Un calcolatore deve essere di memoria di tipo ROM(
a sola lettura non volatile) e RAM( lettura e scrittura di tipo volatile). Nella
ROM, si trova il BIOS, il programma che gestisce l'avvio del sistema ed effettua
i test necessari per verificare il corretto funzionamento dei componenti base del
PC. Nella RAM, vengono memorizzate le informazioni durante le varie fasi di
elaborazione. Inoltre, i programmi, prima di essere eseguiti, vengono caricati
dalla memoria di massa, floppy disk o hard disk, nella RAM. Con programmi estesi
e complessi ed in particolare con applicazioni di grafica è richiesta
l'installazione di grossi quantitativi di RAM. La memoria complessiva che può
essere installata all'interno di un PC è strettamente correlata con il tipo di
CPU presente nel sistema e con la particolare motherboard presente nel PC che
fissa la quantità massima di memoria installabile. La memoria di tipo RAM
presente nei PC è costituita dal chip, di diversa capacità, raggruppati in
moduli già pronti. I moduli vengono alloggiati in appositi slot presenti sulla
piastra madre. Nel tempo i moduli hanno subito una certa evoluzione contenendo
quantitativi di memoria sempre più elevati con conseguente aumento di pin
necessari con il collegamento della scheda madre. Le memorie attualmente
installate nei PC sono SDRAM del tipo DDR. Nella memoria possono essere
immagazzinati dati, in formato binario. Normalmente ogni dato si considera
formato da un byte( 8 bit). E' per questo che la quantità di memoria si misura
in byte o nei relativi multipli. Il numero di byte, e quindi di dati, che la CPU
può indirizzare è legato al numero di linee presenti nel suo bus indirizzi.
Infatti, considerando che su tali linee si possono trovare solo livelli binari,
si ha che il numero di indirizzi diversi che si possono avere, ognuno dei quali
è adatto all'identificazione univoca di un byte, è data da una certa
relazione matematica. Le singole posizioni di memoria, nella quale vengono
caricate delle informazioni in forma binaria, sono denominate comunemente
locazioni.
MEMORIE NON
VOLATILI
Le memorie non volatili hanno nomi e
caratteristiche diversi: esse sono le ROM, le EPROM, le EEPROM, e sono tutte
memorie, come detto a sola lettura. I vari tipi si differenziano per le
caratteristiche costruttive e per il modo di programmazione, ovvero per come
vengono scritti in essi i dati che poi conserveranno anche in assenza di
alimentazione:
ROM( read only memory):le
memorie ROM sono programmate in sede di fabbricazione ponendo a livello
logico alto o basso le singole celle. La loro programmazione è commissionata
direttamente dall'utente secondo contenuti specifici. E' evidente che i dati
contenuti nelle memorie ROM, una volta fabbricate, non sono in alcun modo
modificabili. Le memorie ROM sono caratterizzate da un basso costo, ma solo
per produzione di grandi qualità, e hanno una buona facilità di impiego.
Tali memorie sono utilizzate per realizzare decodifiche veloci, per
contenere programmi non soggetti a modifiche e in applicazioni specifiche
quali la costruzione di strumenti elettronici programmabili. Sono realizzate
sia in tecnologia bipolare che in quella MOS.
PROM( programmable ROM): per
superarle limitazioni delle memorie ROM, sono state introdotte le memorie
PROM. Queste memorie sono, a differenza delle ROM, programmabili dall'utente
ed escono dalla fabbrica con tutte le celle allo stato logico alto. Con un
apposito strumento, detto programmatore di PROM, l'utente può cambiare lo
stato delle singole celle bruciando alcuni collegamenti interni con appositi
impulsi di tensione. La memoria PROM può essere programmata una sola volta
in quanto non è possibile ripristinare i collegamenti bruciati. Le memorie
PROM hanno una buona facilità d'impiego. Possono avere gli stessi campi di
applicazione delle ROM. In tal caso non occorre la produzione di grossi
quantitativi per abbassare il costo di produzione.
EPROM(erasable progarammable
ROM): le memorie EPROM sono memorie programmabili ma anche cancellabili,
per poter essere di nuovo riprogrammate. La cancellazione è ottenuta
esponendo la memoria a raggi ultravioletti di particolare lunghezza d'onda
per circa 20 minuti; a tale fine esiste sul circuito integrato un apertura o
finestra protetta da un materiale trasparente ai raggi ultravioletti.
Tuttavia è da aggiungere che anche raggi ultravioletti con maggiore
lunghezza d'onda effettuano la cancellazione della memoria, anche se in tempi
più lunghi. La permanenza di dati in una EPROM, in genere, è garantita per
una decina di anni. La programmazione delle EPROM è fatta con un
programmatore, che invia impulsi di tensione sugli appositi pin del chip. Le
memorie EPROM hanno un costo contenuto e buona facilità di impiego.
EEPROM(electrical erasable
programmable ROM):le EEPROM sono cancellabili elettricamente senza dover
far ricorso ai raggi ultravioletti. Il numero dei cicli di cancellazione é
limitato a 10000 per i primi tipi prodotti, e arriva fino a 100.000 per i
chip delle ultime generazione.
