IL NUOVO RISVEGLIO

Giornale Murale Indipendente iscritto al n.154 R.S. del Tribunale Patti

Direttore Responsabile: Giuseppe Restifo

Redazione: Via Gramsci, 12 - 98067 RACCUJA

 Giornale Murale n.11 chiuso il 28.11.2002

LA SITUAZIONE

 

Gli eventi politici, diciamo straordinari, internazionali e nazionali corrono velocemente in queste settimane ed è quasi difficile seguirli, poiché, lungo la loro corsa, varia spesso il loro tracciato o si intrecciano tra loro e non vi è il tempo per poterli osservare pienamente e serenamente considerarli; oltretutto, perché i mezzi di comunicazione (giornali e TV), quando non si contraddicono tra di loro ( e avviene molto spesso), presentano ogni avvenimento secondo la convenienza di coloro cui appartengono e, comunque, mai obiettivamente.

Perciò, non è semplice per il cittadino capire la verità o orientarsi bene.

IN QUESTE ULTIME SETTIMANE anche la natura ha voluto partecipare agli eventi straordinari, con l’eruzione dell’Etna, i terremoti e le alluvioni.

L’Etna per fortuna non ha fatto vittime, ma continua a rovesciare lava bruciando boschi secolari e coprendo di cenere nera, con l’aiuto delle variazioni di direzione del vento, mezza Sicilia; ha anche provocato decine e decine di scosse telluriche sconvolgendo la tranquillità delle popolazioni e danneggiando seriamente le case di diversi centri abitati lasciando senza tetto migliaia di famiglie, in particolare a S.Venerina.

E, tutto questo ancora continua.

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IN MOLISE IL TERREMOTO (avrà rapporti con quelli dell’Etna?) ha colpito diversi Comuni, e soprattutto S.Giuliano ove il crollo della Scuola ha ucciso 26 innocenti bambini e un'insegnante, commuovendo l’intera Nazione.

E anche in quella zona migliaia di persone sono rimaste senza casa..

Ma quella zona era considerata SISMICA? In qualche Ufficio SI, in qualche Ufficio NO. All’italiana, direi.

La Scuola, però, pur se ristrutturata qualche anno prima o forse proprio per questo, certamente non era stabile!

Ora si cercano le responsabilità; e c’è chi dice che la colpa è del sottosuolo argilloso e chi che proprio in quel punto "passa la faglia".

Intanto, i bambini sono morti.

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BUSH e SADDAM per diversi giorni ci hanno tenuto col fiato sospeso: il primo perché voleva fare la guerra "preventiva" a tutti i costi, il secondo perché doveva dire se accettava o meno le ispezioni dell’ONU.

Meno male che Bush è stato fermato dalla Francia e dalla Russia e che Saddam ha accettato le ispezioni.

Ma, purtroppo, la questione non è finita.

Perché non sappiamo cosa potrà fare Saddam e, invece, sappiamo bene cosa vuole fare Bush che in questi giorni cerca Stati come suoi complici e cerca di coinvolgere la NATO e, intanto, manda aerei a bombardare zone del sud e del nord dell’Iraq sostiene che l’intervento della contraerea significa mancato rispetto della risoluzione 1441 dell’ONU.

Cioè, si comporta come chi cerca un pretesto o una scusa qualunque per iniziare una lite.

Però, non lo seguono il Segretario dell’ONU, Annan e la stessa Gran Bretagna.

Comunque, Bush ha l’idea fissa di fare una guerra.

Peraltro, si svolgono, nel contempo, manovre militari americane al largo del Giappone: chissà che non pensi di trasferire lì la volontà di fare guerra, con l’alibi che la Corea del nord ha dichiarato di avere armamenti atomici!

Ci affiora spesso il pensiero (cattivo?) che Bush sia malato di mente e che nessuno, ancora, se ne sia accorto.

Perciò, le manifestazioni per la PACE hanno un grande valore.

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A FIRENZE si è tenuto il SOCIAL FORUM dei NO GLOBAL con assoluta serenità e compostezza, contrariamente a quanto di disastroso si insinuava da parte del centro-destra, a mezzo stampa e televisione, e della Fallaci.

