MA.R.I.C.A. MALATTIE REUMATICHE INFIAMMATORIE CRONICHE e AUTOIMMUNI LUPUS
ERITEMATOSO SISTEMICO
Dr
Massimo Cinquini, Dr Genesio Balestrieri
1)
SINTOMI COSTITUZIONALI
Febbre:
la frequenza di questo sintomo appare in
netto decremento nelle casistiche più recenti (dall' 86% in un lavoro di HA
McGehee del 1954 al 52% in un lavoro di R Cervera del 1991). Il decremento della
incidenza del sintomo febbre riflette da un lato la estensione della diagnosi di
LES a forme meno aggressive e prima non riconosciute, dall’altro il sempre più
diffuso impiego di FANS.
La
diagnosi differenziale è obbligatoria (emo-urino-colture; Rx torace,
scintigrafia con gallio ed altre indagini strumentali) prima di abolire il
sintomo con FANS o steroidi. Utili per la diagnosi differenziale il rapporto
VES/PCR, leucocitosi neutrofila (specie in assenza di terapia steroidea), la
presenza di brividi scuotenti, più frequente, anche se non esclusiva, in forme
infettive. -
Knockaert
et al, Arch Intern Med, 1992; 152: 51-55 -
Inoue
T et al, Rheumatol Int 1986;6: 69-77 -
Kanayama
et al, Ann Rheum Dis 1989; 48: 861-863. Anoressia
e perdita di peso:
altro sintomo con frequenza molto variabile, in genere non molto
valutato, ma che può precedere l’esordio e la diagnosi di LES. (Rothfield
N, 1981. In “Textbook of Rheumatology”, ed. Kelly
WN et al. Vitali C et al, 1992. Clin Exp Rheumatol,
10: 527-539) Facile
affaticabilità: in una
review della letteratura è stimata essere presente dal 14 al 25% dei pazienti
con LES e comporta una spesa di $ 1 billione/anno per valutazioni diagnostiche. (Goldenberg
DL, Bull Rheum Dis 1995; 44: 4-8) 2)
SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO
Artrite,
artralgia: è una
artrite in genere polistazionaria, spesso simmetrica, non facilmente
differenziabile in prima istanza da una AR, frequentemente evanescente, con acme
al mattino e quasi non rilevabile ad un esame oggettivo compiuto nel pomeriggio,
interessante la sinovia articolare e le guiane tendinee, molto meno il tessuto
cartilagineo e osseo, inducente nel tempo, anche in assenza di segni chiari di
attività di malattia, deformità articolari riducibili (reumatismo di Jaccoud),
imputabili ad una modificazione dei vettori agenti sulla articolazione più che
ad una distruzione articolare.
LES
ARTRITE REUMATOIDE Rigidità mattutina
si
si
Simmetria
comune
obbligatoria Deviazione
ulnare dita
reversibile
irreversibile Rx con erosioni
no
si
Noduli
sottocutanei
non
comuni
comuni
Esiste
comunque la possibilità della associazione fra AR e LES (Rhupus Syndrome), che,
tuttavia, presenta una frequenza (0,09%) non superiore a quella attesa per una
associazione casuale (1,2%) fra AR e LES idiopatico. (Panush
RS et al. Arch Intern Med,
148: 1633-163; 1988) Discretamente
più comune la associazione fra Lupus Eritematoso subacuto cutaneo (SCLE) e AR (Menard
HA et al, Arthritis Rheum 1989; 32: S16). Diverse
anche le caratteristiche del liquido sinoviale, che si presenta più francamente
flogistico nella AR (valore medio G.B. 5000/ml, con 10% di neutrofili nel LES
contro >15000 G.B./ml, con 50% neutrofili nella AR; viscosità del liquido
sinoviale conservata nel LES e molto ridotta nella AR). La sinovia presenta in
genere una flogosi modesta, con iperplasia dei sinoviociti, edema,
proliferazione vascolare, iperplasia fibrosa dell’intima, necrosi fibrinoide,
fibrina alla superficie sinoviale, con un aspetto non chiaramente
differenziabile da quello della AR.
