L'ambulatorio delle malattie autoimmuni in gravidanza
Angela Tincani, Mario Motta*, Andrea Lojacono§, David Faden§
Reumatologia e Immunologia Clinica, *Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia,
§Ostetricia e Ginecologia - Ospedale Civile e Università
di Brescia
Le pazienti gravide con
malattie reumatiche autoimmuni hanno bisogno di aiuto?
La risposta ce la siamo data nel lontano 1984 quando una paziente con
lupus sistemico era ricoverata in Ostetricia e Ginecologia per pianificare
una interruzione di gravidanza. La signora era in effetti restata gravida
mentre faceva un trattamento che poteva essere ritenuto dannoso per
il feto e d'altra parte non sembrava prudente per la salute materna
la sospensione dei farmaci.
Tuttavia la signora desiderava il figlio che stava arrivando e il Responsabile
della Divisione di Ostetricia e Ginecologia, non convinto della necessità
della interruzione della gravidanza, aveva sollecitato la Signora a
venire a chiedere anche il nostro aiuto. Le pazienti con malattie reumatiche
hanno bisogno, in effetti, di una particolare assistenza in gravidanza
in quanto è necessario tenere sotto controllo il loro stato di
salute con un regime terapeutico non dannoso per lo sviluppo del feto.
Ma nel nostro Centro, una paziente, il suo desiderio di avere un figlio
e un Responsabile Ostetrico illuminato hanno il merito di averci aperto
gli occhi su questo argomento.
In che cosa consiste l'ambulatorio delle
malattie autoimmuni in gravidanza ?
Normalmente per ambulatorio intendiamo un luogo dove i pazienti vanno
a farsi visitare. In questo particolare caso gli ambulatori (intesi
come stanze) sono almeno due e dopo la nascita del bimbo, diventano
tre. In altre parole "l'ambulatorio" che si è formato
nel corso degli anni, è costituito da un gruppo di medici che
mettono insieme le loro diverse competenze allo scopo di rendere il
più liscia possibile la gravidanza nelle pazienti con malattie
reumatiche autoimmune. A questo scopo, chi si occupa di queste patologie
deve lavorare gomito a gomito con Ostetrici che abbiano esperienza in
gravidanze complicate, quelle che vengono tecnicamente chiamate "ad
alto rischio", ma che, per fortuna, le loro mani esperte riescono
a far procedere a gonfie vele. Dopo la nascita del bimbo è indispensabile
la presenza di un pediatra con competenze spacifiche (neonatologo),
soprattutto in caso di parto anticipato per garantire al bambino l'assistenza
necessaria.
L'attività dell' "ambulatorio" non finisce qui: ci
sono le viste di consulenza per pazienti ricoverate in Ostetricia, magari
solo per problemi ostetrici, senza che ci fosse una precedente diagnosi
di malattia autoimmune: qualche volta in questa occasione viene fatta
una diagnosi e iniziata una terapia, sempre nel rispetto di chi sta
per nascere; ci sono le visite dei colleghi Ostetrici in pazienti ricoverate
in Day Hospital o in corsia, per esempio, per aiutarle a superare i
periodi in cui non possono avere figli con una contraccezione adeguata;
ci sono le visite del nostro pediatra che accompagnano i bimbi nel primo
anno di vita (e qualche volta oltre) per assicurarsi che tutto proceda
bene, nonostante i problemi superati. Questo approccio combinato ha
permesso a molte mamme di poter allattare al seno con successo il loro
bambino nonostante la malattia le obbligasse ad assumere anche diversi
farmaci.
In fine "ambulatorio delle malattie autoimmune in gravidanza"
vuol dire sapersi fermare a riflettere su quello che facciamo e non
perdere occasione di confrontarsi con quello che si fa nel mondo: si
tratta infatti di un campo molto specialistico e per cercare di migliorarsi
serve mettere in comune le nostre esperienze con quelle di tutti quelli
che se occupano.
Come funziona l'ambulatorio?
L'ambulatorio per le pazienti gravide è inteso come Servizio.