Sono stati trattati, dagli intervenuti, argomenti di grande interesse per i popoli, dalla PACE alla lotta contro la povertà, dalla democrazia alla difesa dell’ambiente, dalla condanna del liberismo capitalista alla ricerca di UN MONDO MIGLIORE.

Vi hanno partecipato 426 associazioni, gruppi e movimenti provenienti da 105 diversi Paesi del mondo.

VENTIMILA GIOVANI, nei cinque giorni del Forum, hanno preso parte alle numerose conferenze, seminari e dibattiti.

Era anche presente COLLEEN KELLY, che ha fondato "Peacefull tomorrows", l’Associazione che raccoglie i familiari delle vittime dell’11 settembre. E c’era pure un reduce del VIETNAM..

Al corteo finale di giorno 10 contro la guerra, ignorato dalla TV di Stato, hanno preso parte circa UN MILIONE DI PERSONE.

Il servizio d’ordine è stato svolto da appartenenti alla CGIL e a Rifondazione Comunista.

Non c’erano Carabinieri e la Polizia, disarmata, vigilava a distanza. Non è successo NULLA .

In conclusione, la manifestazione è stata una "festa" e TUTTI, (compreso il Ministro degli Interni che ha elogiato manifestanti e Autorità locali), sono, e siamo, rimasti soddisfatti.

Non sono però rimasti soddisfatti i giudici di Cosenza che hanno fatto arrestare 20 giovani del Social Forum di Napoli con accuse completamente infondate secondo la stragrande maggioranza dei cittadini italiani e dei politici, sia di sinistra che della stessa destra. Il giudice autore degli arresti, dice che è rimasto solo, malgrado il suo provvedimento era stato concordato in "alto".

L’accusa di "associazione sovversiva" appioppata agli arrestati è veramente assurda e incredibile.

Sovversivo era considerato chi si opponeva al regime fascista, secondo il codice fascista Rocco.

Non può sicuramente essere considerato tale chi fa opposizione politica al Governo Berlusconi o, comunque, fa opposizione al governo in un regime democratico: altrimenti, in Italia, i sovversivi saremmo decine di milioni. Contro gli arresti si stanno svolgendo manifestazioni in tutte le piazze d’Italia, chiedendo la scarcerazione immediata.

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A PECHINO si è tenuto il 16° Congresso del Partito Comunista Cinese.

Vi hanno partecipato 2120 delegati in rappresentanza di un miliardo e trecentomila cinesi.

Lo ha aperto il segretario uscente e Presidente della Cina, JANG ZEMIN, in carica da 13 anni.

E’ stato un Congresso di importanza storica perché ha inaugurato una svolta politica di grande significato. Il Partito comunista cinese, da ora in poi, non si considererà più solo come partito- avanguardia della classe lavoratrice, ma come avanguardia della produzione, della cultura e del popolo.

E’ abbastanza noto che dal punto di vista economico lo sviluppo della Cina in questi ultimi anni è stato impressionante, tanto da aver raggiunto livelli così alti da sorpassare diversi Paesi occidentali e classificarsi tra i primi. (Riguardo al prodotto interno lordo è al 7° posto nel mondo, dopo l’Italia).

Gli organi dirigenti del Partito sono stati rinnovati. Nuovo Segretario generale è stato nominato HU JNTAO e nel nuovo Comitato centrale sono entrati anche Imprenditori privati.

Con questa nuova politica economica di apertura, che non è più collettivistica, ne è capitalistica, certamente nei prossimi anni la Cina farà ulteriori grandi passi avanti nella produzione e nell’avanzamento civile e si classificherà nel mondo come una delle grandi prime potenze.

-CRISI FIAT. La Fiat ha comunicato improvvisamente che dal 2 dicembre metterà in Cassa

Integrazione OLTRE OTTOMILA OPERAI e chiuderà definitivamente lo stabilimento di Termini Imerese senza alcuna garanzia di riassunzione.

Ha preparato un piano in questo senso che, naturalmente, ha scatenato preoccupazioni e lotte non solo in Sicilia.

In tutti questi anni del dopoguerra la Fiat ha fatto il bello e il cattivo tempo, con grandi guadagni e ha ottenuto centinaia e centinaia di miliardi in generosi contributi statali diretti e indiretti.

