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Due anni dopo, Paolo Ricci ritorna sul
tema. Loccasione è fornita da un dibattito avviato
in una mailing-list. Il nuovo lavoro è ancora più
esplicito nel mostrare la frattura insanabile esistente tra
Cristianesimo e Natura; più puntiglioso nel dimostrarlo;
persino beffardo in alcuni passaggi in cui richiede, quasi su
commissione, una visione, una rivelazione attraverso la quale Dio
ponga rimedio alle precedenti sviste.
Inoltre, degno di nota e istruttivo
nelle sue plurime derivazioni, è lultimo capoverso.
Riflessioni da scolpire su una stele di marmo da posizionare in
un luogo in cui la vista cada almeno una volta al giorno.
Londra 25.
6. 2001
Ho letto con grande attenzione la lettera di Giuseppe da
Bologna. Una lettera chiara, onesta e rigorosa che non lascia
spazi ad interpretazioni fuorvianti. Io sono un agnostico ma
rispettoso delle varie fedi, però l'evidenza è
quella che è: le religioni che emergono dall'ebraismo sono
state per gli animali letali o micidialmente indifferenti.
Continuare a sostenere questa penosa interpretazione del
Cristo "sub specie animalista" irrita e sfiora il
grottesco. Davanti ad un'evidenza strabiliante di documenti che
provano l'assoluta indifferenza del cristianesimo verso gli
animali, è inutile continuare a menarla con la figura del
Gesù che ama i suoi piccoli fratelli. L'evidenza del
tempio, del sangue sparso delle vittime presso il Sancta
Sanctorum, le ingiunzioni sugli olocausti, tutta la cornucopia
tristissima dei miserandi detti dei Padri della Chiesa riguardo
gli animali, indicano che il cristianesimo è una religione
antropocentrica che non può, per la sua storia peculiare,
trovare aperture verso il mondo degli animali, in quanto con la
sua indifferenza e stupidità ne ha per secoli e secoli
decretato lo sterminio producendo un flusso incontrollabile di
sangue innocente. Un abominio perenne e permanente.
Jahvè, il padre di Gesù, se mi consentite, è
il Dio dell'olocausto (Gen.4-3 e 8,20; Es. 10,25.ecc..). Levitico
è chiarissimo: offerte di animali, piante, bevande, pane,
farina ma soprattutto buoi, pecore, capre, tortore. Gesù
non sfida il sistema degli olocausti, ma solo la corruzione della
casta sacerdotale del tempio. Immaginate la scena: i sacerdoti
del tempio, che sono "de facto" un'élite
dominante nel mondo ebraico nei tempi di Gesù, aspergono
con il sangue delle vittime l'altare di Jahvè, gli spruzzi
del sangue raggiungono la tenda del Sancta Sanctorum. Il sangue
dell'innocenza contamina le tende del Sancta Sanctorum. Il sangue
di bestie innocenti è spruzzato sull'altare di Jahvè,
il padre di Gesù, colui che avrebbe attivato il Big Bang,
se mi è consentito chiarirlo. Il dio del fascio delle
galassie e dei miliardi di stelle è quello che gode per
l'odore di bestie innocenti bruciate. In soldoni: quello che ama
l'odore delle bestie bruciate a migliaia è il padre di
Gesù. Stessa sostanza. Figlio unigenito.
E Gesù non dice uno straccio di parola contro gli
olocausti; almeno il Gesù che conosciamo noi, non quello
dei susseguenti profeti. Immaginate carcasse di povere bestie
divorate dalle fiamme. Neanche nate, queste povere creature,
vengono gettate nel nulla. Perché voi sapete che nella
logica delle religioni monoteiste l'anima ce l' ha solamente il
nazista egemone sull'orbe terracqueo: l'uomo. E le bestie l'
immortalità se la sognano. Le religioni monoteiste:
Ebraismo, Cristianesimo ed Islam non la concedono. Di conseguenza
le bestie uccise finiscono nel nulla. Continuate ad immaginare
l'élite sacerdotale che vive di lussi, lavarsi, mondarsi
con abluzioni e bagni rituali dalla contaminazione dell'orrore
del macello. La casta sacerdotale del padre di Gesù era
una corporazione di macellai. Ma nel Sancta Sanctorum c'è
il Padre di Gesù (anche se le truppe di Tito non lo
trovano durante la distruzione del tempio ), in quel luogo c'è
il Dio che è un'unica sostanza, ripeto per evidenziarlo,
con il figlio unigenito. Jahvè non è un Dio
differente dall'Abba misericordioso di Gesù, ma è
lo stesso Dio che trova gli odori degli olocausti piacevoli per
le sue narici. Non si scappa. Non c'è via di uscita. Non
c'è un Dio che si evolve dal demiurgo Jahvè al
padre di Gesù. C'è un unico Dio perché
questa intelligenza cosmica non si sviluppa, non evolve ma resta
quella che è dall'inizio del tempo sino alla chiusura dei
secoli. Semplicemente è nei tempi dei tempi.
