Il valore in Ohm dei resistori, viene stampato sul componente mediante 4 anelli colorati (5 per resistori particolari con bassa tolleranza). I primi 3 rappresntano il valore, il quarto la tolleranza. Normalmente il quarto anello è identificabile in quanto più distaccato rispetto agli altri. Con la seguente tabella è possibile, mediante una semplice associazione di cifra-colore, determinare il valore resistivo del componente e la sua tolleranza percentuale.
Se prendiamo un resistore con i primi tre
anelli GIALLO-VIOLA-ROSSO
questo corrisponderà:
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Se prendiamo un resistore con i primi tre
anelli MARRONE-NERO-NERO questo
corrisponderà:
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Non vengono prodotti resistori con tutti i valori (sarebbe impossibile), per questo motivo si fa riferimento a degli standard che definiscono la scala dei componenti costruiti. Le scale normalizzate più comuni sono la E12 e la E24 (E6 non è più utilizzata). Riferendoci alla E12 verranno prodotti resistri con le prime due cifre indicate dalla tabella quindi, ad es., 12, 120, 1200, 12k ecc.oppure 33,330,3300........330k... Non esisterà, pertanto, un resistore da 16k ohm e nemmeno da 840K, ma esisterà uno da 820k ohm ! Con la scala E24 la gamma è più ampia. I resistori con tolleranza 5% vengono prodotti riferendosi alla E24 anche se in pratica per queste tolleranze i resistori commercializzati fanno riferimento alla scala E12.
La tolleranza di un resistore, indica l'ampiezza massima dello scostamento che il valore vero ha rispetto al valore nominale espresso in percentuale.
Dato un resistore, il valore in ohm effettivo si chiama valore vero, il codice ad anelli rappresenta il valore nominale il rapporto
( |valore vero - valore nominale| / valore nominale) x 100
rappresenta lo scostamento percentuale, il quale deve risultare inferiore al valore di tolleranza espresso dal quarto anello del resistore.
Nei resistori ad impasto può essere:
Il valore più comune è il 5%. Al 10% non vengono più prodotte.