Officina della THEORÎA

Un'occasione di profonda riflessione interna per il “movimento”: “Dichiarazione di guerra”,
di Screaming Wolf
- a cura del Collettivo -









Eccolo, dunque, il pamphlet tanto atteso. Nuova Etica, pubblicando “Dichiarazione di Guerra”, ha regalato al movimento animalista italiano un libro eccezionale sotto vari aspetti. Innanzi tutto, pur parlando di animali, il libro destina particolare attenzione all'animalismo nell'intento esplicito di offrire una prospettiva teorica al filone “liberazionista”.

Lo sguardo all' “interno” è un atto raro, anzi unico nel panorama della letteratura italiana del settore. La letteratura animalista infatti, anche nei suoi punti alti, ha sempre evitato riflessioni sulla prassi del movimento limitandosi a produrre una notevole documentazione destinata all'opinione pubblica con lo scopo evidente di “illuminare” e conquistare consensi alla causa. Purtroppo la gente è inguaribilmente distratta e le continue descrizioni di violenze umane contro gli animali ottengono soltanto effetti marginali.

Questa condotta genera il ghetto in cui l'animalismo si trova tutt'ora imprigionato (e in cui sembra piacevolmente grogiolarsi). Inoltre è dannosissimo perché, nell'immobilità dell'opinione pubblica, esso trova l'alibi per autoassolversi della propria nullità tattico-strategica. Ben vengano dunque testi come D.d.G., testi capaci di riportare l'interesse del “soggetto primo” su sé stesso per generare quella terapia di cui ha assolutamente bisogno.

Ma la peculiarità del libro non consiste solo in questo. “Dichiarazione di Guerra” costituisce una miniera di riflessioni pertinenti, talvolta portate al giusto grado di approfondimento, altre volte lasciate a livello di abbozzo: tutte meritano la giusta attenzione da parte di coloro che hanno posto la liberazione animale al centro della loro avventura esistenziale.

Naturalmente crediamo che non tutto sia condivisibile. Anzi la tesi di fondo riassunta nel sottotitolo del libro sembra decisamente confutabile insieme con altri dei supporti argomentativi che la implicano. Siamo convinti che l'adozione di tattiche “non standard” possa esprimersi efficacemente senza giungere alla crudezza di soluzioni autolesioniste peraltro soltanto immaginate quasi a volere tentare la rivincita sulla frustrazione di un'impresa disperata (la causa animalista) per mezzo di compensazioni visionarie.

Rinascita Animalista offre uno spazio di dibattito sperando che il livello sia adeguato al documento di partenza. Sono ben accetti sia studi su aspetti specifici che generali. Speriamo che “Dichiarazione di Guerra” rimuova le naturali barriere alla riflessione teorica che il movimento sembra essersi autoimposto in nome della rincorsa affannosa ad una pratica dagli sbocchi assai dubbi.












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27/06/03