IL NUOVO RISVEGLIO

Giornale Murale Indipendente iscritto al n.154 R.S. del Tribunale Patti

Direttore Responsabile: Giuseppe Restifo

Redazione: Via Gramsci, 12 - 98067 RACCUJA

 Giornale Murale n.1 del 14.01.2001

LA SITUAZIONE

    In queste ultime settimane, a parte la campagna elettorale già in fase avanzata, hanno "tenuto banco" la finanziaria, le elezioni del Presidente USA, la storia della mucca pazza e la tragica scoperta dei numerosi soldati e civili morti di leucemia causata dall’uranio "impoverito" contenuto nelle bombe e nei proiettili utilizzati dalla NATO qualche anno fa in Kosovo, bombe e proiettili forniti a pagamento dagli U.S.A.., ai paesi Europei.

    In quanto alla finanziaria 2001, dopo tante contrarietà frapposte dall’opposizione che l’ha giudicata elettorale perché prevede riduzioni di imposte, eliminazione dei ticket sui medicinali, aumenti di pensioni, restituzione di tasse già pagate e tanti altri provvedimenti a favore delle famiglie e dei contribuenti e, malgrado, troppe modifiche proposte all’interno della maggioranza, è stata, nei termini, approvata da Senato e Camera ed, ora, è già legge esecutiva.

    Anche l’elezione del Presidente USA ci ha dilettato, purtroppo, per gli intrighi ed i sospetti e soprattutto per il risultato adottato.

    Il grande contrasto tra chi voleva un controllo dello spoglio delle schede, parzialmente fatto, e chi non lo voleva, non la dice tutta sui brogli elettorali: e i grandi dubbi sono rimasti.

    Infine, l’elezione di Bush che, certamente, non è avvenuta per volontà della maggioranza degli elettori americani, ma semplicemente per volontà, peraltro non unanime, della Corte Federale.

    La DEMOCRAZIA dei ricchi americani, tanto osannata dagli occidentali, ha dimostrato che, poi, invece, ha tanti lati assai oscuri e antidemocratici.

    La malattia della "mucca pazza" è stata scoperta in Francia ed ha preoccupato e continua a preoccupare tutti i Paesi importatori di carne bovina per il grave rischio che corrono i consumatori di restarne contagiati.

    Per fortuna, sono scattati immediatamente gli accertamenti ed è stata vietata l’ introduzione di carni francesi in Italia e poi in altri Paesi europei.

    La preoccupazione è stata generale e, purtroppo, ha prodotto gravi danni economici anche per gli allevatori italiani.

    Ma, riteniamo che sia stata e continua ad essere giustificata, fino a quando non sarà garantita dal servizio sanitario nazionale la cessazione del pericolo di contagio.

    Si è appreso che la malattia si è allargata anche alle carni ovine. E’ molto opportuno, quindi, evitare pure la consumazione di queste carni, fin quando, non sarà fornita una documentata garanzia di immunità.

    Altro allarme è giunto dalla Comunità Europea e riguarda le verdure per cui è stata vietata l’importazione.

    Purtroppo, pur di conseguire utili, ci avvelenano con l’uso di "farine miracolose", farine preparate anche in Italia e di cui, meno male, è stata già vietata la vendita dalle autorità sanitarie.

    Perciò, attenzione contro le farine e contro tutti gli alimenti, animali o vegetali, privi di certificazione biologica.

    Di questi ultimi giorni è, invece, lo scandalo scoppiato, prima in Italia poi in Europa e nel mondo, per i crimini di guerra commessi in Bosnia ed in Kosovo, contro le popolazioni e contro i soldati, per l’uso di proiettili e bombe all’uranio "impoverito", fabbricati e forniti a pagamento dagli americani ai paesi della NATO, l’anno scorso.

    Al momento, Mattarella ha detto alla Camera, il numero dei soldati italiani contaminati o morti è di TRENTA. Il più alto, tra gli eserciti impiegati nella guerra per "scopo umanitario".

    Ahimè! Quanta falsità e ipocrisia!!

    Si vede, comunque, che gli italiani sono stati impiegati nelle zone più a rischio; come esseri di secondo piano, perché appartenenti allo Stato più servile, senza dare informazioni che gli ordigni erano all’ uranio e quali erano le zone d’azione o di deposito più pericolosi per la contaminazione.

