Manifesto di
Rinascita Animalista

La pietà verso gli animali è sempre esistita. Essa ha attecchito negli uomini miti e sensibili alla sofferenza dei "senza parola".

E' esistita come sensazione incapace di proposte concrete, persino di immaginarle. E come tale, a lungo, è rimasta.

Solo nei tempi a noi vicini l'atteggiamento compassionevole è diventato veramente "animalismo" uscendo dalla semplice pietà per entrare nella riflessione matura. E ancora più recentemente ha pronunciato la vera parola che riassume un manifesto: liberazione.

Ma nonostante la crescita della consapevolezza, nonostante un indiscutibile perfezionamento delle capacità di intervento, l'Animalismo non è riuscito a imporsi lo sforzo conclusivo: l'impegno, obbligatorio nei casi di giustizia, che permette il passaggio dalla fase di richiesta a quella di pretesa. L'Animalismo si presenta troppo spesso con il cappello in mano e quando riceve un secco 'NO' dall'arroganza dei tiranni, si rivolge ai suoi e si scusa: "Che volete, la società non è ancora matura"

E' necessario un Animalismo diverso:

·        autonomo perché definisce al suo interno i propri obiettivi;

·        sicuro perché non teme scivolamenti all'indietro né fughe in avanti;

·        determinato perché sa che le sue doverose pretese non sono soggette a patteggiamento.

Insomma un Animalismo militante indisponibile ad attendere la crescita della maturazione sociale e mobilitato per promuoverla.

Questo sito, spazio di orientamento e tempo d'attesa, è uno dei luoghi in cui si dà inizio a un pensiero diverso.

Alimentiamolo con un pensiero diverso!
Facciamo rinascere l'Animalismo!


 1-11-2000





Il centauro Chirone - la natura umana ricongiunta con la sua vera origine - maestro delle arti e di un progresso non solo tecnico ma morale e pedagogico, arma il giovane Achille.


In questa tela settecentesca, Rinascita Animalista riconosce il simbolo di un Animalismo rinnovato.
(Giuseppe Maria Crespi – “Chirone e Achille”, particolare)




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