RELAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2005 |
Gentili Consigliere/i Il Bilancio di previsione 2005, correlato dalla relazione previsionale e programmatica, che questa sera ci apprestiamo a discutere e approvare, è stato redatto nei limiti e negli obblighi previsti dalla Finanziaria 2005. Le norme centralistiche contenute nel testo di legge, approvato dal Parlamento, impongono agli Enti locali tetti di spesa e vincoli al sistema delle entrate che li penalizzano fortemente nella loro capacità autonoma di programmazione economico-finanziaria. Aumentano le funzioni e le pressioni sociali che chiamano in causa i Comuni e contestualmente si accompagnano, sul versante della spesa, tagli ai trasferimenti statali, congelati a livello dell'anno 2004, senza il riconoscimento del tasso d'inflazione. A livello europeo il Governo chiede di escludere gli investimenti dal patto di stabilità, mentre in Italia è il primo anno che questi sono inclusi ai fini del patto nel calcolo del saldo finanziario, determinando così una forte riduzione degli investimenti nelle opere pubbliche. A questo proposito l'ANCI ha proposto, da qualche tempo, che il patto di stabilità interno debba riguardare, per Comuni e Province, solo il disavanzo da finanziare da parte dello Stato, non la spesa degli Enti locali. Del resto è incomprensibile penalizzare un Comune, con ripetuti Bilanci con avanzi d'amministrazione, soltanto perché non ha uguagliato o superato, in un determinato momento della sua vita amministrativa e finanziaria, l'obiettivo del saldo finanziario "fotografato" nel 2001. La normativa sulla contabilità degli Enti locali garantisce già di per sé la tutela degli equilibri di Bilancio, prevedendo sanzioni severe per chi non li rispetti (TU, art. 242 e seguenti). Nel 2004 il Comune di Assago non ha rispettato il "patto di stabilità interno", con uno scostamento di -1.835.800 € rispetto all'obiettivo di 1.859.000 €. Ciò significa che le riscossioni dei primi quattro Titoli dell'entrata (competenza e residui) meno i pagamenti (competenza e residui) del Titolo primo della spesa corrente non sono state sufficienti a garantire il raggiungimento dell'obiettivo previsionale. Le cause individuate sono le seguenti:
1. Indipendentemente dal cambio della maggioranza politica, eletta a Giugno 2004, era in ogni modo impossibile introitare i 3.500.000 € poiché, come scritto a pag. 43 - rigo ottavo e seguenti - della bozza di convenzione, la proprietà della D4 doveva versare alle casse comunali 1.750.000 € al rilascio della "prima concessione edilizia afferente gli edifici di nuova costruzione di cui al precedente art. 3, che dovrà essere richiesta dal soggetto attuatore entro e non oltre tre mesi dalla stipula della presente convenzione". Ciò fa sì che, se anche fosse stata firmata la convenzione edilizia nell'estate del 2004, la proprietà avrebbe presentato la richiesta di concessione entro i mesi di Ottobre/Novembre e, quindi, visti i tempi medi di istruttoria dell'Ufficio Tecnico (pareri, Commissione edilizia, Asl, ecc.), non si sarebbe potuto rilasciare la concessione edilizia entro il 31 Dicembre 2004. Così dicasi anche per la seconda "tranche" di 1.750.000 € previsti in convenzione, che si sarebbero incassati, nella migliore delle ipotesi, solo nell'anno 2006 (18 mesi dopo). 2. Richiesta della Provincia di annullamento, con ricorso al Capo dello Stato, della delibera di C.C. n. 18 del 26/4/2004 di approvazione del Piano attuativo D4 in "relazione alla genericità, carenza di motivazione e, per certi versi, contraddittorietà della deliberazione 26.4.04 del Comune di Assago di definitiva approvazione del Piano attuativo zona D4 rispetto alla deliberazione provinciale che ha espresso parere favorevole condizionato". Inoltre, in data 28 Settembre 2004, la Provincia richiedeva la nomina di un commissario ad acta. Quest'ultima richiesta interrompeva l'iter amministrativo di perfezionamento degli atti con la relativa stipula delle convenzioni. 