La definizione di romantico deriva dal termine inglese romantic
nato in senso dispregiativo per indicare la materia trattata negli antichi
romanzi cavallereschi e pastorali ed esteso poi per definire scenari naturali
simili a quelli dei romanzi. Questo termine venne poi utilizzato per definire
correnti artistiche letterarie e culturali che privilegiano l'inquietudine,
l'emotività, la malinconia ed il senso dell'infinito. L'artista romantico
puntava alla riscoperta della fantasia e dell'irrazionalità, del sentimento
e dell'ingenuità in un'intima fusione tra uomo e natura per far nascere
nuove ispirazioni e nuove sensibilità poetiche. Il soggettivismo si configura
come nota dominante dell'età romantica e per questo è difficile definire
un linguaggio figurativo del romanticismo. Gli artisti romantici, a seconda
delle necessità rappresentative, si richiamavano a forme gotiche o arcaiche,
all'arte prima di Raffaello oppure al barocco. Per quanto riguarda i colori,
a volte si preferiscono tonalità chiare o tonalità cupe, ora le immagini
vengono riempite con colore steso uniformemente oppure arrivano alla totale
dissoluzione delle forme. L'artista romantico è spesso una figura ribelle,
tormentato dalla voglia di creare che spesso attraverso le sue opere fugge
in spazi nuovi e calati in altri tempi. L'arte romantica per eccellenza
era considerata la pittura, che per la bidimensionalità era la meno legata
alla materia e quindi maggiormente in grado d'evocare stati d'animo più
profondi. I primi artisti romantici considerano la natura come forza creatrice
ed in essa desiderano rifugiarsi per sfuggire ai disastri creati dalla nuova
società. Il paesaggio, tema preferito da questi artisti, viene generalmente
rappresentato senza figure umane, e se ci sono hanno dimensioni molto piccole
e vengono utilizzate per accrescere il senso di solitudine dell'uomo di
fronte all'immensità della natura. Rispetto alla tendenza tedesca, la pittura
del paesaggio in Inghilterra si caratterizza con una maggiore fedeltà al
dato naturalistico: accanto a questa prima tendenza se ne affianca una seconda
mossa da spirito visionario che traeva origine dall'estetica settecentesca
del sublime, che prediligeva la contemplazione dello scatenarsi della natura,
in quanto causava nell'animo un "orrore dilettevole". Molti artisti romantici
partecipano attivamente alle vicende del loro tempo e, a volte, rappresentano
personaggi e situazioni della storia passata con lo scopo di fornire un
esempio per il presente. Con il passare degli anni il legame degli artisti
con la storia diventa partecipazione attiva al presente, fino a raggiungere
un coinvolgimento diretto in azioni di guerra. La pittura romantica in Inghilterra
Nell'Inghilterra del tardo Settecento maturarono stimoli che produssero
una pittura di prevalente matrice letteraria, prodotta principalmente da
Blake, definito artista visionario, nacque a Londra dove visse miseramente
poco apprezzato sia come poeta che come incisore. Le sue teorie, sensibili
a molteplici fonti, specie a quelle misticheggianti, si fondono spesso in
modo contradditorio, privilegiando l'immaginazione e rifiutando totalmente
un approccio razionale alla realtà. Egli riteneva che in seguito al peccato
originale l'uomo avesse perduto la propria interiore unità e che le singole
componenti (l'immaginazione, la ragione, l'emozione e i sensi) combattessero
tra loro. Oltre che nei suoi libri l'artista diede forma alle sue visioni
in opere dipinte a tempera, oppure utilizzando la tecnica dell'acquaforte
completata poi con l'acquerello e finita a penna. Il romanticismo fantastico
di Blake prosegue con altri artisti e fra questi si ricordano Constable
e Turner che privilegiano la rappresentazione naturalistica e pittorica.
Constable rimane fedele in tutte le sue opere alla rappresentazione di paesaggi
che richiamano la vita nel suo tranquillo paese presente anche nei paesaggi
della sua infanzia. La freschezza della sua ispirazione si osserva soprattutto
negli studi e schizzi dove annota ad olio inquadrature casuali per poter
cogliere lo scorcio ed il momento migliore per la rappresentazione. Di seguito
l'artista inserì nei suoi dipinti la componente drammatica dipingendo temporali
e tramonti. Anche Turner era interessato alla rappresentazione degli effetti
atmosferici ed entra in scena con il dipinto Pescatore in mare in cui rappresenta
l'uomo in balìa degli elementi naturali. A Venezia Turner dipinge utilizzando
la tecnica dell'acquerello trascurando la rappresentazione oggettiva e realizzando
solo variazioni di colore, ma le opere non vennero esposte al pubblico perché
ritenute troppo all'avanguardia. Progressivamente l'artista dissolse i suoi
paesaggi nella luce e nel colore, sottraendoli sempre più alla forma naturale
(L'incendio della Camera dei Lords e dei Comuni il 16 ottobre 1834). Le
sue ultime opere diventano sempre più visionarie, dove le forme si dissolvono
e gli spazi non sono più avvertibili, facendo acquistare al colore un valore
emotivo. La pittura romantica in Germania Tra la fine del 1700 e l'inizio
del 1800, ci si auspicava che la pittura di paesaggio diventasse anche portatrice
di idee nuove, rappresentazione delle varie novità in ambiti culturali diversi.
