IL NUOVO RISVEGLIO

Giornale Murale Indipendente iscritto al n.154 R.S. del Tribunale Patti

Direttore Responsabile: Giuseppe Restifo

Redazione: Via Gramsci, 12 - 98067 RACCUJA

 Giornale Murale n.1 del 20.01.2002

La situazione

 

Queste settimane sono state cruciali per la politica italiana.

    - Le dimissioni del ministro degli esteri Ruggiero, mostrate prima come "divorzio consenziente" e poi, in Parlamento da Berlusconi, come "tempo scaduto dall’affidamento dell’incarico" (ce n’è voluta di faccia tosta per tentare di imbrogliare gli italiani), hanno senz'altro dimostrato quanta discordia c’è tra i Ministri, e non solo sulla politica europea.

Ruggiero ha invece dichiarato: non ho nulla da spartire con questa maggioranza.

Berlusconi, in ogni caso, non si è scomposto. Ha riparato subito: assumendosi l’incarico ad interim.

Ci penso a tutto IO, è il suo slogan.

    - Il tentativo non molto nascosto, anzi molto scoperto, di insabbiare il processo SME in corso a Milano e quegli altri che devono ancora avviarsi, in cui sono imputati Berlusconi, Previti ed altri loro amici, ha prodotto, oltre ad un duro scontro politico, la vivace protesta dei Giudici in tutta Italia, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario.

Veramente è da tanto tempo che il centro-destra ed i tangentisti attaccano la Magistratura ritenendo che i loro big siano intoccabili e debbano restare impuniti e, comunque, anche perché intendono prendersi qualche rivincita.

Si parla di riforma della giustizia più che per migliorarla, per assoggettare i magistrati al potere politico.

Infatti, si chiede la divisione delle carriere per introdurre la norma che le Procure (i pubblici ministeri) di fatto dipendano dal Governo, più che dalla Magistratura. Così, diventeranno soggetti al potere politico e, in tal caso, diciamo noi, addio indipendenza.

Certo, farebbe comodo un tal provvedimento ai politici & loro amici sottoposti a giudizio, per poter condizionare a piacimento ogni iter processuale.

Ma ben altri, secondo noi, sono i provvedimenti che occorrono per riformare la giustizia la quale deve restare sempre indipendente, perché "la legge è uguale per tutti".

Su questi temi, evidentemente, lo scontro politico è aspro e addirittura circola la parola "golpe" che il centro destra rivolge ai Magistrati e che l’opposizione rivolge al Governo.

E’ un momento delicato e preoccupante.

RESISTERE! RESISTERE! ha proclamato il giudice Borrelli; e noi siamo d’accordo perché le riforme che vogliono Berlusconi e le destre possono prefigurare la fine lenta della democrazia (qualche sintomo c’è già stato).

L’altro argomento, di notevole importanza, riguarda la vertenza sindacale in atto, sulla previdenza e sui licenziamenti.

    Il Ministro Maroni, per conto del Governo, fa il duro pur se qualche volta dice di essere "aperto". Difende a tutto spiano la richiesta del padronato di abolire l’Art.18 dello Statuto dei lavoratori che prevede, in caso di licenziamento ingiustificato, la riassunzione giudiziaria. Questo tipo di "flessibilità" (così la chiamano la facoltà del padrone di licenziare il lavoratore, quando vuole e a suo piacimento), sicuramente è stata, nella campagna elettorale, una promessa fatta dal centro-destra alla CONFINDUSTRIA la quale, essendo molto interessata, sprona il Ministro… ad andare avanti, senza badare ai Sindacati.

Si vuole abolire, così, una conquista dei lavoratori per ridare al datore di lavoro l’arma del ricatto che, in passato, tante amarezze o subordinazioni ha causato al dipendente, perché iscritto al sindacato, perché di sinistra e persino perché portava in tasca un giornale di sinistra o per un semplice capriccio del padrone o del capo squadra.

Queste cose non possono e non devono dimenticarsi.

