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DOVE FINISCE L'OTTO PER MILLE?

 

 

OTTO PER MILLE: AGGIORNAMENTO SULLE CONFESSIONI RELIGIOSE PER L'ANNO 2004

Testo di Annapaola Laldi
Fonte: www.aduc.it

PREMESSA ESPLICATIVA SULLE CONFESSIONI RELIGIOSE CHE CONCORRONO ALL'ASSEGNAZIONE DELL'OPM
Sono ancora 6, come l'anno scorso. Qui di seguito le menziono secondo la loro denominazione ufficiale, mettendo fra parentesi l'eventuale abbreviazione che usero' in questa mia panoramica:
1) Chiesa cattolica;
2) Chiesa evangelica valdese - Unione delle chiese metodiste e valdesi (Valdesi);
3) Unione delle comunita' ebraiche italiane (UCEI);
4) Chiesa evangelica luterana in Italia (Luterani);
5) Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (Avventisti);
6) Assemblee di Dio in Italia (ADI).

1) DA UNO SGUARDO D'INSIEME SUL 2004…
LA TABELLA UFFICIALE DELLA RIPARTIZIONE dell'OPM del 2004 (redditi del 2000, denunciati nel 2001) ci fornisce, direttamente o deduttivamente, i seguenti dati.
A) DATI COMPLESSIVI
a) Scelte espresse: 39,62% (quindi: non espresse 60,38%)
b) Ammontare OPM IRPEF: € 897.077.447
c) Distribuito nella misura delle scelte espresse (39,62%): € 355.422.084,50
d) Parte avanzata e ridistribuita tra cinque dei sette concorrenti (Stato compreso), dato che Valdesi e ADI non accettano le quote non espresse (60,38%): € 541.655.362,50.
(N.B.: la somma relativa alle scelte NON ESPRESSE rappresenta il 152% di quella relativa alle scelte espresse).
B) PERCENTUALI DI SCELTA RELATIVE ED ASSOLUTE
Per ciascuno dei 7 beneficiari, la tabella riferisce le percentuali delle scelte espresse, che quindi sono relative al 39,62% dei contribuenti. Ma, se rapportiamo le scelte espresse al numero totale dei contribuenti, quale e' il reale "gradimento" dei singoli soggetti?
E' quello che vediamo qui, riportando la percentuale di scelta espressa (quindi relativa al 39,62% dei contribuenti) e quella rapportata al 100% dei contribuenti (queste ultime percentuali sono arrotondate alla seconda cifra decimale)

STATO: 10,28% delle scelte espresse (corrisponde al 4,07% del totale contribuenti)
C. CATTOLICA: 87,25% scelte espresse (corr. al 34,56% del totale)
UCEI: 0,42% scelte espresse (corr. allo 0,16% del totale)
LUTERANI: 0,31% scelte espresse (corr. Allo 0,12% del totale)
AVVENTISTI: 0,27% scelte espresse (corr. allo 0,10% del totale)
VALDESI: 1,27% scelte espresse (corr. allo 0,50% del totale)
ADI: 0,20% scelte espresse (corr. allo 0,08% del totale).

(N.B.: Per il meccanismo previsto dall'art. 47 della L.222/1985, l'OPM viene distribuito interamente, e sempre in proporzione delle scelte espresse. Le fasi di distribuzione dell'OPM sono due; nella prima, viene distribuita la quota OPM pari alle scelte espresse -nel 2004, dunque, il 39,62% dell'intera somma- secondo le percentuali di scelta di quella fetta di contribuenti. La parte OPM avanzata (nel 2004, il 60,38%) viene ridistribuita secondo le stesse percentuali di prima. A questa seconda distribuzione non partecipano VALDESI E ADI, che, ai sensi delle loro Intese "devolvono", per cosi' dire, allo Stato la parte che toccherebbe a loro.

