MATERA,LA CITTA' DEI "SASSI"

   
   

La città è antichissima ( è considerato l'agglomerato urbano più antico al mondo), di fondazione preromana, già florida al periodo della Magna Grecia. L’origine del suo nome si perde nei lontani secoli.  Per alcuni sembra che sia il sintetico risultato di un binomio, Metaponto-Eraclea, i cui abitanti fondano la nuova città chiamandola Matera, riunendo così la prima metà dei patri-nomi. Altre fonti sostengono che il nome deriverebbe dalla radice dei termini  Mata e Meta, cioè mucchio di sassi. Di recente l’Alessi ha avanzato l'ipotesi che Matera deriverebbe dal nome latino Materiae, che significa legname, dal momento che quasi tutto il territorio, in passato, era coperto da folte vegetazioni.

Particolarmente interessante è la struttura urbanistica della città che sorge su uno sperone calcareo delle Murge occidentali e si affaccia sulle profonde gole della Gravina con pareti a strapiombo, interrotte da due avvallamenti (formati da due piccoli affluenti di destra della Gravina): il Sasso Barisano a nord ed il Sasso Caveoso a sud.

I Sassi sono gli antichi pittoreschi quartieri della città, con le abitazioni per lo più scavate nel tufo, disordinatamente sovrapposte le une alle altre e aventi spesso la sola facciata in muratura.

Pittoresche abitazioni ma inabitabili, causa il sovrappopolamento e la carenza delle più elementari norme igieniche e, secondo i moderni dettami del civil vivere, considerate una delle "vergogne d'Italia" grazie ad una legge del 1950 si giunse a  quel recupero che portò alla conservazione di un patrimonio architettonico unico al mondo: i Sassi, appunto.

Grazie a questa legge venne effettuato il trasferimento dei 15.000 abitanti dai Sassi verso i nuovi e moderni quartieri e borghi popolari, come Serra Venerdì, La Nera, Spine Bianche, la Martella, ecc., secondo un Piano Regolatore Generale, redatto da Luigi Piccinato nel 1959, con l’apporto delle migliori forze della cultura urbanistica italiana, da Quaroni a De Carlo, da Aymonino a Fabbri.  Una nuova legge speciale ( la n. 771 del 1986) ha permesso un'ulteriore fase di risanamento. Dal 1993 i "Sassi" di Matera ,non più "vergogna d'Italia", sono stati riconosciuti  patrimonio mondiale dell’umanità dall'UNESCO.

L’area murgica del territorio materano comprende le contrade delle Tufare, la Murgecchia, Murgia Timone, Acito S. Campo, piano Trasano, Murgia Alvino, Bosco del Comune, Bosco di Lucignano, Selva Malvezzi, Selva Venusio, Murgia S. Andrea, Lamaquacchiola, Lagna-Ofra.

Circa 7.000 ettari che dal 1990, insieme ad una fascia ristretta che si trova lungo il corso della Gravina di Picciano, costituiscono il Parco Regionale. Ed è proprio la Murgia, questo blocco roccioso costituito da calcari dell’era secondaria disposti in strati orizzontali, l’elemento fondamentale che ha determinato l’organizzazione urbana di Matera.

 

 

 

 

 

 

   

Matera i Sassi, panorama

I Sassi, particolare

I Sassi, interno

Grotte

Portico

Masseria Castello di Recoleta

S.Eustachio, interno

S.Lucia alle Malve, interno

Ofrite mateolana