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LETTERA AL SINDACO DEL DIRETTIVO DEL CIRCOLO PRC DI ASSAGO
Al Sindaco
Domenico Raimondo

Ai Componenti della Lista
Uniti per Assago

Rifondazione Comunista conferma la collegialità del Partito nella discussione e nella scelta motivata dell'Assessore Papetti sulla D4 in Giunta e in Consiglio;
rivendica il diritto di esprimere il proprio dissenso ogni volta che riterrà siano state prese decisioni difformi dal programma.

Nel merito della D4 constata che i quattro punti politici decisi all'unanimità in Giunta:
- risoluzione di tutte le illegittimità,
- riduzione dei volumi commerciali,
- residenziale esclusivamente temporaneo,
- costo della metropolitana totalmente a carico dei privati,

non sono stati assolutamente raggiunti.

Ricordiamo i passaggi che hanno portato alla situazione attuale:
- in data 2 novembre 2004, in un documento del Direttivo di Circolo inviato alla Giunta e alle componenti politiche e associative della Lista Uniti per Assago, venivano tracciate le nostre proposte di risoluzione di tutte le illegittimità riscontrate dai tecnici incaricati nei Piani attuativi D4 e Bazzane e più in generale sulla revisione del Piano Regolatore. Queste proposte si basano sul programma elettorale della Lista dove tra l'altro si scrive che: "… la pianificazione urbanistica del territorio (Agenda 21, Variante generale, Piano dei Servizi) dovrà poggiare sulla partecipazione dei cittadini attraverso l'attivazione di forum, di concorsi e laboratori di progettazione…" Alle nostre sollecitazioni il Sindaco e la maggioranza della Giunta non hanno dato risposta.
- in data 1 febbraio 2005 l'Assessore F. Papetti, in qualità di rappresentante in Giunta di Rifondazione Comunista, inviava una lettera riservata al Sindaco e all'Assessore all'Urbanistica in cui si proponevano "alcune riflessioni sull'andamento degli incontri con la proprietà, in considerazione dei possibili esiti finali della trattativa e della coerenza tra questi e gli obiettivi programmatici elettorali"; e si richiamava la Giunta al rispetto dei 4 punti di merito decisi all'unanimità, poi rimessi in discussione, senza alcuna verifica collegiale, da una parte della Giunta. Per tutta risposta, dalla data d'invio della lettera riservata, il Sindaco e l'Assessore alla partita sospendevano, sino all'approvazione degli atti sulla D4 nella Giunta del 22 Marzo, ogni informazione e confronto in Giunta sull'andamento della trattativa in corso con la proprietà. La rimozione della discussione democratica nell'unico organo di governo deputato ad assumere decisioni sugli indirizzi da seguire nella trattativa con il privato è grave e denota scarsa sensibilità sul ruolo e sulle competenze delle istituzioni democratiche.
- in data 29 marzo 2005, nella discussione consiliare "Approvazione definitiva del PP Zona D4", l'Assessore Papetti ha ampiamente spiegato le posizioni di Rifondazione Comunista e di un'area politica e associativa rimasta senza voce istituzionale. Nella sua dichiarazione di voto, concordata con il Direttivo del Circolo "R. Luxemburg", si sono ampiamente motivate le precise contestazioni sia tecniche sia politiche alle scelte della Giunta. L'Assessore Francesco Papetti aveva votato contro il Piano Particolareggiato già proposto dalla Giunta Musella perché era sbagliato introdurre la residenza permanente e un consistente insediamento di grande distribuzione commerciale a scapito di una valorizzazione tecnologico-produttiva dell'area D4. Ora non può, quindi, che dissentire profondamente da un'erronea scelta politico-ammnistrativa compiuta dalla maggioranza della Lista in cui è stato eletto, che riproduce logiche insediative di sviluppo ancora più dannose sotto il profilo sociale, occupazionale, urbanistico e ambientale, contro le quali si è da sempre coerentemente battuto e che contraddicono i punti fondamentali del nostro comune programma elettorale.

Si è impedito il dibattito democratico con la cittadinanza su scelte urbanistiche di fondamentale importanza per il futuro di Assago; infatti, non solo si sono ripetutamente rigettate le proposte dell'Assessore Papetti e di Rifondazione Comunista volte a promuovere assemblee consultive e informative sullo stato della trattativa con la Proprietà della D4, ma non si è nemmeno voluta convocare, prima del voto in Consiglio, un'assemblea pubblica informativa. Ciò contraddice lo spirito e la lettera del programma elettorale, dove abbiamo posto la partecipazione a guida del nostro agire politico.

Le scelte della Giunta sono state fortemente criticate non solo da Rifondazione Comunista, ma anche da altri soggetti della Lista come Vivere Assago e i Comunisti Italiani.