    I tedeschi, invece, sapevano tutto: perciò usavano le maschere ed i guanti, e fino ad oggi non hanno avuto morti. Non si conosce, invece, il numero degli ammalati e dei morti di tumore bosniaci e Kosovari, sia militari che civili.

    L’uranio, anche se "impoverito", è certamente cancerogeno e la sua capacità di contaminazione -insorgenza di leucemia o altro tumore- dura fino a 40 anni dall’impiego.

    Non si può dire, dunque, quando e quante persone potranno ammalarsi e morire nel tempo, tra militari e civili. Gli esperti parlano di diecine e diecine di migliaia.

    Cosa importa all’America che, impiegandolo nelle armi, ha riciclato le scorie del materiale radioattivo, guadagnandoci pure?

    Sulla tragedia si tergiversa e si sostiene che quell’uranio non è pericoloso. (Sarebbe uranio innocente, quasi umanitario, usato solo per queste sue buone qualità).

    Contemporaneamente, però, si chiude l’Ambasciata di Roma, con l’alibi- scusa di pericolo terroristico (cessato dopo solo qualche giorno, per ottenere dall’ Italia, tra l’avvertimento e la minaccia, la fine immediata dell’attacco, già molto intenso, contro la NATO e gli USA e il ridimensionamento graduale dello scandalo, fino al completo insabbiamento.

    E l’effetto c’è stato Anche quello di far dire ai politici di destra che l’America non si fida dell’Italia per la sicurezza; mentre c’era da dire, semmai, che non si fida per le eventuali complicazioni sull’allargamento dello scandalo uranio. Il giorno dopo la riapertura dell’Ambasciata, dopo cioè che si è raggiunta una intesa tra l’America e l’Italia, sulla stampa e alla televisione italiani i toni di denuncia contro le armi all’uranio sono diventati più acquietanti; sono comparsi dubbi e sono state lanciate autentiche menzogne per ridimensionare lo scandalo. Nella discussione a "porta a porta" se ne ha avuto la riprova, proprio riprovevole, sia per la qualità degli invitati, sia per gli argomenti trattati, sia per le cose dette e per quelle non fatte dire.

    E l’argomento di giorno in giorno si assottiglia e si comincia a non parlarne più. Su tutta questa amara vicenda, fatalmente, vi è un pieno accordo tra i vertici politici del centro-destra e del centro-sinistra. Un accordo che li accomuna ai criminali ed agli ipocriti.

    Anziché chiedere il rientro immediato dei nostri soldati e l’uscita dalla Nato, oltre che condannare quanto avvenuto e quanto ancora potrà avvenire, il Governo Italiano ha chiesto la "moratoria" per l’uso degli ordigni all’uranio; ma neanche questa ha ottenuto perché, come ovviamente gli hanno risposto, non vi è in atto alcun uso delle armi incriminate.

    Il Ministro della Difesa Mattarella, da parte sua, si è sfegatato in Parlamento per affermare ed assicurare che, comunque, vi è piena intesa con l’ Alleanza Atlantica e con l’America e che nessuno screzio vi è stato.

    E,…. "la Camera approva".

    La gente di buon senso è veramente indignata, più e più numerosa di quanto non lo fosse l’anno scorso contro l’intervento nella guerra "umanitaria" nei Balcani che, come tutti sappiamo, ha solo provocato distruzioni e morti. Adesso scopriamo vittime anche tra i poveri soldati italiani contaminati da quel veleno.

    Ma, vedrete, cercheranno, tra pochi giorni, di mettere tutto a tacere, come vuole il padrone.


A PALERMO

    Alla Regione Siciliana, diventa sempre più chiaro lo scopo della formazione del Governo Leanza: alla base vi erano solo interessi di potere ed elettorali.

    E, veramente, si era capito sin dall’inizio, ma ora si hanno le prove.

    E’ un Governo senza alcun programma ed in vista della divisione dei poteri, soprattutto per la gestione dei fondi europei di Agenda 2000, essendo tante le brame, diventa traballante.

    Peraltro, ognuno vuole garantirsi l’appoggio elettorale nel proprio collegio, e gli scontri interni sono furiosi. Tra Presidente ed Assessori e tra Assessori ed Assessori.

    Lo Giudice, Assessore ai LL.PP. aveva minacciato di ricorrere al TAR in caso di sostituzione di Liquori, Presidente dell’EAS, da parte del Presidente della Regione, con elemento a suo piacimento.

