La
mia esperienza nel movimento del Rinnovamento nello Spirito Santo comincia circa cinque
anni fa. I miei genitori frequentavano il gruppo Maria Madre della Misericordia nella
parrocchia san Giacomo di Chieri. Mia madre ogni tanto mi invitava a partecipare agli
incontri di Preghiera di Lode. Io ero ben lontano dallidea di "perdere del
tempo" per andare a vedere di che cosa si trattava e non ci andavo. Nellottobre
del 1991 fui invitato da alcuni membri del gruppo a far parte del ministero della musica e
del canto, così viene chiamato il servizio musicale, o meglio, a... suonare per animare
lincontro. Anche se non conoscevo i brani e non mi attirava lidea di far parte
di quella "cerchia di esaltati", fui tradito dal mio piacere per la musica,
specialmente suonata. E così iniziai in sordina un breve periodo di approccio, durante il
quale cominciai a conoscere a poco a poco la realtà del Rinnovamento. Un altro punto a
mio sfavore (fortunatamente!) fu il fatto che tra i membri del gruppo cera anche
Elena, colei... che qualche anno più tardi sarebbe diventata mia moglie. È soprattutto
grazie a lei se oggi posso testimoniare il mio cambiamento e, credo di poter parlare
tranquillamente, anche della mia conversione. Il periodo che trascorse dallinizio
del 91 sino agli ultimi mesi di quellanno non fu per me dei migliori. Non
intendo essere giudice di quella situazione, né moralista postumo, ma ero in quello stato
danimo nel quale oggi si trovano molti ragazzi: stufo di una vita monotona, senza
ideali, vita che brucia le tappe importanti senza badare a ciò che tutto quello potrebbe
comportare in seguito. Fu un momento nel quale dovevo decidere che cosa avrei fatto di me,
del mio futuro. In quella fase io conobbi il Rinnovamento. Molti giovani non hanno avuto
questa fortuna e si sono lasciati andare a situazioni sballate, contrarie alla
loro vera libertà. Credo infatti che sia stato un privilegio per me. Il cammino nel
gruppo è stato ed è unalternativa valida che ha dato senso alla mia libertà di
giovane prima, di uomo e di marito oggi. Non credo che il Rinnovamento abbia qualcosa di
più di altre esperienze cristiane nelle quali si può incontrare la persona di Gesù.
Penso che sia unesperienza profonda di fede che risveglia la mia realtà di figlio
di Dio, battezzato e unto (consacrato) dallo Spirito Santo, per essere annunciatore della
buona novella, del kerigma: "Gesù ti ama, oggi!". Mi capita spesso di sentire,
di riporto, aspri commenti sul cammino del Rinnovamento. I più frequenti sono quelli che
riguardano la "Preghiera di lode", la carismaticità, lesaltazione...
Sento dire: "Il vostro è sentimentalismo, la preghiera è ben altro... non esistono
più certe manifestazioni dello Spirito Santo, ormai sono passati due millenni..., siete
tutti matti, con quei gesti, quel battere le mani, la danza... ma dove credete di
essere?". I primi tempi, quando partecipavo agli incontri di gruppo, rimanevo colpito
e io stesso giungevo a queste conclusioni. Ma non sono uno di quelli che approvano tutto
senza dubitare e neanche di quelli che condannano tutto a priori. E così, mentre
continuavo a frequentare, cominciai a dedicare del tempo allapprofondimento. La
Preghiera di Lode fu il primo scoglio. Intanto non ne avevo mai sentito parlare. Ricordavo
lusanza al Colle di recitare le Lodi mattutine che per me era un esercizio puramente
meccanico del quale non riuscivo a cogliere il senso appieno. La preghiera in genere
lavevo poi dimenticata da parecchio e neanche ne sentivo la necessità. Ho letto
alcuni testi sul tema della lode (uno per tutti: La potenza della Lode di Merlin R.
