Mannino Patané (Gaetano) - La tecnica elettronica e sue applicazioni - Vol. 2 - Hoepli [Ed. 3 - 1955]

La copertina

La copertina

Dall'elettrone alla televisione a colori - Terza edizione interamente rifusa.

Amplificatori per b.f., per a.f., per linee telefoniche, a larga banda, trasduttori catodici, miscelatori, tosatori - Impianti di amplificazione cinematografici, centralizzati, interfonici - Radiotrasmettitori M. A. - Radioricevitori M. A. supereterodina, reflex, per auto, portatili, con elementi al germanio - Trasmettitori e ricevitori di onde modulate in fase ed in frequenza - Il cavo coassiale (costituzione, caratteristiche, impiego, protezioni) - Televisione in bianco e nero ed a colori (tubi ed impianti per le riprese, cinescopi, studi, trasmettitori, ricevitori, antenne, collegamenti con guide d'onda, cavi coassiali o ponti radio per brevi e lunghe distanze, film elettronici, proiezione di immagini televisive, ecc.) - Telegrafia e telefonia multiplex (trasmissione) - Oscillatori e tubi per iperfrequenze - Microonde (trasmissione, propagazione, ricezione, misure, ecc.) - Ponti radio mono e pluricanali per onde metriche, decimetriche e centimetriche a modulazione di ampiezza, di frequenza, nonché di fase d'impulsi (con dati tipici e nomogrammi per il relativo progetto) - Radar (applicazioni varie, anche per la radioassistenza, radiotachimetri, radiotelemetri, indicatori di bersagli in moto, ecc.) - Calcolatrici elettroniche (binarie, analogiche e bino-decimali) - Strumenti di misura elettronici - ecc.

Secondo di due volumi che costituiscono un ampio trattato sulla tecnica elettronica e le possibili applicazioni con i dispositivi disponibili negli anni '50.

Volume secondo di pagine XXXII - 820, con 601 illustrazioni, delle quali 3 fuori testo, e XVII tabelle. Formato 18 x 25. Copertina in cartoncino morbido.

Il frontespizio

Il frontespizio


INDICE TEMATICO

PARTE PRIMA

CAPITOLO I. - DEGLI AMPLIFICATORI


1. Classificazione e caratteristiche elettriche degli amplificatori usuali
2. Nozioni sull'amplificazione
A) Generalità; B) Influenza della capacità di entrata griglia-catodo dei tubi; C) Considerazioni sul carico dei tubi; D) In quale classe e con quale percentuale di distorsione lavorano alcuni complessi; E) Accoppiamento mediante resistenza e capacità; F) Accoppiamento mediante induttanza, resistenza e capacità; G) Accoppiamento mediante resistenza, capacità e bobina di griglia; H) Accoppiamento mediante induttanza e capacità; I) Accoppiamento mediante trasformatore; J) Accoppiamento mediante induttanza, capacità e trasformatore
3. Caratteristiche di resa di un amplificatore per b.f. audio
4. Accoppiamenti parassiti rigenerazione negli amplificatori
5. Il preamplificatore
6. Amplificatori a due stadi e con transistori
7. Amplificatore con tubi doppi
8. Amplificatore a due stadi con reazione negativa proporzionale alla tensione d'uscita
9. Amplificatore con reazione negativa proporzionale alla tensione di uscita e ad inversione di fase
10. Amplificatore ad inversione di fase, con reazione negativa proporzionale alla tensione di uscita, con controlli di responso e con egualizzatore per rilevatori magnetici
11. L'amplificatore G. 275/A di bassa frequenza
12. Amplificatori a canali separati
13. Amplificatore per linee telefoniche (a 2 fili)
14. Amplificatore trasduttore catodico
15. Amplificatori limitatori o tosatori, oppure per la generazione di impulsi
16. Miscelatori non lineari
17. Amplificazione di alte frequenze
A) Alcune considerazioni sugli amplificatori per a.f.; B) Potenza assorbita, potenza d'uscita e rendimento di conversione di uno stadio amplificatore di r.f.
18. Classificazione degli amplificatori di radiofrequenze e principali condizioni limitatrici del loro funzionamento
A) Generalità sugli amplificatori e sui tubi per r.f.; B) Principali distorsioni prodotte dai tubi amplificatori di radiofrequenze. - La caratteristica della pendenza
19. Cenni sugli amplificatori di onde ultracorte e a larga banda - I " boosters "
20. Figura di merito dei tubi amplificatori a larga banda
21. Generalità sugli amplificatori per corrente continua