    La sostituzione Leanza l’ha fatta, ma non c’è stato bisogno di ricorso al TAR, perché la nomina del sostituto è stata subito sospesa in quanto il personaggio scelto, il Dott. Di Federico, guarda caso, si è scoperto che è implicato in tangentopoli.

    Come lo stesso Leanza, del resto; ma, questi, tuttavia, fa il Presidente della Regione.

    Le altre liti aperte sono tante, come tante sono le pretese degli uomini di governo e di sottogoverno, poiché si bada solo al potere personale e di partito o di gruppo, soprattutto in vista della disponibilità dei miliardi di Agenda 2000 e delle nuove elezioni regionali.

    Perciò, la durata del Governo è appesa ad un filo, non potendo tutti restare contenti. E la vergogna aumenta!

    Peraltro, qualche giorno fa il Ministro ai LL.PP. Nesi, trovandosi in Sicilia, dichiarava di vergognarsi anche lui per la gran penuria d’acqua nelle città e nei paesi denunciando la responsabilità del Governo Regionale e aggiungendo che i soldi c’erano e ci sono per risolvere il problema, ma che non si è provveduto.

    Immaginatevi, quanta vergogna e quanta indignazione proviamo noi siciliani per vederci governati da politicanti interessati solo al loro potere e non mai ai problemi dell’Isola ??

    Ma un tale governo, è pur vero che ce lo meritiamo. pur se ogni danno dovrebbe avere un limite.


A RACCUIA

    Di solito, diciamo: nulla di nuovo; e vogliamo dire: di buono.

    Si può solo fare un accenno alla strumentalizzazione degli auguri di fine anno fatti con i manifesti natalizi da "centralismo democratico", dai "diessini" e da "rinnovamento".

    Con il primo manifesto, quello dei perché, si è tentata una difesa estrema della Amministrazione comunale,sempre più fasulla e inconcludente, con la miserevole giustificazione che, se non si è fatto niente, la colpa è del Consiglio Comunale perché questi, non avrebbe votato favorevolmente tutte le proposte del Sindaco.

    Pur se è vero che nelle ultime sedute alcune proposte demagogiche sono state modificate in Consiglio, non certo per fatto personale, esse erano di insignificante valore, sia riguardo al bilancio, sia riguardo al programma che, del resto, in questi quattro anni è rimasto completamente carta straccia.

    Ma, prima di questi ultimi mesi, nei tre anni precedenti, la maggioranza del Consiglio ha SEMPRE approvato tutte le proposte del Sindaco e, talvolta, le ha approvate anche l’opposizione. Solo che poi, alla maggior parte delle deliberazioni non si è data esecuzione. (Ci riserviamo di pubblicare un elenco specifico delle deliberazioni non attuate).

    Naturalmente, stando così le cose, il Sindaco, INADEMPIENTE e INCONCLUDENTE, non poteva non restare in minoranza.

    Noi, l’avevamo pronosticato.Perché nessuno poteva continuare più a lungo a restare complice, sia pure involontario, delle responsabilità di Sindaco e Giunta, rivelatisi abbondantemente incapaci e inetti.

    Quindi, il manifesto dei perché è futile e bugiardo e non inganna nessuno.

   L’altro manifesto, quello dei diessini, è il frutto di una politica equivoca e contraddittoria.

    Infatti, se si riconosce che "il nostro Comune è in una situazione di stallo e di degrado" di cui la responsabilità, certamente, non si può addebitare alla originaria opposizione consiliare e tanto meno all’attività politico-amministrativa dell’ Associazione Indipendente Rinascere, NON si capisce come si può auspicare una generale collaborazione con la evidente finalità di sostenere "Severino" e company i quali hanno respinto qualsiasi tipo di collaborazione con tutti, fino a restare minoranza in Consiglio e che, poi, sono gli autori dello sfascio amministrativo.

    NON si capisce, ancora, come i diessini possano invitare, solo in pubblico, a cercare una soluzione positiva della crisi amministrativa, tutti i gruppi politici e consiliari, QUANDO, nel loro incontro chiesto da Rinascere e tenutosi ufficialmente il 2 luglio u.s., HANNO RESPINTO la proposta di collaborazione ed intesa amministrativa di tutta la sinistra, da allargare eventualmente ad altre forze politiche, affermando di non essere a ciò interessati, perché il loro Comitato aveva deciso di rompere con Rinascere e con Rifondazione, avendo scelto e deliberato di perseguire una politica di alleanza di centro-sinistra, come a Roma.

