LA
PROMESSA DELLO SPIRITO SANTO
Padre Alberto Paccini
Oggi
parleremo della promessa che il Signore fa dello Spirito Santo.
Is
61, 1-3:
Lo
spirito del Signore Dio è su di me
perché
il Signore mi ha consacrato con l'unzione;
mi
ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri,
a
fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a
proclamare la libertà degli schiavi,
la
scarcerazione dei prigionieri,
a
promulgare l'anno di misericordia del Signore,
un
giorno di vendetta per il nostro Dio,
per
consolare tutti gli afflitti,
per
allietare gli afflitti di Sion,
per
dare loro una corona invece della cenere,
olio
di letizia invece dell'abito da lutto,
canto
di lode invece di un cuore mesto.
Essi
si chiameranno querce di giustizia,
piantagione
del Signore per manifestare la sua gloria.
Questa
profezia è riferita a Gesù, il quale ha questa missione da compiere
nell’umanità: una missione di liberazione, di guarigione e di consolazione. E
perché questa missione sia resa possibile c’è lo Spirito di Dio che sta su
Gesù, sta su di Lui e rimane su di Lui. E’ lo Spirito Santo che dà a Gesù
questa consacrazione e che lo rende capace di compiere questa azione che il
Padre gli ha affidato. E’ lo Spirito Santo Colui che consacra Gesù a portare
il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati e a dare la
libertà agli schiavi e la scarcerazione ai prigionieri.
Mc
6, 1-3:
Partito
quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo seguirono. Venuto il
sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano
stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste cose? E che sapienza è mai
questa che gli è stata data? E questi prodigi compiuti dalle sue mani? Non è
costui il carpentiere, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di
Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi?». E si
scandalizzavano di lui.
Non
è una sapienza umana quella che Gesù trasmette, non è una capacità che
deriva dalla sua intelligenza, non è un qualche cosa che deriva dalla sua
condizione famigliare, la sua famiglia è una famiglia del popolo, quindi
centamente non una famiglia erudita. Si scandalizzano di lui, si chiedono: ma
come fa questo, con quale autorità, con quale sapienza, come mai ci dice queste
cose? Chi è che dà questa sapienza a Gesù, chi è che dà questa autorità a
Gesù?
Nell’episodio
della tempesta che viene sedata (Mt 8, 26-27) gli apostoli si stupiscono: chi è
mai costui che parla alle onde del mare e che sgrida le tempeste e questa si
placano? Da dove diene questa straordinaria potenza di Gesù? Viene dallo
Spirito Santo che è in Lui. Non è una potenza che viene dall’uomo, non è
una potenza che viene dalle capacità umane, dall’intelligenza, dalla
sapienza, dalla formazione famigliare, dalle tradizioni, ma è qualche cosa che
viene dall’alto, viene da Dio stesso. E’ lo Spirito Santo.
Lc
4, 14-22:
Gesù
ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse
in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi
lodi. Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo
solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del
profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto:
Lo
Spirito del Signore è sopra di me;
per
questo mi ha consacrato con l'unzione,
e
mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio,
per
proclamare ai prigionieri la liberazione
e
ai ciechi la vista;
per
rimettere in libertà gli oppressi,
e
predicare un anno di grazia del Signore.
Poi
arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti
nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: «Oggi si è
adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi». Tutti gli
rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che
uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è il figlio di Giuseppe?».
Tutti
gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che
uscivano dalla sua bocca e dicevano: ma questo non è il figlio di Giuseppe? Cioè
non è un falegname, non è un figlio del popolo? Erano meravigliati delle
parole di grazia. Parole di grazia vuol dire parole piene di Spirito Santo,
parole piene di una ricchezza che crea meraviglia. Queste parole non sono parole
soltanto umane, è qualche cosa che viene da Dio. Gesù che aveva preso il
rotolo di Isaia e aveva letto il passo che noi abbiamo letto all’inizio dice:
queste parole si sono adempiute, lo Spirito Santo è sceso su di me. Quindi dà
la spiegazione del perché queste parole di grazia escono da Lui: vengono dallo
Spirito Santo effuso su di Lui.
Gioele
3, 1-2:
Dopo
questo,
io
effonderò il mio spirito
sopra
ogni uomo
e
diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie;
i
vostri anziani faranno sogni,
i
vostri giovani avranno visioni.
Anche
sopra gli schiavi e sulle schiave,
in
quei giorni, effonderò il mio spirito.