Senofane di Colofone diceva che se i buoi potessero
immaginarsi un loro dio, quel dio avrebbe le corna, i Traci se lo
figurerebbero biondo, gli etiopi nero. Ogni specie egemone
proietta le sue illusioni e le proietta oltre l' orizzonte dello
spazio - tempo. O semplicemente, e più vagamente,
nell'alto dei cieli. La Genesi è chiara: nel momento
dell'armonia edenica l'uomo non divora animali. Vive nel regno
isaitico del fanciullo che abbraccia il leoncello. Dopo la caduta
si pappa di tutto. Dopo la caduta il mondo diventa un luogo ove
gli esseri si divorano, inghiottono, si masticano, si defecano a
vicenda.
Gesù, quando fa saltare a calci i tavoli e le gabbie
delle tortore, non lo fa per liberare gli animali ma per protesta
contro la corruzione della casta sacerdotale del tempio.
Masturbarsi mentalmente non è un'attività
piacevole. Menarla in eterno con questo Gesù vegetariano è
stressante, non regge intellettualmente, e scusatemi è
anche offensivo per l'intelligenza. Dire che tutto quello che è
riportato dai vangeli è falso mi sembra una cosa
inverosimile vicino alla totale assurdità. Per il mondo
ebraico le sacre scritture erano e sono la storia di Dio che
rivela se stesso. Semplifichiamo: Gesù va molto bene per
gli uomini ma non serve assolutamente per riscattare le bestie.
Trovatevi qualcos'altro. Ci sono dei in abbondanza.
Un esempio: quando Manoach (Giudici 13-1,25 ) incontra
l'angelo, l'angelo rifiuta la carne dell'agnello (perché,
forse, per un messaggero iperuranico inghiottirsi pezzi di
cadavere di un essere vivente è ripugnante) tuttavia
invita Manoach a procedere con l'olocausto. Ed è come
dire: io quell'orrore cadaverico non lo divoro, comunque Jahvè
accetta il tuo sacrificio. E' la struttura intellettuale del
tempo giudaico che non concede compassione verso il non - umano.
Gesù se ne fotteva degli animali come se ne fottono
tuttora i palestinesi che fanno saltare gli asini con la dinamite
nei cesti. E' la loro cultura e la morale geografica: cristiani o
musulmani non cambia. Un asino equivale ad una lattina vuota di
birra, come Max il mio cane, ai loro occhi. Avete un'idea di cosa
significava un cane nella Giudea del tempo di Gesù ? Un
cane era un nulla - impuro. Chiamare qualcuno "cane"
era la peggiore delle offese che si poteva fare ad un uomo. E
Gesù viveva in quel tempo ed era immerso in quella
cultura. Ricordate come reagisce ai cagnolini, ai "kunaria"
della Sirofenicia (Marco 7,28) ?
Basta l'episodio saggiamente evidenziato da Giuseppe del
fico maledetto per dimostrare l'indifferenza brutale verso la
natura. Leggevo il brano giorni fa traducendolo dal greco. Nella
mia ignoranza e per la mia labile memoria avevo dimenticato un
particolare sbalorditivo: Gesù fulmina quel povero albero
di fico perché, essendo fuori stagione, - ripeto essendo
fuori stagione - non dava fichi. Scrive Marco: "gar en
chairos sukon": perché non era il tempo dei fichi. Il
fico che sfama (Ger.5,17 - Ab 3,17), che guarisce (2 re 20,7 e
Isaia 38,21) viene punito brutalmente per non dare frutti fuori
stagione ! E non basta: il giorno dopo Pietro vede il povero
albero e dice: guarda il fico che hai disseccato Rabbi...e Gesù
se ne viene fuori con una tirata contorta sulla fede che smuove
le montagne: se avrete fede potrete fulminare una pianura ricolma
di alberi di fico. Non proprio così ma il significato è
quello.
