Un giorno passeggiando nel giardino di casa mia, vidi una strana ciotola gialla. La alzai e, vedendo che era impolverata, cercai di pulirla. Improvvisamente dalla ciotola uscì una luce viola che assunse la forma di un uomo.

Scoprii subito che si trattava di un genio perché disse che poteva realizzare i miei desideri.

Senza esitare iniziai un lungo elenco di richieste ma, arrivato alla quarantunesima, l’omino blu diventò strabico e spiegò che potevo esprimere un solo desiderio. Deluso, pensai a lungo, poi espressi il desiderio di diventare un mago.

La mia vita da quel giorno cambiò: potevo avere tutto ciò che desideravo, ma non avevo dei veri amici, così decisi di andare in giro per il mondo a cercarli.

Nei miei viaggi incontrai molte persone e mi resi conto che la gente non si rispettava come avrebbe dovuto. Forse per questo era tanto difficile trovare amici sinceri.

I litigi e la mancanza di rispetto, per esempio, nascevano perché ogni persona si ostinava a vedere i fatti dal proprio punto di vista, senza provare a mettersi nei panni degli altri.

Decisi allora di fare una magia che durò tre giorni e così recitai due formule e scambiai le identità di tutti: gli insegnanti diventarono bambini e i bambini insegnanti; i mariti diventarono mogli e le mogli i mariti; i cacciatori diventarono animali e così via….

Inutile spiegare che quando ognuno ritornò nei propri panni, imparò a discutere in modo costruttivo e a rispettare il prossimo.

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