Il
grido
Il nostro grido è un grido che rompe le finestre,
è un rifiuto di farci contenere e corrompere,
è uno straripamento, un andare oltre l'argine,
oltre i limiti della società conformista e bene educata.
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Tango
rosso
E adesso cosa fare
E adesso dove andare
In che cosa sperare
E l'uomo nuovo dov'è
Si è perduto nella steppa
E non tornerà mai più
Un'idea strozzata dalla burocrazia
Da sgangherati piani quinquennali
Ma che malinconia
Quando muore un'utopia
Altre rivoluzioni
Altre primavere verranno
Chissà dove chissà quando
E adesso cosa fare
E adesso dove andare
Non ci resta che Batman
E un tango da cantare
Non c'è più il PCI non c'è più il PCI
Il PCI non c'è più non c'è più il PCI
Brani della ballata di Sergio Endrigo:
Tango rosso per la fine del PCI
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PERCHE'
IL "TOTI" NON SI E' FERMATO AD ASSAGO?
Abbiamo
tutti seguito il complesso spostamento, da Augusta a Milano, del "glorioso"
sommergibile della marina militare italiana "Enrico Toti".
Nel sito internet del Museo della Scienza di Milano, ultimo porto del
sommergibile, oltre ad una ricostruzione della vicenda, si possono vedere
i lavori in corso per ampliare il museo e dar lustro al capoluogo: il
viaggio, lo smontaggio, le difficoltà nel transitare sulle strade
e autostrade lombarde e milanesi, con la vagheggiata ipotesi, addirittura,
di passare lungo la via d'acqua per eccellenza: il Naviglio.
In questo tragitto, dal mare siciliano al museo milanese, l' "Enrico"
è transitato per Assago.
In autostrada, e non certo per il Naviglio, ma è passato.
E non si è fermato. Poteva fermarsi, ma non lo ha fatto.
Qualcuno, parlando dell'orrendo megacentro commerciale denominato "D4"
(nome più adatto, forse, ad una battaglia navale
), ricorda
la "disponibilità" del privato lottizzante a realizzare,
all'interno dell'intervento "opere con funzioni di eccellenza e di
valenza sociale"
(sic !?)
Forse si pensava all' "Enrico"???
Forse si poteva pensare all' "Enrico"!!
Di sicuro gli Amministratori in carica "dovevano" pensare a
qualcosa.
Ad esempio come sfruttare l'evidente bisogno di spazi del Museo "Leonardo
da Vinci", derivante dall'ospitare tale ingombrante "reperto",
per farla diventare un'occasione per Assago, magari come sede ("d'eccellenza
e di valenza sociale", e tutte le altre favole raccontate
)
di una sezione navale del museo meneghino, collegata al centro di Milano
attraverso l'assai costosa metropolitana, magari connettendo il tutto
con una valorizzazione del Naviglio, ecc., ecc.
L' "Enrico Toti" il suo dovere l'ha fatto.
La sua ultima gruccia l'ha lanciata, ma la trincea dietro cui si stanno
chiudendo gli attuali Amministratori della città è, ogni
giorno che passa, sempre più alta.
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GEORGE,
VAI A SCUOLA DA FIDEL!
Perché Katrina ha fatto tanti danni e ha aperto un grosso dibattito
sui metodi di gestione dei disastri naturali? Perché la tecnologia
non ha salvato qualche vita in più? E perché la liberalizzazione
applicata alla gestione dei disastri naturali ha dato risultati cosi dolorosi?
Sparare su George è troppo semplice, perché il "modello
privatistico americano" è applicato anche da regimi di impostazione
opposta. In Cina i disastri si esprimono in grandi numeri, non solo per
la pressione demografica, ma anche per l'atteggiamento di trascuratezza
verso i propri cittadini. Non è quindi il tipo di regime politico-economico
che fa la differenza.
E' la capacità di interpretare le proprie possibilità e
inserirle in un modello che tenga conto della propria struttura sociale,
culturale ed economica.