Rifondazione Comunista, dopo aver invano richiesto il rispetto degli impegni elettorali, valuterà la possibilità di ricorrere nelle opportune sedi (TAR e/o Corte dei Conti) contro la delibera di approvazione definitiva della D4.

Rifondazione Comunista ha aderito alla Lista civica "Uniti per Assago" perché ritiene indispensabile per i cittadini di Assago un nuovo metodo di governo della città fondato sulle regole democratiche, sulla trasparenza e sulla massima partecipazione dei cittadini all'amministrazione del Comune, per la salvaguardia del territorio, la difesa e l'ampliamento dei servizi pubblici, la tutela del lavoro e una nuova politica culturale, anche attraverso nuovi strumenti di democrazia come il bilancio partecipativo.

Rifondazione Comunista ritiene importante illustrare ai soggetti promotori della Lista Uniti per Assago le seguenti proposte per l'anno in corso:
1. chiede che la trattativa con la proprietà delle aree Bazzana, avente come obiettivo la risoluzione di tutte le illegittimità attinenti al Piano Attuativo e alla Variante al PRG, con la realizzazione delle necessarie opere pubbliche, venga condotta con il pieno coinvolgimento dell'Assessore al Bilancio, facendo, inoltre, partecipare i cittadini attraverso assemblee pubbliche consultive e informative. In caso contrario Rifondazione si opporrà con determinazione in tutte le sedi istituzionali.
2. Lo sviluppo del progetto partecipativo deve avere il consenso convinto di tutta la compagine di Giunta. In questi mesi abbiamo ricevuto segnali contrastanti e contraddittori da alcuni esponenti della Giunta: dal documento sull'Urbanistica dell'Assessore alla partita dove si attacca il presunto "assemblearismo" della partecipazione organizzata, al diniego di convocare le assemblee sulla D4; dalla mancata nomina dei membri delle consulte e delle commissioni miste già votate dal Consiglio, all'insufficiente sostegno alla prima assemblea pubblica di presentazione del Bilancio 2005, che nonostante le difficoltà incontrate ha avuto un buon successo tra la popolazione. Le risorse economiche e organizzative del Bilancio 2005 relative alla Partecipazione sono molto scarse e non permettono una sperimentazione completa del ciclo del Bilancio partecipativo. Si può iniziare il percorso con assemblee cittadine che facciano emergere i bisogni della cittadinanza e dove si individuino le possibili risposte da inserire nel Bilancio 2006. Sin d'ora riteniamo praticabile, in considerazione delle disponibilità economiche del Bilancio 2005 e della possibilità di conferire incarichi esterni per la progettazione urbanistica, sviluppare con l'apporto di consulenti esterni un progetto di "urbanistica partecipativa" finalizzato alla stesura del Piano dei servizi e della mobilità.
3. La costruzione di un clima di fiducia in Giunta tra tutti i membri della coalizione richiede la pratica della collegialità sugli obiettivi condivisi (nel rispetto del programma!) e il riconoscimento del diritto al dissenso di una minoranza anche su atti fondamentali.

Rifondazione Comunista ringrazia l'Assessore Francesco Papetti che, in un clima sicuramente non collaborativo, svolge un'importante azione a sostegno degli obiettivi programmatici sull'urbanistica, senza tralasciare le sue funzioni inerenti alle deleghe conferitegli dal Sindaco in materia di Bilancio, Personale e Partecipazione. In questi primi mesi di lavoro ha predisposto, con la Giunta e gli Uffici, la stesura di un difficile Bilancio di Previsione 2005, realizzando alcuni importanti obiettivi programmatici, come la lotta all'elusione ed evasione fiscale dell'ICI su immobili e aree commerciali; il conferimento a un esperto dello studio per la riorganizzazione della macchina comunale; l'impegno di pubblicare il primo opuscolo informativo sul Bilancio 2005 e di convocare la prima assemblea pubblica realizzata ad Assago sul Bilancio del Comune.

Rifondazione Comunista invita il Sindaco a prendere atto della situazione di crisi determinata principalmente non dall'azione politica del Partito o dall'operato amministrativo dell'Assessore Papetti, bensì dal mancato rispetto dei patti elettorali da parte della maggioranza su un argomento di vitale importanza per il futuro urbanistico e amministrativo di Assago. Se il Sindaco è convinto che sia venuto meno il rapporto di fiducia con l'Assessore revochi le deleghe che gli ha affidato, altrimenti accetti le proposte contenute nel documento e rifletta sul futuro della coalizione.

Il Direttivo del Partito della Rifondazione Comunista
di Assago Circolo R. Luxemburg

Gianpietro Monaldeschi
Germano Calenzani
Dino Ciraolo
Sara Ciraolo
Anna Di Rico
Pierangelo Francescato
Patrizia Nobili


Assago, 18 aprile 2005

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