CAPITOLO II. - DEGLI IMPIANTI DI AMPLIFICAZIONE


22. Adattamento dei comuni complessi di trasmissione
23. Alcune norme per il progetto di impianti elettroacustici
24. La polarizzazione a tempo dei tubi degli impianti a grande amplificazione
25. Generalità sugli impianti cinematografici
A) Gli impianti cinematografici di registrazione; B) Gli impianti cinematografici di riproduzione; C) La curva di livello generale
26. I complessi cinematografici di alta fedeltà, ad ampia gamma ed a forte dinamica - Gli impianti bifonici
27. Gli impianti del Palazzo del Cinema di Venezia - Apparecchiatura Fotofono 2a serie e moderna cabina - Il Cinemascope, Vistavision e Perspecta Stereophonic Sound
28. Impianti sonori centralizzati
29. Impianti interfonici (reversibili)

Disposizione delle apparecchiature della cabina cinematografica del Palazzo del Cinema di Venezia (Cinemeccanica)

Disposizione delle apparecchiature della cabina cinematografica del Palazzo del Cinema di Venezia (Cinemeccanica)

PARTE SECONDA


Dei trasmettitori di onde modulate in ampiezza e radiotelegrafia
30. Cenni sui radiotrasmettitori di onde modulate in ampiezza
31. Amplificatori di radiofrequenze ad alto rendimento sistema Doherty
32. La refrigerazione dei tubi trasmettitori
33. Trasmissione senza onda portante e principio sul quale è basata - Calcolo di alcuni elementi di un trasmettitore radiofonico
34. Caratteristiche elettriche e descrizione di massima del trasmettitore
A) Circuiti per la generazione ed amplificazione delle correnti a r.f.; B) Circuiti per l'amplificazione ad audiofrequenza e per la modulazione; C) Importanza della reazione negativa applicata ai trasmettitori - Note sul trasformatore di modulazione; D) Circuiti per l'alimentazione anodica e la polarizzazione delle griglie
35. Calcolo di alcuni elementi dello stadio finale a radiofrequenza (modulato)
36. Dimensionamento della bobina del circuito oscillatorio anodico finale
37. Resistenza della bobina del circuito risonante anodico finale alla radiofrequenza
38. Calcolo dell'aereo e del suo accoppiamento al circuito finale - Potenze assorbita, resa e dissipata dallo stadio finale
A) Calcolo della capacità equivalente dell'aereo e della bobina di allungamento dell'onda; B) Calcolo della bobina di accoppiamento d'aereo; C) Calcolo delle potenze in gioco nello stadio modulatore
39. La stazione radiofonica trasmittente di Catania
40. Dei trasmettitori radiotelegrafici
A) Trasmissione radiotelegrafica col metodo della manipolazione dell'onda portante; B) Scrosci di manipolazione; C) Trasmettitore radiotelegrafico a 2 bande; D) Trasmissione radiotelegrafica col metodo della modulazione dell'onda portante con un segnale ad audiofrequenza; E) Trasmettitori radiotelegrafici a bande multiple

Triodo trasmittente FIVRE ad anodo di rame raffreddato con circolazione di acqua

Triodo trasmittente FIVRE ad anodo di rame raffreddato con circolazione di acqua

Schema di principio del sistema di raffreddamento ''vapodyne'' a vaporizzazione di acqua per tubo ''vapotron''

Schema di principio del sistema di raffreddamento ''vapodyne'' a vaporizzazione di acqua per tubo ''vapotron''

