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Ciao ragazzi, mi chiamo Spotty e sono un cane! Adesso vivo insieme ad una persona molto affidabile, che non mi abbandonerebbe mai. Il mio amico si chiama Giorgio, è un bambino di soli nove anni e trascorriamo delle bellissime giornate insieme. Un tempo però non era tutto così bello! Vorrei raccontarti la mia storia. Un giorno avevo un "padrone", chiamato Lorenzo, il quale mi abbandonò, perché sosteneva che fossi diventato brutto. Dovetti cavarmela fra le strade, cercando nelle spazzature avanzi di cibo. Un brutto giorno fui caricato dentro ad un piccolo carro, subito pensai che mi portassero a casa di qualcuno che si voleva occupare di me; ma scoprii poi che la mia destinazione era il canile. Entrato in gabbia cominciai a piangere. Attorno a me c'erano altre gabbie piccole come la mia e dentro vivevano cani di tutti i tipi. Rimasi molto tempo lì, ogni tanto entravano delle persone, sceglievano un cane e poi uscivano con lui. Un giorno entrò un bambino, sentii dire: "Voglio quello!" e il cane se ne andò con il bimbo. Pensai che mi sarebbe piaciuto essere adottato da un bambino. Poi mi misi a pensare ai prati con le farfalle e mi addormentai. La mattina seguente, al risveglio, vidi una nuova cagnetta. L'avevano appena portata: era sporca e triste, "Non piangere" le dissi "Vedrai che poi uscirai". Lei si rallegrò e mi fece un sorriso. Il giorno dopo un bambino ritrovò la sua cagnetta. "Lilly" esclamò il bambino, di cui non riuscii a vedere la faccia perché era coperta da una maschera costruita da lui. Lilly. Era così che si chiamava la cagnetta che avevo consolato la mattina precedente. Nei giorni che passarono non feci altro che pensare a Lilly e ad una nuova casa. Un bel giorno al canile arrivò un bambino che disse indicandomi: "Vorrei quello", ed aprirono la gabbia, che bello, pensai, ero finalmente libero. Mentre andavamo a casa il bambino mi disse di chiamarsi Giorgio; giunti nell'appartamento si aprì la porta e vidi Lilly. Le corsi incontro e lei cominciò a farmi le feste: ero proprio felice. Vorrei ringraziare Giorgio, che invece di comprare un cane al negozio di animali, lo ha preso al canile, anzi, li ha presi al canile. Giorgio mi ha salvato la vita, mi ha permesso di iniziarne una nuova e più bella. |
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