    Si capisce soltanto che, all’esterno, vogliono apparire bravi e buonisti, senza, però, assumere una posizione politica chiara, coerente e concreta se non quella di minacciare provvedimenti (non si sa quali) contro chi osasse non obbedire al loro invito.

    Tutto ciò non può che essere giudicato propagandistico e di comodo, ma nello stesso tempo sconcertante.

   Il manifesto natalizio di Rinnovamento non è politico. E’, invece, impregnato di ostentata religiosità.

    Capiamo benissimo che prima che finisca il GIUBILEO, sentono la necessità di guadagnare indulgenze: ne hanno veramente bisogno.

    Gennaio 14 . 2001

    francesco barone


CASTELLO A PAGAMENTO ?

 

    Abbiamo appreso che ai visitatori del Castello Branciforti di Raccuja, verrebbe imposto il pagamento di un biglietto di entrata di due mila lire a persona, piccola o grande che sia. Forse, esclusi i Raccujesi.

    Non sappiamo chi può averlo stabilito e con quale autorità.

    Sappiamo, però, che si tratterebbe di un provvedimento illegittimo e, soprattutto, inopportuno e dannoso.

    La competenza per stabilire l’uso e quant’altro riguarda il Castello, è di competenza del Consiglio Comunale e non di altri, e non risulta che questi abbia deliberato qualcosa in merito.

    E’, invece, necessario -come si è già scritto su questo giornale- che venga deliberato dal Consiglio Comunale, un apposito Regolamento per l’uso del Castello. Esigenza questa, che ancora oggi ribadiamo.


GITA PER GLI ANZIANI

    Il Consiglio Comunale di Raccuja, in una delle sue ultime riunione, ha deliberato l’impegno di spesa per una gita degli anziani, su proposta della Consigliera Lincoln Rosaria.

    Si tratta, ovviamente, di un ammirevole provvedimento che consentirà’ una giornata di svago e di socialità.

    In questo piccolo paese, senza strade pianeggianti, ove mancano appositi locali di ritrovo (p.e. "casa degli anziani"), la sorte non bella degli anziani è quella di restare chiusi in casa e, molto spesso, senza la compagnia degli stessi familiari.

    Perciò, l’iniziativa va apprezzata e ci auguriamo, lietamente usufruita.

    Con l’occasione vorremmo sapere e capire come mai i lavori della Casa per gli Anziani, di Via Matteotti, sono ancora FERMI, dopo tanti anni dall’inizio dei lavori.

    Pare, che il finanziamento per il completamento c’era.

    E allora ?….Tanto più che i locali, se continueranno a restare abbandonati, gradualmente si deterioreranno irreparabilmente. Non vogliamo sapere di chi è la colpa e la responsabilità, ma vorremmo sapere quando si ultimeranno.


RACCUJA : UN PAESE CHE DORME ?

 

    Forse, ma non per volere offendere. Semmai, semplicemente e garbatamente, per volere SVEGLIARE.

    Noi riteniamo che in questo nostro paese manchi la partecipazione attiva dei cittadini, o meglio, di tanti cittadini e soprattutto dei giovani, alla vita civile, sociale e culturale.

    Per l’aspetto culturale, mancando una specifica conoscenza, la scarsa partecipazione si rileva dalla quasi totale inoperosità della biblioteca comunale, pur sempre aperta e disponibile, dalle pochissime copie di giornali (alcuni sarebbe forse più fruttuoso non leggerli) e di riviste vendute, dalla inesistenza di un angolo libreria, dal poco interesse per riviste e pubblicazioni di cultura.

    Senza voler demonizzare nessuno, a noi sembra che le conversazioni prevalenti dei giovani si intreccino sullo sport, come altrove del resto: lo sport degli altri.

    La situazione, in complesso, è come quella che ci rappresentiamo o ""confessiamo" a voce, quando ci incontriamo e ne parliamo.

    Sulla vita civile e sociale, che, poi, si intreccia con quella culturale, è più evidente la non partecipazione, soprattutto dei giovani.

