Le origini del Palazzo Viti
Inquadramento storico ed origini

Terminato il periodo federiciano, Altamura non fu più Città Demaniale, con quelle garanzie sociali ed economiche che tale "status" comportava. Federico, infatti, l'aveva fondata per rafforzare la presenza imperiale nella zona. Egli, per conseguire questo scopo, concesse una serie notevole di agevolazioni agli abitanti sparsi nelle campagne per incentivarli a trasferirsi  nella costruenda città (1233, anno d'inizio dei lavori di costruzione del Duomo). Cessato il periodo demaniale, già nel 1271 Altamura venne assegnata in feudo a Ludovico di Bellojoco e successivamente, nel 1293, a Sparano da Bari , "tutti investiti da Carlo 1° D'Angiò che violò in tal modo il diritto di regia demanialità stabilito in origine da Federico" . Secondo una ipotesi sulla origine del Palazzo Viti agli inizi del secolo XV la famiglia Del Balzo, detentrice del feudo di Altamura, costruì accanto alla Porta Bari, la propria residenza . Risulta così individuata, nel sito dell'attuale Palazzo Viti a Porta Bari, la sede dell'abitazione del Signore. Nel 1463 Paolo Tricarico uccise il principe Giovanni Antonio Del Balzo, signore di Altamura . Da questa indicazione si può ritenere che a metà del XV secolo, nell'area in questione, ci fosse già un edificio nobiliare. Ciò renderebbe ragione della designazione toponomastica, che ancora oggi viene usata, unitamente alle altre, per indicare l'edificio come "Palazzo Del Balzo". A proposito della definizione della data di inizio dei lavori di costruzione e della identità dei committenti del Palazzo, lo storico locale Vicenti, in una sua memoria , tende a negare la paternità ai Del Balzo sostenendo che dai documenti esistenti, relativi alle vicende di questa famiglia ed alle opere realizzate nel periodo del loro feudo, non risulta alcuna menzione della costruzione del Palazzo. Il Vicenti, nella stessa memoria, avanza l'ipotesi secondo cui l'edificazione del Palazzo debba farsi risalire addirittura all'epoca di fondazione della città ad opera di Federico. Tale ipotesi è basata su alcune analogie stilistiche di particolari architettonici del Palazzo e di altre costruzioni di certa attribuzione federiciana. Esse si riferiscono alla forma ottagonale delle basi delle colonne del loggiato sul cortile che adottano una forma (l'ottagonale) costituente un motivo geometrico ricorrente in altri monumenti realizzati da Federico. Sostiene, ancora il Vicenti, che vi è una affinità con le basi ottagonali delle colonne della cattedrale, sia quelle interne che quelle esterne del portale; allo stesso modo fa rilevare l'analogia con la forma ottagonale dell'ambone della Chiesa e con la pianta del celebre Castel del Monte. Occorre dire che lo stesso storico è conscio dell'incertezza di tale ipotesi, formulata su sole considerazioni di tipo stilistico e limitate a particolari ornamentali di ridotta importanza . Una considerazione però il Vicenti enuncia con sicurezza, ed è quella di negare la paternità del Palazzo ai Del Balzo: "attribuire poi la costruzione di questo sontuoso palazzo a Pirro Del Balzo, (quando non esiste alcun documento e nessun antico cronista che ne faccia parola) è inammissibile, a meno che non si voglia dare credito alla fiabesca creazione di questo nuovo mito altamurano voluto da qualche vivente conoscitore fasullo di nostra storia" . Al di là di una certa vena polemica nello scritto dello studioso  è doveroso dargli comunque atto che ad oggi non sono emersi documenti certi che possano provare ed attribuire con certezza la paternità originale del Palazzo. Il monumento in parola, ha subíto nel corso dei tempi tali modificazioni con il tessuto urbano circostante, da rendere la lettura delle sue vicende oltremodo difficile ed incerta. A questo diatriba tra i due autori citati non aggiunge molta chiarezza neanche lo scritto di un altro storico locale, T. Berloco, che in una pubblicazione riguardante le chiese di Altamura, sembra introdurre anche la famiglia De Angelis fra i probabili autori originari del Palazzo: "alle vicende ed alla potenza di questa importante famiglia è legata la costruzione dello splendido palazzo, una delle più antiche e meglio conservate case altamurane ." . Questa famiglia è sicuramente coinvolta nelle vicende del Palazzo, a partire da epoche successive all'impianto della costruzione. In conclusione, ad oggi non esistono notizie certe per la datazione del Palazzo, né tanto meno sulla sua paternità. L'unica affermazione che si può fare è che l'origine debba farsi risalire all'inizio del XV secolo come risulta dagli elementi in comune alle due tesi contrapposte prese in esame.

da http://www.altanet.it/cittaterritorio 

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