Quindi non solo tecnologia, ma anche abilità di preparare gli organismi
ad intervenire e autogestire sul terreno le emergenze.
Schema teorico o realtà? Esiste un luogo in cui tutto ciò
è applicato? Cuba, nazione del terzo mondo che ha offerto il suo
aiuto agli USA in questo drammatico frangente
Non è propaganda:
l'Onu ha suggerito il modello cubano allo Sri Lanka quando questi si è
rivolto agli esperti di catastrofi dopo lo tsunami, per impostare il proprio
sistema preventivo. Il segreto del modello cubano?
Diffusa coscienza del rischio tra la popolazione e ottima capacità
di ricorso alle risorse umane senza avere a disposizione grandi mezzi;
rapidissima capacità di mobilitazione in tempo reale coinvolgendo
scuole, fabbriche, luoghi pubblici. L'esperienza "statale" cubana,
d'altronde, non lascia dubbi: un paese che non ha grandi mezzi tecnologici
e potenti protezioni civili può allestire un sistema di allerta
e di mobilitazione molto raffinato, che limita al minimo il numero dei
morti.
Perciò, George, fatti una gita a Cuba, magari impari qualcosa
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OBIETTIVO LAVORO: COLPIRE I SINDACALISTI
Obiettivo Lavoro, società per azioni controllata da Lega-Coop
e Compagnia delle Opere-CL, riserva ai propri dipendenti, in particolare
a donne e iscritti al sindacato, un trattamento piuttosto ruvido. In un
recente comunicato delle tre rappresentanze sindacali della sede di Milano
si legge: "L'azienda sta imponendo trasferimenti, preannunciati con
ristrettissimo preavviso, anche a danno di nostre colleghe in stato di
gravidanza e al rientro della maternità
" Sembra che
i casi di mobbing ai danni di sindacalisti siano all'ordine del giorno,
in particolare se di sinistra e iscritti alla CGIL. Alcuni lavoratori
sostengono che la direzione effettua politiche di assunzioni discriminatorie:
chi è vicino a Comunione e Liberazione viene assunto a tempo indeterminato,
gli altri a tempo determinato, così quando c'è da mandar
via qualcuno gli "amici" sono al sicuro. Una domanda è
d'obbligo: perché la Lega delle cooperative investe in una società
di lavoro interinale che tratta così i propri dipendenti?
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PAROLE, PAROLE, PAROLE
Dal
settimanale SI o NO del 16 settembre 2005 leggiamo: "meglio
avere una città contornata da un bosco piuttosto che il degrado
di sette centri commerciali, quattro case fatte male, un piano regolatore
che distrugge il territorio
"
Chi l'ha detto?:
1. quel pericoloso sovversivo comunista di Franco Papetti;
2. quel buontempone di Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione
per la Sussidiarietà, alias Compagnia delle Opere, alias Comunione
e Liberazione, nonché capo del vicesindaco Francesco Pagliuca;
3. l'assessore all'Urbanistica Oreste Codegoni all'uscita dal bar dopo
l'abituale happy hour;
4. i riottosi pensionati del Circolo Anziani durante una partita a tresette;
5. il contabile Mimmo Raimondo quando era un esponente di rilievo del
comitato Fermiamoli;
6. quei rompipalle di Vivere Assago;
7. l'oscuro pensionato comunista Luigi Autunno in una inquietante esternazione.
N.B. Rispondete all'indirizzo e-mail: liberatebarabba@libero.it.
Chi darà la risposta esatta riceverà un post-it del subcomandante
Fausto.
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CONTRASTI
Negli USA due milioni di bimbi vivono in case dove ci sono armi non custodite.
Ogni notte 200 milioni di bimbi nel mondo dormono per strada: nessuno
è cubano.