2) …AI PARTICOLARI… BENEFICIARIO PER BENEFICIARIO
A) Lo Stato…
Benche' per l'OPM a diretta gestione statale abbia gia' fornito informazioni precise il 15 aprile 2005, conviene fare qui un breve riepilogo anche alla luce dei nuovi dati.
Preferenze relative: 10,28%; preferenze assolute: 4,07%.
Somma totale ricevuta: € 100.181.895,39 (che corrisponde al 10,28 dell'OPM PIU' le quote non espresse non percepite da Valdesi e Adi. In particolare, dai Valdesi: € 6.879.023,10; dalle ADI: € 1.083.310,72. Come e' gia' noto, lo Stato si e' decurtato l'OPM 2004 di 80 milioni di euro, che la "Finanziaria 2004" (Legge 24.12.2003 n. 350, art. 2 comma 69) ha, per cosi' dire, ributtato nel grande calderone delle spese generali.
Di conseguenza, ad essere amministrata secondo le norme previste per la gestione OPM statale, e' stata solo la rimanenza, che, avrebbe dovuto essere di € 20.181.895,39, e che, invece, dal DPCM 23.11.2004, risulta lievemente superiore, cioe' € 20.517.592,00 (€ 335.696,61 in piu').
La cifra suddetta e' stata cosi' distribuita (in ordine decrescente di percentuali):
a) conservazione beni culturali legati al culto cattolico: 44,64%;
b) calamita' naturali: 24,73%;
c) conservazione beni culturali civili: 23,03%;
d) fame nel mondo: 4,44%
e) assistenza rifugiati: 3,16%.
B) …E le Confessioni Religiose
(il primo elenco fornisce i dati relativi al 2004; il secondo la gestione OPM come risulta dalle informazioni fornite dalle singole confessioni)
1. CHIESA CATTOLICA: (preferenze relative: 87,25%; assolute: 34,56%), ha ricevuto: € 782.700.072,51 (scelte espresse: € 310.105.768,73; scelte non espresse: € 472.594.303,78);
2. UCEI: (preferenze relative: 0,42; assolute: 0,16) € 3.767.725,27 (scelte espresse: € 1.492.772,75; scelte non espresse: € 2.274.952,52);
3. LUTERANI: (preferenze relative 0,31%; assolute: 0,12%) € 2.780.940,08 (scelte espresse: € 1.101.808,46; scelte non espresse: € 1.679.131,62);
4. AVVENTISTI: (preferenze relative: 0,27%; assolute: 0,10%) € 2.422.109,11 (scelte espresse: 959.639,63; scelte non espresse: € 1.462.469,48);
5. VALDESI: SOLO SCELTE ESPRESSE (quindi: circa 0,50% del totale OPM, anziche' 1,27%) : € 4.513.860,47;
6. ADI: SOLO SCELTE ESPRESSE (quindi:circa lo 0,08% del totale OPM, anziche' lo 0,20): € 710.844,17.

Ed ora vediamo, confessione per confessione, quali notizie abbiamo sulla gestione dei fondi OPM.

1) CHIESA CATTOLICA (www.sovvenire.it)
Dalle cifre ufficiali dello Stato sappiamo che la Chiesa cattolica ha ricevuto nel 2004 € 782.700.072. Invece, nel "Quadro generale" sul suo sito, la Chiesa cattolica dichiara una cifra maggiore (arrotondata) di 936.527.000 euro (un "conguaglio" statale? Un conglobamento dei fondi destinati a riserva? -non e' dato saperlo con precisione).
Partendo da questa cifra di € 936.527.000, la Chiesa cattolica indica sommariamente e in cifre arrotondate alle centinaia di migliaia di euro le voci di ripartizione, che sono tre:
Esigenze di culto: € 442.000.000 (47,2%)
Sostentamento del clero: € 319.500.000 (34,1%)
Opere di carita': € 190.000.000 (18,7%).
Nella voce "esigenze di culto" sono compresi i "beni culturali e artistici", per i quali la spesa dichiarata nel 2004 ammonta a 70 milioni di euro, che rappresenta circa il 7,5% sulla cifra dichiarata dalla Chiesa (il 9% se ci si riferisce a quella dichiarata dallo Stato).
Fra le "esigenze di culto" sono indicate anche le assegnazioni alle diocesi per culto e pastorale, le spese per le nuove chiese e canoniche nel Sud, iniziative di rilievo nazionale.
Sotto la voce "interventi caritativi" si comprendono assegnazioni alle diocesi (per la carita'), Terzo mondo, finalita' di rilievo nazionale.
Come si vede, non si puo' parlare di un vero e proprio rendiconto, ma soltanto di indicazioni di massima.