    Infatti, non sembra che ci sia qualcuno interessato ai vari problemi, anche di natura comunale. Forse dipende dal fatto che non si intravedono prospettive, dall’insoddisfazione per il modo come si svolge la politica in loco e altrove, dall’omologazione, generata dalla televisione e dalla poca stampa che si legge, che annulla la ricerca, il pensare, il diritto di considerarsi protagonista nella società. Il risultato è che a qualche sporadica iniziativa i giovani non aderiscono, sono assenti, volontariamente "se ne fregano". Eppure, in ogni caso, sono loro gli interessati.

    Il piccolo paese, in verità, non incoraggia la partecipazione, ma neanche la vieta. Su questo vogliamo fare un provocazione.

    Perché sfuggire alla lettura, ad attività culturali, alla ricerca, allo studio ed al confronto ?

    Perché non interessarsi dei problemi locali e aspettare che siano altri ad occuparsene?

    Spesso vi sono emergenze ed anche non emergenze, che da sole o senza affrontarle con partecipazione attiva o critica da parte dei giovani e dei cittadini, mai potranno essere positivamente superate.

    Per questo crediamo necessario che venga presa l’iniziativa di un pubblico incontro, libero e democratico, per inquadrare e programmare una attività partecipativa a breve, medio o lungo termine.

    Le capacità e le intelligenze, secondo noi, ci sono: per utilizzarle bisogna solo stimolarle.

    PROVIAMOCI.

    14 gennaio 2001

    f. b.


INTERROGAZIONI

    Il 28. 10.1999, il Consigliere Lincoln Rosaria ha presentato al Sindaco di Raccuja, la seguente interrogazione:

‘’…..interroga il Sig. Sindaco per sapere quante sono, per numero ed importo, le pratiche espropriative che il Comune deve liquidare. Chiede, inoltre, di conoscere quali sono quelle istruite c come codesta Amministrazione comunale intende muoversi per eliminare l’arretrato’’.

Ecco la risposta del 20.12.99:

‘’Con riferimento all’oggetto, si comunica che l’Ufficio preposto è stato impegnato nel disbrigo di diverse pratiche urgenti ed improrogabili per cui non ha potuto relazionare in merito alle pratiche espropriative. Si assicura che la risposta alla interrogazione, sarà data nel corso del mese di gennaio 2000’’.

***************

A gennaio del 2001, non ci risulta che sia stata data alcuna altra risposta. Ovviamente, l’argomento delle espropriazioni non viene ritenuto "urgente ed improrogabile", pur se al Comune il ritardo non sia già costato decine e decine di milioni e tanti altri ancora può gli potrà costare se gli espropriati, ormai stanchi di aspettare, perderanno la pazienza e si rivolgeranno all’Autorità giudiziaria per ottenere le loro indennità.


"URANIO IMPOVERITO".

Cioè: reso POVERO. Poveretto: quasi, quasi ci fa pena.


(Riceviamo e pubblichiamo)

 

IL FALLIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE "SEVERINO"

 

    E' evidente il maldestro tentativo di Centralità Democratica di scaricare sul Consiglio Comunale, col manifesto natalizio "dei perché", le gravi responsabilità e l'incapacità amministrativa del Sindaco e della Giunta che, con le loro inadempienze e banalità, hanno ridotto Raccuja a livello di una piccola borgata spopolata ed invivibile.

    Le risposte ai perché, sono loro, Sindaco e Giunta, che devono darle, per non avere saputo amministrare ed avendo perduto, perciò, la fiducia del Consiglio Comunale e dei Cittadini.

    Quanto rappresentato nel manifesto, d’altra parte, conferma la meschinità della loro presunta attività amministrativa che a quel livello è veramente ridicola.

    E, comunque, non possono giustificare la loro incapacità con un manifesto pieno di menzogne e di insignificanti riferimenti!!!

    Infatti, la loro, è un'amministrazione che FA ACQUA da tutte le parti:

    Per tutte queste ed altre non elencate inadempienze e responsabilità, certamente, la colpa E’ del Sindaco e della Giunta e NON del Consiglio Comunale che, semmai, ha il torto di non averli mandati per tempo a casa.

    Il Sindaco non vuole capire, poveretto, che non è Podestà e che è compito del Consiglio programmare e controllare, mentre il suo compito è quello di eseguire. Perciò, offende sempre il Consiglio, non gli da alcun peso e ritiene, baldanzosamente, che sia al suo servizio.

    Già, solo per questo, bisognava mandarlo casa e rendere un buon servizio al Comune.

    L'altro manifesto natalizio dei Diessini auspica pace e serenità per uscire dalla situazione di stallo e di degrado in cui è caduto il nostro comune.