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UNA DESOLAZIONE
di Yasmina Reza
Proprio
un bel tipo, questo anziano uomo che, in un serrato monologo, scrive al
figlio per rimproverargli il fatto di essere felice
Per lui una vita felice è sinonimo di una vita insulsa. Pensa che
cento volte superiore a un uomo felice sia un uomo allegro, scanzonato,
ironico, tragico. La parola felicità neppure la considera: gli
appare scandalosa, quasi disgustosa.
Al figlio "contemplativo", volato dall'altra parte del mondo
per cercare la felicità da lui definita "militante",
preferirebbe addirittura un figlio criminale o terrorista
Alla figlia, che gli consiglia di leggere "dato che hai tempo",
lui dice che lo avrebbe convinto a farlo se gli avesse detto "ora
che non hai più tempo".
Si lamenta, si prende in giro, si innervosisce, alza la voce, si scatena
contro un mondo che gli sta sempre più stretto.
Ma in fondo questo odio che esplode non è tanto rivolto ai figli,
quanto alla consapevolezza dell'avvicinarsi della fine della sua vita,
che gli impone di ammettere le debolezze del fisico, la fine dei desideri,
la fine delle rivolte e la comparsa della solitudine.
Yasmina Reza, Una desolazione, Tascabili Bompiani, 2001, p. 128, euro
6,00
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NUOVI ARRIVI A SINISTRA!
Il 28 settembre 2005, alla presenza della Segretaria della Federazione
Metropolitana di Milano e assessore provinciale Francesca Corso, è
stata costituita la sezione territoriale del Partito dei Comunisti Italiani
che coprirà i comuni di Corsico e Assago.
Ora sarà la nuova sezione, in piena autonomia statutaria, ad interloquire
con l'Amministrazione, con i Cittadini e con le altre forze politiche,
per affrontare la coerenza delle scelte che qualificano il carattere identitario
dei comunisti.
Nelle prossime settimane, nel corso di una inaugurazione, verranno presentati
i componenti degli organismi direttivi.
Resta ferma la nostra decisione di collocarci, per Assago, fuori dall'attuale
lista di maggioranza, come peraltro già dichiarato dal compagno
Autunno nella sua lettera di uscita dalla lista "Uniti per Assago",
in seguito alle note vicende legate alla D4.
Ci incontriamo ogni giovedì alle ore 21.00 presso il "Bar
Stella" in via Garibaldi n° 10 - Corsico. Per contattarci e per
informazioni, rivolgersi a Luigi Autunno cell. 338-8034230.
Sezione territoriale PdCI di Corsico-Assago
Auguri di Liberate Barabba: lunga vita alla nuova sezione e, come
scrive il subcomandante Marcos, "
Che il cuore batta dove già
si trova, cioè a sinistra".
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LA GUERRA AL TERRORISMO
Quali saranno le conseguenze della guerra in Iraq per le popolazioni
locali?
Gli aspetti su cui potremmo porci delle domande vanno dalle conseguenze
psicologiche, a quelle economiche, a quelle sociali.
Un dato già da ora sembra, però, assumere dei contorni abbastanza
precisi, cioè il danno ambientale. E qui più che di danno
puro e semplice si può parlare di emergenza ambientale.
La
causa primaria è proprio la guerra. Di che si tratta ?
Uranio impoverito, tantissimo, molto più che nei Balcani, a cui
si aggiunge l'inquinamento industriale provocato dai bombardamenti sugli
impianti industriali iracheni.
Tutto questo ci viene raccontato da Pekka Haavisto, presidente del comitato
di valutazione post bellica dell'Unep (agenzia di protezione dell'ambiente
dell'ONU), che ha di recente visitato la zona di guerra.
A detta degli esperti che si sono recati in Iraq le conseguenze dell'utilizzo
delle armi all'uranio sono evidenti: "In Bosnia e in Kosovo le conseguenze
dell'uso dell'uranio impoverito sono presenti dopo nove anni, sia negli
edifici colpiti da proiettili con uranio impoverito che sono ancora radioattivi,
sia nei pozzi dove la radioattività è penetrata nelle falde
acquifere e quindi nella catena alimentare.