b) VALDESI (http://www.chiesavaldese.org/pages/finanze/otto_mille.php)
Sul loro sito sono consultabili tutti i rendiconti -veramente degni di questo nome, perche' rimandano ai singoli percettori degli aiuti - a partire dal primo anno di percezione dell'OPM, cioe' dal 1997 (redditi del 1993).
Due sono le caratteristiche dell'uso OPM di questa confessione:
Nel 2004 hanno ricevuto dallo Stato € 4.513.860,47, a cui vanno aggiunti gli "interessi e sopravvenienze" che portano la cifra totale gestita nel 2004 a € 4.583.221,67.
L'articolazione generale delle voci e' la seguente:
Progetti in Italia (e Rio de la Plata): € 2.969.316,33 (64,92%).
Progetti all'estero: € 1.272.564,15 (27,82%)
(N.B.: Per quanto il Rio de la Plata si trovi in Sud America, quella chiesa, fin dalle origini, e' considerata strettamente legata alla comunita' italiana).
Cultura, pace e diritti umani: 32,90%;
anziani e sanita': 24,65%;
bambini e giovani: 17,80%;
occupazione, assistenza sociale: 18,36%; rifugiati, migranti e nomadi: 6,49%.
Per quanto riguarda l'estero (Europa dell'est, Africa, America meridionale, Asia), pari a € 1.272.564,15, la suddivisione e' stata la seguente:
sviluppo agricolo e attivita' produttive:22,82%;
bambini e giovani: 25,39%;
assistenza e sviluppo sociale: 36,90%;
sanita': 11,13%;
diritti umani: 3,54%.
Ogni anno, i Valdesi mantengono un piccolo accantonamento per eventuali urgenze.

c) UCEI (comunita' ebraiche): (http://www.ucei.it/news/newsDett.asp?id=101)
Gli unici dati di cui dispongo attualmente sono quelli che si ricavano dalle tabelle ufficiali dello Stato, perche' sul sito dell'UCEI, per ora, non ho trovato ne' rendiconti ne' riepiloghi della gestione OPM (gli Ebrei lo ricevono dal 2000, quota espressa e non espressa). Mi conferma questa assenza una signora dell'UCEI con cui mi e' riuscito di mettermi in contatto, la quale mi ha anche informato che stanno lavorando per colmare questa lacuna.
Riepilogo quindi tutti i dati in mio possesso, partendo dal 2001 (redditi del 1997), di cui l'anno scorso vi era sul sito UCEI un riepilogo percentuale.
2001 (redditi 1997) (gia' convertiti in euro) € 4.752.753,48.
Per attivita' formative in cultura ebraica: 50,71%;
per attivita' culturali: 23,75%
per tutela delle minoranze e attivita' sociali (lotta a razzismo, antisemitismo, assistenza anziani, infanzia e portatori di handicap): 17,50%;
per conservazione patrimonio artistico ebraico: 8,04% (a cui va aggiunto un contributo dall'OPM statale dello 0,6%, pari a 400 milioni di lire (€ 206.582,76 ).
2003 (redditi 1999): € 4.157.497,97
2004 (redditi 2000): € 3.767.725,27.
(Attualmente sul sito UCEI, alla voce "8 per mille", vi e' la notizia che quanto sara' assegnato in questa sede, verra' destinato alla Protezione civile per un progetto preciso di aiuto alle popolazioni colpite dallo Tsunami nello Sri Lanka, per cui l'UCEI ha gia' stanziato 200.000euro).

d) LUTERANI (http://www.elki-celi.org/it/index.php?mod=pagina&id=51&m=7)
Ricevono l'OPM (compresa quota non espressa) dal 1999 (redditi del 1995). Attualmente sul loro sito non si trova un archivio OPM, ma e' disponibile (in modo non tanto leggibile, in verita') il riepilogo della gestione del 2003, e cioe' € 2.892.172,50, con l'indicazione anche del numero dei contribuenti che hanno firmato per la Chiesa luterana (45.323). I Luterani usano l'OPM anche per il culto e il mantenimento dei pastori/e. Forniscono le cifre assolute e percentuali, e prospetti analitici delle diverse voci.
La suddivisione fondamentale e' questa:
PROGETTI della CELI (opere sociali, culturali, evangelizzazione ecc.): € 1.064.318,89 (36,80%)
PROGETTI DELLE COMUNITA': € 870.806,36 (30,11%)
MINISTRI DI CULTO: € 452.300,00 (15,64%)
OPERE SOCIALI: € 215.530,00 (7,45%).