Si verificavano anche nel nostro Comune. Non si deve tornare indietro! Oltre al danno sarebbe un tradimento per coloro che hanno tanto lottato per liberarsi.

    Vi è poi il problema delle pensioni: la proposta di riforma presentata da Maroni e dal Governo, così come è concepita, è giudicata inaccettabile dai sindacati; solo la CONFINDUSTRIA l’accetta perché favorisce il padronato, facendogli sconti sui contributi.

Ma senza risolvere il problema. Anzi lo aggrava, pregiudicando la futura pensione dei giovani lavoratori.

Fortunatamente i sindacati, CGIL – CISL- UIL, sono uniti.

Il tentativo del Governo di dividerli è fallito. E fallirà l’altro tentativo, di fare accordi separati.

    In campo internazionale, rattrista molto la situazione che si è creata in medio oriente. Rispetto alla speranza di pace si torna indietro, abbastanza indietro.

I protagonisti della controversia sono ormai i carri armati israeliani che, giorno per giorno, ammazzano palestinesi, distruggono caserme, case, strade e aeroporti, impianti radio, occupano territori e tengono sotto assedio Arafat.

Anche qualche terrorista palestinese si dà da fare, ma lo scontro sembra alquanto impari e serve solo a Sharon come scusa per intensificare la scorribanda dei carri armati e dell’esercito nel terreno avversario.

Purtroppo, manca un intervento significativo e autorevole dell’ONU e gli USA stanno dalla parte dei loro alleati israeliani, malgrado qualche riconoscimento verbale del diritto ad uno Stato Palestinese.

La situazione è molto difficile, ma si ha l’impressione che la destra israeliana e Sharon non abbiano alcuna volontà di trattare perché, forse pensano, piuttosto, ad accorpare e ad assoggettare la terra e il popolo palestinese.

I socialdemocratici partecipano al Governo ma, purtroppo, non hanno la forza di frenare Sharon e di impedire le continue cruente irruzioni in territorio palestinese.

Intanto, riteniamo che il mondo non debba consentire la continuazione di questa tragedia, anche per le gravi conseguenze di carattere internazionale che provoca e, invece, debba, senza ulteriore indugio, intervenire in qualche modo per farla cessare.

    Della Regione Sicilia non c’è molto da dire, anche perché le ferie natalizie dei deputati sono state abbastanza lunghe e, quindi, improduttive.

Le uniche novità sono:

Cosa si voleva di più?

    A Raccuja cresce la lista dei miliardi "l’ho portato IO". Siamo veramente confusi, soprattutto per convertirli in euro.

Si chiude il Castello (vedi nota a parte).

Fortunatamente, però, non si chiude più l’acqua.

D’altra parte, quanto prima, in vista delle elezioni, pare che arrivi il Commissario; e sarà altra perdita di tempo ed altre spese.

Per le prossime elezioni, forse cominciano i preparativi per la formazione delle liste elettorali, ma ancora non siamo aggiornati.

Si scorgono solo piccoli capannelli e, alla chetichella, un certo via vai di personaggi che trafficano per procurarsi la candidatura.

Ancora, però, ufficialmente nulla, neanche da parte di chi intende riciclarsi.

Diamo appuntamento al prossimo numero, su questo tema.

19 Gennaio 2002

f.barone


IN PRIMAVERA ELEZIONI AMMINISTRATIVE

 

La Regione Siciliana ha già stabilito che in primavera si celebreranno le elezioni amministrative per il rinnovo di Consigli Comunali e Sindaci, in circa 170 Comuni.

Il risultato elettorale nei più grossi Comuni sarà un test politico interessante, perché lì vengono presentate liste di partito.

Nei piccoli Comuni, invece, non sarà un test utile per i singoli partiti, in quanto, di solito, vengono presentate liste miste, composte da coalizioni locali abbastanza eterogenee. Infatti, in tali comuni, in passato, si è verificata l’impossibilità di distinguere lo schieramento di destra da quello di sinistra.