Ero giovanissimo quando lessi la spiegazione di Agostino
riguardo la punizione del fico: mi sbellicai dalle risate, ma
c'era da piangere. Agostino dice che Gesù non mostra di
preoccuparsi per l'uccisione di animali e la distruzione di
piante. Afferma, questo grande pensatore cristiano, che
preoccuparsi per piante e animali è il massimo della
superstizione. I porci posseduti dai demoni e il fico maledetto
non avevano peccato, ma dal momento che non contano nulla non
possono accampare diritti e possono essere impunemente distrutti.
In soldoni: ciò che non ha un'anima immortale può
essere massacrato o distrutto. Conta solo l'uomo. Sic et
sempliciter.
Lucrezio che cerca di situare l'uomo (dove Heidegger
cercherà di ubicarlo più tardi) non come
l'epicentro del tutto, ma come parte del tutto è
considerato da Calvino uno "sporco cane." Paolo è
chiarissimo quando spiega che Dio se ne strafotte dei buoi. La
Chiesa, nella sua storia, è paurosamente distante dal
problema della sofferenza animale. Leggere Tommaso d'Aquino
riguardo il dolore delle bestie ferisce ed offende. E anche i
pagani non scherzavano se si pensa che Tito, l'imperatore giusto
- quello che cerca Jahvè nel Sancta Sanctorum, e non lo
trova per l' invisibilità di Dio - assiste nel circo al
crudele massacro di 5000 animali. L'imperatore Giuliano
l'Apostata, uno dei grandi imperatori - filosofi, colui che cercò
di arginare l'avanzata del cristianesimo trionfante, era chiamato
"il macellaio" per il grande numero di olocausti che
offriva agli dei.
Gli animali pagano sempre per le follie dell'uomo. Ed anche
il panteismo di Francesco va analizzato con freddezza: l'episodio
di Gionata e la gamba di porco è spaventoso. E poi, mi
chiedo, arrivò mai, il Santo di Assisi, a dire: mangiare
la carne di fratello manzo è errato ? Non mi risulta.
Altri tempi dite voi ? Eh no..I Catari vegetariani vennero
massacrati senza che lui dicesse una sola parola. Chissà
se non avesse trionfato il cristianesimo con la sua visione
monoteista - trinitaria dove saremmo andati a parare. Forse si
sarebbe sviluppata una religione - germoglio, nascente dal tronco
del neo - platonismo, molto più attenta al problema della
sofferenza animale. Una religione della luce, compassionevole,
attenta verso il non - umano. Un buddhismo limato dal tempo senza
dei e miracolismi. Porfirio (232- 304 d.C.) allievo di Plotino
sosteneva che l'uomo dovesse consumare il minimo necessario
sopravvivendo con una dieta di frutta. Celso, che attaccò
il cristianesimo, affermava che tutto è stato "creato
per gli uomini e per gli animali" mentre Origene, quello che
non credeva in un inferno infinito, lo avversava dicendo che la
Bibbia sosteneva che tutto era stato fatto per servire l'uomo. Le
parole sono macigni. Giordano Bruno per avere intuito la verità
fondamentale che siamo microbi persi nell'universo bruciò
sul rogo.
Il razionalismo aristotelico è la base del rigetto:
se qualcuno pensa che lo schiavo pur rimanendo un essere umano è
un articolo di proprietà c'è poca speranza per gli
animali. Esistevano capitani di vascelli delle navi schiaviste
che, mentre portavano i poveri africani catturati dal regno di
Benin verso l'Europa e l'America, avevano una cabina adibita a
chiesa. Come il mafioso, catturato pochi mesi fa, gestivano la
loro soggettività religiosa nell'orrore. Erano
religiosissimi, pregavano e mortificavano la carne mentre nella
stiva soffocavano gli schiavi.
Preso atto che il cristianesimo non serve agli animali, e
paragonato al Jainismo o al Buddhismo è semplicemente
fallimentare per ciò che riguarda il rapporto con il non -
umano, cosa resta da fare ? Inventarsi un nuovo Gesù.