e) AVVENTISTI (http://www.avventisti.it/8x1000/progetti.html)
Ricevono l'OPM (compresa la quota non espressa) dal 2000 (redditi del 1996). Come i Valdesi destinano l'OPM ESCLUSIVAMENTE A INTERVENTI SOCIALI E UMANITARI in Italia e all'estero.
Sul loro sito si trova un archivio con rendiconti abbastanza analitici della gestione OPM, l'ultimo dei quali si riferisce al 2003, allorche' ricevettero € 2.530.650,94. La cifra che risulta gestita sul loro sito e' pero' maggiore, perche' comprende oltre un milione di euro da "proventi diversi" e raggiunge € 4.644.260,52.
In Italia (progetti culturali, di accoglienza a giovani, stranieri, donne, interventi nelle carceri, ecc.): € 3.667.535,48 (circa l'80%).
All'estero (per piccoli progetti in Ghana, Mozambico, Mali e Albania): € 25.302,09 (circa 0,6%).
Ogni anno gli Avventisti accantonano una parte della somma disponibile per far fronte a eventuali urgenze.

f) A.D.I. (http://www.adi-it.org/seas.html)
Ricevono l'OPM dal 1994 (redditi 1990). Anche le ADI, come i Valdesi,percepiscono soltanto la cifra espressa e tutto l'OPM e' usato per finanziare progetti culturali e di solidarieta' in Italia e all'estero (e' escluso qualsivoglia finanziamento di cio' che riguarda il culto).
L'organismo che si occupa dell'OPM si chiama "Servizio evangelico assistenza sociale" (SEAS). Dato che sul loro sito, alla voce OPM, c'e' solo una generica descrizione dei campi d'azione senza rendiconti di alcun genere, mi sono messa in contatto e-mail con la sede nazionale, che gentilmente mi ha inviato i rendiconti del fondo OPM del 2003 e 2004 (e anche il parziale 2005).
A quanto si capisce, le ADI non spendono immediatamente tutta la cifra a disposizione, ma una parte cospicua viene lasciata per l'anno successivo (in realta', lo Stato a volte e' tardivo nei pagamenti…).
Ecco i dati in mio possesso:
ANNO 2003
Ricevuti dallo Stato: € 727.498,88. La cifra gestita, per accantonamenti ecc., e' di € 1.071.524,11.
Erogazioni in Italia € 263.915,00
Erogazioni ai Paesi del T.M.: € 105.000,00
Cifra accantonata per il 2004: € 702.471,22.
ANNO 2004
Ricevuti dallo Stato: € 710.844,17. La cifra gestita e' stata di € 1.418.058,58.
Erogazioni in Italia: € 586.553,00
Erogazioni a Paesi del T.M. : € 130.000,00
Cifra accantonata per il 2005: € 701.336,88.
ANNO 2005
Grazie agli accantonamenti, fra gennaio e marzo 2005 sono gia' stati erogati € 408.229,93
(aiuti alle vittime dello Tsunami in Asia, aiuti a centri di assistenza italiani per anziani, tossicodipendenti, ecc.).

SPESE DI GESTIONE E PUBBLICITA'

Chiesa cattolica, UCEI e ADI non dichiarano niente a questo proposito.
Valdesi, Avventisti e Luterani, invece, dichiarano quanto hanno speso per queste voci.
I Valdesi dichiarano per il 2004 € 331.876,14 per spese di gestione (7,26%), di cui € 260.687,54 per la pubblicita' (5,70%).
Gli Avventisti dichiarano per il 2003 una spesa complessiva di € 182.176,49 (circa 7,5% dello stanziamento statale), di cui € 82.490,68 (circa 3,2% dello stanziamento statale) per la sola pubblicita'.
I Luterani dichiarano, per il 2003, il 10% di spese di gestione e pubblicita', per un totale di € 289.217,25.

PER CONCLUDERE…
…una domanda e un'osservazione ispirate ai beni culturali legati al culto religioso in generale e cattolico in particolare.
Per quanto riguarda la domanda, deve essere ben chiaro che io non sostengo la stupida tesi che lo Stato non deve finanziare il restauro e il mantenimento in buone condizioni delle opere d'arte religiose, ma sostengo, con argomentazioni logiche, che per questo scopo lo Stato non deve usare il denaro del proprio OPM.
Ecco la domanda:
E' lecito, o quantomeno opportuno, che lo Stato continui a spendere i soldi del proprio OPM per i beni culturali legati a qualsivoglia culto (e nella fattispecie al culto cattolico), quando: a) viene scelto dai contribuenti in concorrenza con le confessioni religiose; b) una parte cospicua del suo OPM gli viene girata dai Valdesi e dalle ADI? (In particolare, nel 2004, lo Stato ha ricevuto da queste due confessioni € 7.962.333,72 e ha speso per la conservazione dei luoghi di culto cattolici € 9.160.989,03!).
L'osservazione riguarda la cifra che la Chiesa cattolica destina ai "beni culturali". Avendo introiti OPM circa 10 volte maggiori dello Stato, destina a questa voce solo il 9%.