C’è
una promessa che Dio fa: io effonderò il mio spirito sopra ogni uomo (uomo sta
per essere umano) e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie. Non
c’è una preferenza per i maschi, per quello che riguarda lo Spirito di Dio
che scende, ma figli e figlie saranno profeti per questo dono effuso
dall’alto. I vostri anziani faranno sogni e i vostri giovani avranno visioni:
lo Spirito Santo scambia le parti. Gli anziani di solito non sognano tanto,
perché hanno vissuto la loro vita e quindi ben conoscono la realtà, ma è lo
Spirito Santo che dà giovinezza, e quindi anche i sogni. Ed è lo stesso
Spirito che dà anzianità, quindi i vostri figli, i vostri giovani avranno
visioni.
Pensate
a Daniele (Dn 13, 45-50) quando nell’episodio della condanna di Susanna
comincia a gridare nell’assemblea e dice: io sono innocente del sangue di
questa donna. Allora gli dicono: che intendi dire? Lui li rimprovera, allora gli
dicono: mettiti qua perché hai ricevuto lo Spirito di anzianità, ed era un
ragazzino. Che cosa vuol dire? Lo Spirito Santo dà una maturità e una saggezza
che a volte non corrispondono agli anni. Questo mi è capitato per esempio in
Kenya quando dei ragazzetti, poco più che adolescenti, avendo ricevuto
l’effusione ed essendo entrati in un cammino di impegno nei confronti del
Signore avevano un carisma di evangelismo veramente forte, che stupiva anche gli
anziani della comunità cristiana. E dicevano: ma questi giovani, che ci vengono
ad insegnare? Noi siamo cristiani da trent’anni e questi, che sono arrivati
l’altro ieri, vogliono insegnare a noi? Ma questa saggezza non è una saggezza
che viene dai libri o dalla teologia, è il Signore, secondo quello che ha
promesso: questo Spirito che tocca i cuori.
I
vostri giovani avranno visioni,
cioè il Signore comunicherà con loro e darà loro uno spirito di anzianità. E
agli anziani darà uno spirito di giovinezza, un entusiasmo, una gioia, un
dinamismo che si vede in tanti anziani che hanno davvero rivolto il loro cuore
al Signore.Il Signore rinnova come aquila la tua giovinezza. E’ lo Spirito di
Dio che fa questo. Ci sono tanti anziani che davvero hanno una spirito
profondamente giovane, perché il loro cuore è rivolto a Dio. Ci sono tanti
giovani che sono vecchi e stravecchi, decrepiti, mummie imbalsamate, cadaveri
che camminano, perché il loro spirito è lontano da Dio. E’ lo Spirito del
Signore che dà questo cambiamento di vita, così come il Signore ha promesso.
E
anche sopra gli schiavi e sulle schiave in quei giorni
effonderò il mio Spirito.
Non è qualcosa di riservato ai liberi, ma anche sugli schiavi e sulle schiave,
perché lo Spirito di Dio verrà effuso in abbondanza su tutto il popolo. In
quei giorni effonderò il mio Spirito. E’ la promessa di qualche cosa che
abbondantemente scende su tutti, senza fare alcuna discriminazione.
Prendiamo
ora in esame quello che Gesù dice dello Spirito Santo. Per far questo ci
riferiamo a tre passi fondamentali che sitrovano nel vangelo di Giovanni.
Gv
16, 7-15:
Ora
io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne
vado, non verrà a voi il Consolatore; ma quando me ne sarò andato, ve lo
manderò. E quando sarà venuto, egli convincerà il mondo quanto al peccato,
alla giustizia e al giudizio. Quanto al peccato, perché non credono in me;
quanto alla giustizia, perché vado dal Padre e non mi vedrete più; quanto al
giudizio, perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Molte cose ho
ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando
però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera,
perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà
le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve
l'annunzierà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto
che prenderà del mio e ve l'annunzierà.
Che
cosa fa lo Spirito Santo e chi è lo Spirito Santo? Viene chiamato il Paraclito,
cioè Colui che viene invocato presso di noi, e anche il Consolatore. Gesù
dice: quando io me ne vado ve lo manderò. Quindi anche Lui insieme al Padre
opera per mandare lo Spirito Santo. Che cosa farà quando sarà venuto? Egli
convincerà (lo Spirito Santo convince) quanto al peccato, quanto alla
giustizia, quanto al giudizio.