PARTE TERZA


Dei radioricevitori di onde modulate in ampiezza
41. Il meccanismo delle radioricezioni
42. Nozioni sul principio della supereterodina
43. Stadi di un ricevitore supereterodina
44. Il circuito oscillatore come selettore a frequenza fissa oppure a frequenza variabile
45. I circuiti oscillatori a frequenza fissa o variabile di un ricevitore
46. Circuito di filtro per l'eliminazione dell'emittente locale (onde medie)
47. Circuiti di aereo ed accoppiamenti d'antenna - Filtri d'amplificazione di banda
A) Generalità; B) Struttura pratica; C) Determinazione delle caratteristiche pratiche; D) Dispositivi di allineamento
48. Il circuito d'ingresso dello stadio convertitore
49. Nozioni generali sulla conversione di frequenza
A) Parametri dei tubi convertitori con due griglie di controllo
50. La pendenza, o transconduttanza, di conversione dei tubi mescolatori - Campo di frequenze di accordo dell'oscillatore locale
51. Elementi particolari di uno stadio convertitore
52. La stabilità della frequenza delle oscillazioni locali
53. Il trascinamento della frequenza dell'oscillatore locale nei tubi autoeccitati - Il rendimento di conversione
54. I tubi convertitori tipo triodo-esodo o a modulazione variabile
55. Reazione fra i circuiti di un convertitore
56. La conversione di frequenza per mezzo del diodo
57. Costituzione e sintonizzazione dei circuiti dell'oscillatore locale
A) Ricezione per supereterodina; B) L'eterodina locale; C) Struttura schematica dei circuiti dell'eterodina locale; D) Schemi speciali; E) Determinazione delle caratteristiche - Scelta del battimento superiore od inferiore; F) Determinazione dello scarto di capacità del variabile e del valore dell'induttanza; G) Metodi per la realizzazione pratica dell'eterodina locale; H) Determinazione dei tre punti di allineamento; I) Determinazione dei valori dei compensatori di correzione per la gamma delle onde medie; L) Determinazione dei valori dei compensatori di correzione per la gamma delle onde corte e cortissime; M) Accoppiamento dei due circuiti dell'eterodina locale; N) La sintonia ad induttori variabili
58. Scelta della media frequenza - La media frequenza ed i fenomeni d'interferenza - Il segnale immagine ed il rapporto d'immagine - La preselezione - Amplificazione, sensibilità e selettività in rapporto alla m.f.
59. Costituzione e sintonizzazione dei circuiti a media frequenza
A) Generalità; B) Funzione e regolazione dei trasformatori a media frequenza; C) Condizioni e presupposti fondamentali riflettenti la m.f.; D) Calcolo dell'induttanza di una bobina con avvolgimento ad anello; E) Accoppiamento dei circuiti dei trasformatori a m.f.; F) Realizzazione dei trasformatori a m.f.
60. Le selettività fissa e variabile (generalità)
61. Media frequenza a selettività variabile
A) La curva di selettività totale in funzione dell'accoppiamento dei trasformatori a media frequenza a selettività fissa; B) La selettività nelle varie condizioni; C) Selettività variabile a variazione di accoppiamento; D) Selettività variabile per variazione di smorzamento; E) Sistemi speciali di selettività variabile - Selettività variabile per polarizzazione del soppressore del tubo a m.f.; F) Selettività variabile per doppia rivelazione; G) Selettività variabile per variazione d'induttanza (cosiddetta per corto circuito)
62. Il controllo (o regolatore) automatico di sensibilità ritardato e non ritardato
63. Alcune considerazioni sul controllo automatico di sensibilità
A) Lo schema fondamentale; B) Effetto frenante anti c.a.s.; C) Filtraggio della tensione c.a.s.; D) Anomalie del c.a.s. ritardato; E) Evanescenza apparente dovuta al c.a.s.
64. Il silenziatore automatico
65. Il controllo automatico di frequenza c.a.f. - Schemi per il miglioramento della stabilità dei circuiti oscillatori
66. Controllo di sensibilità e silenziatore automatico
67. Filtri di blocco per a.f. e per la controreazione in m.f.
68. Filtri di banda cosiddetti acustici
69. Filtri acustici a banda variabile
70. Stabilità delle frequenze dei ricevitori
71. Esempi d'impiego degli indicatori di sintonia a raggi catodici
72. Stadi a doppia amplificazione (reflex)
73. Alcuni schemi di radioricevitori
A) Radioricevitore a cuffia ad un tubo alimentabile con pile per lampade tascabili; B) Radioricevitore a cuffia ad un tubo alimentabile con corrente alternata; C) Principî dei piccoli ricevitori - Ricevitore a due tubi in alternata, per la ricezione in altoparlante; D) Il radioricevitore Telefunken 143GW a tre tubi; E) Radioricevitori portatili supereterodina a 3 e a 4 tubi; F) Bassa frequenza dell'apparecchio Philips B1 700A; G) Ricevitori con elementi al germanio; H) Il radioricevitore Phonola 5515; I) Il radioricevitore per auto Condorino; J) I ricevitori panoramici

Schema elettrico del radioricevitore Ducati RR 3404

Schema elettrico del radioricevitore Ducati RR 3404

PARTE QUARTA

CAPITOLO I. - DELLE NORMALI CURVE DI RISPOSTA DEI RADIORICEVITORI M.A. E DEGLI AMPLIFICATORI


74. Misure normalizzate per radioricevitori
75. Generalità sulle varie curve di risposta dei ricevitori e degli amplificatori
76. La curva di sensibilità
A) Definizioni della sensibilità - Metodi più usuali per la determinazione della sensibilità; B) Procedimento normale per la verifica della sensibilità; C) Misura del rapporto segnale/rumore di fondo; D) Andamento del rapporto segnale/rumore di fondo e della sensibilità di un radioricevitore in funzione dell'amplificazione; E) Sensibilità di frequenza intermedia
77. La curva di selettività
78. Misura della distorsione lineare in funzione della percentuale di modulazione
79. Misura del rapporto immagine
80. La curva di fedeltà
81. La caratteristica della potenza resa (o curva di sovraccarico)
82. La curva delle armoniche

