GRAVINA in PUGLIA



   
 

 

Gravina situata nell'Alta Murgia Barese a 350 m. d'altezza è anche sede vescovile (Gravina ed Irsina).

La città è attraversata da una profonda gravina ( notevole esempio di valle di erosione fluviale ) scavata dal torrente omonimo. 

Annovera, nel suo patrimonio architettonico, un pregevole duomo dell'XI secolo ( poi ricostruito nel XVI ); la chiesa-grotta di S.Michele, a cinque navate ed interamente scavata nel tufo e la chiesetta di S.Sofia nel cui interno si trova il sepolcro, in stile rinascimentale, di Angela Castriota Orsini.

Notevole è anche il museo Pomarici-Santomasi ove si ha la possibilità di ammirare reperti archeologici di pregevole fattura, monete, quadri dei secc. XVI-XVIII ed altro.

Gravina ebbe origine nel V sec. con l'insediamento di gruppi di abitanti della località di Silvium che, di fronte alle invasioni barbariche, trovarono scampo nelle gravine tipiche della zona.

Sede di vescovado dall'867, fu tenuta dai Bizantini fino al 1401 ed il 1402, passò al rito latino, e fu poi feudo degli Aleramo e dei de Say.

Tornata al demanio regio nel 1223, passò agli Orsini di Gravina e Solofra (dal 1420 al 1807) .

Roberto d'Angiò vi istituì nel 1313 una fiera annuale che ebbe, per qualche tempo, vita floridissima contendendo il primato a quella di Senigallia.

Decaduta dal XV secolo Gravina, durante la Repubblica Partenopea del 1799, fu sede di un club giacobino e del governo dipartimentale del Bradano.

Oggi è fiorente centro commerciale ed agricolo ( cereali, vino, olio, legumi, bestiame ), con industrie molitorie, enologiche, casearie ed oleifici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gonfalone

Gravina, panorama

Madonna delle Grazie

Scorcio centro storico

Chiostro

Grotte

Ponte acquedotto