3. Infatti, con l'insediamento della Giunta Raimondo si decideva, con atto di Giunta n° 148/2004, di nominare tre Consulenti tecnico-giuridici e di procedere a un'ampia ricognizione sugli atti urbanistici comunali, per addivenire a una corretta stipula delle convenzioni edilizie approvate dalla precedente Giunta. In considerazione della Relazione tecnica prodotta dai professionisti (approvata con atto di G.C. n° 164/2004), che ha sollevato numerose illegittimità sui Piani attuativi e le loro convenzioni e sulle varianti al PRG preordinate, il Responsabile dell'Area Territorio e Patrimonio ha dovuto dare avvio a un procedimento amministrativo, ai sensi dell'art. 7 della legge 241/90, che lo ha portato conseguentemente a non firmare le convenzioni inerenti ai piani sopra citati. A maggior ragione, in conformità a questa scelta, era impossibile introitare, ai fini del patto ed entro il 31 Dicembre, gli oneri derivanti dalle convenzioni D4 e Bazzane. 4. Il mancato introito al 31 Dicembre 2004, dopo formale diffida del Responsabile dell'ufficio Tecnico alla società Milanofiori 2000 Srl, di 530.343 € (quota corrispondente ai primi Sal dei lavori per il prolungamento della linea MM2) ha anch'esso contribuito al mancato raggiungimento dell'obiettivo programmatico. Dai punti sopra evidenziati si comprende che il non riuscito rispetto
del patto di stabilità nel 2004 è il risultato di una serie
di avvenimenti tecnici e amministrativi succedutisi, anche in modo incidentale,
nel corso dell'anno e a cavallo di due diversi mandati politici. D'altronde,
per rispettare il "patto" non era proponibile, per l'Amministrazione,
bloccare da Novembre, sulla competenza dell'anno 2004, il pagamento degli
stipendi del personale e dei quei beni e servizi, soggetti a impegni contrattuali
in essere, indispensabili alla popolazione. Le ripercussioni sul Comune,
previste dalla Finanziaria 2005 per il mancato rispetto del patto, sono
da addebitare al Bilancio di previsione 2004, poiché l'Amministrazione:
a) non può compiere spese per acquisto di beni e servizi in misura
superiore all'impegnato 2003; b) non può assumere personale a qualsiasi
titolo; c) non può ricorrere all'indebitamento per gli investimenti.
Da questa vicenda negativa possiamo trarre un insegnamento positivo, assumendo
i seguenti provvedimenti: a) una riorganizzazione dei Servizi dell'Area
Finanziaria finalizzata al controllo di gestione; b) un monitoraggio continuo
sul rispetto degli obiettivi trimestrali, di competenza e di cassa, in
collaborazione con il Collegio dei revisori; c) la responsabilizzazione
di tutta la macchina comunale sulla gestione del flusso delle entrate
e delle spese attraverso la stesura del Piano esecutivo di gestione, strumento
ormai indispensabile alla buona gestione, che individua obiettivi e risorse
da assegnare ad ogni Ufficio, Servizio, Area. Il quadro riassuntivo del Bilancio di previsione 2005 vede un pareggio complessivo tra entrate di € 16.411.450,85 e spese di € 16.411.450,85. Dall'analisi dell'equilibrio economico-finanziario si rileva un "avanzo economico" pari a € 376.445,26 così determinato: le entrate correnti (Tit.1-2-3) ammontano a € 9.278.384,85, le spese correnti Tit. 1 (al netto di quelle "una tantum" di € 80.000) a € 8.670.131.55, le quote di capitale per rimborso prestiti Tit.3 a € 231.808.04, avanzo economico € 376.445,26. La quota di avanzo di amministrazione risultante dal conto consuntivo dell'esercizio 2003 (pari a € 80.511,07), non applicato al Bilancio 2004, è destinata a finanziare la "spesa una tantum" per assistenza legale di € 80.000. L'avanzo economico pari a € 376.445,26 è destinato a finanziare le seguenti spese previste in conto capitale: a) mantenimento e funzionamento parchi e giardini per 200.000 €, b) beni e materiali per la protezione civile, c) beni e materiali per il servizio raccolta rifiuti per 15.000 €, d) acquisto arredi per strutture comunali 146.445,26 €. La manovra finanziaria che il Comune intende attuare per conseguire l'equilibrio economico-finanziario della parte corrente del Bilancio, si caratterizza principalmente come segue: ENTRATE 1. ICI: Il gettito complessivo è previsto in 3.750.000 €, con un incremento di 150.000 € dovuto ai nuovi insediamenti abitativi. Sono confermate le stesse aliquote dell'anno 2004 (aliquota ordinaria 5,5 per mille, abitazione principale 4 per mille, immobili diversi dalle abitazioni 5,5 per mille, aliquota per gli immobili della categoria D 6 per mille - unico