IL PECCATO
Questa catechesi viene suddivisa in tre parti per
comprendere meglio il tema di cui trattasi . il primo punto comprende l’amore
di DIO verso l’uomo, il secondo punto tratta più ampiamente il peccato, terzo
punto tratta la misericordia di Dio
Noi abbiamo riconosciuto e
creduto all’Amore che Dio ha per noi.
Dio essendo amore disse : facciamo l’uomo a nostra immagine a nostra somiglianza ( Gn.1, 26-27 )
Infatti
L’uomo e’ una scintilla di amore scoccata dal cuore di Dio, e ancora , per rendergli la vita più bella l’attraversa con l’amore paterno e materno, con l’amore coniugale, con l’amore filiale, con l’amore di amicizia e così via
Amare
Significa prima di tutto debellare il proprio egoismo.
Perché amare è :
Comunicare felicità e serenità, rafforzare mai indebolire, elevare mai abbassare, mai impoverire, mai strumentalizzare, mai defraudare.
In unica parola amare è donarsi.
Ma donarsi che significa ?
Significa :
Vivere per la persona amata, e sacrificarsi per essa
perché l’amore che dura in eterno non ha prezzo.
Il nostro amore molte volte è un amore di convenienza e un innamorarsi.
Gesù
Non è per l’amore facile ma ci chiede un amore che resista al capriccio del momento – che cresca e che purifica.
Dio in fatto di amore è molto esigente – per questo – ha tanto amato il mondo da dare la vita fino alla morte e alla morte di croce ( Fl. 2, 6-11 ).
Nel mondo e nell’uomo nulla è sporco, esiste un solo modo di sporco di usare le cose pulite, vedi l’amore, deturpato, infangato, oltraggiato, vedi la carità che diventa egoismo; vedi l’umiltà che diventa orgoglio e superbia.
E c’è di più in quanto l’uomo disobbedendo si è ribellato a Dio non sottomettendosi alle sue leggi e alla sua volontà, e vediamo allora: la donna vide l’albero era buono e gradito agli occhi, né mangiò poi ne diede al marito e anch’egli né mangiò, e subito si aprirono i loro occhi e si accorsero di essere nudi. (Gn 3,6), cioè si accorsero di non essere più in grazia di Dio.
E così commisero il grande peccato d’origine. E così in questo modo chi non ha peccato scagli la prima pietra.
Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato (Rm 5,12).
Ma cos’è il peccato?
È l’offesa infinita a Dio. Non che noi possiamo scalfire o deturpare la santità di Dio ma offendiamo e deturpiamo e rifiutiamo il suo progetto di amore, e rendiamo inutile il sacrificio di Cristo.
Noi conosciamo il peccato?
Io penso che se conoscessimo il peccato resteremmo impietriti per la sua azione devastante; come accadde alla moglie di Lot (Gn 19,2). Infatti l’azione di Satana, fa leva sulla parte più fri sensi sulle passioni, pesca ne l torbido, agita e ci inganna mediante la confusione. Sa quale presa hanno su di noi le cose materiali alle quali siamo legati per necessità fisica, e ci accalappia tramite il sensibile.
Siamo attenti, come Eva, La tentazione parte dal sensibile per giungere allo scopo e a metterla contro Dio.
Con Gesù la tentazione parte dal pane dopo quaranta giorni di digiuno che male ci sarebbe a soddisfare un bisogno che è proprio delle condizioni umane: ma Gesù risponde: non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Ora lo vediamo subito con noi può partire dal denaro, dal piacere, dal potere, dal prestigio, e cosi via. Perché? Perché il punto di arrivo è sempre lo stesso: Se prostrato mi adorerai ( Mt 4,9) quante volte ci prostriamo, ogni giorno, ogni volta che è gradita agli occhi e desiderabile.
adorerai il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto. In effetti non avete ancora resistito fino alla sangue nella vostra lotta contro il peccato e avete già dimenticato l’esortazione come a figli. (Eb 12,4-5). Come si vede il peccato favorisce sempre la felicità, altrimenti non sarebbe commesso: (infatti non infligge ferita o dolore anzi ci fa godere e ci rende felice almeno apparentemente)
Questo perché Dio ci ha creati liberi al punto da lasciare che l’uomo cada nell’inferno pur di non manipolare la sua libertà, del resto la libertà e ciò che abbiamo di irrimediabilmente nostro, perché un atto di amore costretto non sarebbe più un atto di amore. Purtroppo nella libertà si arriva a scelte arbitrarie, e si diventa bisognosi e padroni di se, nonché legislatori della propria morale. Tutto mi è lecito! ma non tutto mi giova. (1Corinzi 6,12).
E ancora l’edonismo (dice Giovanni Paolo II ), la dottrina che pone il piacere facile, ovvero identifica il bene col piacere. Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò una prostituta? Non sia mai grida S Paolo (1Cor 6,15).
Amen