CAPITOLO II. - DEL RUMORE DI FONDO DEI RICEVITORI E DEGLI AMPLIFICATORI


83. Principali cause del rumore di fondo dei ricevitori e degli amplificatori
84. Le fluttuazioni per agitazione termica e per effetto mitraglia
85. Le fluttuazioni della corrente anodica dovute all'effetto mitraglia
86. Potenza di fruscìo in un radioricevitore
87. Tensione di rumore complessiva nel caso di banda passante e di segnale modulato - La profondità di modulazione di rumore

PARTE QUINTA


Nozioni sui complessi per la trasmissione e la ricezione di onde modulate in fase od in frequenza

CAPITOLO I. - NOZIONI GENERALI SULLE MODULAZIONI DI FASE E DI FREQUENZA


88. Caratteristiche e grandezze della modulazione di frequenza
89. Il disturbo nella modulazione di frequenza
90. Esaltazione (pre-enfasi) e attenuazione (de-enfasi) delle elevate frequenze di modulazione
91. Principali vantaggi della M.F.

CAPITOLO II. - NOZIONI SUI TRASMETTITORI M.F.


92. La modulazione di frequenza col sistema dello spostamento di fase
A) Particolari del sistema di modulazione di frequenza di Armstrong; B) Radiocomunicazioni con semplice modulazione di fase
93. I circuiti (o tubi) a reattanza
94. La modulazione di frequenza con i circuiti a reattanza
95. Sistemi per eliminare l'instabilità di un trasmettitore a reattanza variabile - Il controllo automatico di frequenza dei trasmettitori - I circuiti a r.f. di un trasmettitore a reattanza variabile
A) Alcuni particolari sul modulatore; B) Un tubo per la modulazione di fase

CAPITOLO III. - LA RICEZIONE DELLE ONDE MODULATE IN FREQUENZA


96. Antenne riceventi per M.F. e loro accoppiamento al ricevitore
97. Tubi per ricevitore M.F. e di onde ultracorte
98. Generalità sui ricevitori di onde modulate in frequenza
99. Il rumore di fondo dei ricevitori a M.F. - Gli stadi amplificatori a r.f.
100. Circuiti convertitori per ricevitori a M.F.
101. Considerazioni sulla scelta della frequenza intermedia nella M.F.
102. L'amplificazione della frequenza intermedia
103. La limitazione di ampiezza - La regolazione automatica della sensibilità
104. Rivelatori per la modulazione di frequenza
A) Il rivelatore a differenza; B) I rivelatori discriminatori (od a sfasamento); C) I rivelatori a rapporto; D) Il rivelatore a trascinamento; E) I rivelatori lineari di fase; F) Il rivelatore ad integrazione di impulsi; G) I rivelatori a superreazione; H) Il rivelatore Fremodyne
105. La regolazione automatica della frequenza dell'oscillatore locale
106. Accoppiamento del circuito a reattanza all'oscillatore
107. Ricevitori per sola M.F., oppure per M.F. e M.A. - Adattatori per M.F.
108. I complessi a M.F. trasmittenti e riceventi per usi diversi

PARTE SESTA


Della Televisione

CAPITOLO I. - NOZIONI GENERALI SULLA TELEVISIONE


109. La televisione di diversi anni fa
110. Le righe di analisi - Lo " spot " - Il fotocatodo a mosaico " ad accumulazione " - L'immagine elettronica - Principio della trasmissione e della ricezione televisiva
111. Principali tipi di fotocatodo e di tubi da ripresa realizzati - Il dissector tube - L'image orthicon - Il vidicon
112. Distorsioni della macchia catodica - La distorsione trapezia
113. Analisi delle immagini - Il sistema interlacciato - Impulsi di sincronismo e di estinzione
114. Numero di righe di una immagine
115. Frequenza del segnale video - Numero di aree elementari per immagine e di elementi analizzati per secondo - Luminosità critica degli schermi - Costante di tempo del processo di estinzione
116. Trasmissione televisiva a bande laterali asimmetriche - Frequenza dell'onda portante video - " Stratovisione "
117. Modulazione dello " spot " col sistema " Wobbulation "
118. Elementi e grandezze fondamentali degli standard televisivi
119. La legge di Fechner - Il contrasto - Il fattore di contrasto o gamma - Gradiente e distorsione di contrasto
120. Modulazioni video negativa e positiva
121. Vantaggi della modulazione negativa rispetto a quella positiva
122. Trasmissione e reinserzione della componente continua
123. Potenza di un trasmettitore televisivo - Vantaggi della trasmissione della componente continua
124. Standard televisivi esteri più diffusi
A) Standard americano RMA; B) Standard inglese della BBC a 405 righe; C) Standard francese ad alta definizione a 819 righe; D) Standard tedesco a 441 righe; E) Sistema di sincronizzazione Du Mont
125. Lo standard italiano (ufficiale) a 625 righe
126. Norme circa lo standard europeo unificato - I canali italiani
127. Convertitori di standards
128. Amplificatori video a larga banda - Compensazioni

