CASTEL DEL MONTE

   
   

Situato in aperta campagna Castel del Monte, splendida opera medievale, domina il paesaggio circostante dall’alto di un colle delle Murge di aspetto così integrato all’opera architettonica da sembrare esso stesso artificiale.
L’opera fu commissionata attorno al 1240 da Federico di Hohenstaufen, sovrano di Napoli e Sicilia, nell’ambito di un progetto più ampio mirato alla riorganizzazione e riqualificazione del regno mediante la realizzazione di fortificazioni e grandi vie di comunicazione.
Castel del Monte in realtà non è una fortezza in quanto priva di alcune basilari regole dell’architettura militare dell’epoca: la costruzione manca sia di strutture difensive come il fossato, sia di ambienti necessari alle eventuali guarnigioni come le scuderie e le camerate. Le stesse feritoie, alte e strette, non permetterebbero ad un arciere di scoccare le sue frecce, ma hanno il solo scopo di far filtrare all’interno la luce e l’aria.
Il suo scopo rimane dunque misterioso, e nonostante nel tempo si siano ipotizzate per la sua costruzione motivazioni di tipo astrologico e esoterico, il castello fu probabilmente realizzato come segno monumentale del potere dell’imperatore nell’ambito di un breve ma splendido momento di ritorno all’arte imperiale che ebbe inizio e fine con Federico II e la sua corte.
Un primo sguardo al castello rimanda subito un profondo senso di equilibrio di rapporti tra i vari elementi e i diversi stili superbamente coniugati fra loro.
La costruzione è caratterizzata dal ripetersi continuo e ossessivo del numero otto nella sua struttura: la pianta è infatti costituita da un ottagono esterno a cui corrisponde un cortile interno della medesima forma; esternamente vi sono otto torri, in corrispondenza degli spigoli, anch’esse di forma ottagonale e sempre otto sono le stanze in cui ciascuno dei due piani è diviso. I due piani appartengono a due stili diversi: il primo al romanico, il secondo al gotico.
L’aspetto con cui Castel del Monte si presenta a noi non è quello originario in quanto nei secoli subì la spoliazione di tutti gli elementi decorativi e marmorei, rimanendo ad oggi solo quelli lapidei che denotano grande maestria nella loro realizzazione.

   


 

 

 

 

Pianta I° Piano

 

Pianta II° Piano