Solo i militari britannici sembra abbiano fornito dati sui siti colpiti,
mentre quelli americani sono reticenti a fornire qualsiasi tipo di informazione."
Tanto per dare un'idea di quello che è successo in Iraq, basti
il fatto che in Kosovo i proiettili lanciati dagli aerei contenevano circa
300 grammi di uranio impoverito, mentre in Iraq sono stati lanciati proiettili
di carrarmato che ne contenevano tre chili.
Chi pagherà le conseguenze più pesanti di tutto questo sarà
il popolo iracheno, la gente che vive nelle zone di guerra. Anche se qui
in Italia abbiamo già avuto conoscenza del problema, quando siamo
venuti a sapere delle conseguenze dell'uranio impoverito sui nostri militari,
i danni che si verificheranno in Iraq saranno molto più grandi,
anche perché la popolazione non è cosciente del pericolo.
Tutto questo in nome della cosiddetta guerra al terrorismo, a cui ormai
pochi negli Stati Uniti sono ancora disposti a credere.
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LE
POSTE ITALIANE E LETIZIA MORATTI AL SERVIZIO DELLA MONDADORI BERLUSCONIANA
Settembre
porta buoni frutti, ma quest'anno il nostro Presidente del Consiglio ne
coglierà ancora più copiosi!
La nostra ministra Moratti e le Poste Italiane (che già gli avevano
fatto un regalo prestando i loro sportelli alla Banca Mediolanum di proprietà
del cavaliere) hanno deciso di donargli la possibilità di entrare
nel mercato dei libri scolastici su un piatto per niente virtuale.
Infatti, sul Corriere del 28 luglio, Gian Antonio Stella segnala che "le
Poste Italiane hanno distribuito 5 milioni di locandine e avvisi vari
per segnalare agli istituti scolastici e alle famiglie la possibilità
di ordinare i testi, via internet o via telefono, ricevendoli a casa con
il postino e pagando con 12 comode rate al tasso del 7.5 %"
E
a chi hanno affidato l'operazione senza curarsi di effettuare una regolare
gara d'appalto? Ad una società di vendita di libri on-line di nome
"Bol" che, per pura coincidenza, appartiene alla Mondadori,
nota casa editrice di proprietà del nostro Presidente.
Il mercato dei libri di testo scolastici è in effetti un business
da 400 milioni di euro l'anno, grazie al quale anche le piccole librerie
rimangono aperte, sopravvivendo così ad una sorta di analfabetismo
di ritorno che vede gli italiani in coda alle classifiche dei lettori
europei.
Ma adesso, sfidando le ire di poche centinaia di piccoli cartolibrai alla
canna del gas (a fronte di qualche milione di possibili elettori), il
premuroso buon Padredifamiglia Silvio provvede a consegnare i testi a
domicilio, rateizzandone il costo: e pazienza se, per questa filantropica
iniziativa, occorre sfruttare strutture dell'Azienda Italia a favore di
un'Azienda di famiglia. E poi, se nessuno ti vuole più bene, i
regali di compleanno bisogna farseli da sé. Buon compleanno, Silvietto!
Penna rossa
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BASTA CON LA D4,
C'E' ANCHE IL PROGRAMMA!
Da qualche tempo, ci viene rivolto l'invito a smetterla di occuparci
della D4. Infatti, ci dicono, il programma della Lista è ricco
di ben altri temi e progetti!
In effetti, il secondo punto del Programma prevedeva la "Partecipazione",
l'apertura del Comune ai Cittadini; e questo sta per avvenire: le Commissioni,
siamo sicuri, verranno nominate; sappiamo che chi "rema contro",
sostiene che per ora non si sono fatte, ma questo significa cercare "il
pelo nell'uovo"
E che dire delle assemblee pubbliche? Appena è sorto un "problemino",
che a onor del vero ha portato il Centro Anziani sull'orlo della chiusura,
prontamente sono stati coinvolti i cittadini. Non importa se l'Assemblea
si è trasformata in un processo pubblico ai due reprobi che non
si sono inchinati ai Nuovi Potenti
Non ce ne sono state altre? Anche
il Centro Giovani, visto lo stato in cui versa, ne meriterebbe una? Non
esageriamo! Non siamo mica nel 68!
