Il lavoro in miniera
Mai sazio fu il padrone, avaro!
delle ricchezze avute dal lavoro
l'uomo lo trattò come il somaro
rubandogli salute e il suo decoro
bestiale fu il lavoro, amaro!
scarsa mercede senza argento ed oro
nelle viscere terrene lunghe ore
questo è il nostro mestiere: il minatore.
Discesi i pozzi dell'oscuro regno
della lanterna al pallido chiarore
sempre addosso te lo porti il segno
i tuoi figli te li porti in cuore
di rivedere la luce porti il pegno
non fu sempre così pel minatore
sempre a rischio amara sorte
molti fur quelli che lì trovò la morte.
Non c'è poeta non c'è fantasia
che possa raccontar quanto dolore
lo giuro, lo dico in fede mia
per tutti gli anni corsi in quell'orrore
Ventiquattro anni, oh giovinezza mia
sottoterra feci il minatore
amato sole che quaggiù mai arrivi
volgi un pensiero a noi sepolti vivi.