CAPITOLO II. - LA RICEZIONE TELEVISIVA


129. Antenne televisive riceventi
130. Cinescopi per ricevitori televisivi e dispositivi di comando e di regolazione del pennello elettronico
131. Separazione, in ricezione, degli impulsi di sincronismo di riga dal segnale composto
132. Separazione, in ricezione, degli impulsi di quadro - La costante di tempo dei circuiti integratori composti
134. Circuiti per la separazione dei segnali sincronizzanti fra di loro e da quelli video
135. Generazione delle tensioni o correnti di deflessione a dente di sega
136. Circuito per la generazione del segnale a dente di sega per la deflessione di quadro
137. Circuiti per il controllo automatico della frequenza di riga

CAPITOLO III. - I RICEVITORI TELEVISIVI


138. Generalità
139. I ricevitori asincroni
140. I ricevitori supereterodina a modulazione di ampiezza sia video sia audio
141. I ricevitori supereterodina a modulazione video di ampiezza e audio di frequenza, normali e sistema " intercarrier "
142. I ricevitori senza cambiamento di frequenza
143. Amplificazione di a.f.
144. L'oscillatore locale
145. Lo stadio mescolatore
146. Sezione amplificatrice a frequenza intermedia
147. Controllo automatico di guadagno (c.a.g.)
148. Rivelazione ed amplificazione del segnale video composto e separazione dei segnali sincronizzanti
149. Reinserzione della componente continua
150. Schema elettrico di un amplificatore audio del sistema intercarrier
151. Le alimentazioni dei ricevitori televisivi
152. Disturbi principali che interferiscono nella ricezione televisiva
153. Il televisore Micron T 10/7 intercarrier
154. I televisori sistema intercarrier Geloso G-952 TV e Unda Radio TV 8 - Il televisore P.O.W. [picture on the wall - interessante precursore degli attuali schermi piatti lcd] senza tubo a raggi catodici

CAPITOLO IV. - IMPIANTI PER LE RIPRESE E PER LE TRASMISSIONI TELEVISIVE


155. Nozioni sugli studi per le riprese televisive e sui dispositivi di regìa, di controllo, di miscelazione e di amplificazione
156. Apparecchiature portatili
157. Nozioni sulle telecamere e sulle relative apparecchiature
158. Generazione dei segnali di sincronismo e di estinzione
159. Miscelamento dei segnali video e degli impulsi di sincronismo
160. Le reinserzione della componente continua nei trasmettitori televisivi
161. I trasmettitori televisivi - Modulazione della portante video
162. Collegamento fra trasmettitore ed antenna
163. Antenne televisive trasmittenti

CAPITOLO V. - TRASMISSIONE E RIPRESA DI FILM - PROIEZIONI TELEVISIVE - TELEVISIONE INDUSTRIALE - REGISTRAZIONE MAGNETICA


164. La trasmissione televisiva dei film cinematografici
165. Ripresa dei film cosiddetti " elettronici " con la registrazione cinescopica - Registrazione magnetica dei segnali video
166. Proiezione di immagini televisive su piccolo o su grande schermo
167. Fonovisione, Subscriber - Visione e Telemeter
168. La televisione industriale e per altri usi

CAPITOLO VI. - LA TELEVISIONE A COLORI


169. Nozioni sui sistemi tricromici - Acuità e sensibilità dell'occhio ai colori primari
170. Nozioni generali sulla televisione a colori
171. Il sistema CBS con successione di quadri nei colori primari
172. Il sistema CTI con successione di righe nei colori primari
173. Il sistema RCA con successione dei colori punto per punto
174. Il sistema GE ad interlacciamento di frequenze
175. Il sistema HEC a bande simultanee
176. Il sistema N.T.S.C. ad interlacciamento per punti e di frequenze