Carothers, ed. EUN) che, non solo mi aiutarono a capirne il senso, ma molto di più la
necessità. Allora cominciai ad intravedere, ancora un po appannato, il valore dei
testi biblici dedicati alla lode: i Salmi, le Cronache (in special modo i capitoli
riguardanti il culto nel tempio di Davide) e tutti quei brani che dimostravano che il
popolo dIsraele era formato da uomini e donne che in certo modo avevano legato il
proprio rapporto con Dio allesperienza della lode. Poi cominciai a comprendere e a
gustare i passi più alti della poesia e della letteratura biblica negli inni e nei
cantici: il Benedictus, il Magnificat, il Cantico di Anna, il Cantico di Giuditta, ecc. La
realtà carismatica del movimento fu motivo un po di smarrimento, anche perché, se
non avevo mai avuto lopportunità di approfondire il senso della Preghiera di Lode,
dello Spirito Santo, dei carismi e doni ricevuti nel Battesimo, non avevo compreso quasi
nulla. E sì che avevo avuto occasione di ascoltare tanti insegnamenti sul tema, ma questi
non mi avevano toccato nel profondo e non ne avevo ricevuto giovamento. Il nodo più
grosso era questo: che tipo di azione sviluppa lo Spirito Santo oggi, non solo nel
Rinnovamento, ma nella Chiesa alla quale questo appartiene? Già, perché avevo idea, e
lho a tuttoggi, che il movimento al quale ho aderito è e deve essere nella
Chiesa e per la Chiesa. La prima risposta che mi diedi fu questa: probabilmente certe
manifestazioni dello Spirito Santo erano necessarie durante la formazione delle prime
comunità cristiane... ma non ne ero convinto. E non lo sono! Non voglio difendere una
"mentalità carismaticaì, che sarebbe solo un modo di vedere, ma ho sempre in mente
una frase che Gesù ripeteva spesso dopo aver compiuto un miracolo: "Va, la tua
fede ti ha salvato!ì. Credo che i carismi siano subordinati alla fede. Credo che i doni e
i carismi che il Signore ci ha sicuramente dato nel giorno del nostro Battesimo sono
disponibili per noi e per la comunità ecclesiale che aspetta il nostro servizio. Nella
misura in cui tutto è possibile a Dio, la nostra fede può diventare il luogo nel quale
il Signore Gesù può agire ora come duemila anni fa. Per quanto riguarda la gestualità
(e nel Rinnovamento assume un ruolo determinante), immagino che sia strettamente legata
alla spiritualità stessa del movimento che intende coinvolgere, nel rapporto con il
Signore, tutta la persona. È un po come la liturgia con i suoi gesti: lo stare in
piedi, linginocchiarsi, linchinarsi. Così, nelleconomia del rapporto
uomo-Dio, la preghiera di tutti i giorni, quella comunitaria dellincontro
settimanale, ecc., si tinge di gestualità. Questa però deve essere lespressione di
molti degli atteggiamenti spirituali quali la gioia e la lode unite al battere le mani;
ladorazione resa con il prostrarsi, la fiducia nel ricevere con le mani tese, come i
bambini nel confronto dei genitori. È vero che talvolta in certi gruppi molti
atteggiamenti vengono esasperati, portati a toni di esaltazione. Ma non è sempre così.
Per questo è in atto un grande sforzo per ricondurre tutti ad una linea comune e retta
nella cura di queste realtà. In conclusione, sono certo di poter dire che
lesperienza del Rinnovamento sia valida ed efficace. Ho una tesi, molto personale, a
riguardo delle diverse esperienze che oggi, nella Chiesa, il cristiano ha a disposizione
per poter avere un incontro personale e trasformante con Gesù Signore: sono convinto che
lo Spirito Santo susciti realtà diverse per far sì che tutti i figli di Dio possano
avere loccasione di convertirsi e di dare la vita per Cristo. Il Rinnovamento è
solo una di queste vie, non "la via". Come la tangenziale che gira intorno alla
città ha molte strade che conducono verso il centro, così il cammino di ognuno ha
diverse opportunità per andare verso Gesù. Nella Chiesa le realtà che ci portano verso
la meta della santità sono tutte benedette... e ce nè per tutti! Ogni personalità
umana e spirituale ha, nella Chiesa, il suo posto! Anche se ho scritto tutto al singolare,
quasi si trattasse di mie riflessioni esclusive, in realtà sono pensieri ed esperienze
raccolte insieme ad Elena che le condivide e di cui è testimone.