LA
PREGHIERA D'INTERCESSIONE
CITAZIONI BIBLICHE
Se
un uomo pecca contro un altro uomo, Dio potrà intervenire in suo favore, ma se
l’uomo pecca contro il Signore, chi potrà intercedere per lui? 1Sam
2:25
Gli
diede anche una copia dell’editto promulgato a Susa per il loro sterminio,
perché lo mostrasse a Ester, la informasse di tutto e le ordinasse di
presentarsi al re per domandargli grazia e per intercedere in favore del suo
popolo. Est 4:8
Perciò
io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché
ha consegnato se stesso alla morte
ed
è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e
intercedeva per i peccatori. Is 53:12
«Intercedi
per noi presso il Signore perché Nabucodònosor re di Babilonia ci muove
guerra; forse il Signore compirà a nostro vantaggio qualcuno dei suoi tanti
prodigi, così che egli si allontani da noi». Ger
21:2
Se
quelli sono veri profeti e se la parola del Signore è con essi, intercedano
dunque presso il Signore degli eserciti perché gli arredi rimasti nel tempio
del Signore e nella casa del re di Giuda e a Gerusalemme non vadano a Babilonia.
Ger 27:18
Allo
stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché
nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso
intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i
cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i
credenti secondo i disegni di Dio. Rom
8:26-27
Chi
condannerà? Cristo Gesù, che è morto, anzi, che è risuscitato, sta alla
destra di Dio e intercede per noi? Rom
8:34
Perciò
(Gesù) può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a
Dio, essendo egli sempre vivo per intercedere a loro favore. Eb
7:25
Mosè
e Aronne si allontanarono dal faraone e Mosè supplicò il Signore riguardo alle
rane, che aveva mandate contro il faraone. Es
8:8
Mosè
si allontanò dal faraone e pregò il Signore. Il Signore agì secondo la parola
di Mosè e allontanò i mosconi dal faraone, dai suoi ministri e dal suo popolo:
non ne restò neppure uno. Es 8:26ss
Mosè
gli rispose: «Quando sarò uscito dalla città, stenderò le mani verso il
Signore: i tuoni cesseranno e non vi sarà più grandine, perché tu sappia che
la terra è del Signore. Es 8:29
Egli
invocò il Signore, il quale gli indicò un legno. Lo gettò nell’acqua e
l’acqua divenne dolce. In quel luogo il Signore impose al popolo una legge e
un diritto; in quel luogo lo mise alla prova. Es
15:25
Allora
Mosè invocò l’aiuto del Signore, dicendo: «Che farò io per questo popolo?
Ancora un poco e mi lapideranno!». Es
17:4
Mosè
disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci in battaglia contro
Amalek. Domani io starò ritto sulla cima del colle con in mano il bastone di
Dio». Giosuè eseguì quanto gli aveva ordinato Mosè per combattere contro
Amalek, mentre Mosè, Aronne, e Cur salirono sulla cima del colle. Quando Mosè
alzava le mani, Israele era il più forte, ma quando le lasciava cadere, era più
forte Amalek. Es 17:9-11
Mosè
allora supplicò il Signore, suo Dio, e disse: «Perché, Signore, divamperà la
tua ira contro il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d’Egitto con
grande forza e con mano potente? Perché dovranno dire gli Egiziani: Con malizia
li ha fatti uscire, per farli perire tra le montagne e farli sparire dalla
terra? Desisti dall’ardore della tua ira e abbandona il proposito di fare del
male al tuo popolo. Ricordati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai
quali hai giurato per te stesso e hai detto: Renderò la vostra posterità
numerosa come le stelle del cielo e tutto questo paese, di cui ho parlato, lo
darò ai tuoi discendenti, che lo possederanno per sempre».Il Signore abbandonò
il proposito di nuocere al suo popolo. Es
32:11-14
Il
popolo gridò a Mosè; Mosè pregò il Signore e il fuoco si spense. Num
11:2
Aronne
prese l’incensiere, come Mosè aveva detto, corse in mezzo all’assemblea;
ecco il flagello era già cominciato in mezzo al popolo; mise l’incenso nel
braciere e fece il rito espiatorio per il popolo. Si fermò tra i morti e i vivi
e il flagello fu arrestato. Num 17:12-13
La
prova della morte colpì anche i giusti e nel deserto ci fu strage di molti; ma
l’ira non durò a lungo, perché un uomo incensurabile si affrettò a
difenderli: prese le armi del suo ministero,
la
preghiera e il sacrificio espiatorio dell’incenso; si oppose alla collera e
mise fine alla sciagura,
mostrando
che era tuo servitore. Egli superò l’ira divina non con la forza del corpo, né
con l’efficacia delle armi; ma con la parola placò colui che castigava,
ricordandogli i giuramenti e le alleanze dei padri. I morti erano caduti a
mucchi gli uni sugli altri, quando egli, ergendosi lì in mezzo, arrestò
l’ira e le tagliò la strada che conduceva verso i viventi. Sulla sua veste
lunga fino ai piedi vi era tutto il mondo, i nomi gloriosi dei padri intagliati
sui quattro ordini di pietre preziose e la tua maestà sulla corona della sua
testa. Di fronte a questo lo sterminatore indietreggiò, ebbe paura, poiché un
solo saggio della collera bastava. Sap
18:20-25
Samuele
ascoltò tutti i discorsi del popolo e li riferì all’orecchio del Signore.
