CIAK, IL BILANCIO 2009 NON GIRA
La bocciatura del bilancio di previsione 2009 dimostra, in maniera inequivocabile, che l’Amministrazione Comunale è “un morto che cammina”.
Un “morto” tenuto in piedi da persone caparbie all’inverosimile, che vorrebbero dimostrare di agire per il bene del Paese quando, invece, non è così. E anche prendendo in considerazione l’ipotesi che agiscano in buona fede, dovremmo trarne la conclusione che non ci riescono.
Infatti, l’amministrazione comunale, completata la prima fase che ha visto realizzate diverse opere tra cui alcuni beni culturali e di fruizione turistica, avrebbe dovuto dedicarsi, anima e corpo, al risanamento del centro storico da adibire a recettività turistica ed al completamento di alcune strutture sportive e per il tempo libero, già programmate.
La prima fase è stata fatta cadere nel dimenticatoio, forse per non condividere con chi c’era e lavorava per il paese, la gioia del fare; la seconda fase era partita ma è stata bloccata.
A questo punto, evidentemente, cadranno piano piano tutte le case di via Branciforti e Torre, di via San Salvatore e di altre zone del centro e delle borgate, per l’incuria di un’Amministrazione Comunale cadaverica, poco sensibile al turismo ed all’economia del paese, stimolata solo da grandi opere.
E siccome attorno alle carcasse girano gli avvoltoi, vediamo aleggiare attorno a ciò che resta dell’originaria maggioranza, tanti avvoltoi.
Avvoltoi “politici” in cerca di un posto ed avvoltoi “lucrativi” in cerca di un pasto. Attenzione, questi ultimi si dimostrano insaziabili.
Se a questi aggiungiamo i provocatori, gli intimidatori, i servi sciocchi e i postulanti, la frittata è fatta.
L’amministrazione del fare si è trasformata in un’accozzaglia amorfa e pericolosa. BASTA, TUTTI A CASA.
Raccuja, 3 luglio 2009
Giuseppe Barone
Presidente Associazione Rinascere
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