DAMANHUR

Raffaella Di Marzio

Origine

Damanhur significa Città della Luce, perché e dedicata al dio della mitologia Horus. E’ una comunità situata in Valchiusella, a Nord di Torino. Fondatore è Oberto Airaudi, nato a Balangero (Torino) nel 1950. Nel 1975 inizia la sua attività "spirituale" come leader di un circolo esoterico torinese : il Centro Horus di ricerche parapsicologiche. In questo centro egli tiene conferenze e corsi su telepatia, telescrittura, spiritismo, pranoterapia, scienze naturali, vite precedenti, ipnosi ecc. Nel suo pensiero, infatti, convivono elementi diversi: dalla teosofia alla spiritualità orientale e new age. Al primo Centro se ne aggiunsero altri in altre città, che erano considerati come "ambasciate" di Damanhur. Nel 1977 decide di fondare una comunità costituita inizialmente da un piccolo gruppo di persone. Nel corso degli anni la comunità ha superato i 400 membri stabili, ai quali si aggiungono saltuariamente migliaia di visitatori. Nel 1992 inizia una nuova fase nella vita della Comunità a causa dei problemi creatisi con la scoperta del Tempio costruito segretamente dai damanhuriani. A rivelare l’esistenza del "Tempio dell’Uomo" è un ex membro del movimento. Si tratta di un tempio sotterraneo scavato (senza alcun permesso edilizio) all’interno della montagna nel corso di più di un decennio, di cui nessuno, tranne gli abitanti di Damanhur, sospettava l’esistenza. Dunque, Damanhur è una comunità piena di segreti e i suoi abitanti sanno nasconderli bene. La Comunità montana della Valchiusella ne richiese la distruzione, ma gli abitanti di Damanhur riuscirono a raccogliere oltre centomila firme (tra cui quelle di molti studiosi) e riuscirono a salvare il loro tempio. Esso venne dichiarato "opera d’arte collettiva" dalla Sovrintendenza alle Belle Arti del Piemonte e trasformato opportunamente dalla comunità in meta di visite turistiche guidate a pagamento. 

Struttura

Damanhur oggi è una federazione di comunità sparse nel nostro Paese che si riconoscono negli stessi principi socio-spirituali. La nazione di Damanhur ha tutte le caratteristiche di un Stato. Si fonda su una Costituzione nella quale si afferma che "La Popolazione si ispira agli insegnamenti di Oberto Airaudi, Fondatore della Scuola di Pensiero Horusiana e si impegna a rispettare e ad osservare tutte le norme della presente Carta. Dalla creazione di una Tradizione, di una cultura, di una Storia e di un'etica comuni nasce il Popolo". Nella Costituzione è prevista per le coppie damanhuriane la programmazione delle nascite e, dal punto di vista strettamente finanziario, si stabilisce che "Tutti coloro che in ogni caso lasciano la Popolazione non possono avanzare alcuna pretesa di carattere economico nei confronti di essa e non hanno diritto a quanto in essa versato...".E’ gestita attraverso i vari Ministeri, ha un gruppo di membri dirigenti (Guide), un Collegio di Giustizia per dirimere le questioni tra i membri, possiede una Banca e una moneta propria, svolge attività imprenditoriali, ha le sue scuole, dalla materna fino alla scuola media inferiore, ed anche una Università. Gode di una autonomia parziale anche per il riscaldamento e l’energia elettrica. A Damanhur esiste anche un sistema informativo interno con giornali e telegiornali e un sistema sanitario indipendente: le donne di Damanhur partoriscono in casa e i loro bambini possono anche non vaccinarsi. La medicina praticata è quella "alternativa" poiché si ritiene che essa rispetti maggiormente la natura e il corpo umano. In passato la Nazione di Damanhur si riconosceva anche in una formazione politica e alcuni cittadini damanhuriani hanno fatto parte dei consigli comunali di alcuni centri della zona. 

Dottrina

La dottrina di Damanhur, che si inserisce a pieno titolo nel filone della New Age, è del tutto peculiare ed è, sostanzialmente, quella elaborata da Oberto Airaudi. Nella comunità, c’è una forte gerarchizzazione e dipendenza dei membri dalla struttura iniziatica che fa capo al leader. Tale caratteristica è perfettamente coerente con la sua personalità e con l’immagine che i seguaci ne hanno: egli è considerato una persona che ha ormai raggiunto livelli altissimi di spiritualità, è l’autorità spirituale in grado di guidare i suoi seguaci verso l’emancipazione dal ciclo Karmico. 