Comunque, in primavera, si voterà anche a Raccuja.

Già se ne parla. Ma c’è molta confusione e tante incertezze.

Infatti, in questi cinque anni, non sembra che vi siano stati chiarimenti tra i partiti o che siano maturate, chiaramente, scelte convincenti per la formazione delle liste.

La situazione politica non è affatto migliorata, malgrado il fallimento assoluto dell'amministrazione uscente: la maggioranza si è spaccata ed anche la minoranza.

Di tali spaccature ha guadagnato il Sindaco, perché, malgrado tutto, con banali giustificazioni, non si è voluto sfiduciarlo.

In Consiglio, di volta in volta, sui singoli argomenti, si è formata una maggioranza occasionale, tirando….." a campare",

Tutto ciò ha aggravato molto le precarie condizioni generali del paese perché non si è fatto nulla ed è solo "fiorita" la disamministrazione in tutti i campi. Né sono migliorati i rapporti tra i partiti.

Ci siamo dovuti tenere, per più di quattro anni, un Sindaco incapace, sbruffone e vanaglorioso che con la bocca ci ha inondato di miliardi e miliardi, ma che nulla ha fatto e nulla ha ottenuto per Raccuja.

Non ha fatto nemmeno le relazioni semestrali come per legge e, persino, non ha neanche risposto alle interrogazioni dei Consiglieri.

A Raccuja si è giunti al fondo.

Ma, punto e a capo; purtroppo, non si scorgono utili prospettive.

Il paese si è spopolato - senza voler dire che è tutta colpa dell’amministrazione uscente -. Sta di fatto che vi è carenza anche di materiale umano, soprattutto perché i giovani non dimostrano di volersi interessare di problemi amministrativi; forse, pensando che devono andar via anche loro.

Tuttavia, non vogliamo essere pessimisti a tutti i costi.

L’occasione delle elezioni può anche essere utile, specialmente se non sarà come la volta scorsa che tutti volevano fare il Sindaco. (Pur se ora il Sindaco, buono o cattivo, percepisce 2.800.000 lire al mese, equivalenti a 1.446, 08 euro.)

Bisognerebbe fare molti passi indietro, umilmente, se si vuole salvare in qualche modo Raccuja; abbandonando discordie inutili e personali, ambizioni fuor di luogo e dannose, ricompattare la gente e non le sole piccole "sette".

19 Gennaio 2002 f.b.


Spigolature

 

   - Fagocitato anche il Banco di Sicilia

Anche il Banco di Sicilia è stato accorpato al Banco di Roma, grazie alla politica della Banca d’Italia che, ormai da diversi anni, con provvedimenti più o meno scoperti, impone il trasferimento al Nord del risparmio del meridione.

Ovviamente, l’intento è quello di concentrare al Nord tutte le leve di comando delle risorse finanziarie per favorire l’utilizzo del denaro ai padroni del vapore con la conseguenza automatica che il Sud resterà sempre più indietro.

    - Bush è svenuto per un boccone andatogli di traverso

Il Presidente degli Stati Uniti, alcuni giorni fa, è svenuto e, cadendo a terra, si è ferito. Non gravemente.

Qualcuno maligna che la causa non sia stato il boccone, ma lo stress dovuto al fallimento della ENRON, grande società americana dell’energia ( petrolio, etc) che ha finanziato la sua campagna elettorale.

    - Aumento velocita’ sulle strade a 150 Km l’ora

Il governo Berlusconi propone che il limite di velocità sulle strade sia aumentato da 130 a 150 Km l’ora.

In compenso aumenterà la statistica degli incidenti automobilistici e dei morti sulle strade.

Ma come si fa a scontentare i "padroni del vapore" che possiedono le grosse cilindrate?

    - Riaprire le case chiuse

Berlusconi, per evitare alle proprie figlie lo sconcio della vista di passeggiatrici sulle strade, vuole aprire le case chiuse. Pensa, forse, ai privati che potranno fare grandi affari, aprendo aziende in quel genere d’attività.

