ASSOCIAZIONE INDIPENDENTE RINASCERE

Via Karl Marx, 1 98067 - Raccuja (Me)

documenti d'archivio


                       Testo delle dimissioni del Vice Sindaco presentate il 31/03/2008

Mittente

Barone Giuseppe

Via Verga, 11

98067 Raccuja (ME)

 

 

                                                                                                           Raccuja, 31 Marzo 2008

 

 

 

 

                                                                                                          Al Signor Sindaco

                                                                                                          del Comune di Raccuja

                                                                                                          Prof. Cono Salpietro Damiano

                                                                                                          Municipio di Raccuja

 

 

 

                                                                                                          Al Segretario Comunale e

                                                                                                          Direttore Generale del

                                                                                                          Comune di Raccuja

                                                                                                          Dott. Antonino Campo

                                                                                                          Municipio di Raccuja

 

 

 

 

 

 

Oggetto: Dimissioni da Vice Sindaco del Comune di Raccuja.

 

 

            Signor Sindaco, non senza una certa amarezza, rassegno le dimissioni da Vice Sindaco del Comune di Raccuja.

            Il Suo punto di vista sulla crisi, che - nella migliore delle ipotesi - può qualificarsi come “pilatesco”, sfociato nella decisione di non decidere nulla così da mantenere, in giunta, chi sta affossando l’Amministrazione Comunale, i tentennamenti di fronte all’indispensabile sistemazione degli uffici comunali – con particolare riferimento all’ufficio tecnico - ed il limite di non aver ricercato, pervicacemente, il necessario consenso, soprattutto all’interno del Consiglio Comunale, non mi consentono di continuare il lavoro per il mio paese.

            L’aver liquidato le dimissioni dell’Assessore Martella come un fatto “burocratico”, senza prendere in seria considerazione le argomentazioni poste a suo tempo dal predetto Assessore e dal Consigliere Bertilone, non ha giovato a favore della risoluzione della crisi così come non ha giovato il Suo rifiuto ad un incontro chiarificatore.

            Con questo non voglio addossare alla Sua Persona tutta la responsabilità che, invece, è in larghissima parte ascrivibile a chi intende utilizzare la cosa pubblica come mezzo finalizzato a portare avanti interessi di parte e di famiglie o azioni di tutela nei confronti dei protetti.

Va a Lei riconosciuto il merito per l’importante lavoro fin qui fatto e per l’impegno profuso, ma così, a mio avviso, non è più possibile andare avanti.

Ritengo che senza una squadra coesa, senza un ufficio tecnico efficiente e senza la ricerca ad ogni costo del consenso dei gruppi e di ogni altro soggetto coinvolto nell’amministrazione della cosa pubblica, è impossibile porre in essere una seria programmazione futura che possa attingere ai fondi europei, disponibili ancora per poco.

            Chi ha voluto e vuole a tutti i costi mantenere la poltrona, dopo aver rappresentato nell’esecutivo, ripeto, solo ed esclusivamente interessi di parte e di famiglie e preteso, senza alcun successo, l’approvazione di proposte illegittime, è indifendibile e non merita di amministrare la cosa pubblica.

La variegata coalizione che ha sostenuto la lista “Uniti per il risveglio di Raccuja” e la Sua elezione a Sindaco, oltre ad un programma, si era data, per iscritto, delle regole che avrebbero dovuto assicurare una gestione collegiale, nell’esclusivo interesse dei cittadini, scongiurare la pratica del clientelismo e del favoritismo, garantire la cosa pubblica dagli interessi di partito o di famiglia, evitare persecuzioni contro chicchessìa.

            Quelle regole sono state infrante tante volte e ne siamo tutti consapevoli; ricordo che Lei, durante la riunione con gli assessori dell’08/01/2008, appositamente convocata, ha sentito l’esigenza di fornire ulteriore copia del decalogo a tutti i presenti.

            Ma se è vero che errare è umano mentre perseverare è diabolico, non si può non prendere atto che, in quanto a perseveranza, l’esponente in giunta degli ex Dc è imbattibile.

            Riguardo all’attività amministrativa, penso, e spero di sbagliarmi, che ciò che resta dell’originaria coalizione, per i motivi già citati, non sarà in grado di programmare alcunché per il futuro, ma mi auguro possa almeno completare e rendere definitivamente fruibili quelle opere che, assieme, abbiamo iniziato e che sono in corso di realizzazione, evitando di perdere i finanziamenti già ottenuti.

            In particolare mi riferisco alle “Tholos”, alla Chiesa del Carmine, agli arredi del Castello ed alla pubblicazione del volume sulla famiglia Branciforte, al Belvedere, alla strada San Marco – Castagnirazza, ai sentieri naturalistici, al rifugio di Sulipani, al rifugio di Buculica, all’iniziativa Paese Albergo, al parco giochi per bambini, alla sistemazione dell’archivio storico presso il Castello, al campo sportivo e da tennis ed a tutte le altre opere programmate e finanziate.

            Spero che vengano, finalmente, assegnati ulteriori fondi a chi ha realmente riparato le abitazioni danneggiate dal terremoto del 1978, stornando la quota non utilizzata dai privati per programmare il ripristino di opere pubbliche danneggiate dal sisma, come già fatto in altri comuni; spero, inoltre, che, dopo tanto tempo, vengano definite le sanatorie edilizie.

            Mi aspetto, soprattutto, che venga rispettato il principio di separazione tra sfera politica e sfera gestionale e, quindi, tra attività di indirizzo e controllo ed attività di gestione, come previsto dagli ordinamenti italiano e comunitario. Ciò in quanto le intromissioni della classe politica nelle procedure, anche in quelle più minute, violano la legge ed il principio d’imparzialità, oltre a produrre danno all’Ente ed ai Cittadini. Purtroppo i segnali, in questo senso, non sono rassicuranti.

            Ringrazio i Compagni e gli Amici che hanno sostenuto la mia candidatura, le Associazioni locali - per il prezioso ed insostituibile contributo - e le Forze dell’ordine, i Consiglieri Comunali ed in particolare la Capogruppo, Consigliera Rosaria Lincoln e quanti, tra i dipendenti comunali ed i componenti l’Esecutivo, hanno collaborato per la realizzazione del programma amministrativo.

 

                                                                                                                                                                               Giuseppe Barone

                                                                                                                                                                            Pres. Ass. “Rinascere”

 

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