Ora, che guadagna un po’ di meno, vuol far pagare agli operai i suoi errori (le vendite sono diminuite) ovvero, ovviamente, allo Stato.

Non pensa affatto di tirar fuori parte dei soldi guadagnati e accumulati in tutti questi anni per correggere gli errori e rilanciare l’Azienda. Pensa piuttosto a guadagnare di più all’estero, ove la mano d’opera costa meno.

Non è certo colpa degli operai siciliani o del continente se le vendite delle automobili prodotte da altre case straniere, hanno fatto diminuire la richiesta delle auto prodotte in Italia.

I sindacati, CGIL, CISL, UIL, che hanno ritrovato l’unità, stanno guidando una lotta democratica serrata con scioperi e manifestazioni in tutta Italia.

Lo stabilimento di Termini Imerese, da settimane, ormai, è presidiato dagli operai e dai loro familiari, che hanno ricevuto solidarietà da tutta la popolazione.

La chiusura della fabbrica di Termini Imerese, per tutta la Sicilia significherebbe un grave disastro non solo per gli operai che, comunque, non possono restare sul lastrico con tutte le loro famiglie, ma rappresenterebbe il segnale più importante di una crisi industriale che sta colpendo la Sicilia.

A rischio, infatti, sono il Petrolchimico di Gela, il Petrolchimico di Priolo, la Sipem di Enna e tante altre piccole realtà produttive.

Il Governo, a parole, almeno fino ad ora, promette di studiare e di risolvere il problema, ma di concreto non si vede niente, pur se ha chiesto alla FIAT di modificare il piano, come lo hanno chiesto i sindacati.

Anche in questi piccoli paesi ci sentiamo solidali con gli operai della FIAT e riteniamo che sarebbe meritevole un'iniziativa per raccogliere fondi a sostegno della loro lotta da inviare all’encomiabile Arciprete di Termini, Don Ciccio Anfuso, che fa il loro volontario amministratore e finanziatore, PERCHE’ TERMINI NON CHIUDA.

Rivolgiamo la proposta a tutti i cittadini di Raccuja. Sarebbe certamente un segno importante e concreto di solidarietà e di incoraggiamento.

-Il PAPA a Montecitorio. Accogliendo l’invito fattogli qualche anno fa da Violante, il Papa è

andato a Montecitorio dove, per l’occasione, erano riuniti Senatori, Deputati e Governo.

E’ stato un avvenimento eccezionale, non solo perché Giovanni Paolo II° è il primo Papa, dopo 140 anni e dopo l’avvento della Repubblica, che entra a Montecitorio, ma per il messaggio che ha indirizzato al Parlamento e al Paese molto attinente a problemi, anche urgenti, che riguardano il popolo Italiano.

Ha parlato della famiglia, delle poche nascite, della scuola, della solidarietà con i più deboli, delle minacce per la pace, delle validità delle diversità, del valore dell’uomo per quello che è e non per quello che ha, dell’Europa, nonché della necessità di clemenza con riduzione di pena per i carcerati.

E’ stato molto applaudito (non da tutti su alcuni argomenti) ed ha suscitato ammirazione e commenti positivi tra tutte le rappresentanze politiche, tra i fedeli e i laici.

Nel campo politico (iniziative governative e parlamentari) grande rilievo hanno avuto la manovra economica e la legge Cirami.

La manovra economica, di oltre venti miliardi di euro, si è resa necessaria per "aggiustare" i conti dello Stato e le previsioni di bilancio sconvolte dalla situazione reale, mal prevista e mal gestita dal Ministro Tremonti; è stata oggetto di battaglie parlamentari e nel Paese, perché inadeguata alle varie e vere esigenze.

E’ passata solo per la forza dei numeri in Parlamento, ma è stata contestata dai Sindacati, dalla Confindustria, dai Comuni, dalle Province e dalle Regioni e da diverse Associazioni di categoria.

In particolare, per il Sud, oltre alle chiacchiere vuote del Ministro e di Berlusconi, nella manovra non c’è nulla di positivo. Anzi………

Perché il Sud resta alquanto danneggiato.