Quanto
al peccato,
lo Spirito Santo ci indica qual è il peccato. Noi non possiamo sapere da soli.
Ecco l’errore della superbia di Adamo: io mangio dell’albero della
conoscenza del bene e del male, perché io da solo sono in grado di giudicare
qual è il bene e qual è il male; lo so io. E naturalmente si sgrugna contro un
muro, e le conseguenze sono una catastrofe per tutta l’umanità. Noi abbiamo
ancora le ferite di quella scelta sciocca e soprattutto ingannata. Ogni volta
che noi decidiamo di prendere una nostra strada autonoma rispetto a Dio abbiamo
le stesse conseguenze: il peccato, la catastrofe, conseguenze disastrose. Allora
lo Spirito Santo viene in aiuto e ci dice: attento, questa via è un campo
minato, sta a noi ascoltarlo o non ascoltarlo, indubbiamente c’è sempre la
libertà. Lo Spirito Santo non ci tiene al guinzaglio. Dio rispetta la creatura
e agisce nei suoi confronti conformemente alla dignità con cui ha creato questa
creatura. Lo Spirito Santo però ci avverte: attento, qui c’è l’inganno
satanico, questo è male, qui ti rovini.
Quanto
alla giustizia,
perché vado al Padre e non mi vedrete più, cioè non avrete più la mia guida
per dirvi quello che dovete fare. Lo Spirito Santo quindi ci informa su ciò che
noi dobbiamo fare. Lo Spirito Santo
ci mette in allarme su ciò che è male e ci informa su ciò che è bene. Allora
vedete che ritorna il conto: la conoscenza del bene e del male. E’ Dio che
attraverso lo Spirito Santo ci informa e ci aiuta, ci guida, ci sostiene. Ecco
perché invochiamo lo Spirito Santo nei momenti in cui dobbiamo prendere
decisioni importanti nella nostra vita, perché è Lui che ci informa, è Lui
che ci conduce per mano nella via della giustizia. Non avrete più me, io me ne
vado, dice Gesù. Ecco lo Spirito Santo.
Quanto
al giudizio,
perché il principe di questo mondo è stato giudicato. Se prendete in
considerazione il processo fatto a Gesù, si è trattato di una farsa. Non è
stato mai fatto un regolare processo a Gesù. Secondo la giustizia romana la
condanna di Gesù è una condanna ingiusta per la vigliaccheria del procuratore
romano che era in carica e che aveva il compito di giudicare in quella
circostanza. Ma il giudizio che è stato fatto non è un giudizio, in quanto il
procuratore romano ha detto: io me ne lavo le mani. C’è anche un film di
Damiano Damiani, che si intitola “Inchiesta”, in cui il regista dice:
andiamo ad investigare su questa condanna a morte strana e decisamente contraria
alla giustizia romana. Questo uomo condannato ingiustamente è in realtà colui
che aveva ragione, è il Giusto, è colui che attraverso il suo atto di amore,
morendo sulla croce ci ha salvato. E Colui che ci fa riconoscere cha Gesù non
è un malfattore, ma è il nostro Dio, il nostro Salvatore, il mio Salvatore, è
lo Spirito Santo. Quindi lo Spirito Santo è Colui che si incarica di dirci
quale verdetto ha questo giudizio: Gesù non è il condannato, non è il
colpevole punito, ma Gesù è il Redentore dei colpevoli.
Lo
Spirito Santo ci apre gli occhi alla verità. Nessuno può dire Gesù è il
Signore se non è mosso dallo Spirito Santo ci dice San Paolo nella lettera ai
Corinzi. Allora lo Spirito Santo è precisamente Colui che ci fa capire chi è
Gesù, ce lo rivela, ce lo manifesta. E quindi che Gesù ha sconfitto il
principe di questo mondo, il quale è stato giudicato. Dalla morte di Gesù il
principe di questo mondo, Satana, è stato giudicato e condannato, allontanato e
sconfitto.