Il calendario delle visite è abbastanza stretto, tuttavia è
richiesto dalla situazione delicata. Il fatto positivo è che
una Signora vista dal reumatologo, ha la possibilità, se lo richiede
la sua situazione o se viene da lontano, di essere valutata, nella stessa
mattina, anche dall'ostetrico e vice versa. Questo accordo che viene
chiamato "over-booking", che vuol dire che non rifiutiamo
mai visite, anche non prenotate, ritenute necessarie dall'ambulatorio
gemello. Sempre nella stessa mattina si fa in modo che la paziente possa
effettuare esami di laboratorio, inclusi quelli del laboratorio di coagulazione,
con la collaborazione dei Colleghi che vi si dedicano. Infine gli esami
strumentali ostetrici, che di solito hanno un loro calendario di appuntamenti,
possono essere effettuati estemporaneamente, se ritenuti necessari,
al momento della visita.
A chi serve l'ambulatorio?
Ci sono alcune malattie reumatiche, o sottotipi di malattie che si associano
a una maggiore frequenza di complicazioni della gravidanza o del neonato.
Questo è, ad esempio, il caso di forme che includano la presenza
di anticorpi antifosfolipidi o di anticorpi anti Ro-SS/A. Senza entrare
nei dettagli (chi desidera una trattazione più ampia può
consultare l'opuscolo guida per le pazienti 1) possiamo comunque ricordare
che i primi si associano, nelle pazienti non trattate, ad un elevata percentuale
di aborti o perdite fetali, i secondi si associano in una percentuale
molto bassa di casi al così detto "lupus neonatale" un
quadro clinico generalmente transitorio ma che può includere il
temuto (ma rarissimo!) blocco cardiaco congenito.
D'altra parte ci sono anche alcuni tipi di malattie reumatiche che possono
essere negativamente influenzate dalla gravidanza. Questo può essere
il caso del lupus eritematoso sistemico, quando non adeguatamente trattato
e monitorato durante la gestazione.
Evidentemente l'ambulatorio serve alle pazienti con i problemi sopra esposti,
ma è importante ricordare che l'ambulatorio serve anche a tutte
le signore portatrici di malattie reumatiche che desiderino iniziare la
gravidanza. A questo proposito va ricordato che, per esempio, che le pazienti
con artrite reumatoide, pur non essendo generalmente soggette a particolari
rischi in gravidanza, assumono trattamenti spesso non compatibili con
la gravidanza stessa, per cui risulta necessario, prima del concepimento,
un opportuno aggiustamento terapeutico.
In conclusione una visita presso l'ambulatorio è consigliabile
per tutte le signore che progettino di diventare mamme. L'ultima visita
in ambulatorio è quando, circa un mese dopo la nascita, ci troviamo
per vedere che non siano insorte complicazioni.
Chi riceve le pazienti nell'ambulatorio?
In ambulatorio ci siamo noi e quelli (molti!) che condividono questa avventura.
Potete trovare in Reumatologia alcuni vecchi (il dottor Roberto Gorla,
il dottor Genesio Balestrieri, il dottor Marco Taglietti) e tanti giovani
(le dottoresse Micol Frassi, Chiara Biasini, Elisabetta Danieli); in Ostetricia
le dottoresse Sonia Zatti e Lorena Barbetti; in Neonatologia la dottoressa
Alessandra Marchesi. Il gruppo, comunque, lavora in modo compatto dato
che informazioni, notizie e opinioni vengono condivise tra tutti noi in
tempo reale. Pertanto il fatto incontrare medici diversi si traduce nel
reale vantaggio di avere un appoggio sempre presente indipendentemente
dalle assenze (ferie, malattie etc) che ognuno di noi possa o debba fare.
Inoltre, dato che 4 occhi vedono meglio di 2, questa organizzazione si
traduce anche in una costante rivalutazione critica di ogni singola situazione.
Qualche volta i giovani che lavorano in ambulatorio, finiti gli studi,
ci lasciano per andare a prendere il loro posto di lavoro "definitivo".
Questo può essere triste ma fa parte delle regole del nostro ambiente.
Tuttavia il contributo e l'entusiasmo dei medici che passano alcuni anni
con noi è fondamentale e lo è stato anche negli anni scorsi.
Perciò vogliamo ricordare e ringraziare la dottoressa Laura Spatola,
la dottoressa Paola Tanzi, la dottoressa Maria Teresa Bertoli e tanti
altri, che ora non sono più nel nostro gruppo, ma che molte pazienti
hanno avuto modo di incontrare e apprezzare negli anni scorsi (figura)
1) Per chi voglia approfondire il problema del rapporto tra malattie reumatiche
e gravidanza: Gravidanza e Reumatologia: Malattie Immunoreumatologiche
prima e durante la gestazione. Editore Mattioli, 2001.
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