Una via è quella di Stefano: tutte le scritture sono
false. Gesù ha detto cose completamente differenti. Quindi
la totale destrutturazione della Bibbia e del Vangelo salvando
qualcosa di Isaia, Ezechiele, Geremia ecc.ecc.e sfoderando un
nuovo profeta che capovolge completamente il messaggio
antropocentrico evangelico offrendo un bellissimo annuncio di
amore verso il non - umano: " La Bibbia é stata
manipolata coscientemente per secoli e mischiata con i racconti
delle caste sacerdotali. Non é più così
semplice distinguere in essa cosa sia la vera parola di Dio,
rivelata tramite i profeti, e cosa siano invece i racconti del
tempo.".
Un'altra via è rimestare tra i vangeli gnostici ed
uscirsene con un nuovo Gesù provato da qualcosa
tremendamente improbabile come un manoscritto in aramaico del III
sec d. C. o cose del genere. Da una parte abbiamo l'evidenza di
1310 pagine di sacre scritture dall'altra il vangelo esseno o
qualche spezzone di vangelo gnostico. Quindi, si arriva ad un
Gesù = esseno = vegetariano = amante degli animali
travisato da apostoli e da evangelisti e tradito dalla Chiesa
nascente e in particolare da Paolo.
Era un Esseno Gesù ? Forse era stato influenzato
dagli esseni, e come il Battista aveva assimilato idee essene ma
elaborando una sua dottrina particolare. Bisogna avere un'idea
chiara in testa: il movimento esseno era parte del "tourbillon"
ebraico ed i monaci di Qumram, non erano il centro del movimento
esseno, ma una scheggia di una realtà composita che si
agitava nel turbine delle varie sette. Quindi, esisteva un grande
movimento esseno con una setta dislocata a Qumram. Nella pentola
ebraica che bolliva c'erano tanti movimenti che si lessavano come
legumi per un passato di verdure messianico. C'era il movimento
enochico, c'erano i farisei, i sadducei e gli esseni.ecc.ecc.
C'era di tutto: le idee che bollivano nel calderone, come ho
detto, erano molte e varie. Non esisteva un ebraismo monolitico
ma un ebraismo frammentato. Quindi Gesù poteva essere
stato influenzato dagli esseni senza essere un esseno, come un
giovane di oggi può essere influenzato da Marx senza
essere un marxista. Gli esseni rispettavano profondamente la
legge mosaica, credevano in un dio creatore, nell'assoluta
predestinazione, nell'immortalità dell'anima, vivevano da
autentici comunisti seguendo codici minuziosi di purezza; nel
tempo, assimilando idee gnostiche, assorbirono l'odio per la
materia. Si astenevano dal vino e dalla carne come i Terapeuti
d'Egitto, dei quali parla Filone Alessandrino, detestavano la
corruzione del Tempio, pensavano che non ci fosse giustizia nel
mondo e immaginavano - alla maniera platonica del soma - sema -
che il corpo fosse una prigione. Parecchie idee di Gesù ma
non tutte.
Ma questo non vuol dire che Gesù fosse un
vegetariano. Non è possibile che ci sia stato un complotto
secolare per tacere il suo amore degli animali per far contenti i
macellai, i cacciatori e i francescani armati di doppiette o
quelli che organizzano la cucina venatoria. Un complotto immenso
e secolare per distruggere la dottrina fondamentale della
compassione verso gli altri esseri ? Ma nulla di nulla trapela:
un silenzio assordante. Qualche sussulto in Isaia ed Ezechiele e
nulla più.
Ma poi che importa crearsi nuovi profeti ? Il movimento di
Stefano fa del gran bene con la sua continua denuncia contro gli
orrori perpetrati verso gli animali e le colpe della Chiesa. E'
la prima volta che dei cristiani, capovolgendo la dottrina
ufficiale, si battono in difesa delle bestie creando santuari per
i poveri animali e sono unici nel farlo. E se una freccia è
rossa o nera poco importa se colpisce il bersaglio. Se qualcuno
mi dicesse che c'è una torta di cioccolata con panna oltre
l' orizzonte che ha il potere di risolvere il problema della
sofferenza animale ma pretende di essere adorata io mi metterei a
carponi immediatamente e, semiateo - agnostico che sono,
l'adorerei. Certo intellettualmente da fastidio venerare torte di
cioccolata con crema e ciliegie e nel cristianesimo abbiamo una
chiusura completa verso gli animali mentre in altre religioni
esiste un'apertura totale.