Non possiamo poi dimenticare il panorama culturale, il fiorire di iniziative
di grande livello che si succedono incessantemente; è vero che
alcune sono dei doppioni, che ripetono a costi decuplicati, iniziative
di associazioni, come le serate di approfondimento musicale proposte da
VIVERE ASSAGO; ma questo, se mai ce ne fosse bisogno, dimostra ancora
una volta l'attenzione dell'Amministrazione per le iniziative proposte
dalla società civile.
E poi c'è la Sagra Comunale: qui si evidenzia chiaramente un'assoluta
discontinuità con le proposte della passata amministrazione: al
posto della solita serata con Casadei c'è
.Casadei! Invece
del solito mercatino
il mercatino. Per i ragazzi? La novità
dei giochi gonfiabili. E cosa dire degli stand delle Associazioni in piazza?
Che trovata geniale! Ma l'idea più innovativa, che ci ha letteralmente
colti di sorpresa, è la cena gestita dalla Parrocchia!
Altro notevole cambiamento: il Giornale di Assago; sulla versione di Musella
le associazioni (soprattutto se non allineate) avevano poco spazio. Su
quello di Raimondo non possono scrivere neanche una riga! Almeno nei primi
numeri. Per i prossimi è prevista un'autentica rivoluzione: infatti
stanno nascendo le Nuove Associazioni. Quelle formate dagli Amici. Così
il Nuovo Giornale si aprirà alla società civile e anche
questo piccolo vuoto di democrazia sarà prontamente colmato.
E come, infine, commentare la recente mostra sul Parco Sud? Assolutamente
condivisibile la scelta di promuovere una realtà così importante
come il nostro Parco; il fatto poi che una tale iniziativa segue di soli
15gg lo stand sul Parco Sud allestito da VIVERE ASSAGO durante la Sagra,
non fa che confermare l'apprezzabile sintonia che si dimostra esserci
tra gli Amministratori e la Società Civile. Forse le due iniziative
potevano essere coordinate (la nostra era stata annunciata fin da luglio
)
in modo che l'una facesse da traino all'altra e non si sovrapponessero
gli argomenti? E' vero, ma invece bisogna apprezzare lo spirito burlone
di questi simpatici Assessori che hanno deciso di farci una bella sorpresa!
Come? Basta? E' meglio continuare a parlare della D4?!?
Associazione Vivere Assago
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CENTRO ANZIANI: ULTIMA ORA
Pare proprio che la Giunta assaghese abbia deciso di decapitare gli organismi
del Centro Anziani di Assago. Con continui attacchi ai singoli componenti
del Circolo e del Comitato ha innescato una dinamica di delegittimazione
delle persone. Sono in uso tecniche tratte dal manuale previtiano "Non
faremo prigionieri", diffamando e dileggiando le persone, alimentando
il malcontento di alcuni e non entrando mai nel merito dei contenuti dei
progetti e delle attività svolte sino ad oggi dal gruppo dirigente.
Obiettivo: mettere le mani sulla torta (vedasi la pericolosa richiesta
di modifica dello statuto, fatta nel corso dell'assemblea pubblica dal
consigliere delegato ai Servizi Sociali e che consentirebbe all'Amministrazione
comunale di entrare nella cabina di comando, in cambio di un "cordiale
e doveroso" sostegno) per servirla agli "amici".
Risultato: Raimondo-Musella 0-5. Il comportamento arrogante del Sindaco
e della sua "brillante compagine", ha rilanciato l'ex sindaco
Musella, il quale è apparso agli occhi di molti anziani come un
salvatore della patria che con pacatezza e senso di responsabilità
risolve i problemi.