Sono
riportate altre associazioni fra artrite deformante e: -
presenza di sindrome di Sjogren
secondaria -
ipertensione arteriosa -
presenza di anti Ro-SSA
Patologia tendinea: la
tenosinovite, con sindrome del tunnel carpale, può essere un sintomo di
esordio. (Medsger TA, Muscoloskeletal Med 1991; 8: 15-16)
La rottura dei tendini è una
complicanza della flogosi tendinea che non si accompagna in genere a segni di
attività clinica e si manifesta più frequentemente: -
in tendini sottoposti a carico
(65% al tendine del quadricipite, specie infra-patellari; 25% al tendine di
Achille); -
nei maschi; -
in pazienti con lunga terapia
steroidea; -
in pazienti con reumatismo di
Jaccoud; -
in LES di lunga durata; (Furie RA,
Chartash EK, Semin Arthritis Rheum 1988; 18: 127-133; Formiga F et al, Rev Clin
Esp 1993, 192: 175-177) Ricordiamo
infine la possibilità di lesioni osteotendinee secondarie ad
iperparatiroidismo in pazienti con grave nefropatia. Mialgia:
può essere presente in fase acuta dal 40 al 48% dei pazienti, con
prevalente interessamento dei muscoli dei cingoli. (Isenberg
DA, Snaith ML, J Rheumatol 1981; 8: 917-924) Miosite:
da 5% a 11% dei pazienti con conferma e.m.grafica, bioptica ed incremento di CPK
ed aldolasi. (Isenberg DA, Snaith
ML, J Rheumatol 1981; 8: 917-924) 3)
SISTEMA NERVOSO
A
seconda delle casistiche (dal 1986 al 1996),
il coinvolgimento del sistema nervoso è rilevabile in una percentuale di
pazienti variabile da 11 a
75%. -
Adelman
DC et al, 1986, Semin Arthritis Rheum 15: 185-189. -
Kamashta
MA et al, 1991, Rheumatol Int, 11: 117-119. -
Cervera
et al, 1993, Medicine, 72; 113-124.
Brey RL et al, 1996 Neurology, A298. La
estrema variabilità della percentuale di compromissione dipende essenzialmente
dalla diversa metodologia nel ricercare sintomi e segni di compromissione e
dalla diversa valutazione dei sintomi
e segni rilevati. I
criteri ARA includono solo convulsioni e/o psicosi come indici di -
Wong et al infezione in 8 / 36
casi ( 1991,
Q J Med, 294: 857-870) -
Futrell et al infezione in 14 / 91
casi (1992, Neurology, 42:
1649-1657) 4)
SISTEMA
CARDIO-VASCOLARE E’
una tipica manifestazione da deposizione di immunocomplessi. Può
essere isolata, talora come unico sintomo di esordio, o nell'ambito di una
polisierosite. La semeiotica è quella di una classica pericardite, con dolore
retrosternale che si aggrava coi movimenti ed il respiro. Nel caso sia un
sintomo di esordio va differenziata dalla pericardite virale, che in genere è
preceduta da una infezione delle vie aeree. La
pericardite può esordire o esitare in un tamponamento cardiaco; descritti anche
pochi casi di pericardite costrittiva. Le
alterazioni elettrocardiografiche tipiche sono le onde T alte ed il
sopraslivellamento ST, ma la metodica di elezione per il riscontro di
pericardite è l’ecocardiogramma (Cervera R et al. Cardiac
disease in systemic lupus erythematosus: prospective study of 70 patients. Ann
Rheum Dis 1992; 51: 156-9). Dal
punto di vista istopatologico in genere presenta un liquido siero-ematico,
essudativo, cellulare (in media 30.000 cellule/mm3), con neutrofilia
e tipiche cellule LE (Mandell BF, Arthritis Rheum 1993; 36: 1029-1030), con
possibile, anche se rara, sovrainfezione batterica ematogena (Sanchez-Guerrero
J, Alarcon-Segovia D, Br J Rheumatol 1990; 29: 69-71). Nei
casi lievi sono indicati FANS (indometacina fino a 200 mg/die), a cui possono
essere aggiunti antimalarici. Se questi non sono sufficienti è necessario
passare a 20-40 mg/die di prednisone per os. Utili infine boli di steroide o
IVIG nelle situazioni è critiche (Petersen HH et al. High
dose immunoglobulin therapy in pericarditis caused by SLE. Scand J
Rheumatol 1990; 19: 91-3). La pericardiocentesi deve essere riservata ai casi di
tamponamento cardiaco o di dubbio diagnostico per una pericardite infettiva
(versamento ingravescente nonostante una generosa
terapia steroidea); tale procedura è infatti gravata da una alta
mortalità dovuta a lesioni iatrogene del miocardio, che è spesso interessato
dalla flogosi.
