altri a se stesso e a Dio e ciò è distruggere con le nostre mani quanto di più bello Dio ha progettato per noi.

Nel mondo e nell’uomo nulla è sporco, esiste un solo modo di sporco di usare le cose pulite, vedi l’amore, deturpato, infangato, oltraggiato, vedi la carità che diventa egoismo; vedi l’umiltà che diventa orgoglio e superbia.

  Infatti il peccato è solo nel cuore dell’uomo. (lì alberga) questo contamina e sporca l’uomo, in quanto dal cuore dell’uomo escono le intenzioni cattive: prostituzione, adulterio, cupidigia, malvagità, impudicizia, orge ecc. (Mt. 7,14).

E c’è di più in quanto l’uomo disobbedendo si è ribellato a Dio non sottomettendosi alle sue leggi e alla sua volontà, e vediamo allora: la donna vide l’albero era buono e gradito agli occhi, né mangiò poi ne diede al marito e anch’egli né mangiò, e subito si aprirono i loro occhi e si accorsero di essere nudi. (Gn 3,6), cioè si accorsero di non essere più in grazia di Dio.

E così commisero il grande peccato d’origine. E così in questo modo chi non ha peccato scagli la prima pietra.

 

Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così  anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato (Rm 5,12).

Ma cos’è il peccato?

È l’offesa infinita a Dio. Non che noi possiamo scalfire o deturpare la santità di Dio ma offendiamo e deturpiamo e rifiutiamo il suo progetto di amore, e rendiamo inutile il sacrificio di Cristo.

Noi conosciamo il peccato?

Io penso che se conoscessimo il peccato resteremmo impietriti per la sua azione devastante; come accadde alla moglie di Lot (Gn 19,2). Infatti l’azione di Satana, fa leva sulla parte più fri sensi sulle passioni, pesca ne l torbido, agita e ci inganna mediante la confusione. Sa quale presa hanno su di noi le cose materiali alle quali siamo legati per necessità fisica, e ci accalappia tramite il sensibile.

 Siamo attenti, come Eva, La tentazione parte dal sensibile per giungere allo scopo e a metterla contro Dio.

Con Gesù la tentazione parte dal pane dopo quaranta giorni di digiuno che male ci sarebbe a soddisfare un bisogno che è proprio delle condizioni umane: ma Gesù risponde: non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

  Il senso è questo di dare troppa attenzione per il nostro corpo che diventerà polvere, e nessuna cura anche marginale per la nostra anima che è per l’eternità .

Ora lo vediamo subito con noi può partire dal denaro, dal piacere, dal potere, dal prestigio, e cosi via. Perché? Perché il punto di arrivo è sempre lo stesso: Se prostrato mi adorerai ( Mt 4,9) quante volte ci prostriamo, ogni giorno, ogni volta che è gradita agli occhi e desiderabile.

  Ma Gesù risponde:

adorerai il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto. In effetti non avete ancora resistito fino alla sangue nella vostra lotta contro il peccato e avete già dimenticato l’esortazione come a figli. (Eb 12,4-5). Come si vede il peccato favorisce sempre la felicità, altrimenti non sarebbe commesso: (infatti non infligge ferita o dolore anzi ci fa godere e ci rende felice almeno apparentemente)

Questo perché Dio ci ha creati liberi al punto da lasciare che l’uomo cada nell’inferno pur di non manipolare la sua libertà, del resto la libertà e ciò che abbiamo di irrimediabilmente nostro, perché un atto di amore costretto non sarebbe più un atto di amore. Purtroppo nella libertà si arriva a scelte arbitrarie, e si diventa bisognosi e padroni di se, nonché legislatori della propria morale. Tutto mi è lecito! ma non tutto mi giova. (1Corinzi 6,12).

  Ora vediamo come si insidia il peccato in noi!

  Il peccato prima ci ubriaca, o meglio ci stordisce, poi ci seduce cioè ci adesca e ci fa vedere il male in bene, e ancora ci fa gustare quel bene che poi ci fa scoprire che siamo nudi al punto da contaminarci, facendoci diventare putrefatti. Perché infatti l’uomo moderno è indotto a negare sia Satana e di conseguenza l’inferno, sia i sacramenti, l’azione salvifica della chiesa insomma , l’intero cristianesimo. Tutto questo perché? Per potere giustificare ogni sorta di perversità, impurità , orge, menzogne, aborti, stregonerie, occultismo, divorzi, furti, convivenze, ecc.

E ancora  l’edonismo (dice Giovanni Paolo II ), la dottrina che pone il piacere facile, ovvero identifica il bene col piacere. Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò una prostituta? Non sia mai grida S Paolo (1Cor 6,15).

  Ma che triste costatare che per saperlo non abbiamo paura di smettere e continuiamo  imperterriti a commettere il peccato. Ma il salario del peccato è la morte e il suo sbocco finale l’inferno. (cf Rom 6,23). Verità rivelata da Gesù e affermate dal Magistero della Chiesa, che è il criterio infallibile di verità nell’ambito della fede. Non possiamo essere uniti a Dio se non scegliamo liberamente di amarlo, e non possiamo amarlo se pecchiamo gravemente contro di Lui, contro il nostro prossimo o contro noi stessi.

  Chi non ama rimane nella morte e chiunque odia il proprio fratello è omicida e voi sapete che nessuno omicida possiede in se stesso la vita eterna.(1Gv 3,15). Morire in peccato mortale senza essersi pentito e senza accogliere l’amore misericordioso di Dio, significa rimanere separati per sempre da Lui per una nostra libera scelta, cioè ci auto escludiamo dalla vita eterna  non saremo di sicuro con Dio e i beati.

  Gesù annunzia con parole severe che manderà i suoi Angeli i quali raccoglieranno tutti gli operatori di iniquità e li getterà nella fornace ardente (Mt 13,441), e pronunzia la condanna “via lontano da me, maledetti nel fuoco eterno(Mt 25,41) allora che facciamo assopiamo dormiamo. Macche Svegliati o tu che dormi destati dai morti e Cristo ti illuminerà (Eb 5,14), e vedrai le sue meraviglie perché la potenza di Satana non è infinita. Egli non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura! Può impedire l’edificazione del Regno di Dio, sebbene, Satana agisce nel mondo per odio contro Dio e il suo Regno in Cristo Gesù.

  Qui sta il bello per ogni uomo e per la società, questa azione, è permessa della Divina Provvidenza la quale guida la storia dell’uomo e del mondo con forza dolcezza e misericordia. La permissione divina dell’attività diabolica è un grande mistero, perché? Perché tutto concorre al bene di coloro che amano Dio. (Rm 8,28)

  E ancora Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati ci ha fatti rivivere con Cristo. Infatti siete stati salvati per grazia. (Ef 2-4,5), perché colui che non aveva conosciuto peccato, lo tratto da peccato in nostro favore, perché potessimo diventare per mezzo di Lui giustizia di Dio (2 Corinzi5,21), in questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, è Lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati. (1 Gv 4,10).

  Terminiamo con le parole del Signore con l’esortazione di Mosè “ Ascolta Israele: il Signore è nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore; li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quanto sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai ( Deut 6,47).

Amen