E NON CI INDURRE IN TENTAZIONE MA LIBERACI DAL MALE

Vangelo secondo Matteo - cap. 6
[13]e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

 

Vangelo secondo Matteo - cap. 6

13 et ne inducas nos in temptationem sed libera nos a malo

 

La parola greca Eisenegkhj è composta da due parole: eis e eneghkhj, la prima significa andare verso qualcosa la seconda significa caduta  = andare verso la caduta (*)

 

Cominciamo con la frase non ci indurre in tentazione, e cominciamo col suo significato,  spesso e volentieri la traduzione biblica “ammazza” scusate il termine il vero significato per cui nascono malintesi e diatribe tra chi studia in profondità la parola di Dio e chi si affida interamente al testo tradotto ingoiando senza masticare il cibo che gli viene dato ma noi sappiamo che non siamo più dei bambini ma che adesso abbiamo i denti che ci servono per masticare e discernere ciò che ci viene dato e come dice S. Paolo prendete solo quello che è buono. Allora se noi conosciamo la parola di Dio senza bisogno che nessuno ce lo dica possiamo capire che la parola non ci indurre in tentazione è errata e blasfema e non capisco come mai ancora  non sia stata corretta tale traduzione, perché tutti sappiamo che Dio non tenta nessuno al male Lettera di Giacomo - cap. 1

[13]Nessuno, quando è tentato, dica: <<Sono tentato da Dio>>; perché  Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male. 

[14]Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza che lo  attrae e lo seduce;

[15]poi la concupiscenza concepisce e genera il  peccato, e il peccato, quand'è consumato, produce la morte.

 

La bibbia Piemme suggerisce la traduzione: ”fa che non entriamo in tentazione ma liberaci dal maligno”

Il catechismo della chiesa cattolica alla pag. 690 paragrafo 2846 dice:  Questa domanda Va alla radice della precedente, perché i nostri peccati sono frutto del consenso alla tentazione. Noi chiediamo al Padre nostro di non «indurci » in essa.

(*) Tradurre Con una Sola parola il termine greco è difficile: significa «non permettere di entrare in »,  non lasciarci soccombere alla tentazione ».  Dio non tenta nessuno al male al contrario, vuole liberarcene. Noi gli chiediamo di non lasciarci prendere Ia strada che conduce al peccato. Dobbiamo anche distinguere tra essere tentati e consentire alla tentazione. Infine, Il discernimento smaschera la menzogna della tentazione:

 

2848 «Non entrare nella tentazione>> implica una decisione del cuore: dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore,.. Nessuno può servire a due padroni» (Mt 6,21-24).A volte quello che noi reputiamo tentazione in realtà altro non è che la nostra concupiscenza, ma noi siamo così furbi da affibbiare al diavolo le nostre colpe ecco perché Paolo dice: Nessuna tentazione vi ha finora sorpresi se non umana infatti Dio è fedele e non permettere che siate tentati oltre le vostre forze:

 con Ia tentazione vi darà anche la via d’uscita e la forza per sopportarla. (1 Cot 10,13).

Il Signore Gesù mette questa domanda nella preghiera del Padre nostro perché sa quanto è importante non consentire alla tentazione, significa non cadere nel peccato il quale divide da DIO, e il diavolo è padre ed origine del peccato non a caso in greco la parola diabolos viene da due parole diah ball che significa colui che divide.

Ma cos’è la tentazione ?

Andiamo ad esaminare la tentazione per eccellenza quella che ci è costata il paradiso: Genesi - cap. 3

[1]Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio.  Egli disse alla donna: <<E` vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di  nessun albero del giardino?>>.

Prima di tutto dobbiamo notare dove si svolge questa drammatica scena la bibbia dice che erano nel giardino di dell’Eden cioè nel giardino in cui Dio passeggiava spalla a spalla con Adamo era un luogo santo custodito da angeli potenti, allora come mai Satana si trova in quel luogo?

C’è un altro episodio nella bibbia in cui troviamo risposta : il libro di  Giobbe - cap. 1

[6]Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi davanti al Signore e anche satana andò in mezzo a loro.

[7]Il Signore chiese a satana: <<Da dove vieni?>>. Satana rispose al Signore: <<Da un giro sulla terra, che ho percorsa>>.

[8]Il Signore disse a satana: <<Hai posto attenzione al mio servo Giobbe? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, teme Dio ed è alieno dal male>>.

[9]Satana rispose al Signore e disse: <<Forse che Giobbe teme Dio per nulla?

[10]Non hai forse messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto quanto è suo? Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e il suo bestiame abbonda di terra.

[11]Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha e vedrai come ti benedirà in faccia!>>.

[12]Il Signore disse a satana: <<Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non stender la mano su di lui>>. Satana si allontanò dal Signore.