Poi
Gesù dice ancora: Molte cose ho da dirvi
ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo
Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera. Ci sono
delle realtà che fanno parte della verità che Gesù ci ha rivelato, che è
contenuta tutta nella Bibbia, delle realtà di cui non possiamo, come anche gli
apostoli, portare il peso, perché sono infinitamente più grandi di noi. Però
è lo Spirito Santo che nel cammino della nostra vita e con la sua opera ci
porta a entrare nelle profondità di questo mistero e di queste realtà e ce le
fa conoscere. C’è uno svelarsi. Quindi lo Spirito Santo è Colui che continua
in maniera dinamica a farci entrare nella conoscenza di queste verità. Ecco
perché il Seminario di vita nello Spirito non è un trattato esaustivo di tutto
quello che dobbiamo conoscere della fede e neanche il Catechismo può essere
questo, e neanche l’intera vita può bastare per questa conoscenza, e neanche
le catechesi del cammino neocatecumenale, che pure durano una ventina d’anni,
hanno la pretesa di avere insegnato tutto il conoscibile sulla fede cristiana,
perché è un cammino che continui a fare, e in cui lo Spirito Santo si incarica
di farti procedere nel mistero.
E’
Lui che vi guiderà alla verità tutta
intera. C’è un qualche cosa di talmente grande nella sua interezza che
noi non possiamo racchiuderla, ma Lui ci porta a questa conoscenza, perché non
parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose
future. Ci rivela ciò che viene dal Padre, ciò che viene dalla profondità di
Dio e ci rivela le cose future, un’altra delle opere dello Spirito Santo,
quella di manifestarci i disegni di Dio, che come dice Isaia (Is 55, 9), sono
ben al di sopra di noi, quanto il cielo sovrasta la terra, per cui non li
potremmo mai conoscere. Ma è lo Spirito Santo che ci porta a conoscerli.
Egli
mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annunzierà.
Che cosa fa lo Spirito Santo? Conferma quello che Gesù ci ha insegnato. Prende
quanto Gesù ci ha insegnato e lo conferma con la sua opera. Quanto Gesù ha
compiuto e insegnato è un qualche cosa che noi esternamente riceviamo. Quanto
lo Spirito Santo fa è un convincimento nel profondo del nostro essere. Quindi
abbiamo un’azione dall’esterno e l’azione profonda, intima, all’interno
del nostro cuore e della nostra intelligenza che è compiuta dallo Spirito
Santo. Questo fa lo Spirito Santo, per cui dà gloria a Gesù, perché conferma
quello che Gesù ci ha detto.
Tutto
quello che il Padre possiede
è mio.
Quindi c’è un interscambio e una
comunione tra quello che viene dal Padre, che appartiene a Gesù e che è lo
stesso confermato dallo Spirito Santo. Quindi le tre persone della Trinità
agiscono in profonda consonanza, in profonda comunione. Il Padre, il Figlio e lo
Spirito: ecco la Trinità. Gesù stesso ci parla della Trinità, questo mistero
di comunione e di amore, l’uno che prende dall’altro. L’opera che viene
compiuta dall’una, dall’altra e dall’altra persona della Trinità è
un’opera di comunione. Per cui coloro che si abbandonano, si fidano
dell’opera dello Spirito Santo sono necessariamente persone di comunione, non
possono essere persone di divisione, persone che creano lotte, dissidi, fratture
nella comunità. Sono persone che portano la comunione intorno a sé. Quindi
riflettiamo su di noi, verifichiamo: se non siamo persone di comunione, se siamo
persone che creano divisioni, interroghiamoci quanto lo Spirito Santo agisca in
noi.
Gv
15, 26-27:
Quando
verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che
procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza;e anche voi mi renderete
testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio.
Il
Consolatore, cioè Colui che dà consolazione, e lo Spirito di verità, il
veritiero, che procede dal Padre. Attenzione: Io lo mando, ma è colui che
procede dal Padre, quindi qui abbiamo un’attestazione di come lo Spirito Santo
procede. Viene da me e procede dal Padre, procede dalle due persone della Trinità.
Egli mi renderà testimonianza e anche
voi mi renderete testimonianza. E’ uno Spirito di testimonianza, porta
alla testimonianza. E’ Lui che rende testimonianza di Gesù, ma dà la capacità
di testimoniare Gesù e coloro che lo ricevono: anche
voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal
principio, cioè avete visto tutte le cose, avete ascoltato gli insegnamenti,
siete consapevoli di tutto, ma adesso è lo Spirito Santo che vi rende
testimoni. Senza Spirito Santo gli apostoli non potevano essere testimoni del
Signore.
Gv
14, 12-17:
In
verità, in verità vi dico: anche chi crede in me,
compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al
Padre. Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia
glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Se mi amate, osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi
darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di
verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce.
Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.
Gesù
promette che anche chi crede in me compirà
le opere che io compio, e ne farà di più grandi perché io vado al Padre.