Miocardite: anch’essa
presenta una frequenza molto superiore a livello autoptico (40%
su 254 autopsie) che come
riscontro clinico (14% su 1194
pazienti). (Doherty NE, Siegel RJ.
Am Heart J, 1985;
110: 1257-1265) La
patogenesi è mediata dalla deposizione di immunocomplessi. Borenstein et al (Ann
Intern Med. 1978; 89: 619-24) hanno segnalato la associazione fra miosite e
miocardite nel LES, unitamente al riscontro di anti RNP. Non confermata invece
la associazione fra Ro/SS-A e miocardite-difetti di conduzione nel LES (O’Neill
et al. Clin Exp Rheumatol 1993; 11: 409-12). La presenza di anti-miocardio nel
LES non è associata al coinvolgimento miocardico. A
livello istopatologico è caratterizzata da infiltrazione interstiziale diffusa
o focale di linfociti e plasmacellule, con note vasculitiche. Si
manifesta in genere con una tachicardia sproporzionata alla febbre ed un
ingrossamento del miocardio. Possono essere presenti dispnea, aritmie, soffi e
segni di scompenso cardiaco. Il
ruolo della biopsia nella diagnosi di miocardite lupica non è ancora stabilito,
anche se vi sono dati a suo favore (Fairfax MJ et al. Endo
myocardia biopsy in patients with systemic lupus erythematosus. J
Rheumatol 1988; 15: 593-6). Ancora sperimentale una tecnica scintigrafica con
Fab antimiosina marcati descritta da AJ Morguet nel 1995. La
terapia si avvale di prednisone (1mg/K/die). Segnalate anche plasmaferesi,
ciclofosfamide e azatioprina.
Endocardite
di Libman Sacks: consiste
in vegetazioni verrucose, fino ad alcuni mm di diametro, che si trovano adese ai
lembi valvolari o, meno frequentemente, ad anelli, corde tendinee ed endocardio
di atri e ventricoli. La struttura è principalmente fibrosa, vascolarizzata, è
ricoperta di fibrina e contiene un infiltrato linfocitario e detriti. La
diagnosi è praticamente solo autoptica, in quanto i reperti clinici o
ecocardiografici non sono specifici. Raramente e emodinamicamente significativa,
ma può associarsi a rottura delle corde, stenosi aortica o può embolizzare. Percorso
diagnostico
-
sintomi articolari di durata maggiore di 3 mesi; -
presenza di fenomeno di Raynaud; -
ulcerazioni della mucosa orale per più di 2 settimane; -
riscontro di anemia, leucocito- o piastrino-penia; -
eritema rilevato della cute delle guance di durata > a 1 -
lesioni sulla pelle dopo esposizione al sole (non semplice -
un dolore puntorio toracico, nella inspirazione profonda, -
riscontro di proteinuria; -
aumentata caduta dei capelli; -
episodi convulsivi. La
soddisfazione di nessuno, uno o due di questi criteri rende altamente
inverosimile la ipotesi di un LES, pur mantenendo evidentemente necessarie le
indagini sierologiche-strumentali per chiarire la patologia presente; la
soddisfazione invece di 3 o più criteri rende obbligatoria una indagine
sierologica mirante alla definizione di tutti I parametri scelti dalla ACR per
la formulazione della diagnosi di LES . (screening
validato; Liang MH et al, “A screening strategy for population studies in
systemic lupus erythematosus: Series design.” Arth Rheum 1980; 23:
153-157).
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