La legge Cirami, fatta con somma urgenza, ha destato un grosso scandalo perché voluta dal centro destra per favorire Previti e Berlusconi imputati nei processi in corso a Milano e si aggiunge alle altre leggi fatte prima, per interessi personali (vedi falso in bilancio, tassa registro per i beni superiori a 200 milioni, etc.).

Lo sdegno della maggioranza dei cittadini è stato manifestato ampiamente non solo in Parlamento ma pure nelle piazze ove campeggiavano i cartelloni con la scritta "VERGOGNA".

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In questi giorni il dibattito parlamentare, oltre che il bilancio di previsione 2003, riguarda i temi della giustizia, della clemenza per i carcerati alla quale si oppongono tenacemente Alleanza Nazionale e la Lega Nord, della " devolution", che Bossi vuole imporre a tutti i costi, naturalmente per favorire le Regioni del Nord e danneggiare ulteriormente quelle del Sud, aumentando le distanze e spaccando il Paese.

Il governo e la maggioranza che pur comincia a presentare qualche crepa, va avanti a "testa bassa", con prepotenza ed arroganza sentendosi forte per i numeri su cui può contare in Parlamento: respinge qualsiasi osservazione e proposta dell’opposizione, non accetta la discussione e il confronto democratico.

I cittadini e gli elettori, almeno, ne prendano atto.

La condanna di Andreotti a 24 anni di carcere ha riproposto il tema della Giustizia, ovvero della riforma giudiziaria. Ma anche su questo argomento la maggioranza vuole andare avanti da sola, respinge qualche apertura perché vuole assoggettare la Magistratura al potere politico, non riflettendo che le maggioranze cambiano e il potere politico non resta sempre nelle stesse mani. Per questo la riforma va fatta da tutti e non da un solo schieramento politico.

In quanto alla clemenza per i carcerati proposta dal Papa, si potrebbe raggiungere in Parlamento la maggioranza dei due terzi favorevoli. Si discute, ma ancora un accordo non c’è.

A PALERMO, oltre alle manifestazioni dei precari, degli operai della Fiat e del cantiere navale, dei "girotondi", del Social Forum e della lotta di altre categorie, a livello governativo tutto è "quieto". Sono rientrate le liti tra i partiti di maggioranza, scoppiate in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera, soprattutto, tra Alleanza Nazionale e Forza Italia.

I problemi seri restano in cancrena e la situazione economico-finanziaria della Regione è letteralmente fallimentare.

Un risveglio, però, forse, ci sarà non appena i deputati non potranno più ricevere lo stipendio per mancanza di fondi, essendo ormai le condizioni di cassa vicine alla bancarotta.

Il Governo che ha tanto sperperato è alla ricerca spasmodica di prestiti.

A RACCUJA , politicamente non succede granché. Delle riunioni del Consiglio comunale non c’è molto da dire. Vengono portati in discussione argomenti di poca importanza e la maggioranza si rifiuta, comunque, di discutere e approfondire le proposte anche se ciò, nell’ultima seduta, lo ha chiesto il Sindaco a proposito della proposta di accettare o meno l’adesione di Castroreale come socio del Consorzio dei Nebrodi, ora Tindari-Nebrodi.

Quando si citano norme o articoli di legge da osservare, i Consiglieri di maggioranza addirittura si scandalizzano e alle osservazioni dell’opposizione rispondono: "la maggioranza ha scelto così e basta! Noi approviamo!".

Infatti, per loro la legge è quella di approvare, sempre e comunque, le proposte della "maggioranza" e di rendere immediatamente esecutive le delibere.

Per quest’ultima decisione, il compito di fare la proposta è sempre del Consigliere Gaudio, del DS che, peraltro, quasi sempre, NON si rende conto di quello che dice. Per esempio, parlando del Consorzio dei Nebrodi, ha denunciato che "si è preso i soldi senza mai dare niente a Raccuja", ma, LO STESSO, avrebbe votato a favore dell’ammissione a socio di Montalbano.

Più grave è, però, la sua affermazione che il "Piano Regolatore Generale qualcuno se l’è fatto ad uso proprio", nella passata Amministrazione.

Che voleva dire? Chi voleva accusare? Perché non specificava o faceva il nome del o dei "colpevoli"?

Ma per il PRG non ha votato a favore anche lui ?