Quindi ci sono dei casi in cui Dio permette  che noi possiamo essere messi alla prova, Satana aveva ricevuto il permesso da Dio per mettere alla prova Adamo ed Eva perché aveva già visto nei loro cuori l’orgoglio e la disubbidienza.

Se noi decidiamo di servire il Signore e cominciamo il nostro cammino di conversione è chiaro che Dio per farci andare avanti deve farci notare dove siamo mancanti, altrimenti ad un certo punto ci convinceremo di essere dei grandi Santi quando invece abbiamo ancora molto cammino da fare e cominciamo anche ad inorgoglirci pensando di essere migliori di molti altri ecco perché il catechismo della chiesa cattolica dice: Dio non vuole costringere al bene: vuole lasciarci liberi.. La Tentazione ha una sua utilità. Tutti, all’infuori di Dio, ignorano ciò che l’anima nostra ha ricevuto da Dio; lo ignoriamo perfino noi. Ma la tentazione lo svela, per insegnarci a conoscere noi stessi e, in tal modo, a scoprire ai nostri occhi la nostra miseria e per obbligarci a rendere grazie per i beni che la tentazione ci ha messo in grado di riconoscere.

Perciò chi decide di servire il Signore deve sapere che il suo sarà un cammino di conversione, e di introspezione in modo che possa riconoscere le sue miserie e rendere grazie a Dio per i talenti ricevuti la prova se superata ci arricchisce di grazia e di crescita interiore; il Siracide ci dà la ricetta per potere superare la prova:

Siracide - cap. 2 dice:

[1]Figlio, se ti presenti per servire il Signore, prepàrati alla tentazione.

[2]Abbi un cuore retto e sii costante, non ti smarrire nel tempo della seduzione.

[3]Stà unito a lui senza separartene, perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.

[4]Accetta quanto ti capita, sii paziente nelle vicende dolorose,

[5]perché con il fuoco si prova l'oro, e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.

[6]Affidati a lui ed egli ti aiuterà; segui la via diritta e spera in lui.

[7]Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia; non deviate per non cadere.

[8]Voi che temete il Signore, confidate in lui; il vostro salario non verrà meno.

[9]Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici, la felicità eterna e la misericordia.

[10]Considerate le generazioni passate e riflettete: chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso? O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato? O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato?

[11]Perché il Signore è clemente e misericordioso, rimette i peccati e salva al momento della tribolazione.

[12]Guai ai cuori pavidi e alle mani indolenti e al peccatore che cammina su due strade!

[13]Guai al cuore indolente perché non ha fede; per questo non sarà protetto.

[14]Guai a voi che avete perduto la pazienza; che farete quando il Signore verrà a visitarvi?

 

Ritorniamo al versetto della Genesi in questo versetto notiamo che non appena Satana apre bocca dice una menzogna, ma la dice non per il gusto di dire la menzogna ma perché dietro c’è uno scopo, infatti lui non fa altro che amplificare la proibizione in modo che la proibizione stessa diventi pesante agli occhi di Eva inoltre la tentazione avviene in modo da attaccare le  parti più vulnerabile del nostro cuore, lui aveva intravisto nel cuore dell’uomo l’orgoglio, la tentazione non fa altro che rivelarlo.

Se voi avete avuto un’esperienza in cui qualcuno vi chiede conferma di qualcosa in maniera inesatta avrete provato sicuramente irritazione forse anche di umiliazione perché se c’è qualcuno che ci proibisce qualcosa ci fa sentire piccoli e nasce la voglia di riscattarsi e la necessita di chiarire, ed è quello che fa Eva

[2]Rispose la donna al serpente: <<Dei frutti degli alberi  del giardino noi possiamo mangiare,

[3]ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al  giardino Dio ha detto: Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti  morirete>>.

[4]Ma il serpente disse alla donna: <<Non morirete affatto!

[5]Anzi, Dio sa  che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come  Dio, conoscendo il bene e il male>>.

Adesso cosa fa il diavolo?! Mette il dubbio nel cuore di Eva altra grande arma del maligno per fare dubitare dell’amore di Dio, egli cambia una proibizione a fin di bene in una proibizione a fin di male. E quindi come dice il catechismo della chiesa cattolica  apparentemente il suo oggetto è “buono, gradito agli occhi e desiderabile» (Gen 3,6), mentre in realtà, il suo frutto è la morte. Ecco l’inganno!

 

[6]Allora la donna vide che l'albero era buono da  mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo  frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne  mangiò.

Da notare  l’assenza di Adamo in tutto questo colloquio come se non ci fosse fa tutto Eva, allora qual è la colpa di Adamo? Una è quella di assistere passivamente, l’altra è quella di accondiscendere lui stesso alla tentazione 

 [13]Il Signore Dio disse alla donna: <<Che hai fatto?>>. Rispose la  donna: <<Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato>>.