La dottrina di Airaudi ( sintetizzata nel libro "La Via Horusiana") è caratterizzata per la sua contraddittorietà, complessità ed eclettismo: essa include diverse ed anche contrapposte forme di pensiero, come quello junghiano, le tradizioni religiose esoteriche, pagane, magiche, rivestite talvolta anche di una parvenza di "tecnologia". Un esempio di questa presunta "tecnologia" è quello dei "Viaggi nel tempo" che i damanhuriani effettuano e dei quali si parla ampiamente nel Sito Web della Comunità.

I damanhuriani definiscono la loro esperienza spirituale non una religione, ma una filosofia priva di dogmi e ricca di spinte verso la trasformazione e la continua ricerca. Tra i tanti aspetti interessanti di questa dottrina c’è, per esempio, quello della teoria della reincarnazione programmabile, secondo la quale i damanhuriani ritengono di essere in grado di programmare le proprie reincarnazioni con una operazione di "tecnologia magica". Lo scopo di questa programmazione sarebbe quello di non interrompere con la morte il lavoro intrapreso precedentemente, ma continuarlo fino al conseguimento del fine supremo: quello di salvare il pianeta. 

I damanhuriani, dunque, possono darsi appuntamento anche a distanza di millenni, possono reincarnarsi contemporaneamente in diverse forme di vita, possono produrre, con la magia, effetti nel mondo esterno senza che vi siano cause apparenti, superare religione e scienza unendole nella magia che è la forma più evoluta del sapere, possono creare con il pensiero modificando la realtà fisica, effettuare un "salto evolutivo" che rende il gruppo dei membri come una sola persona dotata di identità e coscienza propria e, in ultima analisi, possono diventare Dio.

A Damanhur la vita della comunità è scandita dai riti e ricca di simboli, a cominciare dal saluto che i cittadini si scambiano: "Con te" attuato congiungendo le mani in segno di preghiera. Ci sono riti dedicati a celebrare la fondazione della Comunità, quelli pagani dei solstizi e degli equinozi, una commemorazione peculiare dei defunti, danze sacre, l’uso del simbolo del fuoco, e una liturgia piena di simbologie esoteriche. Un settore particolare di questa ritualità si svolge all’interno del Tempio ed è ad esso indissolubilmente legata. 


Il pensiero della Chiesa

Riduzioni che il New Age ha apportato ai grandi concetti del cristianesimo: "Le riassumo in sette punti: l’illuminazione interiore prende il posto della fede che è obbedienza di tutto il nostro essere a Dio; la liberazione del proprio potenziale creativo prende il posto della salvezza; la preghiera si trasforma in un viaggio nelle profondità dell’io; una "vaga armonia" con l’universo rimpiazza il richiamo concreto all’impegno sociale; la teologia è spodestata dalla psicologia o dalla teosofia; la rivelazione si trova più nel cuore della persona che nella storia; e,infine, tutte queste riduzioni-sostituzioni sfociano in un vago e ingenuo ottimismo. Questo potrà forse servire, come si suol dire,a "sentirsi meglio" per qualche tempo. Ma non certo a dare risposte valide a problemi tragici quali la sofferenza, la morte, e neanche a condurre all’amore, alla vera gioia, alla pace profonda" (Card. Paul Poupard, in Jesus, ottobre 1993, pp.118-119)


IN SINTESI

Contrario alla fede
Perchè il credente afferma


L' omissione totale di un Dio personale La fede in Dio Trinità, unico Dio in Tre Persone 
L' omissione totale della rivelazione avvenuta attraverso Cristo L' unica rivelazione ricevuta attraverso Cristo, via verità e vita 
L' inesistenza del mistero della redenzione scaturito dall’amore di Dio La sua salvezza operata attraverso il sacrificio di Cristo 
La negazione dell’idea di giudizio dopo la morte L' escatologia, il premio e la punizione dopo la morte 
La negazione della missione salvifica della chiesa
La fede nella istituzione divina della Chiesa e dell’assistenza dello Spirito Santo su di essa


Tratto da "La Salette" - N 4- Anno 66 - Luglio-Agosto 2000
 

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