il Rimino - Riministoria

Rimini 150. In poche parole.
La vita nei borghi (15)

La popolazione di Rimini del 1862 è calcolata per 4 rioni di città, per 4 borghi e per la campagna. Sono 33.272 persone. Metà nella campagna (16.398) e metà fra rioni e borghi (16.874). Le famiglie sono 6.349 con 5,24 persone per nucleo. Case abitate, 4.432. Ognuna ha 7,50 persone. Case vuote, sono 155.
Nel primo censimento regio (1861) la popolazione di fatto era sempre di 33.272 (17.427 maschi e 15.845 donne), mentre la popolazione di diritto scendeva a 32.860 (-412). Poco cambia nel 1871, con un aumento totale di 614 unità (+1,85%), delle quali 499 sono in campagna.
I dati delle singole zone, registrati nel 1862 e nel 1871 dimostrano: i rioni scendono da 10.413 a 9.747 (-666 unità, 6.40%); i borghi crescono di 781 unità (+12,09%), passando da 6.461 abitanti a 7.242. Campagna: quei 499 abitanti aumentati sono un +3,04%.
Fra 1862 e 1871 la popolazione totale aumenta di 614 unità. I quattro rioni di città con 666 abitanti in meno, perdono un 8,12% nel 1871 (sono al 28,76%) rispetto ai dati globali del 1862 (31,3%). La popolazione dei borghi aumenta di 781 unità, con un dato relativo all'incidenza degli stessi borghi sull'intera popolazione pari al +16.02. Per la campagna le 499 persone in più fanno crescere il dato relativo all'intera popolazione dal 49,28 al 49,86% (+1,18%).
Il centro della città (rioni) perde abitanti che vanno soprattutto nei borghi. Siamo qui al 1871. Nel 1816 gli abitanti registrati a Rimini Comune sono 21.581. Saranno 33.552 nel 1865, 34.799 nel 1870 e 33.886 nel 1871. Nel 1859 gli aventi diritto al voto per il Municipio sono 2.500. Per le elezioni politiche del 1860 gli iscritti sono 575. Nel 1913 gli aventi diritto al voto passano da 6.466 a quasi 22 mila con il suffragio universale diretto.
Nel 1861 un terzo dei cittadini vive delle industrie e delle attività portuali, messe in ombra dal turismo. Nel 1843 la "classe infelice" dei marinai si dichiarava costituire un quarto della popolazione riminese. Nel 1856, documenta il gonfaloniere, l'attività portuale è "l'unico mezzo di alimento" per "più di cinque mila persone dedite specialmente ai negozi marittimi d'ogni specie". Nel 1857 risultano attivi 199 navigli, con 23 capitani mercantili, 65 "paroni di piccolo corso" ed 820 marinai in genere, per un totale di 908 addetti. Nel 1861 il personale di marina nel porto di Rimini raggiunge un totale di 1.659 addetti (1.165 per il commercio e 494 per la pesca), per 123 navigli: 46 da commercio e 77 da pesca. (15. Continua)

Antonio Montanari


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