E malgrado questo, alcuni continuano ad arrampicarsi sugli
specchi cercando di salvare il salvabile. Le visioni del mondo
antropocentriche saranno demolite nel terzo millennio poiché
ciò che è incurabilmente limitato non sopravviverà,
sarà trasceso e finirà nella pattumiera della
storia come tutte le idee malsane. Paragoniamo Agostino, Tommaso
d'Aquino, i gesuiti di Giuseppe da Bologna ai precetti della
dottrina della Ahimsa del Jainismo. Si legga il testo janico del
Ayramgasutta: "...tutti i santi..annunciano: non bisogna
uccidere né maltrattare, né ingiuriare, né
tormentare, né cacciare alcuna specie di esseri, né
alcuna specie di creature ecco il puro precetto dei saggi che
comprendono il mondo. Niente caccia, niente carne animale, niente
violenza verso gli altri esseri, evitare di schiacciare insetti e
le bestie che strisciano."
Il fondatore del Jainismo è Nataputta Vardhamana
detto Mahavira che insegna intorno al 500 a.C., è
contemporaneo di Gotama Buddha, e vive nel momento magico della
storia del mondo quando la terra ospita Senofane, Lao Tzu,
Talete, Eraclito, Zaratustra, il secondo Isaia e Geremia. Stefano
crede nella reincarnazione, nel karma e tira fuori Gesù
che neanche le conosceva queste idee che appartengono ad altri
mondi. Questo sorprende. Pensate al Buddhismo che vieta ai monaci
di usare coperte di seta perché la lavorazione della seta
causa la morte di innumerevoli esseri. Pensate ai precetti,
continuamente, ossessivamente ripetuti che invitano il monaco ad
"essere misericordioso, compassionevole e desideroso del
bene di ogni creatura vivente.." Paragonate i precetti dei
monaci taoisti a quello che scrivono i gesuiti di Giuseppe: "Non
frusterai animali domestici, non schiaccerai insetti o formiche,
non caccerai animali, non strapperai fiori o foglie, non
abbatterai alberi.ecc.ecc.." Paragonate i precetti del
Buddhismo mahayanico alle interviste allucinanti del prete
cacciatore che fa uccidere esseri viventi per non far bestemmiare
il suo gregge di cavernicoli - ammazza - passeri: " Che
tutte le sofferenze degli esseri possano cessare..esulto al
pensiero che tutti gli esseri saranno liberati dalla sofferenza
del ciclo delle reincarnazioni.". Tutti gli esseri. Tutti.
Paragonate i monaci denunciati dal movimento di Stefano che
tengono un maiale in una gabbia di ferro di un metro per un
metro, per tutta la sua povera vita, ai precetti dei Bodhisattva:
" la mia salvezza è inutile, prendo su di me il
fardello del dolore di tutti gli esseri viventi..in verità
è preferibile che io soffra ma che gli esseri tutti
fuoriescano dal ciclo della reincarnazione." La rinuncia al
Nirvana per compassione verso le creature. Come dire: o ci
entriamo tutti nella Luce Infinita o lasciamo perdere... Io, ad
esempio, senza Max non ci andrei. Nichiren ( 1222 - 1282 ) dice
che un giorno piante animali e minerali stessi sono destinati ad
arrivare allo splendore del Buddha primigenio: alla Luce della
Luce.
Con una sola frase di Gesù chissà quanto
strazio sarebbe stato risparmiato. Ora Gesù parla
attraverso la profetessa di Stefano ? Ce ne ha messo di tempo per
intervenire.. Pensate alle storie edificanti delle prime
reincarnazioni del Buddha: in una di queste vite un giovane che
diventerà in un'altra vita "l'Illuminato" decide
di concedere il proprio corpo a una tigre affamata che sta per
divorare i suoi piccoli. Leggende ? Terreno minato, se si pensa
che la resurrezione di Lazzaro è riportata da un solo
evangelista: Giovanni. Un fatto epocale, unico nella storia del
mondo e Luca, Marco e Matteo lo ignorano. Cosmogonie sballate
dice Giuseppe da Bologna ? Giusto: assolutamente ridicole... ma
quale cosmogonia non è sbagliata: forse il sistema
tolemaico - biblico era valido ? Siamo alla scienza quantica è
difficile misurarsi con elefanti che sostengono la terra.