Rispose il Signore a Samuele: «Ascoltali; regni pure un re su di loro».
Samuele disse agli Israeliti: «Ciascuno torni alla sua città!».
1Sam 8:21
Allora
fu rivolta a Samuele questa parola del Signore: «Mi pento di aver costituito
Saul re, perché si è allontanato da me e non ha messo in pratica la mia parola».
Samuele rimase turbato e alzò grida al Signore tutta la notte.
1Sam 15:11
Presa
la parola, il re disse all’uomo di Dio: «Placa il volto del Signore tuo Dio e
prega per me perché mi sia resa la mia mano». L’uomo di Dio placò il volto
del Signore e la mano del re tornò come era prima. 1Re
13:6
Acab
andò a mangiare e a bere. Elia si recò alla cima del Carmelo; gettatosi a
terra, pose la faccia tra le proprie ginocchia. 1Re
18:42
Egli
entrò, chiuse la porta dietro a loro due e pregò il Signore. Quindi salì, si
distese sul ragazzo; pose la bocca sulla bocca di lui, gli occhi sugli occhi di
lui, le mani nelle mani di lui e si curvò su di lui. Il corpo del bambino
riprese calore. 2Re 4:33-34
La
sua visione era questa: Onia, che era stato sommo sacerdote, uomo eccellente,
modesto nel portamento, mite nel contegno, dignitoso nel proferir parole,
occupato dalla fanciullezza in quanto riguardava la virtù, con le mani protese
pregava per tutta la nazione giudaica. Gli era anche apparso un personaggio che
si distingueva per la canizie e la dignità ed era rivestito di una maestà
meravigliosa e piena di magnificenza. Onia disse: «Questi è l’amico dei suoi
fratelli, colui che innalza molte preghiere per il popolo e per la città santa,
Geremia il profeta di Dio». E Geremia stendendo la destra consegnò a Giuda una
spada d’oro, pronunciando queste parole nel porgerla: «Prendi la spada sacra
come dono da parte di Dio; con questa abbatterai i nemici».
2Mac 15:12-16
Per
amore di Sion non tacerò,
per
amore di Gerusalemme non mi darò pace, finché non sorga come stella la sua
giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada. Is
62:1
Il
giorno dopo Mosè disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ora
salirò verso il Signore: forse otterrò il perdono della vostra colpa».
Es 32:30
Davide
disse a Dio: «Non sono forse stato io a ordinare il censimento del popolo? Io
ho peccato e ho commesso il male; costoro, il gregge, che cosa hanno fatto?
Signore Dio mio, sì, la tua mano infierisca su di me e sul mio casato, ma non
colpisca il tuo popolo». 1Cr 21:17
In
realtà la maggioranza della gente, fra cui molti provenienti da Efraim, da Manàsse,
da Issacar e da Zàbulon, non si era purificata; mangiarono la pasqua senza fare
quanto è prescritto. Ezechia pregò per loro: «Il Signore che è buono perdoni
chiunque abbia il cuore disposto a ricercare Dio, ossia il Signore Dio dei suoi
padri, anche senza la purificazione necessaria per il santuario». Il Signore
esaudì Ezechia e risparmiò il popolo.
2Cr 30:18-20
Quando
quelle stavano per finire di divorare l’erba della regione, io dissi: «Signore
Dio, perdona, come potrà resistere Giacobbe? È tanto piccolo». Il Signore si
impietosì: «Questo non avverrà», disse il Signore. Am
7:2
Gesù,
vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, ti sono rimessi i tuoi
peccati». Mc
2:5
Gesù
diceva: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno». Lc
23:34
Essi
mi dissero: «I superstiti della deportazione sono là, nella provincia, in
grande miseria e abbattimento; le mura di Gerusalemme restano piene di brecce e
le sue porte consumate dal fuoco». Udite queste parole, mi sedetti e piansi;
feci lutto per parecchi giorni, digiunando e pregando davanti al Dio del cielo. Ne
1:3-4
Allora
Ester fece rispondere a Mardocheo: «Va’, raduna tutti i Giudei che si trovano
a Susa: digiunate per me, state senza mangiare e senza bere per tre giorni,
notte e giorno; anch’io con le ancelle digiunerò nello stesso modo; dopo
entrerò dal re, sebbene ciò sia contro la legge e, se dovrò perire, perirò!».
Mardocheo se ne andò e fece quanto Ester gli aveva ordinato. Est
4:15-17
INSEGNAMENTO
La chiamata all’intercessione è presente in tutta la Bibbia.
