Come sopravvivere a Pannella
& C.
di Michele Serra
La maggior parte degli elettori unionisti è meno pessimista del previsto:
quasi il 70 per cento, infatti, risponde che "tanto, per fortuna, la legislatura
durerà pochissimo"
Le riviste mediche, i circoli scientifici, le associazioni del volontariato
e tutto il mondo della pubblica assistenza si interrogano sull'emergenza del
momento: sono in condizione, gli elettori dell'Unione, di affrontare questa
legislatura? Si tratta di
20 milioni di italiani, alcuni anche anziani, già in precarie condizioni psichiche dopo cinque anni di governo Berlusconi-Calderoli-Gasparri nel corso dei quali hanno dovuto subire sevizie e brutalità di ogni genere.
Potrebbero gli elettori unionisti affrontare, per fare solo un esempio, una lite tra Mastella e Pecoraro Scanio sul sottosegretariato al Turismo? O il cardinal Ruini che celebra
le terze nozze Rutelli-Palombelli anche con
il rito gregoriano, che ancora mancava alla collezione? O la fatica disumana di ascoltare, con entrambe le mani a conchetta dietro
le orecchie, alzando inutilmente alle stelle
il volume del televisore, un discorso di Prodi che bofonchia chino sulle sue carte, mentre da tutto il Paese si leva un solo immenso "eeeehhh? Che cosa ha detto? Cooomeeee? Eeeeehhhh?".
Da un sondaggio, pare che la maggior parte degli elettori unionisti sia meno pessimista del previsto: quasi il 70 per cento, infatti, risponde che "tanto, per fortuna, la legislatura durerà pochissimo". Ma, per ogni evenienza, ecco le prime misure in fase di studio.
Telegiornali Il solo accorgimento di qualche efficacia sarebbe che ogni elettore unionista seguisse i telegiornali tenendo per mano la madre, se ancora in vita, oppure lo psicologo personale. Non essendoci un numero sufficiente di psicologi a disposizione, è stato distribuito in ogni casa un opuscolo con le istruzioni di emergenza, tipo massaggiare gli arti inferiori dell'elettore unionista già cinque minuti prima della sigla del tigì; applicare una borsa del ghiaccio sulla testa quando, dopo i primi titoli sul diverbio Angius-Diliberto, o sulla scissione Boselli-Pannella, diventa paonazzo e comincia a lanciare oggetti contro il televisore; infine non spostare assolutamente l'elettore dalla sua poltrona, e attendere l'ambulanza,
quando collassa mormorando "io li odio, da sempre. Perché li ho votati?".
Manualetto delle frasi utili Contiene alcune pratiche e brevi espressioni da utilizzare in pubblico in caso di difficoltà. Esempio: se la Margherita propone di raddoppiare
i fondi alle scuole dei preti, e di introdurre l'eucaristia obbligatoria per i funzionari dello Stato, la frase suggerita è 'Ku graft okke mitturke, Alliut vorjo!', che in italiano significa 'Non saprei davvero che cosa dire, io provengo dalle isole Aleutine'. Nel caso, invece, che la Rosa nel Pugno proponga di abolire le pensioni di anzianità perché sono un residuo del vecchio assistenzialismo, la frase da pronunciare, per l'elettore unionista, sarà 'Ku graft okke mitturke, Kurula vorjo!', che in italiano significa 'Non saprei davvero che cosa dire, io provengo dalle isole Curili!'.
Kit di sopravvivenza È una pratica valigetta, in vendita anche su Internet, fornita
di tutto o quasi il necessario per l'elettore di centrosinistra. Accanto al tradizionale flacone di ansiolitici, ecco gli spiritosi paraorecchie
(a forma di orecchie di leprotto) per seguire
i dibattiti senza sentire le parole; una cartolina di insulti e minacce, già compilata, da completare con l'indirizzo del leader unionista che rilascerà la dichiarazione più controproducente, scema e masochista;
una soffice trapunta con ricami di gattini e ochette, e un ciucciotto in tinta, da usare quando cadrà il governo, la regressione sarà galoppante e ci si metterà a letto per una settimana.
Gadget e amuleti In vendita, anche su Internet, un simpatico assortimento
di portafortuna con i quali affrontare più spensieratamente la legislatura. Si va dal campanellino da presidente della Camera in cachemire; alla cartina
di tornasole da immergere, di nascosto, nel caffè di un democristiano (se diventa rosa è dei nostri, se diventa azzurra è dei loro, se la inghiotte con il caffè è un democristiano e basta); alla divertentissima 'mummia del senatore a vita', che raffigura la sola maniera di garantire per l'intera legislatura un voto indispensabile.
28 aprile 2006