Ed è vero, le opere che Gesù ha compiuto sono mosse dalla potenza dello
Spirito Santo. Nel momento in cui Lui ci lascia il dono dello Spirito Santo, noi
compiamo queste opere con la sua stessa potenza, non solo, ma ancora di più
perché Lui sale al Padre. Abbiamo un avvocato che intercede per noi presso il
Padre. Gesù rafforza la nostra preghiera perché sta lì accanto al Padre e gli
dice di ascoltare la nostra preghiera. Pensate che bello! Immaginatevi Gesù che
parla al Padre, ora salito al Padre. Attenzione: nella ascensione Gesù si fa
ben vedere con il suo corpo umano salire al cielo per ricordarci: guardate che
io porto la vostra umanità lì in cielo presso il Padre, per cui il Padre
quando mi vede vedrà voi, e quando io parlo e come se voi parlaste al Padre.
Allora voi farete cose che io ho fatto e anche di più grandi perché io sono là
presso il Padre a rendere credibili le vostre preghiere, a rendere credibili le
vostre richieste e a rinforzarle con la mia presenza lì e con la mia preghiera.
Qualunque
cosa chiederete nel nome mio la farò,
e poi io
pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché rimanga con
voi per sempre.
Questo Spirito Santo di Dio rimane con noi per sempre. Perché Gesù dice “rimanga
con voi per sempre”? Perché lo Spirito Santo nella missione dei profeti e
di alcuni personaggi dell’antico testamento scendeva su di loro per il tempo
della durata della missione e poi si ritirava. Lo Spirito Santo dalla venuta di
Gesù nel mondo, sceso su Gesù ed effuso da Gesù, rimane con noi per sempre,
non rimane con noi solo per un certo tempo e poi se ne va, ma rimane con noi per
sempre. Non solo dentro di noi, ma anche presso di noi. Questo è importante: lo
Spirito Santo è dentro di noi, nel nostro essere, nel nostro Spirito, ma è
anche una persona che ci accompagna nel cammino, che dobbiamo sentire compagno
accanto a noi. L’invocarlo, il chiamarlo lo rende una persona con la quale
abbiamo un dialogo, lo rende una persona con la quale noi abbiamo a che fare, lo
rende una persona che sta al nostro fianco, lo sentiamo come qualcuno che sta
presso, accanto a noi.
E’
importante questo: lo Spirito non è un’idea che noi abbiamo, ma è una
presenza reale, una presenza
materiale, un amico, un Consolatore, uno che ci rivela e ci manifesta le cose
che Gesù ci ha detto, ce le fa conoscere più profondamente, ci ricorda gli
insegnamenti di Gesù, ci suggerisce, nel momento in cui noi ne abbiamo bisogno,
quelle parole di cui abbiamo bisogno. E’ colui che ci darà forza a cui non
potranno resistere, nel momento in cui noi siamo chiamati a dare testimonianza (cf.
Mt 10, 19-20: quando vi consegneranno
nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché
vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: non siete infatti voi
a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi). Questo è lo
Spirito Santo che agisce in noi. Quindi lo Spirito Santo ha un’intensa attività
in noi. Gesù ce lo promette, lo promette agli apostoli perché sappiano che
nella loro attività non saranno soli, ma avranno un consigliere, avranno un
intercessore, avranno una forza straordinaria che è la forza di Dio. E anche
noi avremo questa forza straordinaria che è la forza di Dio, che ci rivela le
cose di Dio, i segreti di Dio, che ci rivela anche le cose future, ci dà
equilibrio, ci dà saggezza.
Gal
5, 22:
Il
frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà,
fedeltà, mitezza, dominio di sé.
Chi
acconsente all’opera dello Spirito porta alcuni frutti particolari, che sono:
amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di
sé, potremmo dire entusiasmo, giovinezza. Lo Spirito Santo porta quindi i
frutti di una sua attività intensa, di una sua presenza tangibile. Se lo
Spirito Santo è presente nella nostra vita, la nostra vita è trasformata. Lo
Spirito Santo è quella marcia, quella capacità in più in noi, che umanamente
non abbiamo e non potremmo mai raggiungere con i nostri sforzi umani. Ma lo
Spirito Santo è una persona, e questa promessa dello Spirito Santo è una
promessa che Dio fa a ciascuno di noi. Vogliamo concludere questa riflessione
chiedendo: vuoi tu ricevere il dono dello Spirito Santo?