CAPITOLO VII. - DIFETTI PIU' COMUNI CHE POSSONO PRESENTARE I TELEVISORI E CAUSE CHE LI GENERANO


177. Principali apparecchiature di misura e di controllo in uso in televisione; utilità di esse
178. Immagine grossolana senza dettagli
179. Immagine sfocata o mal centrata
180. Immagine deformata
181. Immagine incompleta
182. Altri difetti dell'immagine

PARTE SETTIMA


Tecnica delle microonde
183. Nozioni sulla trasmissione, propagazione, impiego e misure delle microonde
184. I disturbi e la stabilità di frequenza nel campo delle microonde
185. Tubi per microonde
186. Circuiti oscillatori per iperfrequenze
187. Nozioni sui trasmettitori di microonde autooscillanti
188. Nozioni sui trasmettitori con oscillatore controllato a quarzo
189. Nozioni sui ricevitori di microonde
190. Potenza di trasmissione e di ricezione ed equivalente di trasmissione delle microonde
191. Rapporto segnale / disturbo del ricevitore
192. Trasmissione e ricezione con dipolo munito o no di riflettore parabolico

Sezione longitudinale schematica del klystron Z-668 della General Electric

Sezione longitudinale schematica del klystron Z-668 della General Electric

PARTE OTTAVA


Telefonia e telegrafia multicanali (multiplex) - Radiofonia e televisione in cavo coassiale.
193. Sistemi di modulazione e di canalizzazione di segnalazioni telegrafiche e telefoniche
194. La distribuzione delle reti telefoniche e telegrafiche
195. Generalità sui sistemi telefonici o telegrafici ad impulsi
196. Cenni sui circuiti telefonici a banda vocale
197. La tecnica delle trasmissioni telefoniche a frequenze portanti - Il modulatore bilanciato di Carson
198. La telefonia multicanale (a frequenze portanti) in cavo normale - Formazione del gruppo di canale - Le portanti virtuali
199. La telefonia multicanale (a frequenze portanti) a larga banda di frequenze in cavo coassiale
200. La costituzione dei canali, dei gruppi e dei supergruppi nella telefonia in cavo coassiale - Trasmissione e ricezione in cavo coassiale - I " modem "
201. Generazione delle frequenze portanti nella telefonia multicanale
202. Frequenze pilota per la regolazione del guadagno degli amplificatori di linea nella telefonia multicanale in cavo coassiale
203. Trasmissione in cavo coassiale di programmi per radiodiffusione
204. Sezioni, apparecchiature terminali di linea ed egualizzatori nella telefonia multicanale in cavo coassiale - I regolatori
205. Apparecchiature intermedie, principali ed ausiliarie nella telefonia multicanale in cavo coassiale
206. Dispositivi di derivazione (flessibilità) con demodulazione parziale nella telefonia multicanale in cavo coassiale
207. Il metodo della semplice derivazione
208. Derivazioni con filtri arresta-banda
209. Circuiti per servizi vari
210. Trasmissione in cavo coassiale di programmi televisivi
211. Apparecchiature per trasmissioni televisive in cavo coassiale
A) Apparecchiature terminali nel sistema Standard-Face; C) Apparecchiature per misure di controllo nel sistema Standard-Face; D) Apparecchiature terminali e di linea Siemens; E) Apparecchiature Siemens per stazioni ausiliarie non presidiate; F) Apparecchiature Siemens per stazioni principali sorvegliate, con o senza diramazioni; G) Apparecchiature Siemens a doppia banda per brevi collegamenti; H) Apparecchiature Telettra per brevissimi collegamenti mediante coppia telefonica
212. Caratteristiche elettriche richieste per le sezioni di amplificazione TV e TF delle coppie coassiali del cavo per la nuova rete italiana di telecomunicazioni
A) Misure sulle sezioni di amplificazione TV e TF; B) Caratteristiche delle sezioni di amplificazione TV; C) Caratteristiche delle sezioni di amplificazione TF
213. Trasmissioni telefoniche (anche su linea AT) con compressione e successiva espansione della dinamica
214. Nozioni varie sulla telegrafia
A) Concetti introduttivi - I relé polarizzati - Manipolatori telegrafici - Filtri; B) Principi fondamentali - Modulazione telegrafica - Elementi significativi - Istanti caratteristici - Elementi unitari - Funzionamento a sequenza aritmica o sincrona; C) Velocità telegrafica (velocità di modulazione) e rendimento telegrafico - Il baud - Frequenza dell'elemento unitario; D) Distorsioni dei segnali telegrafici - Ritardo di restituzione - Il margine; E) Spettro di frequenze del segnale trasmesso - Influenza della limitazione della banda e dei disturbi - La regolazione automatica di livello
215. Circuiti fondamentali nella tecnica telegrafica
A) Traffici unidirezionali alternati nei due sensi e bidirezionali; B) Telegrafia a corrente continua - Circuiti a due vie, duplex, a corrente doppia ad impulsi e virtuali; C) Telegrafia multicanale (armonica o a frequenze vocali) - Allocazione delle frequenze portanti - Sistemi a polarità semplice a corrente di riposo o di lavoro; D) Sistemi per trasmissione di telegrafia multicanale via radio; E) Sistema a 5 canali per traffico distrettuale
216. Generatori di frequenze portanti per telegrafia multicanale - Le ruote foniche
217. Sistemi radiotelescriventi multicanali a frequenza vocale
218. Correttori delle distorsioni dei collegamenti con telescriventi
219. Un sistema per trasmissioni telegrafiche (o telefoniche) multicanali con circuiti elettronici a scatto
A) Funzionamento dei circuiti a scatto; B) Il distributore elettronico principale; C) Il complesso di confronto e di correzione; D) Il riduttore d'impulsi; E) Il correttore di sincronismo; F) Il circuito di rigenerazione e di canalizzazione; G) Composizione schematica del complesso elettronico; H) Complesso di sincronismo per velocità elevate