Ma chi l'ha fatto "cadere" così in basso?

Aggiunge il manifesto, che bisogna stare tutti insieme!

Ma con chi?

Invita alla collaborazione costruttiva, ma con chi?

    Vengono poi le accuse anche contro l'Associazione Rinascere di giocare a braccio di ferro (così ora chiamano la politica!) contro il Sindaco e la Giunta e collocano l’ Associazione, inopinatamente, in una fantomatica maggioranza che gestirebbe una dannosa azione politica; -farebbero meglio ad essere più coerenti, tenendo in Consiglio posizioni costruttive e democratiche non "drogate" da antichi rancori personalistici col presidente del Consiglio Comunale-; L'Associazione Rinascere, invero, ha una posizione coerente, di opposizione costruttiva, che è la stessa di ieri e continuerà domani seguendo e non tradendo il mandato ricevuto dagli elettori.

    Se i Ds hanno veramente a cuore le sorti del paese, ben conoscendo il Sindaco, promuovano la mozione di sfiducia invece di pensare ad alleanze con lo stesso, con i socialistoidi e con gli ex democristiani Genovese ed Astone e i loro giannizzeri.

    Se poi decidessero di assumere le iniziative "più idonee" come le dimissioni sventolate in un manifesto dell'anno scorso, facciano pure !!!

                                                                    L’associazione Indipendente Rinascere


BEVIAMO ACQUA INQUINATA ?

    L’Ing. Giuliani, l’ex Sindaco, riteniamo, per ritorsione contro una Ordinanza del luglio 2000 del Sindaco di Raccuja che vietava l’utilizzo delle acque sorgive da parte del Comune di S. Piero Patti, in quanto sarebbero state ‘’impiegate sostanze chimiche, quali diserbanti’’, nella fascia di m.200, attorno alle sorgenti, nei terreni di proprietà di sua moglie, CON UN ESPOSTO, diretto ai Sindaci di Raccuja e di S. Piero Patti, alla USL n.5 del Distretto Sanitario di Patti, al Distaccamento Forestale di Floresta ed al Consiglio Comunale di Raccuja - contestando l’ordinanza e specificando che i terreni non sono suoi, ma della Ditta Natoli Maria- HA DENUNCIATO che il Sindaco Merendino ‘’si sente preoccupato’’ della salute dei cittadini di S. Piero Patti, ma ‘’nessun interesse sembra Egli, invece, avere nei riguardi della salute dei cittadini di Raccuja’’.

    Nell’esposto sostiene che non si comprende come mai la stessa preoccupazione e cautela , per gli identici, anzi più gravi, motivi richiamati nella Ordinanza, a tutt’oggi, non sia stata disposta da detto Sindaco, uguale misura nei riguardi delle sorgive utilizzate, per uso potabile, dai cittadini di Raccuja, dato che le Leggi sulla Salute Pubblica (D.L. n. 152/99) mettono sullo stesso piano di divieto ’spandimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi, dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche provenienti da piazzali o strade, pascolo e stabulazione di bestiame nel raggio di 200 metri dalle sorgenti".

    Tra l’altro, aggiunge che non può non essere a conoscenza del Sindaco la situazione di fatto esistente, attinente alle acque sorgive, sparse in tutto il territorio di Raccuja ed elenca le sorgenti per le quali è stato omesso il divieto di utilizzo a norma D.L. n.152/99.

    A conclusione del lungo e abbastanza dettagliato esposto, DIFFIDA il Sindaco Merendino "a correggere la ingenerosa e frettolosa Ordinanza contestata e a non frapporre ulteriori indugi ad emettere, in maniera esaustiva, gli stessi ingenerosi provvedimenti di urgenza, di cui in oggetto, a norma dell’Art.8 del D.M. Ambiente del 25.10.99, n.471….. per la Tutela della Salute Pubblica di Raccuja", etc..

    A noi, prescindendo dall’interesse privato, la questione ci dà l’occasione per chiedere:

    A Raccuja, BEVIAMO ACQUA INQUINATA?

    OGNI QUANTO TEMPO VIENE ANALIZZATA, sia presso le sorgenti che presso gli erogatori?

    E PERCHÉ I RISULTATI DELLE ANALISI NON VENGONO PUBBLICIZZATI’? Lo chiediamo anche ai Consiglieri comunali.

    Avremo una risposta esauriente?

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