Figlio di un sarto e di un'operaia, Pierre-Auguste Renoir nasce a Limoges
il 25 febbraio 1841; nel 1844 la famiglia si trasferisce a Parigi. Cominciò
a dipingere a tredici anni, prima su porcellana e poi su ventagli e tessuto.
La sua formazione artistica è da autodidatta e il suo gusto si
forma soprattutto sullo studio di Rubens e del Settecento francese. Nel
1862, decide di frequentare i corsi serali di disegno e anatomia alla
"Scuola delle Belle Arti" e di prendere lezioni di pittura allo
studio di Charles Gleyre. Proprio in questo studio incontra Alfred Sisley,
Claude Monet e Frederic Bazille. Tutti e quattro gli studenti sognavano
un'arte che fosse più vicina alla vita e libera dalle tradizioni.
Queste circostanze incoraggiarono Renoir a tentare una nuova libertà
e sperimentazione nel suo stile. La tradizione del tempo era quella di
dipingere , anche un paesaggio, nello studio. Ma nella primavera del 1864
Renoir e gli altri tre artisti si recarono nella foresta di Fontainebleau
per dipingere direttamente la natura (en plein air). Molti altri artisti
seguirono il loro esempio come Rousseau e Millet. Si ha così la
nascita di una nuova corrente artistica chiamata Impressionismo che fece
scandalo, nel 1874, con un salone tenuto indipendentemente dall'ufficiale
Salon. I suoi dipinti, dove prediligeva gli scintillanti effetti del fogliame
e la luminosità della pelle di giovani donne all'aperto, erano
frequentemente rifiutati dalla giuria del Salon e quindi difficili da
vendere. Per il suo interesse particolare per le figure umane si staccò
dagli altri Impressionisti che erano più interessati nei paesaggi.
Questo gli permise un sostentamento attraverso la commissione di alcuni
ritratti. Proprio in questo periodo troviamo alcuni suoi capolavori come
Le Moulin de la Galette (1876) o Madame Georges Charpentier e i suoi bambini
(1878).
Fig. 1 Moulin de la Galette
La scena ritratta è quella di un ballo popolare all'aperto ambientata
al Moulin de la Galette, posto sulle alture di Montmartre. Tramite un
uso nuovo e libero del colore l'artista cerca di suggerirci non solo il
senso del movimento, ma addirittura lo stato d'animo collettivo. Forma
e colore diventano così un tutt'uno. L'apparente casualità
della rappresentazione nasconde invece un'attenta valutazione compositiva.
Pur non essendoci dei piani stabiliti nessun personaggio risulta isolato.
L'insieme di questi gruppi, uniformemente inondati dalla luce tremolante
che filtra dalle fronde degli alberi, determina la profondità prospettica
dell'intera scena.
Nel 1881 e nel 1882 Renoir fece numerosi viaggi in Algeria, Italia e
Provenza dove si convinse che l'uso sistematico della tecnica impressionista
non era sufficiente per lui. In Italia scoprì le opere di Raffaello,
la bellezza del disegno, la purezza di una linea chiara per definire una
forma, e rimase affascinato dal classicismo. Trovò conferme delle
sue teorie nel 'Libro dell'arte' di Cennino Cennini. Gran parte dei suoi
lavori eseguiti tra il 1883 e il 1884 sono così segnati da una
nuova tecnica che gli storici dell'arte li hanno raggruppati sotto il
nome di periodo 'Ingres' o periodo secco. Nei dipinti di questo periodo
come Gli Ombrelli (1883) o Bagnanti (1884-1887) Renoir enfatizza il volume,
le forme e i contorni. La sua dura reazione contro l'impressionismo continuò
fino circa il 1890. Durante questo periodo fece molti viaggi nel sud della
Francia: Aix-en-Provence e Marsiglia. Questi luoghi gli offrirono scene
piene di colore e, allo stesso tempo, la natura gli diede la voglia di
allontanarsi dalle rigide regole del classicismo. Dipinse soprattutto
donne al bagno. Sposato nel 1890 con Aline Charigot, nel 1894 ebbe il
primo attacco di reumatismi che lo portarono a trasferirsi a Cagnes, nel
sud della Francia, dove il clima era migliore. Morì nel 1919 dopo
aver terminato la sua ultima opera, Le bagnanti, con il pennello legato
alle mani.
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