Ha ragione Giuseppe: le ingiunzioni delle religioni
orientali non fermano gli stermini, i tibetani soffocano
dolorosamente, ostruendo bocca e le narici dei poveri animali,
orrori inenarrabili avvengono in Oriente, ne sono consapevole, ma
almeno il Buddhismo, il Jainismo ci provano. Ma per cambiare
l'uomo ci vuole ben altro: l'orrore può essere limitato,
contenuto, mai cancellato. E il cattolicesimo e gli animali ? Ma
da buttare via per intero, signori. Ha ragione Giuseppe. Bastano
le scene grottesche riferite dall'amico di Bologna per bollarlo:
il papa con l'agnello squartato, il prete che schiaccia
l'insetto. E se mi permettete: il papa che cena con i cacciatori.
Una religione che incita a mettere al mondo umani, e di
conseguenza demolisce la terra, non è salvabile. Una
religione che invita a procreare, in un mondo ove 800 milioni di
uomini vivono nella più assoluta miseria e 15-20 bambini
muoiono di fame ogni minuto, non può essere salvata. Una
religione che invita alla proliferazione delle nascite mentre tre
miliardi di umani vivono con due dollari al giorno, e il 23 %
della popolazione mondiale con un solo dollaro al giorno non può
sopravvivere. Scioglimento dei ghiacci, inquinamento,
innalzamento dei mari, alluvione, minaccia alle riserve di acqua,
aumento della desertificazione e il Papa invita a procreare. Il
40% della popolazione africana, il 39% di quella asiatica e il
30% di quella sudamericana vivono in zone disperatamente aride e
Ratzinger imperversa con le sue ossessioni. La desertificazione
minaccia 250 milioni di persone e in modo indiretto 1,2 di
persone e loro insistono con le nascite. Una religione che
incitando a procreare crea sacche di immensa miseria e grandi
serbatoi umani per la prostituzione, il commercio degli organi e
altre amenità di quel tipo non può salvarsi. Una
religione che invita alla sfrenata riproduzione degli umani per
ottuse, criminali, fissazioni dogmatiche non può
sussistere.
L'equazione la conosciamo: più umani = più
foreste distrutte, più animali massacrati, più
inquinamento e avvelenamento del pianeta..ecc..ecc... Pàntote
gar toùs prochiùs exete met'eauton...dice il Gesù
di Marco: "I poveri li avete sempre con voi". E anche
gli incoscienti dogmatici che seminano l'orrore. Forse mettendo
sul trono di Pietro Alex Zanotelli e al posto di Ratzinger il
prete che benedice gli animali, don Canciani, qualcosa potrebbe
cambiare; altrimenti la Chiesa non ha speranza a causa delle
struttura basilarmente e inesorabilmente antropocentrica e
assurdamente dogmatica.
Mi domando: ma perché qualcuno, con un po'
d'immaginazione, non ha tirato fuori una manifestazione divina,
un'apparizione epifanica o angelica non legata a Cristo, a
Geremia, a Buddha, a Maometto, a Isaia, a Ezechiele ma
esclusivamente messa in atto dal Dio creatore dell'universo ?
Quello della pulsazione che proietta spazio - tempo - cose fuori
dall'innominabile - se così si può dire - e sembra
che resti fuori da tutto ? Perché un mistico che medita
sulla Luce originale, misericordiosa e infinita, senza
intercessioni di alcun profeta, non se ne viene fuori con un
incontro - tipo "cespuglio ardente" - ove il Dio della
misericordia infinita - che non ha nulla a che fare con Jahvè
- gli ingiunge un nuovo comandamento: "Ama tutti gli esseri
viventi come te stesso". Perché Stefano? Con tutte
queste madonne piangenti nessuno ha mai pensato a questo ? In un
mondo ove un distinto signore inglese riempie i teatri per
annunciare che il mondo è controllato da una razza di
gigantesche lucertole che manipolano come birilli i potenti del
mondo: Agnelli, Kissinger, Berlusconi, Bush, Blair, Prodi e
D'Alema..tutto è possibile. Se dieci milioni di Mormoni si
sono bevuti la rivelazione di John Smith e il Libro di Mormon c'è
speranza per tutti. La conoscete la storia dell'angelo Moroni che
visita, il 21 settembre del 1823, il povero Joe ? Quasi, quasi ci
proverei io a ricevere un'apparizione - cum - nuntius..ma
sfortunatamente ho fede limitata....
