RICOMINCIO DA TRE

Nel corso della mobilitazione nazionale che ha caratterizzato il mese di novembre 2005, durante la quale studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico amministrativo hanno manifestato la loro opposizione alle modifiche dell’ordinamento universitario previste dalle recenti riforme, è emersa l’esigenza di creare uno spazio permanente di analisi relativa alla qualità dell’istruzione, della formazione e della ricerca all’interno dell’università pubblica.
Il processo di demolizione progressiva del nostro sistema universitario è indissolubilmente legato ai tagli previsti dalle ultime finanziarie che hanno coinvolto non solo scuola, università, sanità, trasporti, ma anche i teatri, i cinema e gli auditorium.
In un contesto come questo, dove studenti iscritti a diversi corsi di studio hanno avuto la possibilità, nel condividere disagi comuni, di avvicinarsi e confrontare idee e progetti, è andato costituendosi un gruppo di lavoro dal nome “Didattica alternativa”, mosso da una precisa volontà: reagire all’impoverimento e alla dequalificazione del sapere.
Si è sentita quindi la necessità di creare, con modalità altre rispetto a quelle previste dalle norme canoniche dell’apprendimento, un progetto che consentisse di fondere ad un’analisi critica dell’organizzazione universitaria prevista dalle riforme discussioni su tematiche a nostro avviso meritevoli di attenzione.
I temi sono stati scelti considerando diverse urgenze d’attualità con l’intento di avvicinarsi criticamente ad alcuni dei punti nodali che caratterizzano l’identità e la memoria del nostro paese. Il gruppo “Didattica alternativa” ha per questo organizzato tre giornate dedicate ad altrettanti argomenti: satira, laicità e musica popolare.


-Primo incontro: -Risate incredule- Giornata sulla satira (31 maggio 2006) Alla luce degli episodi di censura che hanno recentemente colpito il mondo del giornalismo e dello spettacolo, abbiamo pensato di soffermarci sul rapporto che lega reciprocamente satira, libertà di espressione e potere. In questa prospettiva ci proponiamo di ripercorrere alcuni momenti della storia del genere satirico nelle letterature europee, e al contempo di analizzare il significato della satira come gesto politico nella società contemporanea.

-Secondo incontro: -Umani o cristiani?- Giornata sulla laicità (5 giugno 2006) In seguito alla lettura collettiva del pamphlet “Di nessuna chiesa” di Giulio Giorello e del testo “L’Europa di Benedetto XVI nella crisi delle culture” di J. Ratzinger in vista della presentazione di questo fatta da Marcello Pera, abbiamo pensato che fosse necessario continuare la riflessione sulla laicità nello Stato.

-Terzo incontro: -Il suono della tradizione- Giornata sulla musica popolare (7 giugno 2006)
Crediamo che le basi di un’identità problematizzata e consapevole affondino le loro radici in una memoria progressiva, senza oblii e che si racconti non esclusivamente attraverso testi narrativi, saggistici o sociologici. Nel concetto di musica popolare si fondono due potenzialità differenti: la capacità immediata di comunicazione intrinseca della musica e la prospettiva, non stereotipata e dal basso, dell’ottica popolare.

Abbiamo voluto proporre un progetto unitario che mettesse sullo stesso piano di discussione temi apparentemente differenti che riteniamo in realtà necessari gli uni agli altri per poter cominciare questo percorso alternativo, per tematiche e modalità, in vista di una formazione critica, diversa da quella impostaci dall’attuale sistema universitario.
Le giornate saranno divise in due parti: al mattino sono previsti gli interventi di alcuni docenti che forniranno delle tracce di base rispetto al tema trattato, mentre nel pomeriggio si svolgerà una tavola rotonda cui parteciperanno personalità del mondo accademico, del giornalismo, del teatro e dello spettacolo.
Le modalità scelte mirano ad una impronta fortemente dialogica: studenti, docenti e tutti coloro che vorranno partecipare saranno parte attiva in maniera paritaria.