Il valore della sofferenza è un mistero insondabile, ma quando è vissuto perseverando e confidando in Dio dà sempre frutti meravigliosi.
Dio
ha colmato la mia vita di tanti piccoli miracoli: dal primo vagito, a quando ha
salvato da morte sicura persone a me care. Mi ha regalato prove della sua
esistenza e potenza anche nelle cose più banali della vita quotidiana.
Alcuni
anni or sono, il Signore mi fece conoscere una persona molto speciale, la quale
mi aiutò ad affrontare mille insidie, mille problemi. Qualche anno dopo, poi,
mia madre mi indusse a leggere libri riguardanti il Rinnovamento. Fu allora che
mia madre ed io entrammo nel gruppo di cui facciamo tuttora parte. Fummo spinte
soprattutto dalla curiosità, ma Dio aveva in serbo ben altro per noi.
Mia
madre fu subito entusiasta della decisione. lo, invece, da allora iniziai una
lotta che è stata e che forse rimarrà sempre la più difficile della mia vita.
Ogni giorno il Signore mi incitava ad avere fede nelle sue parole; ogni giorno
mi spronava a credere sempre di più nella sua potenza e in quella della
preghiera. Ma più cercavo di avvicinarmi a
Dio, più chiudevo il mio cuore al suo richiamo: divenni cupa, triste,
scoraggiata, sempre in lotta con i dubbi e i problemi quotidiani.
In seguito, ricevetti la
preghiera per l'effusione dello Spirito, e in quell'occasione chiesi al Signore
il dono dell'amore e della carità verso gli altri. Da quél momento il mio
deserto divenne ancora più cupo e solitario. Persi anche la voglia di leggere
la Bibbia; le preghiere erano diventate solo delle lamentele e vivevo solo dei
miei progetti, confidando sempre più nelle mie sicurezze, anziché in quelle
che mi offriva il Signore.
Ero
nel più arido deserto della fede; e più il Signore mi tendeva le braccia per
accogliermi, più il mio cuore si chiudeva. Conobbi così la paura di non essere
amata e accettata da nessuno; l'angoscia divenne la mia compagna; non rispondevo
quasi più ai richiami di mia madre che cercava incessantemente di riportarmi
sulla retta via. Arrivai al punto di non voler più frequentare il gruppo di
preghiera. Più volevo camminare solo con le mie forze, più il Signore mi
lasciava libera di sentirmi sola, sempre più sola. Il Signore era lì, innanzi
al mio cuore con i suoi stupendi doni, ed io giorno dopo giorno li gettavo via.
Gettai tutte le mie amarezze sulle spalle di chi mi circondava; mi accanii
specialmente su quella persona che Dio mi aveva messo accanto anni or sono.
Credevo di agire nel modo giusto, di fare
del bene, mentre, invece, stavo distruggendo tutto il piano divino; finché un
giorno il Signore mi fece crollare addosso tutta la mia sicurezza, come un
castello di carte: egli mi allontanò da questa persona, e ciò mi causò un
enorme dolore.
Ed ecco che, d'improvviso, il mio cuore si riaprì al suo amore di Padre e Salvatore; Gesù mi insegnò ad aprirmi a lui con l'umiliazione, la sofferenza, con il pianto più doloroso della mia vita. Mi mostrò, uno dopo l'altro, i miei errori e i miei sbagli da essere umano e fu così che mi resi conto del mio nulla, di quanto fossi povera spiritualmente, di quanto fossi ingrata nei suoi confronti, ma soprattutto di quanto amore egli provasse per me. Fu così che scoprii ir piacere di riaprire la Sacra Bibbia; ricominciai disperatamente a cercare in quelle pagine qualcosa che mi parlasse del suo perdono, parole e preghiere che mi riportassero a vivere di nuovo in armonia con tutto e, soprattutto, con lui.
Con l'aiuto di mia madre
cercai la sua misericordia e gli chiesi un'altra
opportunità di vivere secondo il
suo volere.
Piano piano mi plasmò, come un vasaio con la creta.
Il cammino verso la guarigione
interiore è solo all'inizio e
sicuramente ci saranno ancora mille battaglie
da combattere, ma il Signore, attraverso la sofferenza, mi ha insegnato
cosa vuol dire essere forti.
Lo
ringrazio perché lui mi ama di un
amore immenso, infinito. Pochi
giorni fa, egli mi ha rimesso accanto
quella cara persona, segno del suo perdono. In questo modo Dio
mi ha riportato a sé. Non ho più paura,
è lui il Re che salva, che guarisce da
tutti i mali; egli solo è in
grado di fare prodigi.
Simona Bragalini
Tratta dalla rivista "Rinnovamento nello Spirito Santo "marzo 1997"