(dati aggiornati al 12 maggio 2005)

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L'80% dell'8X1000 va in missioni militari

I soldi degli italiani sono utilizzati per finalità diverse da quelle previste dalla legge
"Ormai da anni i fondi dell'8 per 1000 gestiti direttamente dallo Stato (destinati annualmente dai contribuenti allo Stato all'atto della dichiarazione dei redditi) vengono utilizzati per gli scopi più disparati, e tra questi il finanziamento delle missioni militari all'estero. Nel 2004 si è arrivati ad una situazione che ha dell'incredibile: ben 80 dei poco più dei 100 milioni di euro destinati allo Stato dai contribuenti sono stati stornati per finanziare le missioni militari italiane e in particolare quella in Iraq, che pesa per oltre il 50% sui costi di tutte le missioni militari italiane", E' quanto afferma Giulio Marcon, portavoce della Campagna Sbilanciamoci sostenuta dalla società civile italiana.

Nonostante la legge 222 del 1985 (che istituisce il fondo 8 x 1000) affermi che le somme destinate allo Stato, devono essere utilizzate "per interventi straordinari per fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione dei beni culturali" (art. 48) attualmente agli interventi per la fame nel mondo vengono destinate lo 0,9% delle risorse, ai rifugiati lo 0,6%, ai beni culturali il 13,8%, alle calamità naturali il 5,0%, mentre ben il 79.6% va alle missioni e alle spese militari. "Si tratta di una violazione di sostanza e di merito della legge 222" - nota Marcon. "I soldi degli italiani sono utilizzati per finalità diverse da quelle previste dalla legge: la volontà dei contribuenti non è rispettata ed è palesemente ingannata - continua Marcon. Il trucco contabile utilizzato dal Governo e dal Parlamento è quello di ridurre, in ogni legge finanziaria, il fondo 8 per mille, stornandone una parte per esigenze di finanza pubblica. In questo caso lo storno è stato di 80 milioni per le missioni militari, che non si sarebbero potute finanziare seguendo la lettera della legge 222/85."

In particolare, il finanziamento della missione in Iraq "Antica Babilonia" supera di gran lunga gli 80 milioni di euro l'anno da 8 per mille. Dai dati messi a disposizione dalla Camera dei Deputati e pubblicati ieri dal Sole 24 ore, risulta che da quando (all'inizio dell'estate 2003) è stato dato il via ai nostri militari a Nassirya e dintorni, è stato speso un totale di 1,3 miliardi di euro, oltre 2.500 miliardi di vecchie lire, una cifra che è quasi il triplo di quanto viene erogato annualmente dallo Stato alla cooperazione internazionale. Dalle relazioni tecniche della Ragioneria generale dello Stato sui cinque decreti che hanno finanziato sinora "Antica Babilonia" (in media uno ogni sei mesi), emerge che solo 90 milioni di euro sul totale complessivo di 1,3 miliardi di euro è destinato a interventi umanitari e di ricostruzione. I restanti 1,21 miliardi di euro finanziano operazioni militari. Il costo giornaliero per l'utilizzo di uno dei nostri elicotteri Mangusta, è stato stimato dalla Ragioneria generale dello Stato in 27mila euro, mentre per pagare i nostri 3252 soldati, nella seconda metà del 2005 occorreranno 118,5 milioni di euro, ovvero 236 miliardi delle vecchie lire.

La campagna Sbilanciamoci! "denuncia questa operazione che fa aumentare ancora di più le spese militari in Italia, cresciute di oltre il 10% negli ultimi tre anni, e che finanzia un intervento militare, come quello in Iraq, che non ha niente di umanitario e di pace, ma che sostiene una logica di guerra e di occupazione militare contraria al diritto e alla legalità internazionale". La campagna Sbilanciamoci! condurrà una ferma iniziativa anche in occasione della discussione della prossima legge finanziaria per impedire nuovamente lo storno dei fondi 8 x 1000 […] [GB]

Fonti: Sbilanciamoci, Vita, Metamorfosi. unimondo.oneworld.net


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