Concludendo questa noiosa tirata io penso, umilmente, che
si possano migliorare le cose solo attraverso la costituzione di
una grande lobby animalista in grado di spostare politicamente i
voti. A livello europeo e nazionale. I vegetariani tra
Inghilterra e Germania raggiungono quasi il livello della
popolazione della Grecia. Gli amanti degli animali quelli della
Francia. Non è possibile, è umanamente offensivo
che lobby morenti di 750.000 persone impongano ad una classe
politica, nel proprio paese, l'accettazione della barbarie.
Osservate la doppiezza dei politici: Berlusconi crea i circoli
degli amici degli animali ma non appena vinte le elezioni si
scatenano biancofiori e post - fascisti per migliorare i massacri
dei cacciatori. Ma si. accoppiamo tutto quello che si
muove...tanto.. Sono circa 750.000, i cacciatori, ed erano due
milioni dieci anni fa, ma riescono ad imporre il loro volere ad
una classe politica degenere. Destra o sinistra non cambia.
Perché ? Perché si sanno organizzare. Ci sono
grandi interessi economici dietro ? Certo.ma anche nel mondo dei
vegetariani e degli animalisti ci sono grandi interessi economici
dietro. E come ! Dove vivo, in Inghilterra, c'è una
prospera industria del cibo vegetariano. Un esempio: in
Inghilterra i vegetariani sono aumentati quattro volte dal 1985.
Il 45% della popolazione ha dichiarato di mangiare meno carne e
il 25% invece di pensare seriamente di diventare vegetariano. Il
36% della popolazione della Gran Bretagna si è dichiarata
contro gli esperimenti sugli animali anche qualora, tali
esperimenti, fossero utili per migliorare le condizioni degli
umani. I giovani li hanno condannati al 44% e 47% secondo le
fasce di età. I vecchi al 25%. E questo fa pensare.
Stefano mi scrisse che i vegetariani dopo "Mucca pazza"
erano aumentati, in Germania, di due milioni di unità. Il
potenziale politico di coloro che rispettano gli animali sta
diventando grande.
Bisogna smetterla di ripulire ed aggiustare Gesù non serve
a niente bisogna rendersi conto che senza un'autentica lotta
politica nulla cambia. Cosa sarebbero i palestinesi senza
l"Intifada" ? Piangersi addosso non serve e neanche
rovistare tra brani di vangeli gnostici, lottare politicamente a
livello nazionale e europeo, si . Ero negli Stati uniti ed
osservai lobby cambiare drammaticamente le cose attivandosi
politicamente. Fu una grande lezione. I Gay, per esempio,
dicevano: li volete i nostri voti ? Allora fate così e
funzionava. I voti andavano dove c'era comprensione e volontà
di cambiare il sistema. E' imponendosi politicamente che
sopravvivono le lobby declinanti dei cacciatori nel mondo.
Un'ultima cosa: prima di lasciare l'Italia vidi anch'io i
cattolici fanatici attaccare il presidente del ALF, quando
scrissi la lettera contro il prete cacciatore furono i cattolici
Verdi e del WWF a reagire, preti e cacciatori non risposero,
incassarono; ma loro hanno i loro cani che abbaiano. Fu quel
programma e la lotta che scaturì contro i cacciatori, dove
vivevo, che mi convinse a lasciare l'Italia. Condivido:
"Cattolicesimo vuol dire inferno in terra per gli animali".
E non c'è cosa peggiore dei cattolici al servizio dei
cacciatori. Certo il presidente del "ALF" poteva essere
più duro: con certi amici miei quella trasmissione sarebbe
finita male. Sarebbero volati i riflettori e le poltroncine
metalliche. Ma io penso che il pacifismo ha i suoi limiti e
spesso va trasceso.
Un caro saluto.
Paolo
Ricci.
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