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Bella...? Ciaaaooo...!

Di Chris Zecca




Esiste un luogo comune secondo il quale i nemici più acerrimi finiscono per diventare gli individui (o i gruppi) più affini – quelli con i quali condividiamo molto – piuttosto che quelli lontani e a noi estranei sul piano dei valori. A ben vedere si tratta di un aspetto piuttosto paradossale. Si dice che non dovrebbe essere così, che si dovrebbe passare sopra sulle differenze considerando un nemico comune che non condivide niente con noi. Dovrebbe essere una regola aurea, ma è sempre possibile seguirla? Non credo. In particolare quando il risentimento si basa su una effettiva violenza subita. Come comunista e antispecista, cado nello sconforto più nero leggendo scritti come questi. E mi chiedo se un giorno sarà possibile cancellare quell'orribile crosta di insensibilità che ancora, troppo facilmente si manifesta in chi dice di lottare per un mondo più giusto e senza sfruttamento. (a.s.)

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Eh, si', ne capisco poco di politica, io, sono un povero ignorante... preferisco occuparmi di diritti e rispetto di ogni essere vivente, e al corteo per la Festa di Liberazione del 25 aprile di quest'anno a Milano ho avuto l'ennesima conferma che ancora al giorno d'oggi questi elementi, nella realta' quotidiana e al di la' dei bei discorsi, non vanno d'accordo tra loro.

Io ed un piccolo gruppo di persone, scendendo in piazza, abbiamo voluto credere di poter dar voce, ancora una volta, a chi non ce l'ha. Tra bandiere sventolate e ben in evidenza, bottiglie e lattine di birra gettate a terra, esalazioni di "cannoni" in cui era stata messa erba anziche' fiori, siamo stati di continuo invitati a toglierci di mezzo da gruppi ben piu' nutriti di noi, quelli di partito... "Scusate, eh, ma siete esattamente nel mezzo del *** (sigla di partito)!!!... No, lo dico anche per voi, eh?"... Presto, leviamoci di mezzo, non vorremmo certo stare tra persone che parlano tanto di tolleranza, gia' brutta parola di per se' perche' presuppone un certo fastidio di fondo, e poi ci dicono di toglierci di torno perche' evidentemente con i messaggi dei nostri striscioni, che peraltro forse tolgono un po' di luce alle loro innumerevoli bandiere, hanno poco a che vedere, e anzi ne fanno occasione di scherno. No, non voglio avere nulla da spartire con chi parla di uguaglianza mentre idolatra signorotti in giacca e cravatta che guadagnano in un mese tanto quanto tutti loro messi insieme. Non voglio cantare tristi inni partigiani e parlare "del nemico" quando non mi sento a mio agio nemmeno tra quelli che dovrebbero essere "compagni", non voglio ballare al ritmo di canzoni inneggianti a bandiere rosse che puzzano di stantio tanto quanto quella falce e martello, simbolo di un "potere operaio" cosi' orgoglioso da non rendersi conto di fare il gioco di chi critica, perche' la liberta' non puo' essere data da un lavoro che rende automi infelici e stressati, e i figli forse prima di farli per diventare “proletari doc” bisognerebbe provare ad adottarli, visto che ce ne sono cosi' tanti abbandonati a se stessi e disperati al mondo. Non voglio guardare chi sporca le strade con lattine di Coca-Cola, bevanda macchiata di sangue (ciononostante forse da alcuni – ben inteso, non voglio generalizzare su questo ne' altro – ingenuamente amata perche'... rossa?) in attesa che gli spazzini extracomunitari che tanto difende puliscano (esattamente come, ad esempio, al Social Forum di Atene del 2006, qui ben descritto da Marinella Correggia: http://www.socialpress.it/article.php3?id_article=1291). Non voglio piu' stare al fianco di chi si fa beffe della sofferenza (oltre che della sensibilita' e dell'impegno) altrui in nome di ideali che si sgretolano ad ogni sua mossa.

