Bloc Notes

Al bando le pellicce di cani e di gatti

A cura del
Collettivo




Apprendiamo con grande sorpresa e infinito piacere che “un'ordinanza del ministero della Salute mette al bando ... le pellicce di cani e gatti e prevede sanzioni pecuniarie e sospensione dell'attivita' per i trasgressori. Il provvedimento ... vieta la produzione, il commercio e l'importazione di pelli e pellicce di cani e gatti.”

L’orrore che ci derivava dall’indifferenza con la quale milioni di nostri concittadini si mettevano addosso capi di vestiario guarniti con le pelli di cani e di gatto forse avrà fine e per questo ringraziamo le associazioni che hanno esercitato le pressioni necessarie per giungere a questo risultato.

Non ringraziamo invece, per atteggiamento statutario, il Governo in carica e il Ministro della Sanità che ha emesso l’ordinanza. E anche per altri ordini di ragioni. Innanzi tutto perché ogni misura di questo genere, per quanto presa tempestivamente, è condotta sempre in ritardo. In secondo luogo perché abbiamo il terribile sospetto che gli Enti emanatori delle ordinanze siano sensibili a fattori ben diversi del destino di milioni di cani e di gatti.

Infatti il sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi, si è abbandonato a una tanto incauta quanto emblematica dichiarazione: ''Abbiamo voluto dare una risposta immediata alla legittima indignazione di gran parte dell'opinione pubblica italiana allo scandalo suscitato dall'importazione e all'utilizzo a fini commerciali delle pelli di cani e gatti''.

Capito? Non misura orientata a alleviare il dolore degli animali, ma preoccupazione per la “legittima indignazione di gran parte dell'opinione pubblica italiana”. Non a caso la proposizione viene pesantemente confermata in modo ancor più esilarante alcune righe dopo:

''un atto ulteriore che va nella direzione di una civilta' che guarda con umanita' e rispetto alla sensibilita' della stragrande maggioranza dei nostri cittadini''.

Emerge la classica visione aberrante del Potere che di fronte a un cane bastonato interviene non per gli effetti prodotti sulle carni del povero animale, ma per lenire le pene dello spettatore che è disturbato dall’atto di violenza. Questo atteggiamento antropocentrico è regressivo persino rispetto alla già annacquata e inoperante riscrittura del 727cp.

Dunque interessi elettoralistici, sia pure a lunga gittata? Se ci è concesso, sì, lo sospettiamo. E inoltre sospettiamo che la misura abbia pure interessi protezionisti e, perché no, anche etnocentristi. Dimostrare quanto barbari siano i popoli orientali e che la nostra Civiltà sia superiore a tutte le altre (vero... Cavaliere?) è cosa che va sempre ricordata a tutti coloro che tendono a dimenticarlo troppo facilmente.

Se così non fosse, caro Ministro della Salute, dovrebbe immediatamente emanare un’ordinanza di chiusura di tutti i luoghi in cui si consuma sofferenza animale. Gli allevamenti per alimentare questa povera popolazione affamata di proteine nobili sono fuori discussione? E allora si provveda almeno per quei luoghi immondi chiamati allevamenti di “animali da pelliccia” dove si massacrano CON ANALOGHE MODALITA’ animali che potranno non godere dello stesso favore di una popolazione segnata da un'ambigua sfera degli affetti, ma che hanno la stessa capacità di percepire la sofferenza dei cani e dei gatti. Perché su questo piano i cinesi e i coreani saranno barbari, ma gli europei non hanno i titoli per sottrarsi dalla stessa accusa.

E' troppo, Signor Ministro? E allora si occupi definitivamente di un problema annoso: di 300.000 cani e gatti rottamati ogni anno per l'incuria di una popolazione che ha un rapporto schizofrenico con gli animali di affezione. Anche questo è troppo? Abbiamo ben compreso, signor Ministro.

Nel ribadire il ringraziamento alle associazioni che hanno esercitato le pressioni necessarie per giungere a questo risultato, invitiamo comunque i portavoce delle stesse a assumere un atteggiamento più misurato e responsabile. Ha poco senso affermare che ''Oltre due milioni di cani e gatti utilizzati per il mercato della pellicceria avranno salva la vita” giacché le pelli delle povere vittime purtroppo saranno dirottate, per ora almeno, verso altre destinazioni.





Data: 31/12/01

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