In Germania esisteva una stretta relazione tra le teorie innovative letterarie
e quelle artistiche, tanto che è difficile comprendere una senza conoscere
l'evoluzione dell'altra e senza tener conto dei contatti fra gli artisti.
Friedrich fu l'artista che più d'ogni altro trasferì in pittura la concezione
romantica di un'anima universale, comprendente l'uomo e la natura e la tensione
sempre insoddisfatta verso l'infinito. In molte sue opere ritroviamo i simboli
cristiani ed elementi cimiteriali, molto diffusi nella cultura inglese del
Settecento. Oltre alle opere cariche di simboli realizzò paesaggi allusivi
o misteriosi, come ad esempio Monaco in riva al mare in cui la figura del
monaco accresce il senso di vuoto ed il divario fra l'infinito della natura
con il finito della natura umana. L'arte dell'artista non è riproduzione
di un ambiente naturale, ma espressione di un sentimento proveniente dall'intimo
della sua anima ed elaborato attraverso la sua sensibilità, trasferendosi
poi all'interno della sua opera. La pittura romantica in Francia L'opera
di Géricault si pone in rapporto diretto con la storia e segna il definitivo
abbandono del classicismo. Si era formato presso i pittori accademici e
aveva studiato gli antichi frequentando il museo del Louvre ed eseguendo
numerose copie dei grandi maestri. La sua prima opera importante esposta
nel 1812 fu l'Ufficiale dei cavalleggeri della guardia imperiale alla carica.
L'opera fu accolta favorevolmente, anche se David notò che il quadro in
una sua parte era rimasto a suo parere solamente abbozzato, perché il cavallo
che si inarca e il gesto brusco del cavaliere si muovono in uno sfondo animato
da improvvisi bagliori, che esprimono energia non controllata e che riceve
risalto dal cromatismo molto acceso e indefinito. Dopo un viaggio in Italia,
dove aveva avuto modo di entusiasmarsi alla vista delle opere di Michelangelo,
nel 1821 iniziò a dipingere La zattera della "Medusa" (i cui sopravvissuti
ammisero di essersi salvati grazie al cannibalismo). In 18 mesi di lavoro
l'artista realizzò una vasta e tumultuosa composizione, che da molti venne
letta in chiave politico-allegorica: era il naufragio della Francia. L'opera
provocò uno scandalo tra gli accademici e i critici, che si ritennero offesi
dal ripugnante realismo dei particolari. Il soggetto si ispira ad un fatto
di cronaca contemporanea, il naufragio della "Medusa", avvenuto nel 1816,
al largo dell'Africa occidentale. In seguito al naufragio salparono 150
persone a bordo di una zattera, che andò alla deriva per giorni, fintantoché
solo 15 persone vennero salvate dalla nave "Argus". Nella zattera si succedettero
episodi di cannibalismo, ammutinamento ed altri orrori, che il governo cercò
di nascondere, ma che l'artista nella sua opera cercò di rendere manifesti.
Géricault scelse di rappresentare un momento fra i meno mostruosi, ma più
sconvolgente dal punto di vista emotivo, più carico di tensione drammatica
e psicologica: il primo avvistamento da parte dei naufraghi dell'"Argus".
Di conseguenza si vedono i superstiti ridestarsi nella speranza, nel raccogliere
le ultime forze per lanciare segnalazioni. L'artista rappresenta un graduale
crescere d'emozioni; in primo piano un vecchio siede meditando tristemente
tra i morti, dietro di lui alcuni sopravvissuti in piedi rivolgono la propria
attenzione verso un punto all'orizzonte, altri ancora aiutano uno di loro
a salire su un barile per chiedere soccorso. Ma la nave alla quale sono
rivolti questi gesti disperati di soccorso è solo un punto all'orizzonte.