Andiamoci piano, signori! con le false accuse propagandistiche e con la violazione delle norme amministrative.

Potrebbero non sempre essere tollerate.

Comunque, chi si distingue di più nel Consiglio è sempre il Presidente.

Continua ad oltrepassare la sua specifica funzione, come gli è stato detto nel Consiglio stesso. Vuole fare anche il Consigliere, il Capo gruppo, l’Assessore e il Sindaco intervenendo in loro vece e, talvolta precedendoli o ignorando e trascurando qualche loro proposta o considerazione.

Non si rende neanche conto che, così facendo, offende quegli amministratori.

(Meno male che, forse, neanche loro se ne rendono conto).

Interrompe di continuo tutti coloro che prendono la parola, indipendentemente se appartengano alla maggioranza o all’opposizione e fa loro sempre premura di concludere.

Con riferimento a questo giornale ha detto in Consiglio che "bisogna avere più rispetto del Prof. Adornetto".

Precisiamo che con questo giornale il Professore Adornetto non ha proprio niente a che vedere.

Questo giornale si è sempre riferito e si riferisce allo pseudo uomo politico Adornetto che nei suoi "trent’anni" di Consigliere Comunale ha sempre mirato e tramato (vedi anni ‘80 quando, da indipendente, ha firmato, politicamente immotivata, una mozione di sfiducia contro il Sindaco e la Giunta perché i suoi colleghi indipendenti non avrebbero mantenuto la promessa di fargli fare due anni di Assessore) per ottenere un incarico prestigioso al Comune, senza mai domandarsi se, nel merito, gli poteva spettare.

Eppure, ha fatto anche il Sindaco. Però, ha lasciato tutti scontenti; anche i suoi che non l’hanno più ricandidato.

E questo l’ha capito. Per cui, con "mirabile" ingegnosità, si è trasferito nell’altra sponda politica, in verità a lui più congeniale, portandosi appresso, purtroppo, tanti ingenui compagni che si sono ridotti a non poter più parlare contro Berlusconi o contro Astone.

Ahimè, si confortano parlando contro Barone. Bravi, veramente!

L’ultima trovata della "maggioranza" è quella di volere impedire con un Regolamento che i capigruppo possano avere diritto di replica e che ve ne sia più di uno per la maggioranza e più di uno per l’opposizione.

Naturalmente, quelli della maggioranza non si preoccupano perché non parlano mai, ad eccezione di un paio che pronunciano, talvolta, qualche battuta, sempre non pertinente e fuori luogo.

Qualcuno sostiene che era meglio prima, perché "quello" almeno parlava sempre.

Lo ripetiamo: non c’era niente da aspettarsi da una tale compagine.

Né intendiamo condannarli questi improvvisati amministratori, perché, continuiamo a dire: non sono in grado di svolgere quel compito.

Raccuja 24.11.2002 f.barone

 

HANNO MANTENUTO LA PROMESSA

 

I candidati della lista amministrativa numero UNO, UNITI PER RACCUJA, hanno promesso nella campagna elettorale che avrebbero, in ogni caso, tenuti informati periodicamente i cittadini sull’attività comunale. Mantenendo la promessa, l’altra sera hanno tenuto un Comizio in Piazza XXV aprile.

Hanno parlato il Prof. Salpietro Cono e il Geom. Carlo Martella.

IL PRIMO, ha riferito circa il ricorso presentato dalla sua lista al TAR di Catania per chiedere la correzione del risultato elettorale proclamato nella riunione dei Presidenti di seggio, che ha dato la vittoria all’Avv. Mastrantonio ed alla sua lista, per via dell’annullamento di diverse schede votate a favore di Salpietro e della assegnazione alla predetta candidata di voti che, invece, andavano annullati.

Ha comunicato che il TAR di Catania ha accolto il ricorso, ha disposto la verifica di 16 schede e ha rinviato ogni decisione all’udienza che si terrà nella seconda metà di febbraio.

In quanto all’attuale Amministrazione ha denunciato l'inefficienza completa dimostrata in questi cinque mesi dal Sindaco, dalla Giunta e dalla maggioranza consiliare, che non hanno fatto alcunché nell’interesse del Comune perché, oltretutto, sono inconcludenti.