    - Chi l’ha visto?

In Afganistan la guerra è quasi finita. Di bin Laden, non si è vista fino ad ora neanche l’ombra. Gli strateghi se lo sognano: ora in una caverna, ora su una montagna o che fugge sul mare, o rifugiato in una nazione che intendono attaccare, infine anche morto.

Eppure, nella guerra contro bin Laden vi sono state tante povere vittime innocenti.

    - Sospeso il progetto Moratti di riforma della scuola

Il Consiglio dei Ministri ha "sospeso" la proposta Moratti di riforma della scuola perché nemmeno alcuni gruppi della maggioranza lo condividono.

Tanto è brutta!

Avevano ragione, quindi, gli studenti ed i professori che qualche settimana sono scesi in piazza per contestarla.

    - Non s’ha da fare

"Non s’ha da fare" il processo SME in cui sono imputati Berlusconi e Previti per corruzione di magistrati e per falso in bilancio. Lo ha stabilito il centro-destra che sta cercando tutte le strade per bloccare i giudici e sospendere la prosecuzione del processo.

Evidentemente, si sospetta che i due possano essere condannati.

    - Argentina in grave crisi

La crisi economica argentina ha superato ogni limite. La rivolta è stata continua ed imponente. La moneta è stata svalutata di oltre il 40% rispetto al dollaro e manca da mangiare.

Questi sono i risultati della globalizzazione, come la vogliono i liberal-capitalisti.

    - Siamo già all’azienda Berlusconi?

L’On.le Berlusconi ha asserito che punirà o premierà i ministri, in base ai risultati del loro……..impegno, risultati che egli stesso giudicherà. Come se i ministri fossero suoi dipendenti privati.

Nessuno ha fiatato.

L’Italia è già un’ azienda privata? Resterà tale o, piano piano, ahimè, diventerà una dittatura? Purtroppo, le premesse ci sono. La Loggia ha dichiarato che siamo all’anno UNO dell’era Berlusconi.

Gennaio 2002


 I.C.I. - MALCONTENTO E PROTESTE

 

    Circa gli accertamenti comunali per l’imposta I.C.I ., si parla di cartelle pazze, in molti Comuni. Naturalmente, non è escluso RACCUJA.

Ma, sono le cartelle…. pazze? Oppure……chi le spedisce?

Nel nostro Comune le notifiche delle cartelle, o meglio degli accertamenti pazzi, sono state fatte durante le feste di Natale (Non si poteva fare un augurio migliore ai contribuenti!).

In effetti - non avendo provveduto prima e il 31 dicembre sarebbe scaduto il termine - si è disposta la consegna delle dannate cartelle con urgenza, con lo straordinario e come…."erano erano", per evitare la prescrizione. Così, a causa della fretta,….diranno, senza alcun effettivo accertamento e controllo, ai contribuenti è stata notificata una cartella contenente molti dati inutili, molti errori, grosse cifre non dovute, da pagare entro termini perentori, con allegato il modulo di versamento già stampato.

    La notifica è stata fatta anche a tanti che avevano già pagato.

Infatti, (oltretutto, non essendo stato tenuto conto neanche delle correzioni e degli aggiustamenti concordati presso l’Ufficio comunale Imposte per gli anni 93-94- e 95 e ignorando chi aveva già pagato) le cartelle di Natale, risultano veramente delle…… cartelle pazze.

Addirittura, la detrazione per la prima casa è stata calcolata in 180 mila lire, anziché 200.

I terreni compresi -sulla carta- nelle zone C -al solito- sono stati stravalutati, (non si sa da chi, con quale criterio e legittimità: L. 50.000 o 30.000 o 20.000 al mq.), pur se non valgono nulla:

-perché ubicati molto distanti dai nuclei abitati, ove non esiste alcun piano di lottizzazione o qualche opera di urbanizzazione prevista sulla carta (p.e.strada) e alla costruzione della quale avrebbe dovuto provvedere il Comune e, quindi, dove nessuno può avere interesse a fabbricare;

-o perché sono assolutamente inedificabili per la giacitura in forte pendenza del suolo o per la inadatta o striminzita figura geometrica della particella, o per via delle prescrizioni e restrizioni cui sono sottoposti, previste dalle norme urbanistiche emesse successivamente alla formazione del programma di fabbricazione (ci riferiamo principalmente, alle norme antisismiche e a quelle sui vari obblighi delle distanze).