PARTE NONA


Collegamenti radio fissi (Ponti radio)
220. Nozioni generali sui ponti radio
221. Antenne direttive
A) Funzioni e vantaggi delle antenne direttive; B) Guadagno di potenza delle antenne direttive - Superficie equivalente di antenna; C) Impedenza di antenna - Il grado di allungamento; D) Antenne per onde metriche - Cortina di dipoli con riflettore; E) Antenne per onde decimetriche e centimetriche - Riflettori parabolici - Lenti radio (elettromagnetiche); F) Cavi di collegamento, terminali e spine - Commutatori di antenna; G) Filtri di antenna
222. Fattore di propagazione (o di attenuazione) nello spazio libero
223. Fattore relativo alle condizioni atmosferiche - L'indice di rifrazione incrementato
224. Fattori relativi alle condizioni topografiche, troposferiche e ionosferiche - Propagazione libera, con riflessione sul terreno o intercettata da ostacolo - Le zone di Fresnel
225. Propagazione vicino od oltre il limite della visibilità diretta
226. Fattore (o attenuazione) relativo all'assorbimento atmosferico
227. Potenza di trasmissione per un collegamento tipico
228. Variazione dell'evanescenza - Il sistema " diversity "
229. Grandezza da assegnare alla banda passante nelle apparecchiature multiplex con le modulazioni di ampiezza, di frequenza, nonché di fase di impulsi - I disturbi nelle trasmissioni radio fissi - La modulazione d'impulsi a codice - Ponti radio televisivi e pluricanali
230. Rapporti segnale/disturbo in ricezione. - Il fattore di disturbo
231. Formazione, trasmissione e ricezione della modulazione di fase di impulsi (sistema P3f o PPM)
A) Nozioni generali sul sistema P3f (PPM); B) Multiplex trasmittente e ricevente Siemens; C) Apparecchiature Siemens per onde metriche; D) Apparecchiature Siemens per onde decimetriche; E) Multiplex trasmittente e ricevente Magneti Marelli
233. Altri schemi di apparecchiature terminali e intermedie di ponti radio
234. Dati tipici e nomogrammi per il progetto di collegamenti mediante ponti radio
A) Rapporto segnale/disturbo; B) Attenuazione fra antenne isotropiche; C) Attenuazione supplementare dovuta al terreno; D) Guadagno delle antenne; E) Livello del rumore termico; F) Coefficiente di rumorosità del ricevitore
235. Nozioni sul ponte radio, sistema Standard, a microonde, fra Londra e Birmingham
236. I sistemi di telecomando e di supervisione del ponte radio Londra-Birmingham
237. Ponte radio portatile, tipo Standard, per brevi collegamenti
238. Ponte radio TV Milano-Roma
239. Ponti radio Siemens a onde metriche a modulazione di frequenza per radiofonia, telefonia e telegrafia
240. Cenni su altri ponti radio impiantati in Italia
241. Nozioni sui rumori di fondo dei ponti radio pluricanali a modulazione di frequenza
A) Intermodulazione dei canali fra loro; B) Rumore termico e di altre fonti esistenti nell'interno dei radioricevitori; C) Rumori di fonte esterna; D) Fattore di rumore complessivo in un radioricevitore; E) Conclusioni sull'effetto dei rumori in un sistema a modulazione di frequenza

PARTE DECIMA


Altre applicazioni della tecnica elettronica
(Radar - Calcolatrici elettroniche - Microscopio elettronico)