aumento in questa categoria (D5) è stato il passaggio per banche e assicurazioni dal 5.5 al 6 per mille - uniformando così l'aliquota di tutta la categoria D). La detrazione per abitazione principale e pertinenze è confermata in 208,00 €. E' interessante notare come l'importo del gettito ICI per la prima casa di 261.871 € incida solo per il 7% sul totale previsto, mentre l'ICI per fabbricati produttivi di 3.221.000 € incida per l'86% del totale. L'altro 7% riguarda la seconda casa e gli immobili non ricompresi nelle categorie precedenti. In considerazione della bassa percentuale del gettito ICI (prima casa) sul totale e tenuto conto dell'incremento degli introiti derivanti dalle nuove costruzioni, si potrà, ragionevolmente, nei prossimi anni incrementare ulteriormente la detrazione per abitazione principale e pertinenze. 2. ACCERTAMENTI ICI: Le Amministrazioni precedenti all'attuale hanno compiuto, per gli anni dal 1993 al 1999, un controllo tributario solo sul liquidato ICI, cioè si è verificato se l'importo versato dal contribuente fosse corretto rispetto al dichiarato. E' mancato un indirizzo politico teso a un controllo approfondito sulle rendite dichiarate per gli immobili (cat. D) e le aree fabbricabili. Da una sommaria stima effettuata dall'ufficio Tributi si può ipotizzare che il mancato introito nelle casse comunali delle annualità non accertate, per gli anni 1993-1999, possa esser quantificato in 450.000 € per le aree edificabili e in 90.000 € per i fabbricati di cat. D. L'Assessorato al Bilancio dell'Amministrazione Raimondo, in coerenza con il mandato elettorale ricevuto dagli elettori, ha celermente avviato le verifiche sulle aree e sui fabbricati in collaborazione con una società specializzata. A Bilancio 2005 è stata prevista un'entrata di 1.310.000 € e in uscita per utilizzo di beni terzi di 380.000 € (29% della previsione) per l'accertamento ICI di aree fabbricabili (1999-2000) e immobili a destinazione produttiva (1999-2002). Durante il corrente anno si procederà a ulteriori accertamenti per gli anni 2001-2004 per le aree fabbricabili e per gli anni 2003-2004 per gli immobili di cat. D. L'importo accertato è stato accettato dalla quasi totalità dei proprietari degli immobili di cat. D, mentre abbiamo ricevuto per l'accertamento delle aree fabbricabili l'impugnazione in giudizio da parte del gruppo "Milanofiori"; gli altri contribuenti hanno presentato l'istanza di adesione. Nell'anno 2005 valuteremo se, oltre a proseguire con le liquidazioni, iniziare anche gli accertamenti per le restanti tipologie di immobili. 3. TARSU: Il gettito stimato è previsto in € 1.121.600,00 comprensivo della tassa più l'addizionale e una stima di € 26.000 per accertamenti sul liquidato. La percentuale di copertura del costo è pari al 99,17%. A proposito della TARSU e della TOSAP, la pressione impositiva è sostanzialmente costante. In previsione del passaggio da Tassa a Tariffa del servizio rifiuti, si eseguiranno nel corso dell'anno 2005 simulazioni su eventuali variazioni in aumento e diminuzione del gettito previsto. Si attiveranno, con la collaborazione di una società specializzata, nuovi accertamenti sugli anni precedenti con il recupero di quanto non denunciato. 4. IMPOSTA SULLA PUBBLICITA' E DIRITTI SULLE PUBBLICHE AFFISSIONI: Il Comune ha mantenuto stabili le tariffe dell'imposta sulla pubblicità il cui gettito è previsto in 165.000 €, con un incremento di 35.000 € dovuto all'ampliamento degli impianti. In previsione di nuove richieste, delle caratteristiche delle diverse zone del territorio comunale, della sua rilevanza turistica, dell'impatto ambientale degli impianti, sarà necessario, oltre a rivedere l'imposta comunale adeguandola a valori più congrui per le casse comunali, definire nuovi criteri per le autorizzazioni e provvedere ai controlli sui mezzi pubblicitari installati. 5. ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE: Il gettito per la raccolta e depurazione acque è previsto in 286.300,00 € rispetto a un costo d'esercizio di 101.499,68 €. E' inoltre prevista un'entrata di 80.000 € d'addizionale sul consumo d'energia elettrica. L'addizionale IRPEF non è prevista. Altre Entrate 1. TRASFERIMENTI DELLO STATO: Il gettito previsto nel 2005 è pari a 596.637,00 € . L'incremento di € 142.418,41 è dovuto al recupero della decurtazione avvenuta nel 2004 per il personale A.T.A. La previsione è stata determinata in via presuntiva. Eventuali variazioni positive o negative verranno apportate ad avvenuta conoscenza dell'effettivo ammontare dei trasferimenti. I trasferimenti statali sono congelati al 2004l, senza il riconoscimento del tasso d'inflazione. 2. TRASFERIMENTI REGIONALI: Il gettito previsto, rilevato dall'assestato 2004, è pari a 102.000 €. 3. ALTRI PROVENTI: Da sanzioni amministrative per violazione del codice della strada sono previsti 145.000 €, da beni patrimoniali - canoni di locazione, 300.000 €, dai parcheggi Forum 230.000 €. 4. SERVIZI PUBBLICI A DOMANDA INDIVIDUALE: Il gettito previsto in 1.174.760 € conferma il trend degli anni precedenti. Non sono stati previsti aumenti delle tariffe e si segnala l'applicazione dell'ISEE. Per i servizi a domanda individuale la percentuale complessiva di copertura risulta del 41,44%, così distinta: Asili nido il 26,13%, Colonie minori e centri estivi il 47,95%, Soggiorni anziani il 50%, Refezione scolastica il 59,13%, Corsi Sportivi il 100%. Per i servizi generali e istituzionali è prevista una spesa complessiva di 8.750.131,55 € (titolo 1°) di cui 80.000 € finanziati con avanzo 2003. SPESE 1. La spesa per il personale dipendente è prevista in 2.122.301 €, per un totale di 64 dipendenti; l'incremento rispetto all'impegnato 2004 (2.025.607,71 €) pari al 4,77% è dovuto ad aumenti contrattuali. Il fondo produttività per il personale dipendente è stato incrementato, con risorse aggiuntive, di circa 30.000 € rispetto al 2004, con l'obiettivo di sviluppare progetti di produttività finalizzati al raggiungimento degli obiettivi programmatici dell'Amministrazione comunale. Il mancato rispetto del patto di stabilità, oltre a impedire le assunzioni di personale a qualsiasi titolo, non faciliterà il ripensamento organizzativo per l'anno 2005. Per questo è necessario dedicare particolare attenzione alle relazioni con il personale, puntando sulla formazione e sulla definizione di obiettivi gestionali chiari e praticabili. 2. Spese per acquisto beni e prestazioni di servizi. L'Ente non ha rispettato il patto di stabilità nell'esercizio 2004, pertanto la spesa complessiva per le categorie 02 e 03 del Bilancio non potrà superare l'assestato 2003 di 4.682.357,66 €. Per ottenere il contenimento della spesa si è operato, in comune accordo con gli Assessorati, per una razionalizzazione delle spese manutentive e di funzionamento delle strutture pubbliche. Poi, per impedire una caduta delle prestazioni dei servizi alla persona, il Responsabile dell'Area ha eseguito una ricognizione delle spese riguardanti le categorie 03 e 05, per prestazioni di servizi e trasferimenti. La ricognizione ha portato a una riallocazione di talune spese che in passato erano state inserite nelle spese per prestazioni di servizio o viceversa nelle spese per trasferimenti. Ciò ha permesso di trovare una soluzione tecnica e politica capace di superare l'emergenza creatasi. In una situazione di compressione della spesa per beni e servizi sono così garantite prestazioni di alcuni importanti servizi come: il diritto allo studio, le attività sportive, le attività culturali e del tempo libero. Lo stesso Collegio dei revisori ha avallato come legittimo sul piano contabile lo spostamento di alcune spese dall'intervento 03 all'intervento 05 "che ha portato a configurare un percorso alternativo a talune attività istituzionali dell'Ente". 3. Spese per trasferimenti: La spesa complessiva è pari a 1.127.200 €, con un incremento, a seguito delle operazioni sopra illustrate, di 554.000 €. I principali capitoli di nuova e vecchia formazione su cui si articola l'incremento di spesa sono i seguenti: (cap. 2005) spese per attività parascolastiche diverse e per il diritto allo studio 205.000 €, (cap. 2014) contributi per organizzazione iniziative culturali 44.500 €, (cap. 1508) contributi a enti teatrali, istituti e associazioni 121.000 €, (cap.1830) contributi associazioni iscritte all'albo 53.500 €, (cap. 1509) contributi per iniziative di solidarietà 11.000 €, (cap. 2012) concorso spese per gestione asili nido 22.000 €, (cap. 2006) contributi per gestione corsi comunali 20.000 €, (cap. 1009 cooperazione di solidarietà internazionale 10.000 €, ( cap. 1019) concorso spese per agenda 21 20.000 €, (cap.2010) concorso spese per gestione centro socio-educativo 16.000 €, (cap.2008) iniziative di prevenzione sanitaria 9.000 €, (cap.2007) spese per telesoccorso 5000 €, (cap.2011) concorso spese per funzionamento centro lavoro sud-ovest 7.000 €, ecc. Complessivamente, con la riallocazione di alcuni interventi dalla categoria 03 alla 05, le dotazioni previsionali, per i capitoli attinenti alle iniziative culturali, sportive e del tempo libero, contributi vari ad associazioni, sono aumentate del 47% (assestato 2004, cat. 3-5, 176.650 €; nuova previsione, cat. 5, 260.000 €: + 83.350 €). Questo flusso di risorse verso l'associazionismo andrà amministrato con senso di responsabilità e trasparenza, studiando e individuando forme alternative di gestione (convenzioni, associazioni tra Enti, istituzione, ecc.). 4. Altre spese: per interessi passivi e rimborso quote capitali ammontano a 286.777 €, di cui 231.808 € per rimborso capitale e 54.969 € per interessi. Da notare che le spese per rimborso prestiti hanno un'incidenza bassissima sulle entrate correnti. La spesa prevista in 176.974 €, per imposte e tasse, si riferisce all'IRAP pagata sulle retribuzioni del personale, ai compensi per collaborazioni e all'IVA sulle attività dell'Ente. Negli oneri straordinari della gestione corrente è prevista una spesa di 120.000 € per consulenze legali, così ripartita: 40.000 € per rappresentanza in giudizio, finanziati come spesa corrente, e 80.000 €, spesa una "tantum" per consulenze varie, finanziati con avanzo 2003. Si ricorda che il tetto di spesa massima per consulenze, non riconducibili a incarichi per opere pubbliche e di progettazione urbanistica, previsto dal comma 11 dell'art.1 della Finanziaria 2005 è calcolato per il Comune di Assago in 94.000 €. Il fondo di riserva previsto ammonta a 33.007 €. SPESA IN CONTO CAPITALE L'ammontare previsto degli investimenti complessivi, pari a 5.575.511,26 €, è pareggiato dalle entrate ad essi destinate, nel rispetto delle specifiche destinazioni di legge. Gli investimenti previsti sono contenuti nel programma triennale e nell'elenco annuale dei lavori pubblici (art. 14 L.109/94). I proventi di oneri in entrata sono stati iscritti previa specifica valutazione da parte del Responsabile dell'Area Territorio e patrimonio, tenendo in debita considerazione l'andamento storico di detti introiti e le capacità edificatorie di cui al vigente PRG. I contributi per il rilascio delle concessioni edilizie sono previsti in 2.507.000.€, per alienazioni e concessioni beni in 1.104.814 €, contributi vincolati 1.587.252 €, avanzo economico di 376.445,26 €. Tra i principali finanziamenti per le opere pubbliche si evidenziano: 1.377.252 €, trasferiti dalla regione per la costruzione di 46 alloggi a canone moderato, la manutenzione straordinaria degli immobili per 800.000 €, gli interventi per il miglioramento della viabilità per 600.000 €, la costruzione di manufatti cimiteriali per 1.000.000 €, la rimozione delle barriere architettoniche per 350.700 €, ecc. CONSIDERAZIONI FINALI Nel concludere vorrei evidenziare come, nonostante le difficoltà incontrate nella formazione del Bilancio preventivo 2005, si sia riusciti, grazie anche alla collaborazione dei dipendenti, a garantire le risorse necessarie per il raggiungimento di alcuni degli obiettivi programmatici individuati dall'Amministrazione Raimondo. Siamo impegnati, in tempi di ristrettezze economiche, a migliorare, per quanto è possibile, il livello dei servizi offerti alla cittadinanza assaghese ed accoglieremo tutte quelle critiche e sollecitazioni volte allo scopo di determinare l'efficienza, l'efficacia e l'economicità dei servizi erogati. Facciamo nostro l'invito del Collegio dei Revisori che c'impegna ad introdurre meccanismi di controllo, di gestione e di monitoraggio dei processi amministrativi. Per ultimo, vorrei richiamare all'attenzione dei Consiglieri e del pubblico presente il buon risultato partecipativo dell'assemblea pubblica di presentazione del Bilancio tenutasi lunedì 21 marzo. L'Assessore al Bilancio |