Della serie "si stava meglio quando si stava peggio"?
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COME
TI ANNIENTO IL DISSENSO
Dal manuale del buon manovratore
Per la riuscita del prodotto si raccomanda una miscela di berlusconismo,
stalinismo e integralismo.
Come?
a) avere il monopolio dell'informazione per manipolarla;
b) ritenersi depositari della verità;
c) usare il vittimismo;
d) denigrare gli avversari;
e) promuovere l'attacco personale;
f) fare del terrorismo psicologico minacciando querele;
g) utilizzare tecniche già sperimentate in Consiglio Comunale per
impedire il dissenso nell'approvazione di delibere a rischio (vedi D4),
h) negare il Gruppo consiliare a Rifondazione comunista;
i) escludere i cittadini dissenzienti dalle commissioni.
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COMUNIONE
E RISTORAZIONE
Nel mese di luglio, ad Assago, la società Fontanile S.r.l., il
cui legale rappresentante è un noto esponente locale di Comunione
e Liberazione, nonché uno dei coordinatori della Lista Uniti per
Assago, ha aperto in via Idiomi un "ristorante & self-service,
bar-pizzeria". In ciò non c'è nulla di male: sviluppare
servizi alle imprese può risultare utile all'economia e all'occupazione
della zona; l'importante è non usufruire di posizioni di vantaggio
che danneggino le attività degli altri esercenti assaghesi. Dopo
l'apertura del locale si sono scatenate polemiche tra i commercianti locali
e l'amministrazione Raimondo-Pagliuca. Alcune domande sono anche le nostre
e le giriamo ai diretti interessati: a) Com'è possibile che la
stessa società abbia conseguito due autorizzazioni per "somministrazione
di alimenti e bevande" con la possibilità sia di effettuare
un servizio di mensa interaziendale, sia un libero servizio al pubblico
con orari di apertura sino alle 24? Non era stato dichiarato dagli amministratori
pubblici che l'autorizzazione riguardava esclusivamente, come da regolamento,
il servizio di ristorazione aziendale? b) Le proroghe concesse all'autorizzazione
di pubblico esercizio hanno forse superato il periodo di due anni previsto
dalla legge? c) Il permettere che il pasto possa essere consumato da avventori
occasionali, non ricompresi nelle convenzioni stipulate con le aziende,
non equivale di fatto ad una "liberalizzazione" del servizio
di mensa interaziendale? E ciò non danneggia altri ristoratori
presenti sul territorio? Così facendo si sono forse aggirati i
criteri previsti dal regolamento votato dal Consiglio Comunale nel maggio
2005?
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FESTA
DI ASSAGO: LA PARROCCHIA FA BINGO!
Il filo conduttore che manca alle iniziative del Comune di Corsico, pretestuosamente
criticate dall'ormai inossidabile bollettino di C.L., è ben presente
nelle iniziative della sagra assaghese che, non a caso, vede ormai il
suo epicentro spaziale, organizzativo e (ahinoi!) economico nella parrocchia,
la quale ha beneficiato della cifra record di 31.300 euro per organizzare
una sagra priva di eventi di rilievo. Uniche iniziative degne di nota
quelle offerte dalla civica scuola di musica e dalle associazioni culturali,
sportive e ricreative presenti in Assago, che non da oggi partecipano
all'evento, come peraltro avviene nei Comuni a noi vicini. Ma nella nostra
"ridente e felice cittadina", con l'avvento della giunta Raimondo-Pagliuca,
lo stretto legame tra parrocchia e amministrazione si è reso ancora
più solido grazie alle generose casse del Comune che finanziano
l'unica vera iniziativa "che fa vivere il paese" (come afferma
Francesco Pagliuca nella solita cassa di risonanza del Sì o No):
la cena in piazza (Padre Pio of course!) a cura della parrocchia, associata
all'ormai consueto "revival" degli anni sessanta con annessi
nani e ballerine. E, per chiudere in bellezza, la processione con la statua
della Madonna, le candeline e le autorità per le vie del paese.