Eva dalle conseguenze capisce di essere stata ingannata, si rende conto di aver sbagliato.

 

Veniamo adesso alla 2a parte del versetto di stasera

ma liberaci dal male.

sed libera nos a malo

 

ponhroà. (poneroi)

 

 

La parola male in latino è tradotta in MALO che significa: male, malattia, disgrazia, danno, misfatto, pena e nell’uso corrente anche diavolo. Quindi il sostantivo malum  veniva usato per esprimere tutti i generi di male.

La parola male in greco è tradotta  ponhroà e andando a guardare nel vocabolario greco troviamo le testuali parole: il maligno, il nemico= diaboloj penso che tutti sappiamo cosa significa questa parola che deriva dall’ebraico Satan che significa nemico dell’uomo, avversario, diavolo; la bibbia Piemme a questo versetto suggerisce la traduzione: ma liberaci dal maligno.

Il catechismo della chiesa cattolica dice

VII.Ma liberaci dal Male

 

2850 L’ultima domanda al Padre nostro si trova anche nella preghiera di Gesù: Non chiedo che Tu li tolga dal mondo, ma che li custodlsca dal maligno» (Gv 17,15). Riguarda ognuno di noi personalmente; però siamo sempre  « noi> a pregare. in comunione con tutta la Chiesa e per La liberazione dell’intera famiglia umana.

 

Il catechismo della chiesa cattolica al paragrafo 2851 dice: In questa richiesta il Male non è un’astrazione; indica invece una persona: Satana, il Maligno, l’angelo che era la più astuta di tutte le creature. Così voleva farci credere il mondo con la complicità di alcuni teologi e gerarchi della chiesa che Satana era una astrazione un simbolo del male che affligge l’uomo ma grazie a Dio Papa G. paolo II ha chiarito senza alcuna possibilità di equivoci che Satana è un essere reale un angelo ribelle e questa affermazione ebbe grande risalto su tutta la stampa e sui mass-media il mondo rimase scandalizzato da questa verità anche perché Satana è scomoda da credere è meglio fare finta che non esiste, anche Paolo VI nel discorso del 15/11/75 dice testualmente: ”Quali sono oggi i bisogni della chiesa? Non vi stupisca come sempilicistica, o addirittura come superstiziosa e irreale, la nostra risposta: uno dei bisogni maggiori è la difesa da quel male che chiamiamo demonio” ne parla altrettanto chiaramente Isaia - cap. 14

[12]Come mai sei caduto dal cielo, Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?

[13]Eppure tu pensavi: Salirò in cielo, sulle stelle di Dio innalzerò il trono, dimorerò sul monte dell'assemblea, nelle parti più remote del settentrione.

[14]Salirò sulle regioni superiori delle nubi, mi farò uguale all'Altissimo.

[15]E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell'abisso!

Tutto il capitolo parla di Lucifero e della sua fine e vi consiglio di andarlo a leggere, cosi se qualcuno ha ancora dubbi potrà chiarirseli, del resto se uno conosce le scritture e non crede nell’esistenza del diavolo vuol dire che non crede in Dio, perché del Maligno ne parlano quasi tutti i libri della bibbia e ne parla chiaramente Gesù, in una circostanza il nostro Maestro dice: Vangelo secondo Matteo - cap. 10

[28]E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna.

Anche durante la S. Messa viene fatta una preghiera di liberazione. Il Signore sa quanto à pericoloso per la nostra salvezza il diavolo, ecco perché ci mette in guardia e ha dato a tutti i battezzati il potere di scacciare Satana: Vangelo secondo Marco - cap. 16

16]Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.

[17]E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,

ed anche nel Salmi - cap. 91

13]Camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi.

Se il Signore ha messo anche questa domanda nella preghiera per eccellenza significa che è veramente necessario essere libereati dal potere del Diavolo poiche tutto il mondo è sotto il potere del diavolo come dice la Prima lettera di Giovanni - cap. 5

[19]Noi sappiamo che siamo da Dio, mentre tutto il mondo giace sotto il potere del maligno.

 

Lettera agli Efesini - cap. 4

[27]e non date occasione al diavolo.

Lettera di Giacomo - cap. 4

[7]Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà  da voi.

Prima lettera di Pietro - cap. 5

[8]Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare.

 

 

Apocalisse - cap. 2

[10]Non temere ciò che stai per soffrire: ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in carcere, per mettervi alla prova e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti darò la corona della vita.

Apocalisse - cap. 12

[9]Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.

Per finire io dico che non dobbiamo aver paura della verità e dobbiamo imparare a chiamare le cose con il loro nome come faceva Gesù, preghiamo il Padre affinché non ci faccia mancare mai il discernimento per scoprire le opere del Maligno

 

                                                                                              Sciarrabone    Francesco