    Di tutto questo non si è tenuto conto per niente e si sono appioppate valutazioni strabilianti e inaccettabili, come se veramente si trattasse di aree edificabili. In molti casi, però, più che di eccessiva valutazione, si tratta addirittura di abusiva tassazione.

Certamente, non è meno grave il fatto che si chieda il pagamento dell’imposta anche a chi, nei giusti termini, l’ha già assolto.

Perche’ non è stato fatto un serio controllo su chi aveva pagato?

Mancava forse la disponibilità di personale? E ci chiediamo ancora: è questo il modo di trattare i contribuenti e di amministrare la cosa pubblica?

   In verità, resta da dire che questa è l’ennesima prova della assoluta disamministrazione del Comune.

Siamo giunti proprio….. al fondo.

    Se ne renda conto finalmente la gente e al malcontento e alle proteste aggiunga la completa sfiducia in questi amministratori.

Gennaio 2002

la redazione


CASTELLO BRANCIFORTI

 

HA AVUTO POCHISSIMA VITA IL RESTAURO

 

Con grande amarezza scriviamo questo titolo, ma bisogna pur parlarne.

Pochi giorni fa si è scoperto che vi è stato un cedimento di solai e che un tratto della muratura esterna del Castello Branciforti presenta un rigonfiamento.

Siamo fortunati che qualcuno si è accorto. Poteva anche succedere una tragedia, durante l’uso del locale.

L’edificio è stato transennato –cadono pietre nella piazza- quindi, si tratta di una cosa seria.

Eravamo tutti contenti che questo nostro Castello era stato ripristinato.

Ma, in verità, le vibrazioni che si notavano quando c’era molta gente, non convincevano affatto.

Non sappiamo con quali calcoli di stabilità è stato costruito e con quali criteri, ma è certo che il solaio non ha resistito e, forse, il suo cedimento ha causato il rigonfiamento del muro esterno.

Saranno i tecnici ed il Comune, speriamo, ad informarci dettagliatamente e ufficialmente di quanto è accaduto.

Però, francamente, non ci voleva. Pur se, dopotutto, siamo abituati alle opere incompiute per la brutta sorte che hanno avuto il Campo Sportivo, la Casa per gli Anziani, i Rifugi montani, la Palestra ed il ripristino della Scuola Media nonché l’auditorium, che non si sa, ufficialmente, di quali mali od "affezioni" siano state colpite e quando potranno guarirsi. Se guariranno.

Il Castello era il fiore all’occhiello anche di chi non ci aveva messo nulla, oltre alle tabelle ad ogni incrocio di strada.

Comunque, vogliamo dire che non è certamente il direttore dei lavori che deve accertare il danno e le cause, ma un professionista competente e neutrale, perché abbiamo il sospetto che finisca a "scarica barile" con l’Impresa costruttrice. I cittadini si domandano:

Ma se ancora non si è provveduto ad accertare i danni e le cause quando e chi provvederà a farlo?

Come e con quali soldi si faranno le riparazioni necessarie?

Gli organi superiori, a partire dal Consiglio Comunale, Prefetto, Genio Civile, Assessorati e quant’altro -e perché no la Procura- sono stati informati ed è stato richiesto il loro intervento?

Non lo sappiamo; speriamo di si.

Le varie manifestazioni pubbliche e private, intanto, non potranno usufruire di quei locali, né la biblioteca comunale – pur se lì non era ben ubicata - ed è un danno serio per il nostro paese, specialmente perché il Castello era l’unico punto fermo di carattere turistico.

Gennaio 2002 f.b.


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