Ha sottolineato che "su certe cose non si può transigere". "Non si può svendere tutto a favore di altri Comuni (vedi Segretario, Assistente sociale, e, poi, Comandante Vigili, Ragioneria ed altro)". "Non è un Consorzio, quando si delega tutto a un solo Comune!).

Riguardo ai rimboschimenti restituiti al Comune afferma che mai, in passato, la Forestale è riuscita a farlo per la ferma opposizione delle Amministrazioni comunali. Invece, con questa l’ha fatto.

Circa l’Ufficio postale di Zappa, ancora chiuso, ha ricordato che la passata Amministrazione aveva concordato la riapertura assumendo a proprio carico la spesa per i locali. E domanda: cosa ha fatto in proposito questa Amministrazione? Ha promesso che avrebbe fornito un servizio di autobus gratis, Zappa-Raccuja e ritorno, per consentire ai pensionati di venire a riscuotere la pensione in paese.

Ma non ha mantenuto la promessa, non ha provveduto. E i vecchietti di Zappa vanno chiedendo: come è finito con l’autobus?

Sul volantino-invito agli automobilisti perché rispettino il codice stradale, ritenuto non utile, ironizza: forse, l’hanno fatto per far sapere chi è l’Assessore alla viabilità.

Il Consigliere, Geom. Martella, si è assunto il compito di riferire e commentare minuziosamente sulla NON attività dell’Amministrazione comunale, partendo dagli impegni e dalle promesse fatte durante la campagna elettorale.

Ha citato uno per uno i punti programmatici offerti agli elettori dalla lista numero TRE che amministra il Comune, forse fino a febbraio, ed ha stigmatizzato che nessuno di essi è stato attuato.

Ha sottolineato il fallimento dell’estate Raccujese e l’inconcludenza delle riunioni del Consiglio comunale perché i Consiglieri di maggioranza, per preconcetto…..forse, non accettano il confronto con quelli dell’opposizione e neanche tra di loro approfondiscono gli argomenti posti all’o.d.g.: hanno la consegna di votare solamente, e sempre "a favore".

Ha aggiunto che in Consiglio c’è, poi, il Presidente Adornetto, che vuole fare tutto lui: come ""U MASTRU A SCUPA"" di vecchia memoria, che durante le partite di gioco voleva prevaricare su tutto e su tutti.

Ha condannato il fatto che nessuno dell’Amministrazione di Raccuja ha partecipato alla riunione del Consorzio dei Nebrodi che, ancor prima del pronunciamento del Consiglio, ha considerato ammesso come socio il Comune di Castroreale, Comune lontano da questa zona e con interessi completamente diversi dai nostri.

Ha trattato altri punti, soffermandosi in particolare sul funzionamento degli Uffici e sul comportamento di alcuni dipendenti, sostenendo che la precaria situazione deprecabile del passato si è fortemente aggravata e che l’arrivo di questa Amministrazione, addirittura, ha rincuorato i più negligenti, che se ne stanno più fuori che dentro, e che la loro funzione è quella di fare politica e pettegolezzo. Ha ricordato e precisato che durante la campagna elettorale non ha minacciato nessuno: ha semplicemente detto che nel Comune bisognava mettere ordine. Invece,…….purtroppo è peggio di prima.

 

La Redazione

 

"" cose""….. locali

 

LAVORI INUTILI O… QUASI

Dietro l’ambulatorio medico si sta lavorando alacremente per demolire e poi ricostruire un alto muro di sostegno della campagna per fare una scala in cemento che prima, forse volevano fare incassata o al posto del muro.

Non si sa perché e non si sa a cosa serviranno questi lavori.

La gente se lo chiede, ma non riesce a spiegarselo.

Per dare l’accesso al terreno soprastante, sarebbe bastata una scala metallica addossata al muro e non una scala in cemento armato, per metà sempre addossata al muro.

Non riteniamo che sia un lavoro utile quello che si sta facendo, forse perché non riusciamo ad entrare nella geniale mentalità di chi l’ha proposto.

Quasi inutili sono i lavori di demolizione e ricostruzione del muro accanto al Monumento ai Caduti, perché non servono a realizzare un marciapiede e ad allargare la visuale della strada: che per questo dovevano farsi!