I nostri striscioni, molto semplici, citavano: "Nei confronti degli animali tutti gli uomini sono nazisti: per loro Treblinka dura in eterno - Isaac B. Singer, premio Nobel, ebreo, antifascista" e "NO allo sfruttamento degli uomini - NO allo sfruttamento degli animali"... E loro cosi' reagivano: "No... Ancora gli animali?"... "Via, via, mica che i fotografi ci becchino vicino ai vegetariani!!"... "Ma dai... ah ah!"... Bene, ora spiegatemi voi, a braccetto con "leader di partito" (ma non vi fa accapponare la pelle la sola definizione?) cacciatori, mangiatori di porchetta e multimiliardari, qual e' l'aspetto ridicolo nel difendere coerentemente e concretamente tutti i deboli, gli esseri senzienti che vengono sfruttati e brutalmente uccisi ogni giorno in quantita' inenarrabili... ditemelo voi, che agite nei confronti degli animali allo stesso identico modo in cui un tempo si agiva, e i vostri "nemici" agiscono ancora, nei confronti di altre categorie di esseri senzienti, quali donne, immigrati, appartenenti a religioni e preferenze sessuali diverse dalla propria... si', ditemelo voi!

Io voglio continuare, sempre di piu', a fare della mia vita di tutti i giorni la mia vera arma politica, con le mie scelte di nonviolenza a partire dal contenuto del piatto dei miei pasti.

A chi nel 2009 canta ancora "Bella ciao" senza avere mai fatto un passo piu' in la' della porchetta, della Coca-Cola, delle canne (nonche' delle Marlboro & affini, tanto multinazionali quanto devastanti in ogni senso)... un passo piu' in la' del reale Rispetto... A chi si sente in diritto di poter deridere non solo i "rivoluzionari di oggi" (ovvero chi si batte per i diritti di tutti senza “nazisticamente” credere che esista una specie superiore), ma anche il premio Nobel ebreo ed antifascista citato nei nostri striscioni, dico "Bella...?... Ciaaaooo!...", tanto quanto e' il messaggio stonato che mi arriva dalle loro canzoni, e lascio alcune citazioni, perche', oltre al fatto che io “non sono nessuno” e non ho “il potere dell'autorita'”, del personaggio noto, mi piace creare e non solo distruggere o ignorare mettendo i paraocchi a priori... Le prime due frasi sono di una grande donna il cui nome dovrebbe essere familiare a voi che vi chiamate “compagni”: Luise Michel (1830-1905).

"Sono stata spesso accusata di avere piu' sollecitudine per gli animali che per le persone: perche' intenerirsi per i bruti quando gli esseri razionali sono cosi' infelici? E' che tutto va insieme, dall'uccello la cui covata viene schiacciata ai nidi umani decimati dalla guerra..."

"Al fondo della mia rivolta contro i potenti trovo, piu' antico, il ricordo delle torture inflitte alle bestie... e piu' l'uomo e' feroce con la bestia, piu' striscia di fronte a coloro che lo dominano".

Un'ultima citazione, di Steward David, ebreo sopravissuto dell’Olocausto, attivista per i diritti degli animali: "Ma non sono forse i macelli, gli allevamenti intensivi e i laboratori di ricerca, cosi' accuratamente nascosti alla nostra vista, le Auschwitz di oggi? Dolore, violenza e sofferenza sono piu' accettabili solo perche' inflitti ad animali innocenti che a persone innocenti?

Infine, il consiglio di una lettura di un'altra comunarda anarchica, Rosa Luxemburg (1871-1919), dal titolo "Un po' di compassione" (dalla defini di un noto quotidiano, "Una raccolta di scritti che prendono l'avvio dalla sofferenza di un bufalo, ma intendono molto altro") e un articolo di Massimo Filippi: "Puo' un non vegetariano dirsi comunista?": http://www.liberazioni.org/ra/ra/officina004.html

Hasta la coherencia siempre!

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Cris

 




03/02/09

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