Elmer era una marmotta che viveva in una foresta incontaminata, lì si era costruito una piccola tana ai piedi di un piccolo albero.

Ogni mattina Elmer scambiava due chiacchiere con l'albero Alberto che lo proteggeva dalla neve e dal vento.

Alberto era un albero riservato, conosceva ogni sorta di pettegolezzo sugli abitanti della montagna, ma si guardava bene dal raccontarli in giro.

  Elmer quella mattina raccontò ad Alberto di aver veduto, sul davanzale di un vicino ristorante di umani, alcune giovani marmotte che non rispondevano al saluto.

   Il saggio albero spiegò all'ingenua marmotta che alcuni animali  venivano catturati per essere trasformati in oggetti.

   Elmer rizzò il pelo dallo spavento.

   La sera seguente, neanche a farlo apposta, Elmer venne catturato e trasportato in una fabbrica imbalsamatrice. Ricordandosi delle parole di Alberto, la furba marmotta decise di recitare la parte di una mummia, così giunto nel capannone fu messo fra gli animali già trasformati.

   Giunto nel negozio di souvenir, rimase immobile, per tutto il giorno; cercò di tenere una brutta espressione, così nessuno l'avrebbe comprato ed attese la notte.

   Appena spente le luci del negozio sgusciò fuori e corse a casa.

   Svegliò tutti gli animali della foresta per raccontare la sua avventura. Gli amici seppero far tesoro dell'esperienza di Elmer ed adottarono la sua strategia. Da quel giorno nessuno riesce a spiegarsi perché tutti gli animali imbalsamati spariscono.

 

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