La scena è dominata da due spinte contrarie: l'onda montante dei naufraghi,
protesi con le mani verso la salvezza, e la marea che spinge il relitto
con il vento che soffiando da destra a sinistra gonfia la vela in direzione
opposta. La composizione appare scossa da questi due punti contrari: la
speranza e la disperazione, la vita e la morte. Le figure rappresentate
pur nella sofferenza appaiono imponenti e vigorose, frutto di studi accademici,
ma sono presenti inoltre elementi realistici dovuti allo studio dell'artista
sui cadaveri dell'obitorio. L'artista con questa rappresentazione trasforma
un episodio di cronaca in un dramma senza tempo che può adattarsi a rappresentare
una qualsiasi società allo sbando ed in una qualsiasi epoca storica. Géricault
dipinse ritratti di alienati, in cui uomini e donne, vittime delle proprie
ossessioni, vengono rappresentate con umana pietà. Delacroix, amico ed ammiratore
di Géricault, divenne il caposcuola del romanticismo francese e di lui ricordiamo
l'opera La libertà che guida il popolo. Definita il primo quadro politico
nella storia della pittura moderna, la partecipazione dell'artista all'insurrezione
di luglio era stata puramente sentimentale e a parte la figura della libertà
vista in chiave moderna, la rappresentazione del popolo in armi non sembra
molto positiva. Architettura nell'Europa romantica Nella metà del XVIII
secolo in Inghilterra si andava creando una cultura favorevole verso ciò
che era esotico e pittoresco, manifestandosi con lo studio dei giardini,
dove la vegetazione, la viabilità interna, i corsi d'acqua e le architetture
si integrarono armoniosamente. In tale atmosfera tornò di moda il gotico
che con le sue forme libere esaltava la creatività degli artigiani che le
avevano create, diventando quindi immagine autentica della tradizione culturale
e sociale del paese. In tutta l'Inghilterra si diffonde il gusto per le
dimore di campagna, realizzate con pianta asimmetrica e caratterizzate da
una apparente casuale aggregazione di volumi. In questi edifici vengono
accostati differenti linguaggi architettonici che si integrano tra loro
in maniera armonica. Nel corso dell'Ottocento il ricorso al gotico si identificò
sempre più all'interno di una prospettiva nazionalistica, con un ritorno
al medioevo e con un risveglio religioso. Alla base di questo rinnovato
interesse che generò il Gothic Revival era lo studio scrupoloso delle antichità
medioevali realizzato partendo da una attenta e reale rilevazione degli
edifici. In Inghilterra molti edifici vennero restaurati o rifatti secondo
lo stile gotico. L'edificio più importante e significativo realizzato seguendo
questi criteri fu in Inghilterra il Palazzo del Parlamento a Londra dopo
che il vecchio era stato distrutto da un incendio. Ai progettisti nel bando
di concorso del 1834 veniva esplicitamente richiesto di progettare secondo
stili nazionali, quali il gotico o l'elisabettiano. Il progetto scelto aveva
pianta classica simmetrica, ma il rivestimento esterno e il completamento
interno era rigorosamente in stile gotico. La riscoperta dello stile gotico
in Francia iniziò e si diffuse grazie agli studi storici che si svilupparono
in seguito all'istituzione nel 1837 della Commissione dei Monumenti Storici,
che aveva lo scopo di provvedere al restauro degli edifici medioevali.
In Italia a causa delle diverse tradizioni regionali e dei diversi regimi
politici si determinarono anche negli sviluppi artistici differenze sostanziali.
Nel Lombardo Veneto gli artisti romantici erano aperti alla letteratura
straniera che diffondeva concetti di naturalezza e sentimento, in netto
contrasto con l'imitazione dei classici, facendo nascere una nuova attenzione
che puntava verso un impegno ed un intervento morale e civile. Nello Stato
della Chiesa e nel sud borbonico i temi civili penetrarono con lentezza
ed in modo isolato sul territorio. A Roma l'unico movimento in opposizione
al classico fu quello dei nazareni tedeschi e dei loro proseliti. La pittura
romantica italiana si manifesta soprattutto nella rappresentazione della
natura riflettendo in essa emozioni e stati d'animo. E nella pittura del
romanzo storico in modo da catturare emozioni in chi osserva tanto da indurlo
all'impegno civile. Opere fondamentali in questo periodo: I vespri siciliani
di Hayez e l'Ingresso di Carlo VIII in Firenze di Bezzuoli.
I NAZARENI
Movimento che nasce a Roma in opposizione al neoclassicismo. Gli artisti
appartenenti a questo gruppo vivono in un convento abbandonato e dichiarano
che i soggetti dell'arte devono essere di natura religiosa, quindi essere
in esclusiva l'unico mezzo di propaganda in Italia. Proponevano forme di
vita collettiva anche nell'esecuzione delle opere richiamandosi al modello
artigianale di un tempo. La loro era una pittura colta, letteraria che poteva
avere sia un'ispirazione religiosa che di natura epica. Anche i modelli
ai quali si faceva riferimento erano i grandi del passato ed andavano dal
Beato Angelico al Raffaello. |