Bloc Notes

Stopsexualtourism

di
Edy Rigoni




Nella prima decade di giugno si sono tenute in alcune città del centro-nord alcune conferenze sull’abominevole piaga del turismo sessuale coordinate dall’associazione “Stop Sexual Tourism”. Alcuni personaggi che svolgono funzioni di rilievo per la tutela dell’infanzia si sono alternati portando il loro prezioso contributo per sensibilizzare l’opinione pubblica su una delle più ripugnanti pratiche umane. Il disgustoso traffico ha raggiunto livelli che vanno oltre ogni possibile immaginazione e ogni iniziativa che lo ponga come pratica da combattere è benvenuta. Certo ci sarebbe da riflettere sulla nostra società che da una parte crea le condizioni perché certi comportamenti possano svilupparsi e poi mette in moto la repressione perché non può permettersi che la sua immagine “elevata” possieda certe macchie. Ma insomma, la “società” è una categoria generale e non si può scagliare la croce addosso a chi combatte i suoi lati più ignobili. Vanno piuttosto apprezzate iniziative che possano ridurre, e eliminare al più presto, i danni che persone spregevoli conducono nel disprezzo totale della condizione umana.

Il sito www.stopsexualtourism.org conduce dunque una onorevole battaglia attestata anche dalla copiosa informazione sull’argomento. E, d’altra parte, per vedere l’aria che si respira nel sito basta gettare uno sguardo sulla molteplice e colorata compagnia di link a siti consigliati: Emergency, Carta, Banca Etica, Beati Costruttori di pace, e tante altre associazioni e gruppi pacifisti, terzomondisti, cristiani. Insomma, il meglio del meglio. Nonostante questo la campagna Stop Sexual Tourism indispone. La causa del fastidio è tutta contenuta nel manifesto che puo’ essere visto qui sotto.

Esso rappresenta il condensato di una cultura che dovrebbe scomparire quanto prima possibile. E' attenuante piuttosto debole il fatto che il manifesto si basi su luoghi comuni. Anche i luoghi comuni vanno superati quando sono sbagliati. Il disprezzo per gli animali, espresso attribuendo loro i lati oscuri dell'uomo, è il sintomo di una orribile insensibilità verso milioni di esseri (sono milioni soltanto in Italia) condannati alla più bestiale delle torture e destinati a morte crudele. Questi esseri non vanno in Brasile o in Tailandia a praticare le perversioni che una parte della “specie più evoluta” compie senza nessuno scrupolo su un’infanzia violata e destinata spesso a un futuro buio e senza speranza.

Mi sembra che quelli della Campagna Stop Sexual Tourism, i quali mostrano di avere a cuore il futuro degli umani più deboli, dimostrino anche di possedere, nei confronti di altri esseri che hanno ancora meno protezione, la stessa insensibilità delle persone che giustamente condannano. A loro potrebbe essere detto: Se proprio non riuscite a evitarlo, dato che nessuno potrà impedirvelo, mangiateli dopo avergli reso la vita un inferno, ma evitate almeno di riflettere il lato oscuro della vostra specie nella loro connaturata innocenza.


Madre torturata, figli condannati



Nota aggiuntiva a cura di R.A.


L'interessante rilievo di Edy apre un problema filosofico che ancora fatica a trovare una spiegazione definitiva: come è possibile che chi possiede un'interiorità aperta alle sofferenze dell'altro sia sordo alla violenza perpetrata su altri individui a cui non possono essere negate capacità di provare piacere e sofferenza. Le risposte al quesito sono davvero tante, (illuminante l'articolo della psicologa Annamaria Manzoni che linkiamo
http://www.oltrelaspecie.org/eventi_seminarioantispecista06.htm)
ma ci deve essere qualche elemento che ancora sfugge per una teoria definitiva.

In ogni caso occorre sottolineare che i vari gruppi e organizzazioni segnalate nell'articolo (che l'autrice del pezzo chiama il “meglio del meglio”) accettano tutti, senza eccezione, la stessa efferata violenza sugli animali non umani. Insomma, basta spostare il punto di osservazione e gli antispecisti riterranno di notare una strana somiglianza e penseranno: chi esercita violenza sugli animali umani deboli non è molto diverso da chi esercita una violenza sugli animali non umani la cui condizione di debolezza è strutturale e ineliminabile. Per lo meno si può asserire che si tratta di due insensibilità affini. Sotto proponiamo un link terapeutico che su alcune persone permette una miracolosa guarigione. Purtroppo funziona in pochi, pochissimi casi...


Link terapeutico






Data: 19/06/07

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