CAPITOLO I. - DEI RADAR


242. Classificazioni, caratteristiche ed impiego dei radar
243. L'effetto Doppler e il radiotachimetro - Altri apparecchi radar (intercettatori, disturbatori, sbarramenti), ecc.
244. Dispositivi per la generazione degli impulsi rettangolari
245. I dannosi echi prodotti dalle precipitazioni atmosferiche - La sezione riflettente di un bersaglio - La lamina in quarto d'onda
246. Le teorie statistiche delle informazioni e delle osservazioni per lo studio dei vari dati d'impiego degli apparecchi radar - Distanza massima di avvistamento, portata virtuale e fattore di visibilità di un apparecchio radar - La nube antiradar - Il " bit "
247. Applicazioni della teoria delle osservazioni nei radar per il tiro antiaereo automativo, per la telemetria navale, ecc. - Conclusioni
248. Apparecchiature radar per misure ionosferiche
249. La radiospoletta americana VFT
250. Radioapparati per l'assistenza al volo
A) Sistemi Loran [Long Range Navigation Aid] e Decca di radioguide delle rotte; B) Sistema Gee; C) Sistema Consol; D) Sistema P.O.P.I. (Post Office Position Indicator); E) Radiosentieri (Radio Ranges); F) Radioassistenza per mezzo di radar; G) Sistemi con rilevamento da terra
251. Elaborazioni sugli apparecchi radar che sfruttano l'effetto Doppler
A) Il radiotachimetro semplice; B) I radiotachimetri ad eco amplificata ed a coincidenza; C) L'indicatore dei bersagli in moto M.T.I.

CAPITOLO II. - LE CALCOLATRICI ELETTRONICHE


252. Nozioni generali sulle calcolatrici elettroniche
253. Le calcolatrici elettroniche " digital " (binarie)
254. Le calcolatrici elettroniche tipo " analog " (analogiche)
255. Considerazioni sulle calcolatrici " digital " e " analog "
256. Le calcolatrici elettroniche " bino-decimali " per uffici

CAPITOLO III. - IL MICROSCOPIO ELETTRONICO


257. Principio di funzionamento del microscopio ottico e di quello elettronico
258. Elementi costruttivi dei microscopi elettronici
259. I microscopi elettronici a lenti magnetiche o elettrostatiche - Lo stigmatore
260. I microscopi elettronici a specchio elettrostatico
261. Microscopio elettronico ad emissione
262. Applicazioni del microscopio elettronico

PARTE UNDICESIMA


Nozioni sui più comuni strumenti di misura elettronici
263. L'impiego dei tubi elettronici nel campo delle misure - Dispositivi marcatempo
264. Instabilità degli amplificatori a tubi elettronici e mezzi per ovviarvi - Verifica del loro guadagno
265. Misure di correnti e di tensioni continue, o lentamente variabili, con strumenti a tubi elettronici
266. Impiego della reazione negativa negli apparecchi di misura a tubi elettronici
267. Nozioni sui voltmetri elettronici per la misura di correnti e tensioni alternate - Classificazione e altre applicazioni del voltmetro elettronico
268. Voltmetro elettronico per il controllo di televisori
269. Nozioni sui wattmetri elettronici
270. Nozioni sui frequenzimetri elettronici e piezoelettrici a luminescenza
271. Frequenzimetri per falla di griglia (grid dip meter)
272. L'ecometro
273. Misure e determinazioni correnti con apparecchi di misura luminescenti
274. Altri sistemi o apparecchi elettronici - Gli oscillografi registratori - Il fonometro - Gli organi elettronici - Gli ululatori - I lampeggiatori
275. Oscillatore a resistenza e capacità e a frequenza (bassa) variabile per misure e ricerche di laboratorio
276. Generatore MF, con deviazione 8 ÷ 10 MHz, per ricavare la curva di taratura di apparecchi riceventi (sweep generator)
277. Generatore di barre incrociate (pattern generator)
278. Misuratore di campo elettromagnetico per servizio TV
279. Come si ricavano determinati oscillogrammi e si ottengono alcune misure col tubo a raggi catodici - Il caratteristigrafo - Determinazione del rapporto delle frequenze e dello sfasamento di due tensioni - Oscillogramma del ciclo d'isteresi
280. Schema elettrico di un normale oscillografo a tubo catodico
281. Oscillografo multiplo, o con commutatore elettronico, a tubo catodico
282. L'oscillografo a tubo catodico per televisori
283. Oscillografi a tubo per l'esame di impulsi e di treni di onde e per il rilievo del diagramma di Blondel