l disco metallico D
è disposto in un piano verticale e ruota intorno al proprio asse O C O';
a, b, c, d, sono
fori equidistanti dislocati su di una circonferenza di centro C.
Il cannello orizzontale N indirizza un
getto d'aria sul disco, in corrispondenza della linea circolare
che unisce i fori. Nel brevissimo intervallo di tempo durante il
quale il foro a è investito dal getto lo strato d'aria alla
destra del foro viene bruscamente compresso e va a sua volta ad
esercitare una pressione supplementare sugli strati gassosi
vicini. Il getto d'aria viene invece intercettato dal disco
nell'intervallo di tempo necessario perché il foro a
venga sostituito dal foro b; in tale
intervallo di tempo lo strato d'aria aderente al disco, alla sua
destra, subisce un brusca decompressione della quale risentono
successivamente gli strati d'aria vicini e, come accade per la
compressione, una rarefazione si va propagando nell'aria. Una
nuova compressione si determina nell'intervallo di tempo in cui
il getto investe il foro b, e così
via. In definitiva, dal disco si dipartono, senza interruzioni,
compressioni e rarefazioni successive, e cià significa che in
seno all'aria si propaga un' onda elastica
longitudinale. Giungendo all'orecchio l'onda dà
luogo a una sensazione uditiva, e la frequenza del suono
percepito è pari al numero di compressioni trasmesse all'aria
nell'unità di tempo; essa è quindi tanto più elevata quanto
maggiore è il numero di fori investiti dal getto nell'unità di
tempo, cioè quanto più grande è la velocità angolare con cui
il disco viene fatto ruotare.
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