Bastava ritirare il muro, allo spigolo, di altri cinquanta centimetri.

Certo, c’era un progetto; ma ciò non impediva agli attuali Amministratori comunali di intervenire ugualmente per rendere utile l’opera.

 

E’ CURIOSO

E’ stato affisso e diffuso qualche settimana fa un INVITO, dell’Assessorato comunale alla viabilità, agli automobilisti di Raccuja per "una più attenta osservazione delle norme di circolazione stradale" riguardo al limite di velocità, ai divieti di sosta, "etc.", con avvertenza che i trasgressori saranno sanzionati e "si ringrazia per la collaborazione".

Nulla da eccepire per la sincerità che ha ispirato tale iniziativa.

Ma…come stanno le cose?

Intanto, il richiamo al codice di circolazione stradale agli automobilisti indisciplinati di Raccuja (la maggior parte, in verità) ci sembra …superfluo.

Innanzitutto, perché il codice impone anche un'efficiente segnalazione verticale ed orizzontale alla quale deve provvedere il Comune.

E a Raccuja, non ci siamo, come non ci siamo affatto per la vigilanza che viene svolta mediocremente SOLO in Piazza XXV aprile, o meglio davanti alla Banca.

Poi, perché mancano i posteggi e le strade sono strette.

Allora? Lo sappiamo tutti che i posteggi non si possono inventare e che le strade non si possono allargare.

Però, si potrebbe disporre il senso unico permanente per tutte le autovetture: in tal caso la circolazione migliorerebbe, così come è sempre migliorata, quando per qualche settimana questo provvedimento è stato adottato.

Ecco! Non si capisce perché non viene adottato in permanenza.

Si sa che si oppone qualche esercente. Ma l’interesse generale dei cittadini non viene prima dell’interesse di uno o due esercenti?

E, poi, quale danno può derivarne per l’esercente, specialmente se si tratta di una farmacia?

Ovviamente, va anche predisposta e curata un'adeguata segnaletica verticale e orizzontale.

E, DOPO, il "sanzionamento"!

 

GUARDIA MEDICA. C’è il rischio a Raccuja di perdere la Guardia Medica.

La politica regionale del risparmio prevede la chiusura di Guardie Mediche e Presidi Sanitari in decine e decine di Comuni siciliani. Ancora il dettaglio del piano lo tengono nascosto.

Ma c’è. I nomi dei Comuni compresi nel piano di soppressione non si conoscono, ma tanti Comuni stanno già all’erta.

Per questo, qualche settimana fa si è tenuta a Palermo una riunione di Sindaci della quale ha dato notizia la televisione, anche con immagini nelle quali si notavano il Sindaco di Brolo e quello di Falcone. C’era qualcuno dell’Amministrazione di Raccuja? Non lo sappiamo. Sappiamo però che il Consiglio Comunale è stato invitato a votare un o.d.g. (e lo ha già votato all’unanimità), predisposto , forse, dal Comune di Brolo contro il predetto piano sanitario, o.d.g. che a noi è sembrato troppo blando, soprattutto perché non richiama l’attenzione della cittadinanza a vigilare ed eventualmente a mobilitarsi per difendere la Guardia Medica di Raccuja, tanto necessaria, in attesa di un "nuovo" medico comunale.

Riteniamo che l’attuazione del piano slitterà a dopo le elezioni comunali della prossima primavera, ma ciò non toglie che il pericolo della soppressione della Guardia Medica di Raccuja RESTA.

 

ARRIVERA’ IL METANO A RACCUJA ? Potrebbe arrivare (pur se non si sa quando) ora che il progetto globale del vecchio Consorzio in cui c’è Raccuja è stato finanziato.

Ma potrebbe anche non arrivare negli stessi tempi degli altri Comuni, sia perché il progetto è globale, sia perché non sono più adeguati i prezzi dell’epoca di progettazione, sia per altri dubbi ancora non scongiurati. Dipenderà anche da dove cominceranno i lavori.

E, proprio per questo ultimo punto, l’Amministrazione comunale deve avere la "capacità" di ottenere che i lavori di Raccuja precedano o, comunque, non siano successivi nel tempo a quelli degli altri Comuni.