FLASH(FLASH EEPROM): sono simili
alle EEPROM ma hanno tempi di cancellazione e scrittura più rapidi. Sono
realizzate con due tecnologie di base diverse:
-FLASH NOR con possibilità di cancellazione e
scrittura dei singoli byte;
-FLASH NAD sono cancellabili e scrivibili solo a
blocchi di dati. In base alla tecnologia con cui vengono realizzate sono più
compatte e la cancellazione e scrittura di dati su di esse è più veloce.
Per una memoria FLASH i cicli di cancellazione e
scrittura non sono illimitati: si attestano attualmente in circa 100.000 cicli
per le NOR e 1.000.000 per le NAND. Negli ultimi tempi le memorie FLASH hanno
avuto una grande diffusione in quanto utilizzate per memorizzare il firmware di
vari tipi di dispositivi (per esempio dei modem) permetterne poi l'aggiornamento
in circuit, ovvero senza togliere il chip di memoria dall'apparecchiatura. Sono
poi utilizzate anche nei pc, sulle motherboard, per contenere la parte del
sistema operativo residente nella macchina che provvede all'accensione,
all'avvio del sistema. In tal modo é possibile aggiornare facilmente il BIOS
senza aprire il computer. Altre applicazioni delle FLASH nell'ambito dei
computer sono i cosi detti pen drive, ovvero delle memorie FLASH con interfaccia
USB che, inserita sulla specifica porta, si comportano come dischi per la
memorizzazione dei dati. Questi dispositivi sono gestiti dal sistema operativo
XP senza l'installazione del driver. Le memorie FLASH trovano anche vasta
applicazione per la memorizzazione delle immagini nelle macchine fotografiche
digitali.
MEMORIE
VOLATILI
Le memorie RAM volatili possono essere scritte e
lette in continuazione. Quando viene tolta l'alimentazione le RAM perdono il
loro contenuto.
SRAM( static RAM): le memorie SRAM sono
costruite attualmente quasi esclusivamente in tecnologia MOS e sono
caratterizzate da velocità anche molto elevate, con tempi di accesso di
poche decine di nano secondi; la loro capacità è inferiore a quella delle
memorie dinamiche. L'impiego delle SRAM risulta molto facilitato e trovano
applicazione nei sistemi di memoria di tipo cache, ovvero memorie di
transito interposte tra microprocessore e memorie dinamiche.
DRAM( dynamic RAM): le DRAM sono
costruite in tecnologia MOS. Il funzionamento delle DRAM si basa sullo stato
di carica di un condensatore, collegato con un transistore di tipo MOS, che
costituisce la singola cella.
Una tensione a capi del condensatore è
interpretata come livello logico alto, mentre una tensione nulla è interpretata
come livello logico basso. L'informazione memorizzata sul condensatore tende
tuttavia a degradarsi in un tempo abbastanza breve a causa della scarica del
condensatore dovuta alle correnti di fuga per le impedenze alte ma non infinite
del transistore MOS. Per mantenere l'informazione delle memorie dinamiche si
ricorre ad appositi circuiti detti di rinfresco. Il rinfresco delle celle di
memoria si realizza con una successione di cicli di lettura che interessano via
via tutte le celle della memoria e con il contemporaneo ripristino dei valori
letti. L'operazione di rinfresco deve rivolgersi in un tempo massimo, variabile
a seconda del tipo di DRAM, entro il quale devono essere ripristinate le
informazioni immagazzinate pena la perdita delle stesse. L'operazione di
rinfresco può essere eseguita direttamente da appositi segnali della CPU o, nei
casi più complessi, attraverso appositi circuiti supplementari. Nelle nuove
DRAM sono previsti anche circuiti interni al dispositivo per l'auto-refresh. Le
memorie DRAM sono caratterizzate da valori di capacità molto superiori a quelle
delle SRAM, hanno buona velocità e sono poi caratterizzate da basso consumo. Le
memorie DRAM sono utilizzate per creare grossi banchi di memoria nei PC e in
stazioni per la gestione di elaborazioni grafiche.
CPU
Un elaboratore
elettronico può essere definito, in modo semplice, come un sistema capace di
elaborare i dati immessi seguendo opportunamente una serie di istruzioni, e di
dare in uscita i risultati dell'elaborazione. L'unità
centrale di elaborazione o CPU (sigla di Central
Processing Unit, detta comunemente processore) è
l'implementazione fisica di uno dei due componenti della
macchina di Turing (l'altro
è la
memoria).
Compito della
CPU è quello di leggere le istruzioni e i dati dalla memoria
ed eseguire le istruzioni; il risultato della esecuzione di
una istruzione dipende dal dato su cui opera e dallo stato
interno della CPU stessa, che tiene traccia delle passate
operazioni. In base
all'organizzazione della memoria si possono distinguere due
famiglie di CPU:
con
architettura
Von Neumann classica,
in cui dati ed istruzioni risiedono nella stessa memoria
(è dunque possibile avere
codice automodificante).
Questa architettura è la più comune, perché è più
semplice e flessibile.
con
architettura Harvard: i
dati e le istruzioni risiedono in due memorie separate.
Questa architettura garantisce migliori prestazioni
poiché le due memorie possono lavorare in parallelo ma è
più complessa da gestire. È tipicamente utilizzata nei
DSP.