Clara era una bambina cattiva, e, come tutte le bambine cattive, era anche crudele, soprattutto verso la natura: se andava ad un pic-nic con i suoi genitori, ne approfittava per sporcare in giro, e se sentiva una qualche notizia che riguardava danni all'ambiente, si compiaceva. Il peggio era che i suoi genitori rimanevano del tutto indifferenti ai danni arrecati all'ambiente, perché troppo concentrati sul loro lavoro.

All'insaputa di tutti, gli oggetti riciclabili abbandonati nella discarica, quella notte avrebbero dato il via ad un piano meditato da molto tempo: far visita alle persone della città che rispettavano poco l'ambiente, per convincerle a fare la raccolta differenziata. 

 Una delle prime persone a cui far visita, naturalmente, era Clara. 

Quella notte, trasportati da uccellini, le bottiglie i pacchi di fogli e le lattine usate, volarono alla casa che era stata loro destinata. 

Un uccellino posò una lattina di pomodori pelati sul davanzale della camera di Clara, poi volò via.

Clara, che era ancora sveglia, si diresse incuriosita verso la lattina. Subito la lattina parlò: "Clara ma perché sei così cattiva con l'ambiente? Guarda che se tu ci ricicli, noi inquiniamo meno!". Clara rispose: "Che bisogno c'è di rispettare l'ambiente? Non sono affari miei!".

La lattina di pelati provò a spiegare che si trattava di un problema che doveva riguardare tutta l'umanità, perché anch'essa fa parte dell'ambiente.

Clara non era convinta: " In fondo io non sono un fiore, né uno scoiattolo dei boschi, perché dovrei preoccuparmi se i parchi diventano discariche? " si disse.

A quel punto Clara tornò a letto. Dentro di sé pensava "e se la lattina avesse ragione?" ma poi si vergognava di se stessa e non volle più ripensare alle parole della lattina.

Con questi pensieri confusi in testa, cadde in un sonno inquieto. Sognò che lei era piccolissima, delle dimensioni di un fiore, ed intorno c'erano rifiuti che somigliavano a torri e che ad un certo punto, dalla schiera delle lattine veniva fuori la stessa confezione di pelati che le aveva parlato quella sera e nel sogno le richiedeva di differenziare la spazzatura, poi la lattina si tramutò in un orribile mostro fiammeggiante, che le ordinava di fare la raccolta differenziata.

Clara si svegliò di soprassalto: era già mattina. Da quel momento in poi, si ripromise di diventare una brava bambina, decise di cominciare gettando la lattina di pomodori pelati in uno dei numerosi cassonetti per la raccolta differenziata che incontrò sulla strada di scuola. 

Anche le altre visite notturne avevano avuto effetti simili, così la città da rumorosa, caotica e sporca com' era, divenne finalmente abitabile.

 

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