Bloc Notes

Ipocriti farisei e idioti. Ogni “Santa Pasqua” ne esprime molti!

A cura del
Collettivo




Pare che in prossimità della "Santa Pasqua", una associazione vegetariana di una grande metropoli abbia sfruttato le incertezze di un assessore per affiggere un manifesto truculento contro il massacro degli agnelli; un manifesto realizzato con grande efficacia per colpire la coscienza dei necrofagi.

Pare che l'associazione dei macellai e dei commercianti di quella metropoli si sia sollevata minacciando di rinnovare antichi roghi.

Pare che la Giunta della metropoli abbia fatto marcia indietro dichiarando che il logo alla associazione non sia stato concesso e, anzi, sia stato trafugato per una sporca operazione di bassa statura morale (non si riducono sul lastrico onesti commercianti quando trafficano carne umana, figuriamoci d'agnello).

Pare che la responsabile del Commercio di quella metropoli, che tanto si sta dando da fare per per supportare la crisi del settore carni, sia rimasta tanto inorridita da dichiarare che una iniziativa del genere non è in grado di incontrare nemmeno il consenso dei vegetariani.

Pare che la suddetta abbia emesso un comunicato nel quale, ribadendo il rispetto dei vegetariani (che cosa le frega di concedere rispetto? Si concede gratis; l’importante è che le masse s’abbuffino d’abbacchio che invece si paga!), sostiene che il Comune non può farsi carico della loro visione parziale.

Finora potrebbe essere una storia di ipocriti farisei. Ma come spesso accade la storia cambia natura per strada e diventa storia di pura idiozia.

E allora riecco che la nostra, per ingraziarsi quelli che nella sua ristretta fantasia sono soltanto generici alternativi dalle fisse strane, incomincia a parlare di sensibilità verso un nuovo tipo di alimentazione, di tracciati di prodotti agricoli, di prodotti locali e di stagione, di mercato biologico. Ignorando che sicuramente, per quegli alternativi dalle fisse strane, le preoccupazioni salutiste vengono dopo, ma molto dopo il disgusto per gli atti criminali che vengono compiuti nei macelli su esseri strappati alle loro madri in età tenerissima, piombati in camion e infine massacrati.

Attendiamo che la sua giunta prenda una qualche iniziativa di sostegno verso le abitudini necrofagiche perché allora le ricorderemo che “non rappresenterà l’intera comunità cittadina”. Nel frattempo rigettiamo l’invito a rispettarci tutti, giacchè non rispettiamo le istituzioni che giustificano il massacro; siamo costretti a subirle! Rigettiamo l'invito alla pacatezza e la serenità, giacchè per mezzo d’esse si pone il silenziatore alle urla degli innocenti! Esprimiamo invece solidarietà totale alla associazione che qualche interessato ha battezzato “setta religiosa”, autrice del vilipeso manifesto.

Il Collettivo




Data: 20/04/03

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