Diversamente, chi lo sa quanti anni ancora bisogna aspettare.

 

Castello Branciforti

 

La tragedia di S. Giuliano di Puglia col sacrificio delle povere vittime ci porta a pensare, a riflettere, soprattutto per il dubbio che il crollo della Scuola sia stato causato dal grosso errore di realizzare una sopraelevazione su una struttura portante inadeguata.

Ma, purtroppo, in Italia moltissime Scuole e locali pubblici non hanno certificazione tecnica aggiornata sulla loro agibilità e stabilità. In tanti Comuni, solo dopo quella tragedia, si sta provvedendo a fare accertamenti.

E noi diciamo che si devono fare anche a Raccuja.

E pensiamo alle condizioni del Castello Branciforti.

Il crollo del solaio poteva verificarsi anche qua, in occasione di qualche riunione affollata. Meno male che qualcuno ha dato l’allarme e il Castello è stato chiuso.

Però, malgrado ora si dica che tutto è stato riparato, noi non ci fidiamo! E lo abbiamo detto e lo ripetiamo perché: ancora i solai sotto i passi vibrano, vi è qualche leggera infiltrazione di acqua dal tetto (le grondaie sono state costruite sopra il muro portante), il muro davanti presenta rigonfiamento, l’intonaco esterno è letteralmente sbriciolato.

Prima di riaprirlo al pubblico occorre un accertamento rigoroso da parte di tecnici, ma onesti e competenti, senza escludere un sopralluogo dei Vigili Urbani.

Raccuja 23.11.2002 Francesco Barone

 

Spigolature

 

-Roberto Benigni, a proposito del SOCIAL FORUM dei NO GLOBAL di Firenze e in

contrapposizione alla Fallaci:

"Non chiudete nulla, aprite tutto. Non può accadere alcunché: tutti saranno travolti, sommersi dalla bellezza della città, che li inonderà. Sarà come trovarsi su una nuvola e su una nuvola non può accadere nulla, si è senza rischi, al massimo arriva la pioggia".

 

-Heidi Giuliani, la mamma di Carlo ucciso a Genova, inaugurando il Forum europeo di Firenze:

"Guardate questa piazza e poi ditemi se questi sono terroristi. Il mondo è malato per troppi problemi e diffidenze, ma qui oggi è un bel giorno perché tante persone libere e oneste si mettono insieme con generosità e passione". Porgendo il saluto ai giovani aggiunge: "a loro affidiamo il futuro, chiediamo perdono degli errori passati: grazie Carlo". Poi, il suo "pensiero sottovoce" lo rivolge "ai bambini e alle maestre morti nel terremoto del Molise, ai bimbi della Palestina, dell’Afganistan e di tutti i Paesi dove si muore di guerra, fame, malattie, sfruttamento, ai bambini schiavi e senza domani".

 

-Estela Carlotto, la nonna-leader di Piazza de Mayo, da 25 anni dedicata alla ricerca dei

bambini rubati dai golpisti argentini alle donne che partorivano nei centri di tortura, presente al Social Forum di Firenze, alle domande dei giornalisti ha risposto sull’esperienza di Firenze: "Un’enorme soddisfazione. Un’ulteriore conferma che gli europei e i latino-americani hanno idee comuni e possono lottare insieme pacificamente"; sull’allontanamento dall’influenza degli Stati Uniti: "Certo. In questo senso la vittoria di Lula alle presidenziali in Brasile è un incoraggiamento per tutti noi" e sul messaggio a Firenze: "Un invito alla speranza. Rivolto soprattutto ai giovani. Io ho portato la mia esperienza di impegno e di lotta come cittadina argentina e nonna di Plaza di Mayo: se il popolo unisce le forze, può davvero cambiare questo mondo".

 

-Giancarlo Fini, in merito alla clemenza chiesta dal Papa per i carcerati, tra l’altro, ha

dichiarato:

"Sono contrario ad ogni intervento di carattere perdonista come la

grazia, l’indulto o l’amnistia , strumenti che in altri contesti hanno legittimità. Per

noi il principio da difendere è la certezza della pena immaginando anche forme di

espiazione diverse dal carcere". E, irritato, contraddicendo Berlusconi: " La grazia a

Sofri è inopportuna".

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