Beatevi cittadini, il piatto è servito! Il profano accanto al sacro
rende il rospo più digeribile! Alla faccia di chi si aspettava
un cambiamento di rotta nella politica culturale del paese. Forse possiamo
solo sognarla una festa locale, laica e con uno sguardo rivolto alla metropoli
a noi così vicina eppur così lontana. Pazienza, continueremo
ad emigrare come abbiamo fatto fino ad ora.
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FACCIAMO
DELLE PRIMARIE UN'OCCASIONE VERA DI PARTECIPAZIONE POPOLARE, PER SPOSTARE
A SINISTRA L'UNIONE E IL SUO PROGRAMMA
La politica delle destre è stata dura e arrogante. Il berlusconismo
ha messo insieme neoliberismo sfrenato,devolution e odiose leggi ad personam,
difendendo abusi, illeciti arricchimenti e rendite parassitarie.
Bisogna decisamente cambiare pagina. Ma per sconfiggere il berlusconismo
non basta sconfiggere il governo Berlusconi: il futuro governo dell'Unione
deve essere davvero alternativo a questo, non solo una sua copia più
presentabile.
Dunque se nell'Unione c'è chi lavora per un obiettivo più
moderato, noi invece chiediamo un cambiamento vero.
Lo crediamo possibile perché gran parte del popolo dell'Unione
aspira a una trasformazione radicale delle politiche economiche, sociali
e internazionali. Lo riteniamo necessario perché altrimenti la
sconfitta delle destre sarebbe solo apparente.
Alle prossime consultazioni primarie Fausto Bertinotti è un candidato
di sinistra, di quella sinistra che cammina insieme ai grandi movimenti
che percorrono le strade di questo inizio secolo: il movimento di contestazione
della globalizzazione neoliberista, il movimento per la pace, le vertenze
territoriali, il conflitto del lavoro e quello sociale.
UN PROGETTO PER L'ITALIA. LE PRIORITÀ PER UN NUOVO CORSO
· La riforma della politica: una priorità assoluta per
chiunque aspiri a un vero cambiamento;
· Aumentare salari e pensioni, anche al fine di rilanciare la domanda
interna; introdurre il salario sociale per i disoccupati, bloccare gli
aumenti delle tariffe;
· Lotta vera contro l'evasione e l'elusione fiscale, assieme a
una rivisitazione dell'intero ordinamento fiscale per spostare il carico
delle imposte dal lavoro verso le rendite e per cancellare i privilegi;
· Un nuovo intervento pubblico in economia: un grande progetto
di ripubblicizzazione dei beni comuni, di cura e salvagurdia del territorio,
di intervento pubblico per la ricerca e per le grandi scelte di politica
economica e industriale;
· Una strategia nuova per estendere il diritto alla salute, all'assistenza
e alla cura delle persone, una nuova politica abitativa che faccia diminuire
gli affitti e aumenti gli alloggi a canone sociale;
· Abrogazione della legge 30 sulla precarizzazione del lavoro;
abrogazione della legge Moratti sulla scuola; abrogazione della legge
Bossi-Fini sui migranti;
· Il ritiro immediato dell'Italia dalla guerra di occupazione in
Iraq nel quadro di una nuova politica di pace.
Per votare alle primarie è necessario presentarsi al seggio
con un documento di riconoscimento e la tessera elettorale, sottoscrivere
il Progetto dell'Unione e versare almeno un euro come contributo alle
spese.
IL 16 OTTOBRE VOTA BERTINOTTI ALLE PRIMARIE
PER AVERE UN PROGRAMMA E UNA COALIZIONE VERAMENTE DI SINISTRA
SEGGIO DI ASSAGO - CENTRO CIVICO PIAZZA RISORGIMENTO - ORE 8.00/22.00
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