Comunicati

Bloccati!

cura del
Collettivo




Il giorno 9 dicembre 2004, alle ore 5,50, funzionari della Sezione Investigativa della Questura di Torino, nell'ambito di una operazione estesa a tutto il Paese, si sono presentati nei luoghi in cui nascono le pagine di Rinascita Animalista e hanno provveduto a sequestrare materiale animalista e politico ritenuto pertinente ai fini delle indagini sui noti fatti RBM.

Tra il materiale sequestrato, oltre agli archivi elettronici, vi sono molteplici articoli: certi completi, altri in fase di controllo, altri ancora semplicemente abbozzati. Non e' esagerato dire che l'attivita' di Rinascita Animalista e' semplicemente bloccata.

Gli inquirenti, per mezzo della stampa, hanno fatto sapere che l'obiettivo dell'operazione non sono le idee del movimento animalista, bensi' gli atti “criminosi” i cui sospetti cadono su alcuni gruppi particolari o, forse, individui isolati.

Nel ribadire la profonda estraneita' di Rinascita Animalista ai fatti in questione e il rifiuto assoluto di metodologie di azioni ritenute gravi e nefaste sul piano pragmatico per la liberazione animale, non possiamo ignorare che da un certo tempo si notano strani movimenti messi in atto per limitare l'influenza crescente della cultura animalista.

La nostra preoccupazione dunque non puo' essere che seria. Confidiamo che presto si dia dimostrazione di coerenza rispetto alle dichiarazioni fatte e si provveda a liberare gli indagati dal fardello del sospetto. Un abbraccio particolare a Marina Berati, unica attivista agli arresti domiciliari, dalla quale ci dividono impostazioni fondamentali ma della quale non possiamo disconoscere la profusione di un impegno totalizzante in favore della liberazione animale. Speriamo vivamente che le accuse contro di lei possano cadere il piu' rapidamente possibile e che possa tornare ad offrire la sua insostituibile attivita' al movimento.

Preghiamo infine l'Angelo del Silenzio affinche' colpisca con durezza due classi di soggetti che si mostrano particolarmente loquaci nell'appiccicare etichette prive di senso: gli uni per sbattere il mostro in prima pagina, gli altri per sproloquiare nelle varie liste con termini inammissibili e il cuore pieno di fiele.




Data: 15/12/04

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