Attraverso l’Antico ed il Nuovo Testamento, vediamo personaggi di ogni tipo,
classe sociale, razza, o sesso, che si rivolgono a Dio, collettivamente, o
singolarmente, pubblicamente, o privatamente, per ottenere da lui grazie,
miracoli, segni, guarigioni, perdono, riconciliazione, pacificazione, vittoria
in guerra, favore e protezione. L’intercessore ha come suo modello sublime Gesù
stesso: che è per antonomasia colui che intercede presso il Padre e protegge i
suoi figli. Sua Madre Maria, gode di
una particolare predilezione da Dio, fin dal grembo materno (Immacolata
Concezione) ed anch’essa intercede con suo Figlio instancabilmente ed è il
modello, l’icona della Chiesa. Tutte le figure vetero testamentarie sono
prefigurazioni di Gesù. Ogni intercessore, ossia chi abbia questa chiamata,
deve ispirarsi con attenzione a tutte queste figure, per ottenere per se’ e i
fratelli le grazie che Dio vuole concedergli.
CHI
Ognuno
di noi è chiamato ad intercedere, ma ci sono alcuni che Dio stesso ha
costituito sentinelle,
a beneficio dei fratelli e che godono di un particolare favore da parte di Dio.
Dio ascolta la loro preghiera ed affida loro l’incarico di sostenere con lui
una specie di combattimento
spirituale
attraverso il quale ottengono i suoi favori. Dio vuole in tutti i modi renderci
corresponsabili dei suoi doni e di quanto intende fare per noi.
L’intercessore, attraverso la sua preghiera ottiene le grazie di Dio.
COME
Attraverso
una preghiera instancabile, silenziosa o verbalizzata, con canti, lamenti, con
digiuni e penitenze, attraverso una purificazione del cuore e della vita.
Pubblicamente, o privatamente, anche nel segreto di una cella, invisibile al
mondo; collettivamente, o singolarmente, l’intercessore si sintonizza con Dio,
nel profondo del suo cuore, specie se Dio stesso si manifesta a lui con parole
di conoscenza, o con messaggi, o segni, o sogni e svolge il suo compito di alzare
le mani al cielo ed impetrare le grazie di Dio. Certamente la preghiera
acquista maggiore intensità, quando è frutto della comunione di due, o più
riuniti nel nome del Signore (cfr. Mt 18:19), ma anche singolarmente
l’intercessore assicura la grazia di Dio e la sua protezione sull’umanità e
sulla Chiesa. Insistentemente e con labbra e cuore puro e purificato da una vita
tutta dedita a Dio.
DOVE
L’intercessore,
come già affermato, non ha bisogno di luoghi particolari, può stare anche nel
segreto di una cella (monaco o eremita), può stare in chiesa di fronte
all’Eucaristia (adoratore), può stare insieme ad altri (cenobita), può stare
alla presenza di un qualunque altro ministero che si stia svolgendo: di
predicazione, di liberazione, di guarigione, di evangelizzazione, penitenziale,
con la sua presenza assicura il collegamento del ministero con Dio e fa da presa
di corrente dell’energia di Dio.
QUANDO
Di
giorno o di notte, mentre altri stanno svolgendo i loro ministeri, o mentre
tutto tace, quando Dio chiama, l’intercessore è costituito nel suo ministero.
Quando nel profondo del suo cuore sente che Dio sta passando, o chiamando, ma
anche quando, nel deserto sperimenta la dura prova. L’intercessore si immola
per gli altri anche quando nessuno ne sia consapevole, o quando intorno nessuno
sappia quanto sta avvenendo. La preghiera dell’intercessore sale
incessantemente a Dio ed ottiene da lui ogni grazia e stabilisce un ponte con
l’umanità.
PERCHE’
L’intercessore
deve offrirsi per collaborare silenziosamente a servizio di Dio e dei fratelli.
Perché Dio si manifesti. Per ottenere le grazie dell’amore di Dio. Per
esaudire le richieste dei fratelli impetrando l’ascolto di Dio. Per essere il
collegamento tra l’uomo e Dio. Talora l’intercessore si interpone tra
Creatore e creatura fintanto che nasca l’incontro diretto tra i due, dopodiché
il suo compito è terminato.
CARISMA
Esiste
un particolare ministero, legato al carisma di intercessione, per cui il Signore
chiama alcuni individui o alcune comunità, affidando loro il compito di pregare
incessantemente, anche se nessun altro lo stia facendo. Vi sono anime che si
immolano per intercedere per l’umanità e talora Dio ispira anche il
sacrificio di se stesse per entrare in una comunione perfetta con il Cristo,
come supremo segno di comunione di tutta la vita.
COMUNIONE
E’
fondamentale che esista la comunione tra le persone, altrimenti
l’intercessione non può avvenire. Se una comunità vive lacerata da divisioni
e lotte interne, la sua preghiera resta tarata e, non stabilendosi la comunione
non si costituisce la presenza di Dio.