Attraverso
una guarigione, il Signore parla al cuore dí una donna rivelandosi Padre buono
e Dio fedele.
Nel
gennaio del 1995, tre fratelli del gruppo "Betania" di Feltre (BL) si
recarono nella casa di un sacerdote da tempo malato di diabete, causa, tra
l'altro, di una grave malattia agli occhi e di un'infezione talmente grave ad
una gamba, che questa gli fu amputata. Purtroppo anche l'altro piede si era
ammalato e si temeva di dover ricorrere anche per questo all'amputazione. Ogni
giorno il medico curante andava a medicarglielo e a sostituire le bende; ma la
cancrena avanzava.
Il
sacerdote confidava in Dio e coraggiosamente celebrava tutti i giorni la S.
Messa su un altare "domestico".
Una sera, dopo
la celebrazione eucaristica, una sorella pregò su di lui, intercedendo per la
guarigione. Poi, aprì la Bibbia e lesse questo passo del Vangelo di Luca:
"Al calar del sole, tutti quelli che
avevano infermi colpiti da mali di ogni genere, li condusse a lui. Egli
imponendo su ciascuno le mani li guariva " (4,40). Ai presenti parve
una conferma dei senso della preghiera di intercessione e non prestarono neanche
attenzione all'orario in cui avveniva tutto questo: era, appunto, al calar del
sole. Il giorno seguente, il medico venne per la consueta medicazione ma, tolte
le bende, dovette sedersi dallo stupore di vedere il piede quasi completamente
guarito.
La guarigione infatti era iniziata in modo netto; scongiurata l'idea
dell'amputazione, restava soltanto una piccola piaga tra le dita e sotto il
tallone.
I fratelli del
gruppo continuarono a frequentare quella casa ed un giorno, durante la
celebrazione eucaristica, esattamente dopo la comunione, un fratello lesse un
passo della Bibbia: "La mia radice
avrà adito alle acque e la rugiada cadrà di notte. sul mio ramo. La mia gloria
sarà sempre nuova e il mio arco si rinforzerà nella mia mano. Mi ascoltavano
in attesa fiduciosa e tacevano per udire il mio consiglio. Dopo le parole non
replicavano e su di loro scendevano goccia a goccia i miei detti. Mi attendevano
come si attende la pioggia e aprivano la bocca come ad acqua primaverile. Se a
loro sorridevo, non osavano crederlo, né turbavano la serenità del mio volto.
Indicava loro la via da seguire e sedevo come capo e vi rimanevo come un re fra
i soldati o come un consolatore d'afflitti (Gb 29,19‑25)_
Effettivamente, dopo un lungo periodo di siccità, quella notte piovve molto (mi
attendevano come si attende la pioggia; ... aprivano la bocca ad acqua
primaverile ... la mia radice avrà adito alle acque ... la rugiada cadrà di
notte sul mio ramo ... ). Il sacerdote ora è completamente guarito ed il
suo piede è senza piaghe. Le parole di Dio
sono sempre sincere e colgono ogni sfumatura dell'anirno delle sue creature;
nel cuore mi restò la dolcezza di una frase: "Se
a loro sorridevo, non osa vano crederlo". Molto grande, infatti, è il
dono tenerissimo di un segno che fa presente l'amore del Padre: in quel momento
sentii il sorriso di Dio che mi
confidava: “Vedi, ti è difficile credere alle mie meraviglie tanto sono
grandi, ma io ti amo lo stesso, vedo la tua piccola buona volontà, vedo quanto
desideri le mie parole e vengo a te e ti parlo, ti mostro la via, siedo come un
capo con te e con i tuoi amici, consolo te e loro perfettamente, vi dono quello
che vi manca".
Egli
quella sera ci annunciava ciò che sarebbe accaduto: "l,a mia gloria sarà sempre nuova e il mio arco si rinforzerà
nella mia mano... e la rugiada cadrà di notte sul mio ramo ".
Il
Dio di Abramo, il Dio di Giacobbe, lo stesso Dio che creò il mondo è vivo con
pienezza e la sua potenza è sempre nuova, sempre ci crea e ci sostiene; noi
invecchiamo e cambiamo nel tempo, ma egli è il mio arco, il mio ramo... era
riferito al sacerdote. Non è, infatti, il sacerdote. un arco in mano a Dio, un
ramo innestato al suo albero? Quell'arco si rinforzerà nella mano di Dio, su
quel ramo cadrà la rugiada.
Giuditta Guidotto
Tratta dalla rivista "Rinnovamento nello Spirito Santo "ottobre 96"